San Pio delle Camere

San Pio delle Camere
comune
San Pio delle Camere – Stemma
San Pio delle Camere – Bandiera
San Pio delle Camere – Veduta
San Pio delle Camere – Veduta
Vista del borgo, sovrastato dal castello medievale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoPio Feneziani (Lista civica Continuità e Forza) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 26-5-2019)
Territorio
Coordinate42°17′14″N 13°39′31″E / 42.287222°N 13.658611°E42.287222; 13.658611 (San Pio delle Camere)
Altitudine830 m s.l.m.
Superficie17,21 km²
Abitanti656[1] (31-12-2022)
Densità38,12 ab./km²
FrazioniCastelnuovo
Comuni confinantiBarisciano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Prata d'Ansidonia
Altre informazioni
Cod. postale67020
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066088
Cod. catastaleI121
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 680 GG[3]
Nome abitantisampiani
Patronosan Pio I Papa
Giorno festivo11 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Pio delle Camere
San Pio delle Camere
San Pio delle Camere – Mappa
San Pio delle Camere – Mappa
Posizione del comune di San Pio delle Camere all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

San Pio delle Camere è un comune italiano di 656 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Il centro è situato nell'altopiano di Navelli, lungo la strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico, ed è dominato dal castello recinto medievale; l'unica frazione è Castelnuovo, paese sviluppatosi intorno a un borgo fortificato.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Vista del paese e del castello sulle pendici del monte Gentile

Il comune di San Pio delle Camere è situato nell'entroterra abruzzese, in un mandorleto, alle pendici sud-occidentali del massiccio del Gran Sasso d'Italia, al margine settentrionale dell'altopiano di Navelli e a ridosso della conca aquilana a nord.[4] Il paese, dominato ad est dal Monte Gentile, si sviluppa su un terreno roccioso da cui sono ricavavate cavità chiuse che in passato venivano utilizzate per riparare il bestiame o altrimenti come depositi di cibarie o come vere e proprie cantine. Da queste grotte, in parte artificiali e in parte naturali, deriva la denominazione "delle Camere".[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima notizia sul paese risale all'anno 1001, quando Villa San Pio fu donata da Oderisio I Pagliara, abate di San Giovanni in Venere, al monastero di Bominaco; successivamente, nel 1092, il possedimento fu donato da Ugo di Gerberto alla diocesi di Valva insieme alla vicina abbazia di San Benedetto in Perillis.[5][6]

Grazie alla favorevole posizione, all'intersezione tra la strada che proveniva dalla medio-alta valle dell'Aterno e quella che discendeva da Campo Imperatore, e alle particolari caratteristiche morfologiche del terreno, divenne un'importante stazione di ricovero per i pastori che percorrevano il tratturo Magno.[5] Al XII secolo risale invece la nascita di Castelnuovo, borgo fortificato, oggi frazione di San Pio delle Camere.[7]

Nel 1173 il paese, ormai divenuto possedimento feudale, fu concesso insieme al suo castello ai fratelli Gentile e Gualtiero di Poppleto dal re di Sicilia Guglielmo II. Nel 1254 San Pio partecipò, con altri castelli del contado, alla fondazione dell'Aquila,[7] ricevendo un locale all'interno del quarto di Santa Maria. Durante la guerra dell'Aquila (1423-24) subì l'assedio e l'occupazione di Braccio da Montone, che ne distrusse la rocca, mai completamente ricostruita.[5] Nel 1426, insieme ad altri borghi, passò dalla giurisdizione della diocesi di Sulmona-Valva a quella della diocesi dell'Aquila.

Nel 1528, a seguito della sconfitta angioina nella guerra della Lega di Cognac, Carlo V d'Asburgo punì la città dell'Aquila per essersi schierata con i nemici, togliendole il dominio sui castelli del proprio contado; San Pio fu quindi ceduto a Colantonio Caracciolo.[8] Nel 1558 il feudo fu acquistato da Diomede Carafa, poi nel 1586 da Ettore Caracciolo e infine, nel 1587, da Ortensio Del Pezzo.[9][10] Con Girolamo Del Pezzo, nel 1645 il feudo verrà elevato inoltre a principato.[11] Nel 1806, a seguito delle leggi eversive della feudalità del periodo napoleonico e della riorganizzazione amministrativa del regno, San Pio fu ricompreso nel circondario di Barisciano, appartenente al distretto di Aquila; dal 1811 fu riunito, insieme agli altri comuni del circondario, a quello centrale di Barisciano, mentre dal 1829 diventò comune autonomo, con la frazione di Castelnuovo.[12]

Il comune di San Pio delle Camere è stato colpito dal terremoto dell'Aquila del 2009, che ha avuto effetti particolarmente devastanti sulla frazione di Castelnuovo, causando invece danni limitati nel capoluogo comunale.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato di San Pio delle Camere è caratterizzato dalla presenza di tre chiese, del castello recinto medievale e di un parco naturale tematico. Nella frazione di Castelnuovo e nei suoi pressi sono presenti altri tre edifici religiosi storici, un palazzo nobiliare e il borgo fortificato. All'interno del comune, infine, ricade anche una parte del sito archeologico di Peltuinum.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale di San Pietro Celestino
Veduta della facciata della chiesa di San Pietro Celestino, in piazza Redentore

La prima costruzione ecclesiastica, esistente già dal XII-XIII secolo, nel 1423 venne attaccata e distrutta dall'esercito di Braccio da Montone. La chiesa venne dunque ricostruita nella prima metà del XVI secolo e ampliata nei secoli seguenti, assumendo l'aspetto attuale. La chiesa è stata danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009 ed è stata riaperta nel 2015.

La facciata fu terminata in stile neoclassico nel 1899 dai fratelli Giovanni e Berardino Feneziani, come recita un'iscrizione, ed è inquadrata tra paraste binate a capitello ionico, con un portale centrale architravato a timpano triangolare, sovrastato oltre il cornicione da una finestra rettangolare. Al 1889 risale invece il completamento del campanile a torre.

L'interno è in stile barocco alla romana, con scansione a tre navate con colonne massicce e quadrate che fungono da pilastri divisori. Le rifiniture sono state fatte a tappe successive, le incorniciature, tipiche dello stile barocco, sono a stucco, la volta a botte è dipinta, e quattro quadri riassumono la storia della vita di san Pietro Celestino. Il primo quadro, presso l'ingresso, raffigura Pietro Angelerio che riceve la tiara, il secondo la Santissima Vergine con Pietro in preghiera, il terzo il santo in Gloria in Cielo e il quarto lo stemma del santo. Sulla parete posteriore della chiesa era appoggiato un monumentale altare, successivamente smembrato, di cui si conservano blocchi di pietra lavorata. Alla parete anteriore sopra la bussola d'ingresso, sorretto da un palchetto, che poggiava su due colonne lignee, era addossato l'organo che poi è stato rimosso. Gli altari in tutto sono otto, più quello centrale. I dipinti da ammirare sono di Paolo Cardone, pittore aquilano del XVI secolo, un quadro di Domenico Albertino del 1600. Presso la sacrestia si trova un affresco cinquecentesco della Madonna col Bambino su baldacchino (1566).

Chiesa di San Pio I Papa

Fondata dalla Compagnia Gerosolimitana dell'Aquila ed esistente prima del XV secolo, fu anch'essa distrutta da Braccio da Montone e in seguito ricostruita nel 1542, come testimonia la data dell'affresco posto sopra l'altare, ritraente San Pio tra San Giovanni Battista e un santo ignoto. La chiesa nel 1936 fu affiancata da un altro edificio, l'asilo infantile affidato alle suore Francescane di Gesù Bambino, e funzionante sino al 1962.

Chiesa di Sant'Antonio

Edificio situato appena fuori dal borgo e risalente al XVII secolo, ormai in rovina.[13]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Castello medievale
Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di San Pio delle Camere.

Fu costruito nel 1173 come punto di controllo di San Pio. Nel 1423 subì l'attacco di Braccio da Montone assieme al vicino castello di Barisciano, e diventò un rudere con solo la torre puntone in piedi. Attualmente è visitabile, tuttavia è necessario una nuova rivalutazione.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Peltuinum.

I resti della città di Peltuinum sorgono a cavallo del confine tra gli attuali comuni di San Pio delle Camere e Prata d'Ansidonia; fondato dai Vestini e poi passata sotto il controllo dei Romani, il centro era situato lungo la via Claudia Nova e fu definitivamente abbandonato nell'alto Medioevo, a causa del fenomeno dell'incastellamento.

I resti archeologici attualmente portati alla luce sono parte della cinta muraria, resti del teatro cittadino, di un tempio, di un edificio sepolcrale e di cisterne.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Il Regno dei Mazzamurelli

Il Regno dei Mazzamurelli è un parco avventura situato nella località di Cerquelle, al di fuori del centro abitato. Immerso nella vegetazione, ha una superficie di 30 000 m² e 7 percorsi (2 Briefing e 5 percorsi avventura). Presenta aree pic-nic, barbecue e campi sportivi per attività collaterali.[14]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le statistiche ISTAT[16] al 1º gennaio 2014 la popolazione straniera residente nel comune era di 209 persone, pari al 29,35% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2013:[17]

In termini percentuali, San Pio delle Camere è il quarto comune italiano con la più alta percentuale di residenti stranieri dopo Rocca de' Giorgi (dove gli stranieri rappresentano il 30,95% della popolazione), Baranzate (30,65%) e Chiusavecchia (29,85%). Tra i comuni abruzzesi, San Pio delle Camere è quello con la più alta popolazione straniera, seguito da Poggio Picenze (19,5%) e Cansano (17,4%).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

I principali assi viari del comune di San Pio delle Camere sono la strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico (direttrice nord-ovest sud-est), che lambisce sia il capoluogo comunale sia la frazione di Castelnuovo e che collega l'abitato al capoluogo regionale dell'Aquila e alle autostrade A24 e A25, e la strada provinciale 8 Peltuinate (direttrice nord-est sud-ovest).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 luglio 1985 20 giugno 1990 Francesco Aloisio Democrazia Cristiana Sindaco [18]
20 giugno 1990 24 aprile 1995 Domenico Di Cesare Partito Comunista Italiano Sindaco [18]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Marcello Aloisio Lista civica Sindaco [19]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giovannino Costantini Lista civica Sindaco [20]
14 giugno 2004 30 marzo 2010 Giovannino Costantini Lista civica Sindaco [21]
30 marzo 2010 6 marzo 2013 Francesca D'Andrea Lista civica Insieme per rinascere Sindaco [22]
6 marzo 2013 28 marzo 2013 Maria De Bartolomeis Commissario prefettizio [18]
28 marzo 2013 26 maggio 2014 Maria De Bartolomeis Commissario straordinario [23]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Pio Feneziani Lista civica Basta Declino!! Sindaco [24]
26 maggio 2019 in carica Pio Feneziani Lista civica Continuità e Forza Sindaco [25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Touring Club Italiano, p. 198.
  5. ^ a b c d Comune di San Pio delle Camere, La storia, su comunesanpiodellecamere.it. URL consultato il 18 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).
  6. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. 6, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1092 sub voce "Sulmona - Corfinio".
  7. ^ a b Provincia dell'Aquila, p. 362.
  8. ^ Silvia Mantini, L'Aquila spagnola: percorsi di identità, conflitti, convivenze, secc. XVI-XVII, 2009.
  9. ^ Miriana, San Pio delle Camere Story, su Il Primato, i fatti, le opinioni, i commenti. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  10. ^ CoValori - Comitato per la Valorizzazione della Professionalità, con Etica e Qualità, su www.covalori.net. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  11. ^ Del Pezzo principi di San Pio, su nobili-napoletani.it.
  12. ^ Geostoria amministrativa dell'Abruzzo, su asciatopo.xoom.it. URL consultato il 19 gennaio 2021 (archiviato il 1º maggio 2019).
  13. ^ Chiesa di Sant'Antonio da Padova - San Pio delle Camere, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana..
  14. ^ ilregnodeimazzamurelli.it. URL consultato il 15 giugno 2016.
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  16. ^ Popolazione straniera residente per età e sesso al 1º gennaio 2014.
  17. ^ Cittadini stranieri San Pio delle Camere 2013, su tuttitalia.it.
  18. ^ a b c Anagrafe degli amministratori locali e regionali: storia amministrativa dell'ente – Comune di San Pio delle Camere (AQ), su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 10 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2019).
  19. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno.
  20. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno.
  21. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno.
  22. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 28 marzo 2010, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno.
  23. ^ Gazzetta Ufficiale, Serie n. 86 del 12 aprile 2013, Decreto presidente della Repubblica 28 marzo 2013, su gazzettaufficiale.biz.
  24. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno.
  25. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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