San Vincenzo Valle Roveto

San Vincenzo Valle Roveto
comune
San Vincenzo Valle Roveto – Stemma
San Vincenzo Valle Roveto – Bandiera
San Vincenzo Valle Roveto – Veduta
San Vincenzo Valle Roveto – Veduta
Foto panoramica di San Vincenzo Valle Roveto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoCarlo Rossi (lista civica Amministrare insieme) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°50′40.27″N 13°32′08.38″E / 41.84452°N 13.53566°E41.84452; 13.53566 (San Vincenzo Valle Roveto)
Altitudine388 m s.l.m.
Superficie46,04 km²
Abitanti2 087[1] (31-12-2022)
Densità45,33 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBalsorano, Civita d'Antino, Collelongo, Morino, Veroli (FR)
Altre informazioni
Cod. postale67050
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066092
Cod. catastaleI389
TargaAQ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 983 GG[3]
Nome abitantisanvincenzesi
Patronosan Vincenzo
Giorno festivo22 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Vincenzo Valle Roveto
San Vincenzo Valle Roveto
San Vincenzo Valle Roveto – Mappa
San Vincenzo Valle Roveto – Mappa
Posizione del comune di San Vincenzo Valle Roveto all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

San Vincenzo Valle Roveto è un comune italiano di 2 087 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è situato a un'altitudine di 388 metri m s.l.m. lungo la valle Roveto, nella Marsica. Il borgo originario, situato in altura, fu gravemente danneggiato dal terremoto di Avezzano del 1915. Il nuovo nucleo urbano venne ricostruito più a valle lungo la strada statale 82 della Valle del Liri. Il territorio comunale, attraversato dal corso del fiume Liri, è dominato dal Pizzo Deta e dai monti Ernici. Confina a sud con Balsorano, a nord con Civita d'Antino, ad est con Collelongo e ad ovest con l'area di Veroli e della provincia di Frosinone. Segna a sud-est i confini dell'Abruzzo con il Lazio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica di San Vincenzo Superiore

Il borgo medioevale, databile intorno all'anno mille, si è sviluppato nei pressi della chiesa dedicata a san Vincenzo martire, patrono del paese[4]. La chiesa dipendeva già nei secoli XI-XII dall'abbazia di Casamari, nella limitrofa provincia di Frosinone. La storia del paese è stata sempre legata a quella del vicino e più importante castello medievale di Morrea, molto probabilmente già presente in antichi documenti risalenti all'anno 702 con il nome presumibilmente fallato di "Horrea"[5].

Il territorio di San Vincenzo appartenne ai conti di Albe, di Celano e ai baroni del confinante centro di Balsorano. Il periodo di maggior sviluppo del paese si ebbe durante il Settecento, periodo in cui il centro divenne un comune autonomo fino all'eversione feudale del 1806. Inglobato dal comune centrale di Civita d'Antino, riconquistò l'autonomia amministrativa nel 1816 assumendo la denominazione di San Vincenzo Valle Roveto e includendo nel suo territorio comunale i centri di Castronovo, Morrea, e Roccavivi e San Giovanni.

Come tutto il territorio rovetano anche San Vincenzo subì gravissimi danni a causa del Terremoto della Marsica del 1915. Dopo tale drammatico evento una parte del paese venne delocalizzato più a valle lungo la strada statale 82 della Valle del Liri dove nel nuovo borgo, chiamato San Vincenzo Inferiore, venne trasferita la sede comunale[6].

Nel 1952 si verificò a Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, la tragedia di Cannavinelle, una delle più gravi sciagure del secondo dopoguerra. All'interno di una galleria di derivazione di una centrale dell'Enel morirono a causa di un'esplosione 42 persone, molte delle quali provenienti da San Vincenzo e da altri comuni della valle Roveto[7].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 novembre 1999.

«Tagliato dalla sbarra diminuita e abbassata, di azzurro, caricata del motto in lettere maiuscole d'oro AUXILIUM EX ALTO; nel primo, di argento, al busto di San Vincenzo di Saragozza Martire, in maestà, capelluto di nero, il viso di carnagione, le mani giunte in preghiera, dello stesso, aureolato di rosso, vestito di rosso, con la cappa di verde, bordata d'oro, esso busto nascente dalle due palme del martirio, di verde, una in banda, l'altra in sbarra, decussate in punta, il Santo accompagnato a sinistra dalla rocca d'oro, murata di nero, merlata alla guelfa, la torre centrale più alta e più larga, merlata di cinque, finestrata di due in palo di nero, la torri laterali merlate di tre e finestrate di una dello stesso; nel secondo, di verde, alla sbarra ondata, diminuita, formata da quattro traverse diminuite, ondate di argento e di azzurro, alternate. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di verde e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Restituta
Chiesa di Santa Maria a San Vincenzo Inferiore
Chiesa di Santa Restituta
Chiesa situata lungo la strada statale 82 della Valle del Liri in località Le Rosce - Santa Restituta. In origine dedicata anche a San Bartolomeo è uno degli edifici di culto più antichi della valle Roveto. Nominata per la prima volta in un documento del X secolo citato nella successiva opera Chronica sacri monasterii casinensis di Leone Marsicano, è stata gravemente danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915 e ricostruita negli anni venti. La nuova chiesa inglobò la struttura precedente. Nuovamente devastata dai bombardamenti alleati del 1944 è stata ricostruita più grande negli anni cinquanta. Conserva un affresco di Restituta di Sora risalente con ogni probabilità tra il IX e il X secolo. L'opera tornata alla luce nei primi anni settanta è stata ripulita e restaurata nel 1975 dal maestro Biagio Cascone[8][9].
Eremo della Madonna del Romitorio
Edificio di culto situato a 625 m s.l.m. a circa un chilometro da San Vincenzo Superiore, lungo il sentiero che conduce nel borgo di Morrea[10].
  • Chiesa di Santa Maria situata a San Vincenzo Inferiore.
  • Chiesa di San Rocco a San Vincenzo Superiore.
  • Chiesa della Madonna della Pietà a San Vincenzo Superiore.
  • Chiese di San Michele Arcangelo e San Sebastiano a Morrea.
  • Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista a San Giovanni Vecchio.
  • Ruderi della chiesa e cappella dell'Annunziata a San Giovanni Vecchio.
  • Chiesa di San Gioacchino a San Giovanni Nuovo.
  • Chiesa di San Nicola a Castronovo.
  • Chiese di Santa Maria Assunta e di San Rocco a Roccavivi.
  • Santuario della Madonna delle Grazie a Roccavivi[11].

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Morrea
Alla fine del Quattrocento appartenne ai Piccolomini e successivamente ai Colonna. Venne edificato nelle forme rinascimentali alla fine del XV secolo sulla base di un preesistente castello-recinto databile tra l'XI e il XII secolo. La rocca cadde in abbandono dopo il terremoto della Marsica del 1915. Presenta una pianta rettangolare dotata di quattro torri circolari. Dopo i gravi danni causati dal sisma del 1915 una di esse è stata adeguata ad una forma rettangolare. Il corpo centrale è integro ed ha le forme di un palazzo con beccatelli sul tetto[12].
Torre medievale di Roccavivi
Venne edificata con ogni probabilità durante il X secolo dai conti dei Marsi a 895 m s.l.m. in comunicazione visiva con le primordiali strutture militari del castello-recinto di Morrea e del castello di Balsorano. Intorno alla torre, di cui restano i ruderi, fu fondato tra l'XI e il XII secolo il borgo originario fortificato di Roccavivi, noto come Roccavecchia, distrutto dalla frana del 1616. Terminate le esigenze di controllo del "Vado di Rocca" la torre fu gradualmente abbandonata.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 gennaio di ogni anno si svolge la festa del santo patrono san Vincenzo di Saragozza[14].

Nel mese di novembre si svolge "Frantoi Aperti", evento enogastronomico finalizzato alla valorizzazione degli olii extra vergine di oliva Alvia e Monicella prodotti localmente[15].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Veduta di Morrea e del Castello Piccolomini
Chiesa di San Rocco a San Vincenzo Superiore

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Morrea situato in posizione di altura rispetto a San Vincenzo capoluogo è caratterizzato dalle antiche case e da una porta urbica medievale con arco a tutto sesto. Caratterizzano il borgo antico le due chiese e l'antica fortezza Piccolomini. I centri di San Vincenzo Superiore e San Giovanni Vecchio sono stati quasi completamente distrutti dal terremoto della Marsica del 1915. I borghi semi disabitati sono stati lentamente ricostruiti, diventando meta di villeggiatura specie nei periodi estivi. Roccavivi è la frazione più popolosa del comune. Il borgo, situato sul versante occidentale della valle Roveto, conserva un aspetto architettonico antico, avendo subito danni non irreparabili dal sisma del 1915.

Altre frazioni sono Castronovo, Le Rosce - Santa Restituta (località detta anche Morrea Inferiore), San Giovanni Valle Roveto, San Giovanni Vecchio, San Vincenzo Superiore e Velarde.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la produzione di canestri dovuta alla maestria degli intrecciatori locali[16].

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

San Vincenzo Valle Roveto fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[17].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Superstrada del Liri nei pressi di San Vincenzo Valle Roveto

La strada statale 690 Avezzano-Sora, detta anche "Superstrada del Liri", attraversa il territorio comunale servendolo con due svincoli San Vincenzo Valle Roveto e Le Rosce (Santa Restituta). La strada Statale 82 della Valle del Liri attraversa il comune di San Vincenzo Valle Roveto collegandolo con Avezzano, in direzione nord e Sora e Cassino, in direzione sud.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La ferrovia Avezzano-Roccasecca attraversa il comune di San Vincenzo servendo con la stazione del capoluogo comunale e quelle di Morrea-Castronovo-Rendinara e Roccavivi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di San Vincenzo Valle Roveto dal 1985 ad oggi[18][19].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1968 5 giugno 1993 Pietro Venice De Paulis Sindaco [20]
6 giugno 1993 26 aprile 1997 Emidio Stallocca PRC Sindaco
27 aprile 1997 12 maggio 2001 Emidio Stallocca Lista civica Sindaco
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Carlo Rossi Lista civica Sindaco
29 maggio 2006 15 maggio 2011 Carlo Rossi Liste civiche di centro-sinistra Sindaco
16 maggio 2011 4 giugno 2016 Giulio Lancia Lista civica Insieme verso il futuro Sindaco
5 giugno 2016 29 luglio 2021 Giulio Lancia Lista civica Insieme verso il futuro Sindaco [21]
30 luglio 2021 3 ottobre 2021 Giovanni Todini Comm. pref.
4 ottobre 2021 in carica Carlo Rossi Lista civica Amministrare insieme Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ San Vincenzo Valle Roveto, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
  5. ^ Paolo Diacono, Storia dei fatti de' Langobardi, traduzione di Quirico Viviani, Udine, F.lli Mattiuzzi, 1826, capo XXVII.
  6. ^ Angelo Melchiorre, San Vincenzo Valle Roveto: cenni storici, su sanvincenzovalleroveto.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2015).
  7. ^ Eleonora Berardinetti, Operai morti in galleria. Il ricordo 67 anni dopo, su ilcentro.it, Il Centro, 24 marzo 2019. URL consultato il 25 marzo 2019.
  8. ^ Antonelli, 2006.
  9. ^ Santa Restituta, la più antica chiesa della Valle Roveto, su prolocoroscesantarestituta.it, Pro Loco Rosce Santa Restituta. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).
  10. ^ Madonna del Romitorio, su sanvincenzovalleroveto.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
  11. ^ Gaetano Squilla, Il Romitorio e le chiese di S. Vincenzo Valle Roveto Superiore, su sanvincenzovalleroveto.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  12. ^ Il Castello Piccolomini di Morrea, su terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2015).
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  14. ^ Feste patronali a San Vincenzo Valle Roveto, su diocesisora.it, Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. URL consultato il 29 agosto 2018.
  15. ^ Frantoi aperti in Valle Roveto, su virtuquotidiane.it, Virtù Quotidiane, 2 novembre 2017. URL consultato il 29 agosto 2018.
  16. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
  17. ^ San Vincenzo Valle Roveto (Abruzzo), su borghiautenticiditalia.it, Borghi Autentici d'Italia. URL consultato il 1º marzo 2019.
  18. ^ Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno.
  19. ^ Storico elezioni comunali di San Vincenzo Valle Roveto, su tuttitalia.it. URL consultato il 5 novembre 2020.
  20. ^ Laura Gemini, Addio al prof. Pietro Venice De Paulis, sindaco di San Vincenzo Valle Roveto per 25 anni, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 21 aprile 2021. URL consultato il 22 aprile 2021.
  21. ^ Giulia Antenucci, Il sindaco Lancia si dimette, a San Vincenzo Valle Roveto arriva il commissario prefettizio Todini, su marsicalive.it, Marsica Live, 30 luglio 2021. URL consultato il 30 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dionigi Antonelli, La valle Roveto e il sacro: dal mondo antico al medioevo, Roma, Tipolitografia Trullo, 2006, SBN IT\ICCU\RMS\1841320.
  • Gaetano Squilla, Valle Roveto nella geografia e nella storia, Avezzano, Ente Fucino, 1966, SBN IT\ICCU\SBL\0393466.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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