Sandomierz

Sandomierz
comune
Sandomierz – Stemma
Sandomierz – Bandiera
Sandomierz – Veduta
Sandomierz – Veduta
Piazza del Mercato (Rynek)
Localizzazione
StatoBandiera della Polonia Polonia
Voivodato Santacroce
Distretto Sandomierz
Amministrazione
SindacoJerzy Borowski
Territorio
Coordinate50°41′N 21°45′E / 50.683333°N 21.75°E50.683333; 21.75 (Sandomierz)
Altitudine200 m s.l.m.
Superficie28,8 km²
Abitanti25 646 (2006)
Densità890,49 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale27-600
Prefisso(+48) 15
Fuso orarioUTC+1
TargaTSA
Cartografia
Mappa di localizzazione: Polonia
Sandomierz
Sandomierz
Sito istituzionale

Sandomierz (in lingua latina: Sandomiria, in tedesco: Sandomir) è una città polacca del distretto di Sandomierz nel voivodato della Santacroce.

Ricopre una superficie di 28,8 km² e nel 2006 contava 25.646 abitanti. Sandomierz è il punto di partenza, dalla Chiesa di San Jacopo, del Cammino di Piccola Polonia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La città fu fondata nel Medioevo durante il regno della dinastia Piast in Polonia. Nel XII secolo, Sandomierz era una delle tre principali città del Regno di Polonia, accanto a Cracovia e Breslavia. Sandomierz era una città reale nella Corona del Regno di Polonia e per centinaia di anni la capitale del voivodato di Sandomierz, la parte storica di Piccola Polonia.

Sandomierz è inoltre nota per l'Accordo di Sandomierz, firmato il 14 aprile 1570 tra le tre confessioni protestanti polacche: luterani, calvinisti e Fratelli Boemi.[1]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

A Sandomir è ambientato il terzo atto del Boris Godunov di Mussorgsky. Vi si rifugia Grigorij, il falso Dmitrij, e prepara l'assalto a Mosca.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

A Sandomierz è ambientata e girata la serie televisiva polacca Ojciec Mateusz, ispirata all'italiana Don Matteo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandomierz, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 10 gennaio 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN145426689 · SBN BVEL003073 · LCCN (ENn81080123 · GND (DE4378952-3 · BNF (FRcb12050051c (data) · J9U (ENHE987007531822405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81080123
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