Santuario di San Mauro Abate

Santuario di San Mauro Abate
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàBomba
Coordinate42°02′08.06″N 14°21′42.7″E / 42.035573°N 14.361861°E42.035573; 14.361861
ReligioneCattolica
Arcidiocesi Chieti-Vasto
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneXII secolo
CompletamentoXII secolo

Il santuario di San Mauro Abate è sito a Bomba in provincia di Chieti ed è il principale edificio di culto dedicato al santo.

Storia e struttura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa originaria risale del XII secolo, nelle vicinanze, presso località Vallecupa, vi era un monastero celestiniano dove si praticava il culto del santo.

L'edificio attuale venne iniziato nel 1954 su progetto di Alessio Mancini (sua moglie è di Bomba) ed inaugurato nel 1963. La chiesa è preceduto da due file laterali a porticato con funzione di deambulatorio per le celebrazioni nel piazzale antistante. La facciata è pseudoromanica, a capanna con due finestre laterali, un oculo centrale e un grande portale a tutto sesto.

Sopra l'ingresso vi è un lunotto a mosaico realizzato dalla ditta Favet raffigura san Mauro con i malati. Il campanile laterale è una torre in mattoni con una cuspide conica.

L'interno è ad unica navata. Degli stucchi sono di Reni e delle opere dei fratelli Bravo di Atessa sono posti all'interno. Il soffitto è a cassettoni, con stucchi dorati, della ditta Btavo, simile al soffitto rifatto nel convento di San Pasquale della vicina Atessa.

Vi sono cappelle laterali, una è dedicata a San Nicola di Bari, l'altra a Sant'Antonio. L'altare maggiore a tabernacolo è dedicato al Santo.

Di san Mauro vi sono 2 statue, una in terracotta, la più antica del XVI secolo, e una moderna processionale in legno.

Culto di san Mauro a Bomba[modifica | modifica wikitesto]

Il culto di san Mauro è assai diffuso in Abruzzo ed il santo è uno dei patroni di Bomba. Viene invocato per i dolori artritici, da reumatismi e di denti. Per i malati di artrosi e di reumatismi viene offerto dai monaci del santuario un olio (previa questua), posto su una pietra secolare, da applicare sulle parti doloranti in loco, ma si può portare tale olio anche a casa in ampollette.

Invece per i mal di denti i fedeli devono afferrare una corda collegata ad una campana, sempre sita nel santuario, detta appunto di san Mauro, e dare degli strattoni facendo suonare la campana.

Trattasi di tradizioni medievali miste a superstizioni e fede, ma fatto sta che l'edificio di culto richiama molti fedeli, che esaudite le cure, lasciano degli ex voto che tappezzano le pareti dell'edificio.

Oltre che chiedere la grazia, coppie di sposi scelgono la chiesa per sposarsi. Il culto di san Mauro nella zona si perde nelle origini del cristianesimo.

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