Sarno

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Sarno
comune
Sarno – Stemma
Sarno – Bandiera
Sarno – Veduta
Sarno – Veduta
Palazzo San Francesco, municipio, con la statua di Mariano Abignente in piazza IV Novembre
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoEutilia Viscardi (PD) dal 22-9-2023
Territorio
Coordinate40°49′N 14°37′E / 40.816667°N 14.616667°E40.816667; 14.616667 (Sarno)
Altitudine30 m s.l.m.
Superficie40 km²
Abitanti30 577[1] (31-5-2023)
Densità764,43 ab./km²
FrazioniEpiscopio, Lavorate, Foce, Tuostolo
Comuni confinantiCastel San Giorgio, Lauro (AV), Nocera Inferiore, Palma Campania (NA), Quindici (AV), San Valentino Torio, Siano, Bracigliano, Striano (NA)
Altre informazioni
Cod. postale84087
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065135
Cod. catastaleI438
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 178 GG[3]
Nome abitantisarnesi
PatronoMaria Santissima delle Tre Corone,

San Michele Arcangelo

Giorno festivo8 maggio (San Michele Arcangelo), 15 agosto (Maria Santissima delle Tre Corone)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sarno
Sarno
Sarno – Mappa
Sarno – Mappa
Posizione del comune di Sarno all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Sarno è un comune italiano di 30 577 abitanti[1] della provincia di Salerno in Campania. È uno dei centri principali dell'Agro nocerino-sarnese, nella parte nord-occidentale della provincia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È situato in un territorio a cavallo tra le tre province di Napoli, Avellino e Salerno e occupa una posizione baricentrica rispetto ai capoluoghi campani.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La sorgente del Rio Palazzo in via Diego De Liguori

Sarno fa parte geograficamente dell'Agro nocerino sarnese e si sviluppa alle falde del monte Saro e sulle rive del fiume Sarno, da cui prende il nome. La sua economia si basa principalmente sulla produzione agricola e sull'industria conserviera, in particolare di pomodori (famoso il pomodoro San Marzano dop) e olive.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La stazione meteorologica più vicina di cui siano disponibili i dati è quella di Napoli Capodichino. Secondo le medie mensili calcolate sul periodo 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di circa +8,1 °C, mentre quella del mese più caldo (agosto) è di circa +23,7 °C. Le precipitazioni medie annue sono di circa 1000 mm[4].

Napoli Capodichino Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,513,215,218,222,626,229,329,526,321,817,013,613,118,728,321,720,5
T. min. media (°C) 3,84,35,98,312,115,618,017,915,311,67,75,14,48,817,211,510,5
Precipitazioni (mm) 104,497,985,775,549,634,124,341,680,3129,7162,1121,4323,7210,8100,0372,11 006,6
Umidità relativa media (%) 75737170707170697374767574,370,37074,372,3
Eliofania assoluta (ore al giorno) 3,74,45,16,37,99,310,19,57,86,14,23,43,86,49,66,06,5

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La lapide commemorativa della frana del 1998 con i versi di Giuseppe Ungaretti apposta sulla facciata del Municipio in occasione del primo anniversario.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Sarno.

Il territorio di Sarno fu abitato a partire dall'epoca neolitica e fu poi sede probabilmente di diversi insediamenti indigeni (Sarrasti, Osci e Sanniti) a partire dal IX secolo a.C. e che perdurò in epoca romana fino all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Nell'VIII secolo il primo nucleo dell'attuale città di Sarno sorse ai piedi del castello fondato dal duca longobardo di Benevento. Nel 970 il precedente gastaldato fu eretto a contea e, tra X e XI secolo divenne sede vescovile.

Sarno seguì le sorti del Regno di Napoli, passato dai Normanni agli Hohenstaufen, sotto i quali il feudo fu in possesso della famiglia d'Aquino.

Durante il dominio angioino la contea fece parte dei domini della corona e alla fine del XIV secolo fu affidata ai Brunnfort. Agli inizi del secolo successivo passò agli Orsini di Nola e in seguito a Francesco Coppola, che prese parte alla congiura dei baroni. Nel XVI secolo fu in possesso dei Tuttavilla, passando poi ai Colonna, ai Barberini. Questi ultimi conti feudatari vendettero il loro feudo nel 1690 al principe Giuseppe II de' Medici di Ottajano e quindi il territorio sarnese entrò nell'orbita di quella città e di quella casata medicea, sotto cui divenne ducato, fino all'abolizione del feudalesimo nel 1810.

Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno.

Il 5 maggio 1998[6] il comune fu colpito, insieme con i vicini centri di Quindici, Bracigliano e Siano, da un gravissimo fenomeno franoso, composto da colate rapide di fango, che interessò la metà del territorio comunale. L'evento provocò la distruzione di molte abitazioni e la morte di 137 persone nella sola Sarno.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma comunale

Lo stemma cittadino è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 giugno 1930[7] e secondo lo statuto comunale[8] è così composto:

«D'azzurro, all'ippogrifo al naturale, tenente con la zampa anteriore una testa di ariete e poggiato con le altre tre zampe sopra tre monti, dai quali scaturiscono tre sorgenti che formano un fiume, il tutto al naturale. Lo scudo è sormontato da corona di Città.[9][10]»

Vi sono raffigurate le caratteristiche geografiche del luogo dato che il fiume Sarno è composto dalla confluenza di diverse sorgenti: Santa Maria della Foce, Droconteo e la San Marina. Sarno nell'etimologia di origine etrusca significa appunto "il fiume dai monti sorgente".[11]

Altro simbolo comunale è il gonfalone, concesso con regio decreto del 31 ottobre 1929[7] e descritto dallo statuto come segue:

«Drappo di colore azzurro riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune con l'iscrizione in argento "Città di Sarno". Le parti di metallo ed i nastri sono argentati, l'asta verticale è ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Sulla freccia è inciso lo stemma del comune e sul gambo il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.[12]»

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dal 21 giugno 1930 il comune di Sarno si fregia del titolo di Città.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa concattedrale di San Michele Arcangelo in Episcopio

Chiesa concattedrale di San Michele Arcangelo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Sarno.

Altri monumenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Buchy (XIX secolo)
  • Palazzo Capua (XVIII secolo)
  • Palazzo municipale (XVIII-XIX secolo)
  • Palazzo Odierna in via Diego De Liguori (XVIII secolo), esso conserva affreschi del solimenesco Giuseppe Vergato.[13]
  • Palazzo Origo (XVIII secolo; via Duomo 133)
  • Chiesa monumentale di San Francesco d'Assisi, Chiostro e Centro Pastorale dell'Unità Pastorale Parrocchie Centro Sarno (XIII secolo)
  • Santuario di Maria Santissima delle Tre Corone (XVII secolo)
  • Basilica Insigne Collegiata di San Matteo Apostolo ed Evangelista (X secolo)
  • Chiesa dell'Immacolata Concezione (XVIII secolo)
  • Santuario della Beata Vergine Maria del Carmine al Castello (XII secolo)
  • Chiesa di Sant'Alfonso (XVIII secolo)
  • Chiesa di San Sebastiano Martire
  • Chiesa di San Teodoro Martire
  • Santuario Santa Maria della Foce
  • Cappella di S. Nicola (XIV secolo)
  • Cappella di S. Francesco di Paola (XVIII secolo)
  • Cappella di San Francesco Saverio (XIX secolo)
  • Borgo medievale di San Matteo (XI secolo), con una torre dell'antico castello
  • Villa Lanzara-Del Balzo
  • Scavi archeologici in località Foce
  • Teatro Ellenestico-Romano
  • Monumento ai caduti della prima guerra mondiale in Piazza Garibaldi
  • Monumento ai caduti in frazione Lavorate
  • Monumento ai caduti in frazione Episcopio
  • Monumento in memoria delle vittime dell'evento franoso del 5 Maggio 1998 in Viale Margherita
  • Monumento a Mariano Abignente in Piazza IV Novembre, di fronte al Municipio. La tomba di Mariano Abignente si trova nella Chiesa monumentale di San Francesco d'Assisi
  • Monumento a Giovanni Battista Amendola in Corso Giovanni Amendola

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri regolari residenti a Sarno al 31 dicembre 2017 sono 2005, pari al 4,7% della popolazione[15], così ripartiti per provenienza:

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana appartenenti principalmente alla Chiesa cattolica[16]; il comune appartiene alla diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Nella frazione di Episcopio si trova l'imponente Duomo di Sarno - Concattedrale di San Michele Arcangelo.

L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con due comunità[17].

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ospedale Martiri del Villa Malta
  • Centro Polifunzionale con sede dei Vigili del Fuoco (distaccamento), ARCADIS, Carabinieri settore cinofilo
  • Ente Parco Regionale del Fiume Sarno
  • Giudice di pace
  • Pro loco
  • Associazione di Protezione Civile "I Sarrastri"
  • Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. "Sarno I"
  • Circolo dell'amicizia

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Il primo ciclo di istruzione a Sarno si articola in tre istituti comprensivi e un circolo didattico:

  • Secondo circolo didattico, cui afferiscono i plessi Cappella Vecchia, Serrazzeta e Lavorate;
  • Istituto comprensivo Sarno-Episcopio (già Terzo circolo didattico), cui afferiscono i plessi Borgo, Via Sodano, Masseria della Corte, Foce ed Episcopio;
  • Istituto comprensivo Giovanni Amendola in via Roma, con sezione staccata in località Lavorate, già Scuola secondaria di primo grado Giovanni Amendola (la sede di Lavorate in passato afferiva alla Scuola Media Baccelli); ad esso afferisce il plesso di scuola dell'infanzia e scuola primaria via Ticino;
  • Istituto comprensivo De Amicis-Baccelli, che ha accorpato il Primo circolo didattico - cui afferiscono i plessi San Francesco Saverio (infanzia) Edmondo De Amicis (primaria), via Roma (infanzia e primaria) e Laudisio (primaria) - e la scuola secondaria di primo grado Guido Baccelli in via Matteotti.

Quanto alle scuole secondarie di secondo grado, sul territorio di Sarno sono presenti sette istituti: il liceo classico Tito Lucrezio Caro, il liceo scientifico Galileo Galilei e il liceo linguistico[18] (tutti e tre facenti parte di un unico istituto scolastico), l'Istituto Tecnico Commerciale Guido Dorso, l'Istituto Tecnico Industriale Statale Enrico Fermi (unificati in un unico istituto scolastico[19]), l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi socio-sanitari Gaetano Milone, già Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato F. Trani e dal 2013 unito all'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato Andrea Cuomo di Nocera Inferiore, con sede centrale a Nocera,[20] e l'Istituto Professionale dei Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, sede staccata del Profagri di Salerno.[21]

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2018 Sarno ha due teatri, aperti a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro:

  • Teatro comunale "Luigi De Lise" in piazza 5 maggio, aperto dopo oltre vent'anni di lavori sulla piazza e nell'edificio[22];
  • "Piccolo teatro" in via Nunziante, aperto su iniziativa dell'attore e drammaturgo Franz Müller, al secolo Luigi Giurunda.[23][24][25]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

La fontana in Piazza 5 Maggio. La piazza, sul lato sinistro di Corso Amendola per chi sale, è stata inaugurata nel 2006 dopo circa vent'anni di lavori. La fontana è stata abbattuta nel luglio 2012.[26]. Dietro la fontana si intravede l'edificio del teatro "De Lise", aperto al pubblico nel 2018.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

In base al comma 2 dell'articolo 2 dello Statuto comunale di Sarno[8] sono riconosciuti come frazioni i seguenti abitati:

  • Episcopio, alle pendici del monte Saro
  • Lavorate, a sud est

Località[modifica | modifica wikitesto]

Altre località sono: Foce (la parte più occidentale, dove nasce uno dei rami del fiume Sarno: il nome della zona deriva dal termine latino faux, bocca), Quattrofuni (nei pressi di Lavorate), Serrazzeta (a sud-est, ai confini con la frazione Casatori di San Valentino Torio; prende il nome probabilmente da Sarrastes, l'antica popolazione che abitava il territorio[senza fonte]), San Matteo-Terravecchia (sul colle Saretto), Masseria della Corte (a sud-ovest, verso Striano), San Vito, Sant'Eramo (queste ultime due sul monte Saro, nella parte nordorientale del territorio).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione della Circumvesuviana sulla linea Napoli - Ottaviano - Sarno

Sarno è dotata di un casello autostradale sull'A30 e ha due stazioni ferroviarie, quella della Circumvesuviana nel centrale Corso Giovanni Amendola (il "rettifilo"), capolinea della linea Napoli-Ottaviano-Sarno, e quella delle Ferrovie dello Stato in Corso Vittorio Emanuele, sulla ferrovia Cancello-Avellino.

Per Sarno passa la Strada Regionale 367 ex Strada Statale Innesto SS 18-S.Marzano-S.Valentino Torio-confine provincia.

Le strade provinciali sono:

  • Strada Provinciale 6 Nocera-Sarno (che a Sarno prende il nome di Via Provinciale Amendola).
  • Strada Provinciale 7/a Sarno verso Bracigliano (località Tre Valloni).
  • Strada Provinciale 74 Sarno-Striano.
  • Strada Provinciale 101 Sarno-Bivio Lavorate-San Mauro di Nocera Inferiore-Cicalesi-Incrocio via Durano.
  • Strada Provinciale 409 Via Vecchia Striano di Sarno:Innesto ex SS 367-Confine Provincia di Napoli(Striano).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio di Sarno

Il sindaco di Sarno è Eutilia Viscardi, eletta a settembre del 2023 dopo la decadenza del suo predecessore. Si tratta del suo primo mandato.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Gerardo Basile Alleanza Nazionale sindaco
13 giugno 1999 5 maggio 2000 Gerardo Basile Alleanza Nazionale sindaco
6 giugno 2000 maggio 2001 Vincenzo De Vivo comm. pref.
maggio 2001 10 ottobre 2003 Giuseppe Canfora Democratici di Sinistra sindaco
ottobre 2003 13 giugno 2004 Angelo Di Caprio comm. pref.
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Amilcare Mancusi Forza Italia Il Popolo della Libertà sindaco
7 giugno 2009 9 giugno 2014 Amilcare Mancusi Il Popolo della Libertà Forza Italia sindaco
9 giugno 2014 12 giugno 2019 Giuseppe Canfora Partito Democratico sindaco
13 giugno 2019 21 settembre 2023 Giuseppe Canfora Partito Democratico sindaco [27]
22 settembre 2023 in carica Eutilia Viscardi Partito Democratico sindaco ff

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'ATO 3 Sarnese Vesuviano.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso dello stadio "Felice Squitieri" in via Cannellone.
  • Stadio Felice Squitieri, in via Cannellone (capienza oltre 4000 spettatori). L'impianto sportivo ospita le partite interne della principale squadra di calcio cittadina, la Polisportiva Sarnese e dell'U.S.D. Intercampania.
  • Stadio comunale Eleno Aniello Viscardi,[28] sito in via Vecchia Lavorate, campo di gioco dell'A.S.D. Lavorate Calcio.
  • PalaFinamore; sito in via Cannellone , ospita le partite casalinghe delle due squadre locali di basket, il Basket Sarno, e la Renzullo Pallacanestro Sarno, entrambe in Serie C.
  • Circuito internazionale di karting Napoli, ubicato in via Sarno-Palma.

Squadre di calcio[modifica | modifica wikitesto]

  • Polisportiva Sarnese, rifondata nel 2013 e scioltasi nel 2019. Ha militato diverse volte in Serie D.
  • U.S.D. Intercampania, fondata nel 1981, milita nel Girone F della Seconda Categoria Campania.[29]
  • A.S.D. Lavorate Calcio, rifondata nel 2013 sulle ceneri della vecchia Lavoratese, milita in Seconda Categoria Campania.[30]
  • A.S.D. Real Sarno che disputa il campionato di Promozione regionale.
  • Angels Episcopio che disputa il campionato di Seconda Categoria Campania[31]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2009).
  5. ^ Classificazioni climatiche della Campania (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2009).
  6. ^ 5 maggio 1998 (GIF).
  7. ^ a b Sarno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 19 aprile 2023.
  8. ^ a b Nuovo statuto comunale adottato nel 2015 (PDF).
  9. ^ Provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 8323 del 20 giugno 1930, iscritto nel registro della Consulta Araldica in data 21 giugno 1930
  10. ^ Orazio Mezzetti, Costanza e vigilanza nello stemma araldico della città di Sarno, su risorgimentonocerino.it, 20 maggio 2020. URL consultato il 19 aprile 2023.
  11. ^ Vincenzo Amorosi, Le allegorie nello stemma della città di Sarno, 1998.
  12. ^ Provvedimento emanato da Vittorio Emanuele III, Re d'Italia, in data 31 ottobre 1929.
  13. ^ Salvatore D'Angelo, Un interessante e prezioso dipinto del 1734 di un solimenesco finora sconosciuto nella casa palagiata degli Odierna., in Franco, De Martino e Odierna, pp. 323-334
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Dati Istat al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it. URL consultato il 27 marzo 2019.
  16. ^ Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno
  17. ^ Evangelici.net - Indirizzi utili, su evangelici.net. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2012).
  18. ^ Sito del Liceo Tito Lucrezio Caro.
  19. ^ Copia archiviata, su iisfermisarno.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  20. ^ Copia archiviata, su istitutosuperiorecuomomilone.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  21. ^ Copia archiviata, su profagrisalerno.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  22. ^ [1]
  23. ^ [2]
  24. ^ [3]
  25. ^ [4]
  26. ^ Manutenzione troppo costosa Rimossa la fontana in piazza - Cronaca - la Città di Salerno.
  27. ^ Decaduto.
  28. ^ [5]
  29. ^ Scheda Intercampania, su tuttocampo.it.
  30. ^ Scheda squadra Lavorate Calcio - Tuttocampo.it, su www.tuttocampo.it. URL consultato l'11 aprile 2023.
  31. ^ Scheda squadra Angels Episcopio - Tuttocampo.it, su www.tuttocampo.it. URL consultato l'11 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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