Sassello

Sassello
comune
Sassello – Stemma
Sassello – Bandiera
Sassello – Veduta
Sassello – Veduta
Panorama di Sassello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoMarco Dabove (lista civica Si amo Sassello) dal 15-5-2023
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°28′44.41″N 8°29′24.35″E / 44.479003°N 8.490097°E44.479003; 8.490097 (Sassello)
Altitudine405 m s.l.m.
Superficie100,66 km²
Abitanti1 679[1] (31-10-2023)
Densità16,68 ab./km²
FrazioniMaddalena, Palo, Piampaludo
Comuni confinantiArenzano (GE), Cogoleto (GE), Genova (GE), Mioglia, Pareto (AL), Pontinvrea, Ponzone (AL), Stella, Urbe, Varazze
Altre informazioni
Cod. postale17046
Prefisso019
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009055
Cod. catastaleI453
TargaSV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 352 GG[3]
Nome abitantisassellesi
PatronoDecollazione di san Giovanni Battista
Giorno festivo29 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sassello
Sassello
Sassello – Mappa
Sassello – Mappa
Posizione del comune di Sassello nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Sassello (Sascello in ligure, Sascê nella variante locale[4][5]) è un comune italiano di 1 679 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Sassello è situato vicino al confine tra Liguria (provincia di Savona e città metropolitana di Genova) e Piemonte (provincia di Alessandria), nel versante settentrionale dell'Appennino ligure, compreso tra il passo del Faiallo e il colle del Giovo. Inserito nel Parco naturale regionale del Beigua[6] e attraversato dal torrente Erro, è una delle mete collinari preferite da savonesi e genovesi. Nel territorio comunale ricade una parte del lago dell'Antenna.

Sassello è meta di villeggiatura estiva per il suo clima relativamente fresco in estate (temperatura media di luglio +20,1 °C). Gli inverni sono caratterizzati da forti escursioni termiche tra giorno e notte (temperatura media giornaliera di gennaio +1,4 °C) con forti gelate notturne (record di -22.1° registrato nella notte del 6 febbraio 2012) e temperature diurne solitamente piuttosto miti.

A 803 m s.l.m. lungo l'alta valle del torrente Sansobbia, poco sotto il monte Beigua, si trova il lago Scanizzon, piccolo lago di probabile origine glaciale. Sul versante nord-orientale del Beigua, a 987 m s.l.m., è ubicata la torbiera del Laione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il centro storico

Secondo la tradizione popolare, non supportate da alcun documento scritto[7], un primo insediamento sorse già in epoca preistorica e fu a Sassello che alcuni scampati dei Liguri Statielli trovarono rifugio dopo le incursioni dei Romani nelle terre tra le valli Stura e Bormida[7].

Venne quindi compreso nella Marca Aleramica e citato per la prima volta con il toponimo di Salsole[7] nel diploma imperiale di Ottone I di Sassonia del 967[7]. Già nel medioevo risulta soggetto alla giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Acqui[7].

Dall'XI secolo rientrò nei possedimenti del Marchesato di Ponzone[7] e furono proprio i marchesi, nel 1290[7], a vendere il borgo sassellese al genovese Branca Doria che si autoproclamò, senza un'ufficiale investitura, signore di Sassello[7]. Durante la dominazione doriesca fu edificata nel primo decennio del XIV secolo il castello di Bastia Soprana[7] e fu ancora un discendente di un altro ramo della famiglia Doria, Filippo, ad edificare intorno al 1450 presso Bastia Sottana[7] una nuova fortificazione più a valle.

I rapporti tra la famiglia Doria e gli abitanti del borgo causeranno negli anni successivi confronti sempre più tesi e aspri che definitivamente scoppiarono nel 1593[7] con una rapida ribellione dei Sassellesi; secondo alcune fonti storiche saranno gli stessi Doria, per placare i dissidi politici tra le diverse casate nobiliari, a vendere il feudo di Sassello nel 1612 alla Repubblica di Genova[7].

La bandiera comunale

Durante la dominazione genovese subì devastazioni e due incendi nel 1626 e nel 1672[7], a causa degli scontri tra la repubblica genovese e i Savoia, prontamente risanati con nuove ricostruzioni del borgo nelle forme e strutture odierne. Nei tre celebri scontri in epoca napoleonica - la prima e la seconda battaglia di Dego e di Montenotte del 1796 - il territorio fu interessato con alcuni fatti d'armi[7].

Con la caduta della Repubblica di Genova (1797), sull'onda della rivoluzione francese e a seguito della prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, il territorio del Sassello rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. È in questo periodo storico che l'allora frazione di Olba (già quartiere sassellese in epoca repubblicana genovese) si costituì comune autonomo; nel 1929 andò a costituire, assieme a Martina Olba, il comune di Urbe. Annesso al Primo Impero francese dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel X Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Colombo e dal 1803 centro principale del I Cantone di Savona nella Giurisdizione di Colombo. Dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel III mandamento omonimo del circondario di Savona facente parte della provincia di Genova; nel 1927 anche il territorio comunale sassellese passò sotto la neo costituita provincia di Savona.

Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio nel Novecento il territorio di Sassello fu interessato da spostamenti migratori[7] verso le Americhe e, grazie al crescente sviluppo dell'industria, verso i grandi centri industriali della costa genovese e savonese. Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1970[8] con la cessione di una zona di territorio in favore del comune di Pontinvrea. Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte ed è stata la sede legale della Comunità montana del Giovo.

Ferriere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferriere di Sassello.

Il periodo d'oro della siderurgia sassellese va dal 1570 al 1670. La fase discendente coincide con la distruzione del paese nel 1672 ad opera delle truppe di Carlo Emanuele II di Savoia. Dopo varie vicissitudini nel 1858 Cavour fece chiudere definitivamente le Ferrerie.

La successione cronologica delle ferriere è la seguente: Reborgo, Giovo, Chiappino, Prato, Erro, Nuova e Tripalda. Percorrendo, invece, la strada provinciale 334 verso Sassello, si incontrano i resti delle ferriere in questa successione: Reborgo, Giovo, Nuova, Tripalda, Prato, Erro e Chiappino.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'azzurro, alle tre torri al naturale, aperte del campo merlate alla guelfa, la mediana più alta, le stesse sormontate da tre stelle di sei raggi, fondate su una pianura di verde.[9]»

Gonfalone

«Drappo rettangolare di colore azzurro con la denominazione: Comune di Sassello.[9]»

Bandiera

«Drappo di bianco, alla croce di rosso, accantonata dagli stemmi comunali.[9]»

Lo stemma ufficiale è stato concesso con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n° 2890-6 del 7 aprile 1952.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa della Santissima Trinità nel centro storico

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Scorcio di Bastia Sottana.
  • Palazzo Doria-Perrando, edificato nel XVII secolo e rimaneggiato verso la metà del XIX secolo; il palazzo, sito nella piazzetta antistante la basilica dell'Immacolata Concezione, è oggi sede del municipio.
  • Palazzo Gervino, dov'è stato allestito dal 2008 un centro visite dedicato ai temi della geologia e geomorfologia del territorio e del parco naturale regionale del Beigua.
  • Ponte medievale, ubicato a poca distanza della chiesa di San Rocco.
  • Palazzo del Rostiolo, settecentesco, sito a Piampaludo, in località Campazzo, ai confini con il comune di Urbe, oggi importante base scout Agesci, contiene la cappella di Santa Filomena.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Il condottiero Branca Doria, menzionato da Dante Alighieri in un canto dell'Inferno[11], autonominatosi Signore di Sassello, con alcuni esuli cittadini eresse presso l'attuale borgo di Bastia Soprana un castello dove già anticamente sorgeva una torre d'avvistamento. I successivi contrasti e le azioni contro Genova tra il Doria e la Repubblica di Genova porteranno quest'ultima ad un assedio della fortezza che fu rasa al suolo.

Nel 1450 fu invece il successore Filippo Doria ad erigere presso Bastia Sottana un nuovo castello, al quale si coagulò l'abitato. Divenuta la repubblica genovese proprietaria del borgo sassellese, la fortezza subì negli anni successivi gli scontri tra quest'ultima e il Ducato di Savoia nel 1672 e ancora nel 1747. Del primitivo castello di Bastia Soprana rimangono ad oggi su un'altura ad est dell'abitato i resti della torre, detta "Saracena", mentre a Sottana gli scarsi resti delle parti murarie nei pressi del borgo.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale di Sassello è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale e geologico. Il sito è condiviso tra i comuni di Sassello e Pontinvrea, tra la piana del torrente Erro e la foresta di pino nero della Deiva. Tra la flora sono segnalate la presenza delle orchidee, dell'ontano nero e la felce di Maranta; tra le specie animali l'uccello biancone e, tra i pesci, lo scazzone, la lasca, il vairone e il barbo[12].

Società[modifica | modifica wikitesto]

La basilica dell'Immacolata Concezione

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Il comune ha dato i natali alla beata Chiara Luce, che ivi nacque nel 1971.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Sassello sono 94[14], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[15]:

  1. Romania, 47

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte medievale

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

All'interno del museo "Perrando" - aperto al pubblico il 17 settembre del 1967[16] nell'omonimo palazzo del centro storico sassellese - sono conservati alcuni reperti archeologici provenienti dal territorio locale, oltre ad una notevole collezione di dipinti. Tra le opere esposte quelle dei pittori come Alessandro Magnasco (Crocifisso con frate[17]), Luca Cambiaso, Domenico Piola (I santi Antonio da Padova e Giovanni Battista[17]) e Giuseppe Pellizza da Volpedo.

È presente inoltre una raccolta di ceramiche, caratteristiche della provincia savonese, del Seicento e del Settecento, così come una sezione dedicata alle fabbriche di amaretti, ed infine un plastico rappresentante gli antichi mestieri figurato con i famosi macachi delle Albisole.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Torta pasqualina

Il paese è conosciuto per la produzione del biscotto amaretto (Amaretto morbido di Sassello) di pasta alle mandorle, una ricetta risalente al XIX secolo e che annualmente viene festeggiato in una sagra a tema. La tradizione culinaria contadina riporta numerose ricette a base di funghi che costituiscono il patrimonio gastronomico del paese. I salumi e la carne di pregio sono apprezzati e oggetto di acquisti da parte dei turisti. Tra i piatti della cucina locale si ricorda la cacciagione (cinghiale, capriolo, lepre e fagiano) e la torta pasqualina, particolare torta salata di verdure e uova che si prepara in periodo pasquale.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Giovanni Battista

Ogni anno in occasione della festa del Corpus Domini si svolge l'infiorata, durante la quale le vie e le piazze del centro storico di Sassello vengono addobbate con disegni ispirati a soggetti religiosi mediante l'uso di migliaia di petali colorati.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale, oltre il capoluogo, è costituito dalle tre frazioni di Maddalena, Palo e Piampaludo per una superficie territoriale di 100,66 km2[18]. Fanno altresì parte del territorio le principali località di Alberola, Badani, La Carta, Pratovallarino e Veirera[18].

Confina a nord con il comune alessandrino di Ponzone, a sud con Stella, Varazze, Cogoleto (GE) e Arenzano (GE), ad ovest con Pareto (AL), Mioglia e Pontinvrea, ad est con Urbe e Genova.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del paese

Grazie alla notevole presenza di boschi e pascoli sul territorio sassellese, uno dei più vasti dell'intero comprensorio regionale, ha favorito e sviluppato l'allevamento del bestiame e la coltivazione dei terreni, trasformandole in aree agricole.

Sul territorio crescono i funghi porcini Boletus Edulis, Boletus Aestivalis e Boletus Aereus nei mesi autunnali nei boschi di castagno e rovere delle valli circostanti. La tradizione del "fungo", derivata dalla particolare qualità di questi prodotti del bosco, attira diversi cercatori.

Sono inoltre presenti attività industriali, specie nel settore del legname e del dolciario. Sassello è infatti noto per la produzione locale di amaretti, e canestrelli. Il comune è stato insignito della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano, il primo comune d'Italia ad ottenere tale riconoscimento[19].

A Sassello si trova, in località Giardinetti, un importante crossodromo immerso nel verde di una collina, utilizzato anche per competizioni a livello nazionale.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Sassello è attraversato principalmente dalla strada statale 334 del Sassello che gli permette il collegamento stradale con Pareto e Ponzone, a nord, e con Pontinvrea e Stella a sud. Altre arterie stradali del territorio sono la provinciale 49 e la provinciale 7.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Doria-Perrando, sede del municipio.
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 giugno 1985 27 maggio 1990 Giuseppe Scozzarella lista civica Sindaco
27 maggio 1990 28 marzo 1992 Aimone Costa Il Ponte
(lista civica)
Sindaco
16 maggio 1992 24 aprile 1995 Monica Abaclat lista civica Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Paolo Badano Forza Italia Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Paolo Badano lista civica di centro-destra Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Dino Zunino lista civica Sindaco
8 giugno 2009 20 ottobre 2012 Paolo Badano Paolo Badano
(lista civica)
Sindaco [20]
9 novembre 2012 27 maggio 2013 Marco Di Giovanni Comm. straord. [21]
27 maggio 2013 10 giugno 2018 Daniele Buschiazzo Tramontana
(lista civica)
Sindaco
10 giugno 2018 15 maggio 2023 Daniele Buschiazzo Tramontana
(lista civica)
Sindaco
15 maggio 2023 in carica Marco Dabove Si amo Sassello
(lista civica)
Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Sassello fa parte dell'Unione dei comuni del Beigua, di cui ospita la sede.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 607, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  6. ^ Approfondimenti sul sito del Parco naturale regionale del Beigua
  7. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Fonte dal sito del comune di Sassello-Storia, su comunesassello.it. URL consultato il 4 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2012).
  8. ^ Decreto del presidente della Repubblica 18 dicembre 1969, n. 1126
  9. ^ a b c Sassello, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  10. ^ Tratto dal sito Comuni-Italiani.it
  11. ^ Il nome di Branca Doria compare nel canto XXXIII dell'Inferno di Dante Alighieri, nella terza zona del nono cerchio, e cioè nella Tolomea, dove sono puniti i traditori degli ospiti
  12. ^ Fonte dal sito Rete Natura 2000 in Liguria, su natura2000liguria.it. URL consultato il 18 maggio 2012.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
  15. ^ Dati superiori alle 20 unità
  16. ^ Fonte dal sito Savona Notizie.it - Museo Perrando, su savonanotizie.it. URL consultato il 14 aprile 2012.
  17. ^ a b Fonte dalla Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano, Milano, Mondadori, 2007.
  18. ^ a b Fonte dallo statuto comunale di Sassello, su comune.sassello.sv.gov.it. URL consultato il 12 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2017).
  19. ^ Localita, su Bandiere Arancioni TCI. URL consultato il 29 maggio 2023.
  20. ^ Si dimette dalla carica amministrativa
  21. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 17 dicembre 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2014

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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