Serie A 1984-1985

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Serie A 1984-1985
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 83ª (53ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 16 settembre 1984
al 19 maggio 1985
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Verona
(1º titolo)
Retrocessioni Ascoli
Lazio
Cremonese
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera della Francia Michel Platini (18)
Incontri disputati 240
Gol segnati 504 (2,1 per incontro)
Il Verona campione d'Italia
Cronologia della competizione
1983-1984 1985-1986

La Serie A 1984-1985 è stata l'83ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 53ª a girone unico), disputata tra il 16 settembre 1984 e il 19 maggio 1985 e conclusa con la vittoria del Verona, al suo primo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato, per il terzo anno consecutivo, Michel Platini (Juventus) con 18 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona, neoacquisto del Napoli.

L'estate 1984 si rivelò molto movimentata in fatto di trasferimenti. Stante la decisione della Federcalcio, risalente al precedente gennaio, di imporre alle squadre italiane (salvo le neopromosse) un temporaneo blocco — della durata di tre stagioni — agli ingaggi di calciatori stranieri provenienti dai campionati esteri,[1] tutti i dirigenti si affrettarono nella ricerca dei maggiori campioni dell'epoca prima dell'ultima scadenza utile a tesserarli, fissata per il 30 giugno.[2]

La scena fu tutta per Maradona: il Napoli investì molto per acquistare il talentuoso argentino, con una tribolata trattativa andata avanti per oltre un mese e conclusasi con il trasferimento del giocatore in Italia in cambio di oltre 13 miliardi di lire al Barcellona;[3] il 5 luglio furono oltre 70 000 i tifosi azzurri che gremirono il San Paolo per assistere alla sua presentazione. Anche tra gli altri club, come detto, ci si concentrò soprattutto su calciatori stranieri: il tedesco Rummenigge passò all'Inter, i brasiliani Sócrates e Júnior rispettivamente alla Fiorentina e al Torino, lo scozzese Souness alla Sampdoria, lo svedese Strömberg all'Atalanta e gli inglesi Hateley e Wilkins al Milan; spiccò il Verona, ambiziosa provinciale che da un paio d'anni stazionava ai piani alti del campionato, rinforzatosi con il tedesco Briegel e il danese Elkjær.

Il danese Preben Elkjær e il tedesco Hans-Peter Briegel, i due nuovi innesti stranieri del rampante Verona.

Anche sul fronte interno ci fu spazio per importanti movimenti. Di Bartolomei, dopo oltre un decennio nella Roma, seguì il maestro Nils Liedholm al Milan. La Sampdoria, oltre al talentuoso ma discontinuo Beccalossi e al succitato Souness, si assicurò dalla Serie B uno dei giovani italiani più promettenti, l'attaccante Vialli che coi suoi gol aveva trascinato la Cremonese alla promozione, mentre Gentile si accasò alla Fiorentina dopo undici anni di Juventus; i bianconeri, campioni uscenti, lo sostituirono con l'ex avellinese Favero, mentre in avanti optarono per l'avvicendamento tra l'impalpabile Penzo e una delle rivelazioni del precedente torneo, il genoano Briaschi. L'Inter stravolse il suo centrocampo mandando via in un colpo solo Coeck, il succitato Beccalossi e Hansi Müller, prendendo Brady e affidandosi sempre più a Sabato tornato alla casa madre già da qualche stagione.

Sul fronte allenatori, Luigi Radice fece ritorno al Torino, interessante fu la scelta della Roma di affidare la panchina all'emergente zonista svedese Sven-Göran Eriksson, mentre in casa della Fiorentina ci fu apprensione per l'allenatore Giancarlo De Sisti operato alla testa.

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 il Verona, che già dal ritorno in Serie A di tre stagioni prima ambiva a ruoli di prestigio, riportò lo scudetto in provincia a oltre sessant'anni dalle vittorie della Pro Vercelli, richiamando il successo del 1969-1970 targato Cagliari. L'Hellas scrisse il suo nome nella storia del campionato italiano assieme all'allenatore Osvaldo Bagnoli, al difensore tedesco Briegel e alla coppia d'attacco Elkjær-Galderisi.

Gli occhi erano puntati sul Bentegodi già dalla prima giornata, il 16 settembre 1984. L'attesa, però, non era tanto per l'esordio degli scaligeri, quanto per quello del Napoli che, nelle proprie file, portava al debutto Diego Maradona: tuttavia, in Veneto vinsero i padroni di casa per 3-1, dando così il via alla corsa gialloblù.

Lo juventino Michel Platini, con 18 reti, vince per la terza volta consecutiva la classifica marcatori della Serie A.

Già la settimana dopo, espugnando Ascoli Piceno, gli scaligeri si ritrovarono soli in testa e, uscendo indenni dai tre big match consecutivi contro Inter, Juventus e Roma, affrontarono serenamente il resto del girone di andata, mantenendo costantemente la vetta della classifica.[4] La prima sconfitta arrivò solo alla quindicesima giornata, il 13 gennaio 1985, quando una squadra rimaneggiata cadde al Partenio su di un campo innevato, a pochi minuti dal triplice fischio, grazie a un gol di Colombo. Ciononostante, le dirette inseguitrici, l'Inter e il Torino, non ne approfittarono, sicché i veneti svoltarono al giro di boa da campioni d'inverno.

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Quando, all'avvio della tornata conclusiva, il Verona impattò 0-0 al San Paolo, l'Inter lo raggiunse in vetta alla classifica. La squadra di Ilario Castagner parve divenire la favorita alla vittoria finale, ma gli scaligeri approfittarono del pareggio dei milanesi contro l'Avellino per portarsi nuovamente in testa: a Udine, il 10 febbraio, i gialloblù vinsero con un rocambolesco 5-3 una partita che li aveva visti andare in vantaggio di tre reti, farsi raggiungere nella ripresa e poi ottenere la vittoria. La settimana dopo, l'1-1 nello scontro diretto con i nerazzurri diede ulteriore fiducia al Verona per la parte finale del torneo: in poche settimane i veneti si portarono sul più tre, mentre i nerazzurri mollarono la presa per lasciare al Torino il ruolo di principale antagonista dell'undici di Bagnoli.

Osvaldo Bagnoli, l'allenatore del Verona campione d'Italia, viene portato in trionfo da giocatori e tifosi.

Dopo la vittoria per 3-0 ottenuta contro la Cremonese ultima in classifica, le lunghezze di vantaggio del Verona sulle inseguitrici divennero cinque, per poi salire a sei la domenica successiva. I veneti tornarono con un punto da Marassi mentre, dietro di loro, granata e nerazzurri perdevano, rispettivamente, la stracittadina contro la Juventus e in casa dell'Udinese. La sconfitta subita dagli scaligeri nello scontro diretto con i torinesi sembrò riaprire i giochi, ma la vittoria ottenuta dai gialloblù due settimane dopo sulla Lazio tolse ogni speranza alle avversarie per il titolo. Il 12 maggio bastò un pareggio a Bergamo (1-1) per consegnare al Verona il suo primo, storico scudetto; quella scaligera divenne nell'occasione l'unica squadra di città, non capoluogo di regione, capace di vincere la Serie A.[5]

In un campionato non all'altezza delle aspettative, la Juventus, sesta classificata e distratta dalla campagna europea che la vide sollevare la sua prima Coppa dei Campioni nella tragica serata dell'Heysel, issò comunque il suo fantasista Platini a capocannoniere per il terzo anno consecutivo, eguagliando un'impresa precedentemente riuscita al solo Nordahl. A fine stagione gli esiti delle varie coppe riportarono inoltre il Milan sul palcoscenico continentale dopo un lustro di assenza.

Non regalò molte emozioni la lotta per la permanenza in Serie A, che coinvolse anche l'Udinese. L'Ascoli cedette nel finale e ritornò tra i cadetti dopo sette anni, raggiungendo Lazio e Cremonese, con quest'ultima che concluse sul fondo il suo primo campionato in massima categoria da cinquantaquattro anni a quella parte.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di localizzazione: Italia
Milano
Milano
Torino
Torino
Roma
Roma
Squadre di Roma
Lazio
Roma
Squadre di Milano
Inter
Milan
Squadre di Torino
Juventus
Torino
Ubicazione delle squadre della Serie A 1984-1985
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Ascoli dettagli Ascoli Piceno Stadio Cino e Lillo Del Duca 10º posto in Serie A
Atalanta dettagli Bergamo Stadio Comunale 1º posto in Serie B, promossa
Avellino dettagli Avellino Stadio Partenio 11º posto in Serie A
Como dettagli Como Stadio Giuseppe Sinigaglia 2º posto in Serie B, promosso
Cremonese dettagli Cremona Stadio Giovanni Zini 3º posto in Serie B, promossa
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 3º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 4º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale di Torino 1º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 13º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 8º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 12º posto in Serie A
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 2º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 7º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio Comunale di Torino 5º posto in Serie A
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 9º posto in Serie A
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 6º posto in Serie A

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente[6] Cannoniere
Ascoli[7] Bandiera dell'Italia Carlo Mazzone (1ª-7ª)
Bandiera dell'Italia Mario Colautti e Bandiera della Jugoslavia Vujadin Boškov (D.T.) (8ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Roberto Corti,
Bandiera dell'Italia Italo Schiavi (29)
Bandiera dell'Italia Aldo Cantarutti,
Bandiera del Brasile Dirceu,
Bandiera dell'Italia Enrico Nicolini (5)
Atalanta Bandiera dell'Italia Nedo Sonetti Bandiera dell'Italia Andrea Agostinelli,
Bandiera dell'Italia Carmine Gentile (30)
Bandiera dell'Italia Marino Magrin,
Bandiera dell'Italia Marco Pacione (5)
Avellino Bandiera dell'Argentina Bandiera dell'Italia Antonio Angelillo Bandiera dell'Italia Angelo Colombo (30) Bandiera dell'Italia Angelo Colombo (6)
Como Bandiera dell'Italia Ottavio Bianchi Bandiera dell'Italia Luca Fusi,
Bandiera dell'Italia Giuliano Giuliani,
Bandiera dell'Italia Gianfranco Matteoli (30)
Bandiera dell'Italia Moreno Morbiducci (3)
Cremonese Bandiera dell'Italia Emiliano Mondonico Bandiera dell'Italia Claudio Bencina,
Bandiera dell'Italia Fausto Borin (28)
Bandiera dell'Italia Giancarlo Finardi (7)
Fiorentina[8] Bandiera dell'Italia Giancarlo De Sisti (1ª-11ª)
Bandiera dell'Italia Luigi Milan e Bandiera dell'Italia Ferruccio Valcareggi (D.T.) (12ª-30ª)
Bandiera dell'Italia Giovanni Galli,
Bandiera dell'Italia Eraldo Pecci (30)
Bandiera dell'Italia Paolo Monelli (7)
Inter Bandiera dell'Italia Ilario Castagner Bandiera dell'Italia Alessandro Altobelli,
Bandiera dell'Italia Giuseppe Baresi (30)
Bandiera dell'Italia Alessandro Altobelli (17)
Juventus Bandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni Bandiera di San Marino Massimo Bonini,
Bandiera dell'Italia Antonio Cabrini,
Bandiera dell'Italia Luciano Favero,
Bandiera della Francia Michel Platini,
Bandiera dell'Italia Gaetano Scirea (30)
Bandiera della Francia Michel Platini (18)
Lazio[9][10] Bandiera dell'Italia Paolo Carosi (1ª-2ª)
Bandiera dell'Argentina Juan Carlos Lorenzo (3ª-20ª)
Bandiera dell'Italia Giancarlo Oddi e Bandiera dell'Italia Roberto Lovati (D.T.) (21ª-30ª)
Bandiera della Danimarca Michael Laudrup,
Bandiera dell'Italia Fernando Orsi (30)
Bandiera dell'Italia Bruno Giordano (5)
Milan Bandiera della Svezia Nils Liedholm Bandiera dell'Italia Giuliano Terraneo (30) Bandiera dell'Italia Pietro Paolo Virdis (9)
Napoli Bandiera dell'Italia Rino Marchesi Bandiera dell'Italia Luigi Caffarelli,
Bandiera dell'Argentina Diego Armando Maradona (30)
Bandiera dell'Argentina Diego Armando Maradona (14)
Roma Bandiera dell'Italia Roberto Clagluna e Bandiera della Svezia Sven-Göran Eriksson (D.T.) Bandiera dell'Italia Ubaldo Righetti,
Bandiera dell'Italia Franco Tancredi (30)
Bandiera dell'Italia Roberto Pruzzo (8)
Sampdoria Bandiera dell'Italia Eugenio Bersellini Bandiera dell'Italia Ivano Bordon (30) Bandiera dell'Inghilterra Trevor Francis,
Bandiera dell'Italia Fausto Salsano (6)
Torino Bandiera dell'Italia Luigi Radice Bandiera dell'Italia Giuseppe Dossena,
Bandiera dell'Italia Silvano Martina (30)
Bandiera dell'Italia Aldo Serena (9)
Udinese Bandiera del Brasile Luís Vinício Bandiera dell'Italia Fabio Brini,
Bandiera dell'Italia Dino Galparoli,
Bandiera dell'Italia Manuel Gerolin (30)
Bandiera dell'Italia Andrea Carnevale (7)
Verona Bandiera dell'Italia Osvaldo Bagnoli Bandiera dell'Italia Claudio Garella,
Bandiera dell'Italia Roberto Tricella,
Bandiera dell'Italia Domenico Volpati (30)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Galderisi (11)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Verona 43 30 15 13 2 42 19 +23
2. Torino 39 30 14 11 5 36 22 +14
3. Inter 38 30 13 12 5 42 28 +14
[11] 4. Sampdoria 37 30 12 13 5 36 21 +15
5. Milan 36 30 12 12 6 31 25 +6
6. Juventus 36 30 11 14 5 48 33 +15
7. Roma 34 30 10 14 6 33 25 +8
8. Napoli 33 30 10 13 7 34 29 +5
9. Fiorentina 29 30 8 13 9 33 31 +2
10. Atalanta 28 30 5 18 7 20 32 -12
11. Como 25 30 6 13 11 17 27 -10
12. Udinese 25 30 10 5 15 43 46 -3
13. Avellino 25 30 7 11 12 27 33 -6
14. Ascoli 22 30 4 14 12 24 40 -16
15. Lazio 15 30 2 11 17 16 45 -29
16. Cremonese 15 30 4 7 19 22 48 -26

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata in Coppa dei Campioni 1985-1986.
      Qualificata in Coppa dei Campioni 1985-1986 come detentrice della manifestazione.
      Qualificata in Coppa delle Coppe 1985-1986.
      Qualificate in Coppa UEFA 1985-1986.
      Retrocesse in Serie B 1985-1986.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dove era previsto uno spareggio.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Calcio Hellas Verona 1984-1985.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
Bandiera dell'Italia Claudio Garella (30)
Bandiera dell'Italia Domenico Volpati (30)
Bandiera dell'Italia Roberto Tricella (30)
Bandiera dell'Italia Silvano Fontolan (28)
Bandiera dell'Italia Luciano Marangon (29)
Bandiera dell'Italia Pietro Fanna (29)
Bandiera dell'Italia Luciano Bruni (27)
Bandiera dell'Italia Antonio Di Gennaro (29)
Bandiera della Germania Ovest Hans-Peter Briegel (27)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Galderisi (29)
Bandiera della Danimarca Preben Elkjær Larsen (23)
Altri giocatori: Mauro Ferroni (20), Franco Turchetta (16), Luigi Sacchetti (15), Dario Donà (12), Fabio Marangon (3), Sergio Spuri (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

ASC ATA AVE COM CRE FIO INT JUV LAZ MIL NAP ROM SAM TOR UDI VER
Ascoli –––– 0-0 2-2 1-0 3-2 2-1 1-1 1-1 0-0 0-1 1-1 0-0 2-0 2-2 0-1 1-3
Atalanta 0-0 –––– 3-3 1-0 1-0 2-2 1-1 1-1 1-0 1-0 1-0 0-0 0-0 0-0 0-1 1-1
Avellino 2-0 1-1 –––– 1-1 2-0 0-0 0-0 0-0 1-0 0-0 0-1 0-0 2-1 1-3 4-1 2-1
Como 1-0 0-0 2-1 –––– 1-0 0-0 0-0 0-0 1-0 0-0 1-1 0-0 0-0 0-0 2-0 0-0
Cremonese 2-0 0-0 0-0 2-0 –––– 1-1 1-2 1-3 1-1 0-1 1-1 0-5 1-1 2-1 2-0 0-2
Fiorentina 1-1 5-0 1-0 2-1 1-1 –––– 1-1 0-0 3-0 0-0 0-1 1-0 0-3 0-0 3-1 1-3
Inter 5-1 1-0 2-1 1-0 2-0 1-0 –––– 4-0 1-0 2-2 2-1 0-0 2-0 1-1 1-0 0-0
Juventus 2-2 5-1 2-1 2-0 5-1 1-2 3-1 –––– 1-0 1-1 2-0 1-1 1-1 1-2 3-2 1-1
Lazio 0-0 1-1 0-1 3-2 2-1 0-1 1-1 3-3 –––– 0-1 1-1 1-1 0-3 0-0 1-4 0-1
Milan 2-1 2-2 2-0 0-2 2-1 1-1 2-1 3-2 2-0 –––– 2-1 2-1 0-1 0-1 2-2 0-0
Napoli 1-1 1-0 0-0 3-0 1-0 1-0 3-1 0-0 4-0 0-0 –––– 1-2 1-1 2-1 4-3 0-0
Roma 3-1 1-1 1-0 1-1 3-2 2-1 4-3 1-1 0-0 0-1 1-1 –––– 1-1 1-0 2-1 0-0
Sampdoria 2-0 3-0 1-0 1-0 1-0 2-0 1-2 1-1 2-2 2-1 0-0 3-0 –––– 2-2 1-0 1-1
Torino 1-0 0-0 2-0 3-1 1-0 2-2 1-1 0-2 1-0 2-0 3-0 1-0 1-1 –––– 1-0 1-2
Udinese 1-1 2-0 2-0 4-1 2-0 2-2 2-1 0-3 5-0 1-1 2-2 0-2 1-0 0-1 –––– 3-5
Verona 2-0 1-1 4-2 0-0 3-0 2-1 1-1 2-0 1-0 0-0 3-1 1-0 0-0 1-2 1-0 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

I calendari per la Serie A e la Serie B vennero sorteggiati il 31 luglio 1984, presso il Centro Elettronico del CONI a Roma. Le sei teste di serie (Juventus, Roma, Fiorentina, Inter, Torino e Verona) non poteva affrontarsi nelle prime sei giornate; i derby dovevano svolgersi tra la quarta e la decima giornata; infine le squadre impegnate nelle coppe europee avevano diritto a incontrare avversari abbordabili nella prima e terza giornata, in contemporanea al primo turno delle manifestazioni continentali.[12]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (16ª)
16 set. 1-1 Atalanta-Inter 0-1 20 gen.
0-0 Avellino-Roma 0-1
0-0 Como-Juventus 0-2
0-1 Lazio-Fiorentina 0-3
2-2 Milan-Udinese 1-1
1-0 Sampdoria-Cremonese 1-1
1-0 Torino-Ascoli 2-2
3-1 Verona-Napoli 0-0
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (17ª)
23 set. 1-3 Ascoli-Verona 0-2 27 gen.
2-1 Cremonese-Torino 0-1
0-0 Fiorentina-Milan 1-1
2-1 Inter-Avellino 0-0
5-1 Juventus-Atalanta 1-1
1-1 Napoli-Sampdoria 0-0
1-1 Roma-Como 0-0
5-0 Udinese-Lazio 4-1


andata (3ª) 3ª giornata ritorno (18ª)
30 set. 0-0 Atalanta-Roma 1-1 10 feb.
0-0 Avellino-Juventus 1-2
0-0 Como-Fiorentina 1-2
1-1 Lazio-Inter 0-1
2-1 Milan-Cremonese 1-0
2-0 Sampdoria-Ascoli 0-2
3-0 Torino-Napoli 1-2
1-0 Verona-Udinese 5-3
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (19ª)
7 ott. 0-0 Ascoli-Lazio 0-0 17 feb.
0-0 Cremonese-Avellino 0-2
5-0 Fiorentina-Atalanta 2-2
0-0 Inter-Verona 1-1
1-1 Juventus-Milan 2-3
3-0 Napoli-Como 1-1
1-1 Roma-Sampdoria 0-3
0-1 Udinese-Torino 0-1


andata (5ª) 5ª giornata ritorno (20ª)
14 ott. 1-0 Atalanta-Cremonese 0-0 24 feb.
2-0 Avellino-Ascoli 2-2
2-0 Como-Udinese 1-4
1-1 Lazio-Napoli 0-4
2-1 Milan-Roma 1-0
2-0 Sampdoria-Fiorentina 3-0
1-1 Torino-Inter 1-1
2-0 Verona-Juventus 1-1
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (21ª)
21 ott. 0-0 Ascoli-Atalanta 0-0 3 mar.
1-3 Cremonese-Juventus 1-5
1-0 Fiorentina-Avellino 0-0
1-0 Inter-Como 0-0
0-0 Napoli-Milan 1-2
0-0 Roma-Verona 0-1
1-0 Torino-Lazio 0-0
1-0 Udinese-Sampdoria 0-1


andata (7ª) 7ª giornata ritorno (22ª)
28 ott. 1-0 Atalanta-Napoli 0-1 17 mar.
4-1 Avellino-Udinese 0-2
1-0 Como-Ascoli 0-1
1-1 Juventus-Roma 1-1
2-1 Lazio-Cremonese 1-1
2-1 Milan-Inter 2-2
2-2 Sampdoria-Torino 1-1
2-1 Verona-Fiorentina 3-1
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (23ª)
11 nov. 0-2 Cremonese-Verona 0-3 24 mar.
1-1 Fiorentina-Ascoli 1-2
4-0 Inter-Juventus 1-3
0-0 Napoli-Avellino 1-0
0-0 Roma-Lazio 1-1
1-0 Sampdoria-Como 0-0
2-0 Torino-Milan 1-0
2-0 Udinese-Atalanta 1-0


andata (9ª) 9ª giornata ritorno (24ª)
18 nov. 1-1 Ascoli-Napoli 1-1 31 mar.
1-0 Atalanta-Lazio 1-1
0-0 Avellino-Milan 0-2
1-0 Como-Cremonese 0-2
1-0 Inter-Udinese 1-2
1-2 Juventus-Torino 2-0
2-1 Roma-Fiorentina 0-1
0-0 Verona-Sampdoria 1-1
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (25ª)
25 nov. 0-0 Ascoli-Roma 1-3 14 apr.
3-3 Atalanta-Avellino 1-1
1-1 Fiorentina-Inter 0-1
3-2 Lazio-Como 0-1
0-1 Milan-Sampdoria 1-2
1-0 Napoli-Cremonese 1-1
1-2 Torino-Verona 2-1
0-3 Udinese-Juventus 2-3


andata (11ª) 11ª giornata ritorno (26ª)
2 dic. 1-3 Avellino-Torino 0-2 21 apr.
0-0 Como-Atalanta 0-1
1-1 Cremonese-Fiorentina 1-1
2-1 Inter-Napoli 1-3
2-2 Juventus-Ascoli 1-1
2-1 Roma-Udinese 2-0
2-2 Sampdoria-Lazio 3-0
0-0 Verona-Milan 0-0
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (27ª)
16 dic. 1-2 Cremonese-Inter 0-2 28 apr.
0-0 Fiorentina-Juventus 2-1
0-1 Lazio-Verona 0-1
2-2 Milan-Atalanta 0-1
1-2 Napoli-Roma 1-1
1-0 Sampdoria-Avellino 1-2
3-1 Torino-Como 0-0
1-1 Udinese-Ascoli 1-0


andata (13ª) 13ª giornata ritorno (28ª)
23 dic. 0-1 Ascoli-Milan 1-2 5 mag.
0-0 Atalanta-Torino 0-0
1-0 Avellino-Lazio 1-0
0-0 Como-Verona 0-0
2-0 Inter-Sampdoria 2-1
2-0 Juventus-Napoli 0-0
3-2 Roma-Cremonese 5-0
2-2 Udinese-Fiorentina 1-3
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (29ª)
6 gen. 2-1 Como-Avellino 1-1 12 mag.
2-0 Cremonese-Ascoli 2-3
0-0 Inter-Roma 3-4
7 gen. 0-1 [13] Lazio-Milan 0-2
6 gen. 4-3 Napoli-Udinese 2-2
1-1 Sampdoria-Juventus 1-1
2-2 Torino-Fiorentina 0-0
1-1 Verona-Atalanta 1-1


andata (15ª) 15ª giornata ritorno (30ª)
13 gen. 1-1 Ascoli-Inter 1-5 19 mag.
0-0 Atalanta-Sampdoria 0-3
2-1 Avellino-Verona 2-4
0-1 Fiorentina-Napoli 0-1
30 gen. 1-0 Juventus-Lazio 3-3
13 gen. 0-2 Milan-Como 0-0
1-0 Roma-Torino 0-1
2-0 Udinese-Cremonese 0-2

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadra[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

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VeronaVerona
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª

Classifica in divenire[modifica | modifica wikitesto]

[14] 10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª
Ascoli 0 0 0 1 1 2 2 3 4 5 6 7 7 7 8 9 9 11 12 13 14 16 18 19 19 20 20 20 22 22
Avellino 1 1 2 3 5 5 7 8 9 10 10 10 12 12 14 14 15 15 17 18 19 19 19 19 20 20 22 24 25 25
Atalanta 1 1 2 2 4 5 7 7 9 10 11 12 13 14 15 15 16 17 18 19 20 20 20 21 22 24 26 27 28 28
Como 1 2 3 3 5 5 7 7 9 9 10 10 11 13 15 15 16 16 17 17 18 18 19 19 21 21 22 23 24 25
Cremonese 0 2 2 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 6 6 7 7 7 7 8 8 9 9 11 12 13 13 13 13 15
Fiorentina 2 3 4 6 6 8 8 9 9 10 11 12 13 14 14 16 17 19 20 20 21 21 21 23 23 24 26 28 29 29
Milan 1 2 4 5 7 8 10 10 11 11 12 13 15 17 17 18 19 21 23 25 27 28 28 30 30 31 31 33 35 36
Inter 1 3 4 5 6 8 8 10 12 13 15 17 19 20 21 23 24 26 27 28 29 30 30 30 32 32 34 36 36 38
Juventus 1 3 4 5 5 7 8 8 8 10 11 12 14 15 17 19 20 22 22 23 25 26 28 30 32 33 33 34 35 36
Napoli 0 1 1 3 4 5 5 6 7 9 9 9 9 11 13 14 15 17 18 20 20 22 24 25 26 28 29 30 31 33
Lazio 0 0 1 2 3 3 5 6 6 8 9 9 9 9 9 9 9 9 10 10 11 12 13 14 14 14 14 14 14 15
Roma 1 2 3 4 4 5 6 7 9 10 12 14 16 17 19 21 22 23 23 23 23 24 25 25 27 29 30 32 34 34
Sampdoria 2 3 5 6 8 8 9 11 12 14 15 17 17 18 19 20 21 21 23 25 27 28 29 30 32 34 34 34 35 37
Torino 2 2 4 6 7 9 10 12 14 14 16 18 19 20 20 21 23 23 25 26 27 28 30 30 32 34 35 36 37 39
Udinese 1 3 3 3 3 5 5 7 7 7 7 8 9 9 11 12 14 14 14 16 16 18 20 22 22 22 24 24 25 25
Verona 2 4 6 7 9 10 12 14 15 17 18 20 21 22 22 23 25 27 28 29 31 33 35 36 36 37 39 40 41 43

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di partite vinte: 15 (Hellas Verona)
  • Minor numero di partite perse: 2 (Hellas Verona)
  • Massimo dei pareggi: 18 (Atalanta)
  • Minor numero di partite vinte: 2 (Lazio)
  • Maggior numero di partite perse: 19 (Cremonese)
  • Minimo dei pareggi: 5 (Udinese)
  • Miglior attacco: 48 (Juventus)
  • Miglior difesa: 19 (Hellas Verona)
  • Miglior differenza reti: +23 (Hellas Verona)
  • Peggior attacco: 16 (Lazio)
  • Peggior difesa: 48 (Cremonese)
  • Peggior differenza reti: −29 (Lazio)
  • Partita con più reti segnate: Udinese-Hellas Verona 3-5 (8)
  • Partita con maggior scarto di reti: Udinese-Lazio 5-0 (5)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Gol Rigori Giocatore Squadra
18 4 Bandiera della Francia Michel Platini Juventus
17 3 Bandiera dell'Italia Alessandro Altobelli Inter
14 5 Bandiera dell'Argentina Diego Armando Maradona Napoli
12 Bandiera dell'Italia Massimo Briaschi Juventus
11 Bandiera dell'Argentina Daniel Bertoni Napoli
11 4 Bandiera dell'Italia Giuseppe Galderisi Verona
9 Bandiera della Germania Ovest Hans-Peter Briegel Verona
9 Bandiera dell'Italia Aldo Serena Torino
9 Bandiera dell'Italia Pietro Paolo Virdis Milan
8 Bandiera della Danimarca Preben Elkjær Larsen Verona
8 3 Bandiera dell'Italia Roberto Pruzzo Roma
8 Bandiera della Germania Ovest Karl-Heinz Rummenigge Inter

Media spettatori[modifica | modifica wikitesto]

Media spettatori della Serie A 1984-85: 38 871.[15]

Club Pos. Media
Napoli 1 77 597
Milan 2 60 941
Inter 3 52 572
Roma 4 51 421
Fiorentina 5 42 360
Juventus 6 41 271
Verona 7 40 111
Lazio 8 38 544
Torino 9 37 328
Udinese 10 35 485
Atalanta 11 33 647
Sampdoria 12 32 544
Avellino 13 26 407
Ascoli 14 20 165
Como 15 16 329
Cremonese 16 15 222

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stranieri, un'estate di trattative poi il blocco, in La Stampa, 29 gennaio 1984, p. 25.
  2. ^ Stranieri, a fine mese si chiude, in Stampa Sera, 25 giugno 1984, p. 16.
  3. ^ Giuseppe Pastore, Operazione San Gennaro, su ultimouomo.com, 5 luglio 2016.
  4. ^ Gianni Brera, Bagnoli s' abbandonerà al più sano difensivismo, in la Repubblica, 25 novembre 1984.
  5. ^ Lega A: "Il Verona unica squadra di città non capoluogo di regione a vincere la Serie A", su hellasnews.it.
  6. ^ Melegari, 539.
  7. ^ L'Ascoli ha preso Boskov, repubblica.it, 3 novembre 1984.
  8. ^ "Non per soldi, ma per entusiasmo", repubblica.it, 13 dicembre 1984.
  9. ^ E Lorenzo riemerse dal passato remoto, repubblica.it, 26 settembre 1984.
  10. ^ La notte di Juan Lorenzo, repubblica.it, 26 febbraio 1985.
  11. ^ Vincitrice della Coppa Italia.
  12. ^ Turno facile per le squadre nelle Coppe, in La Stampa, 31 luglio 1984, p. 19.
  13. ^ Rinviata al 7 gennaio a causa di una nevicata.
  14. ^ Campionato 1984-1985 su rsssf.com
  15. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A, su stadiapostcards.com.

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