Servio Cornelio Maluginense

Disambiguazione – Se stai cercando il tribuno consolare romano, vedi Servio Cornelio Maluginense (tribuno consolare 386 a.C.).
Servio Cornelio Maluginense
Console della Repubblica romana
Nome originaleServius Cornelius Maluginensis
GensCornelia
Consolato485 a.C.

Servio Cornelio Maluginense, in latino Servius Cornelius Maluginensis (Roma, ... – ...; fl. V secolo a.C.), è stato un politico e militare romano del V secolo a.C..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Servio Cornelio è stato il più antico rappresentante del ramo Maluginense della nobile gens Cornelia, una delle più antiche e conosciute gens patrizie dell'antica Roma, i cui cognomen più diffusi durante la Repubblica furono Scipione, Lentulo e Dolabella.

Servio Cornelio fu eletto console nel 485 a.C. insieme a Quinto Fabio Vibulano[1].

Durante il suo consolato Spurio Cassio Vecellino, il console che l'anno precedente aveva proposto di distribuire parte della terra del demanio inimicandosi i patrizi, fu condannato e giustiziato[2].

Ma con la sua morte la questione agraria non venne meno, e si levò da più parti la richiesta di dare corso alla legge agraria che era stata promulgata[3].

I due consoli, temendo l'insorgere di disordini e approfittando di razzie e incursioni nel territorio romano, chiamarono alla leva contro le città vicine, distogliendo così la plebe dalla questione agraria[4]; Servio Cornelio avrebbe condotto i romani contro Veio, mentre Quinto Fabio li avrebbe guidati contro i Volsci e gli Equi.

Alla testa dell'esercito costituitosi, Servio Cornelio invase il territorio dei Veienti e, dopo aver recuperato il bottino, ottenne un riscatto e stipulò una tregua per un anno[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dionigi, Antichità romane, Libro VIII, 77, 1.
  2. ^ Tito Livio, Ab urbe condita libri, Libro II, 41, 10.
  3. ^ Dionigi, Antichità romane, Libro VIII, 81, 1-2.
  4. ^ Dionigi, Antichità romane, Libro VIII, 81, 2-4.
  5. ^ Dionigi, Antichità romane, Libro VIII, 82, 1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Spurio Cassio Vecellino III
e
Proculo Verginio Tricosto Rutilo
(485 a.C.)
con Quinto Fabio Vibulano
Lucio Emilio Mamercino I
e
Cesone Fabio Vibulano I