Servio Sulpicio Rufo (tribuno consolare 388 a.C.)

Servio Sulpicio Rufo
Tribuno consolare della Repubblica romana
Nome originaleServius Sulpicius Rufus
GensSulpicia
Tribunato consolare388 a.C., 384 a.C., 383 a.C.

Servio Sulpicio Rufo (... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un politico e militare romano.

Primo tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 388 a.C. fu eletto tribuno consolare con Tito Quinzio Cincinnato Capitolino, Quinto Servilio Fidenate, Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo, Lucio Aquilio Corvo e Lucio Giulio Iullo[1].

I tribuni guidarono i romani in una serie di razzie nei territori degli Equi e in quelli di Tarquinia, dove presero con la forza Cortuosa e Contenebra, che furono saccheggiate[1].

Intanto a Roma i tribuni della plebe cercarono di portare la discussione sulla suddivisione dell'agro pontino, strappato ai Volsci l'anno precedente[2].

Secondo tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 384 a.C. fu eletto tribuno consolare Marco Furio Camillo, Gaio Papirio Crasso, Publio Valerio Potito Publicola, Servio Cornelio Maluginense e Tito Quinzio Cincinnato Capitolino[3].

Tutto l'anno fu segnato dalla vicenda del processo condotto contro Marco Manlio Capitolino, conclusasi con la sua condanna a morte[4].

Terzo tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 383 a.C. fu eletto tribuno consolare con Lucio Valerio Publicola, Lucio Emilio Mamercino, Aulo Manlio Capitolino, Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo e Marco Trebonio[5].

A Roma arrivarono diverse notizie di ribellioni; dai soliti Volsci, dai Prenestini, oltre che dagli abitanti di Lanuvio, cui fu dichiarata guerra, che però non poté essere condotta quell'anno, per la carestia e la peste che avevano colpito Roma[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 4.
  2. ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 5.
  3. ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 2, 18.
  4. ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI,2, 18-20.
  5. ^ a b Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 2, 21.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Publio Cornelio, Lucio Valerio Publicola II,
Lucio Verginio Tricosto, Aulo Manlio Capitolino,
Lucio Emilio Mamercino II, Lucio Postumio Albino Regillense
388 a.C.
con Tito Quinzio Cincinnato Capitolino, Quinto Servilio Fidenate V,
Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo II, Lucio Aquilio Corvo, Lucio Giulio Iullo
Lucio Papirio Cursore, Lucio Emilio Mamercino III,
Lucio Valerio Publicola III, Gneo Sergio Fidenate Cosso,
Licinio Menenio Lanato
I
Gneo Sergio Fidenate Cosso II, Tito Quinzio Cincinnato Capitolino,
Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino II, Publio Cornelio II,
Lucio Papirio Cursore II, Aulo Manlio Capitolino II
384 a.C.
con Marco Furio Camillo V,
Gaio Papirio Crasso, Publio Valerio Potito Publicola II,
Servio Cornelio Maluginense II, Tito Quinzio Cincinnato Capitolino II
Lucio Valerio Publicola IV, Servio Sulpicio Rufo III
Lucio Emilio Mamercino IV, Aulo Manlio Capitolino III,
Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo III, Marco Trebonio
II