Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra (Mozart)

Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bemolle maggiore K 364 (K6 320d)
CompositoreWolfgang Amadeus Mozart
TonalitàMi bemolle maggiore
Tipo di composizioneSinfonia
Epoca di composizioneSalisburgo, 1779
PubblicazioneAndré, Offenbach, 1802
Autografo
  • collezione privata: finale del primo movimento e parte dell'andante
  • persa la restante parte
Durata media32 minuti
Organico
  • solisti (violino, viola)
  • 2 oboi
  • 2 corni
  • archi
Movimenti
  • Allegro maestoso (4/4, Mi bemolle maggiore)
  • Andante (3/4, do minore)
  • Presto (2/4, Mi bemolle maggiore)
Ascolto
Allegro mæstoso (info file)
Andante (info file)
Presto (info file)

La sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bemolle maggiore K 364 (K6 320d) di Wolfgang Amadeus Mozart può a pieno diritto essere considerata un doppio concerto.

Essa viene composta a Salisburgo nel 1779 immediatamente dopo il concerto per due pianoforti e orchestra K 365, anch'esso nella tonalità Mi bemolle maggiore, al ritorno dal viaggio che lo aveva portato da Mannheim e a Parigi.

Il genere concertante era di gran moda in quelle città, soprattutto Mannheim, che potevano vantare il primato in Europa, con orchestre di prima qualità sia per la presenza di virtuosi eccelsi che per ampiezza e affiatamento dell'organico. La complessa dinamica orchestrale della composizione riflette la crescente competenza tecnica dell'orchestra europea di quel periodo ed è stata fortemente influenzata dal cavalier di Saint-George che aveva incontrato a Parigi e il cui Concerto per violino e orchestra n 5 Mozart cita nel movimento finale.

Per tornare alla sinfonia concertante, va rilevato che Mozart non concepisce una struttura nella quale ai solisti vengano riservate ampie possibilità individuali ma piuttosto di creare un dialogo violino e viola e tra questi e l'orchestra. La logica è quella cameristica post haydniana, dove non esiste prevalenza tra i componenti e il cui antagonismo Hermann Abert ben caratterizzerà con le parole "amichevole rivalità".

Il primo tempo allegro maestoso è una pagina sinfonica. L'andante è invece una pagina lirica in cui l'orchestra ha funzione di accompagnamento dei due strumenti solisti che senza soluzione di continuità alternano e compenetrano temi di soave bellezza e irresistibile poesia. Il presto che conclude la sinfonia concertante è un rondò dal ritmo instancabile e luminoso.

Una curiosità è il fatto che la parte della viola solista sia scritta in Re maggiore con l'indicazione "accordata un mezzo tono più alto"; questo accorgimento ha lo scopo di rendere la viola più brillante grazie alla maggiore tensione delle corde e all'utilizzo delle corde vuote mentre il violino nella tonalità di mi bemolle, a causa dell'impossibilità di utilizzare frequentemente le corde vuote, assume una sonorità più velata. In questo modo si eviterebbe che il violino sovrasti la viola[1].

Normalmente però oggi i violisti preferiscono suonare con lo strumento accordato normalmente. Mozart ha avuto inoltre cura di scrivere egli stesso le cadenze, di cui quella del secondo movimento è di incredibile bellezza.

Dati sull'opera[modifica | modifica wikitesto]

Catalogo Köchel

  • K 364 (K6 320d)

Durata

  • 32 minuti

Movimenti

  • Allegro maestoso (4/4, Mi bemolle maggiore)
  • Andante (3/4, do minore)
  • Presto (2/4, Mi bemolle maggiore)

Organico

Luogo e data di composizione

  • Salisburgo. estate 1779

Prime edizioni a stampa

  • André, Offenbach, 1802

Autografo

  • collezione privata: finale del primo movimento e parte dell'andante
  • persa la restante parte

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riley 1983, pag. 155.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurice Winton Riley, Storia della viola, ed. it. a cura di Elena Belloni Filippi, Firenze, Sansoni, 1983.

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