Sorbo Serpico

Sorbo Serpico
comune
Sorbo Serpico – Stemma
Sorbo Serpico – Bandiera
Sorbo Serpico – Veduta
Sorbo Serpico – Veduta
Torre campanaria e parrocchiale innevate
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoMaria Teresa Fontanella (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 21-9-2020)
Territorio
Coordinate40°55′N 14°53′E / 40.916667°N 14.883333°E40.916667; 14.883333 (Sorbo Serpico)
Altitudine480 m s.l.m.
Superficie8,1 km²
Abitanti532[1] (31-3-2022)
Densità65,68 ab./km²
Comuni confinantiAtripalda, Salza Irpina, San Potito Ultra, Santo Stefano del Sole, Volturara Irpina
Altre informazioni
Cod. postale83050
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064102
Cod. catastaleI843
TargaAV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 894 GG[3]
Nome abitantisorbesi
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sorbo Serpico
Sorbo Serpico
Sorbo Serpico – Mappa
Sorbo Serpico – Mappa
Il comune di Sorbo Serpico all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale

Sorbo Serpico è un comune italiano di 532 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Campagne di Sorbo Serpico in estate

Comune della conca avellinese, situato nella valle del torrente Salzola, tributario di destra del Sabato, ai piedi delle estreme propaggini settentrionali dei Monti Picentini (Monte Serpico, 807 m). Il centro abitato di Sorbo Serpico è adagiato nella valle del Salzola. La parte occidentale del comune è caratterizzata da dolci declivi ricoperti da fertili campagne coltivate, mentre la parte orientale, più montagnosa, è ricoperta da boschi cedui e castagneti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo nucleo fu edificato sul Monte Serpico, sul perimetro difensivo della colonia romana di Avellino, e, pare, abbia assunto questo nome da un tempio dedicato alla divinità Serapide. Da un documento del 901 Serpico risulta casale appartenente al centro longobardo di Conza. Al tempo dei Normanni era un dominio dei conti di Avellino. Successivamente risulta come feudo delle famiglie Gesualdo, Galeota e Della Marra. La peste del 1656 ne decimò la popolazione così che sorse, più in basso dell'antico nucleo, Sorbo per opera dei superstiti. Il centro di Serpico quindi andò sempre più spopolandosi a favore di Sorbo. La famiglia Brancaccio detenne poi il feudo di Sorbo Serpico fino all'eversione della feudalità.

Nel Regno delle Due Sicilie il comune fu parte del Distretto di Avellino.

Territorio a vocazione agricola, nel corso del '900 ha visto, come tanti altri comuni dell'Italia meridionale, molti dei suoi abitanti emigrare verso le maggiori regioni industriali dell'Italia e dell'Europa. Centro gravemente danneggiato dal sisma del 23 novembre 1980, nel 1983 fu teatro di una rivolta promossa dalle donne del paese, le quali riuscirono a impedire la captazione dell'acqua della locale sorgente del Saucito (usata da sempre come fonte e lavatoio pubblico) da parte della "Società Alto Calore".[4]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 maggio 2004.[5]

Stemma

«Di azzurro, all'albero di sorbo di verde, fustato al naturale, fruttato di cinque d'oro, nodrito nella pianura di verde, sostenuto da due leoni affrontati, d'oro, allumati e linguati di rosso, il leone a destra sostenente il tronco con la zampa anteriore destra e poggiante la zampa posteriore destra sulla pianura, il leone a sinistra sostenente il tronco con la zampa anteriore sinistra e poggiante la zampa posteriore sinistra sulla pianura. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo partito di rosso e di verde.»

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione.»
— 23 novembre 1980

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Sul Monte Serpico, tra una rigogliosa vegetazione, sono ancora visibili i resti dell'antico castello. La chiesa parrocchiale dei SS. Nomi di Gesù e Maria, edificata nel XVII secolo, situata al centro dell'abitato, conserva affreschi attribuiti a Francesco Solimena e a Michele Ricciardi, un altare barocco attribuito a Cosimo Fanzago, un Cristo ligneo attribuito al Venuti e un soffitto ligneo cassettonato.[6] Nel centro dell'abitato è inoltre presente il palazzo seicentesco appartenuto alla famiglia Brancaccio, a cui è annessa la settecentesca cappella della SS. Annunziata. Su una collina prospiciente l'abitato è situata la settecentesca cappella della Madonna della Neve.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Accanto alla lingua italiana, nel territorio comunale di Sorbo Serpico è in uso il dialetto irpino.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'agricoltura dà ortaggi e frutta. La parte montagnosa è ricca di castagni e boschi cedui, quella collinare di peri, olivi e viti. Il comune di Sorbo Serpico rientra nell'area di produzione dei vini Fiano di Avellino DOCG, Irpinia DOC e della castagna di Serino IGP. Sul territorio sono presenti importanti aziende operanti nel settore vitivinicolo.[6]

Le copiose sorgenti presenti nel comune oggi alimentano l'acquedotto di Avellino. In passato l'abbondanza di acqua veniva invece sfruttata per far funzionare mulini e cartiere. Sul territorio del comune è inoltre presente una fonte di acqua clorurato-sodica da cui in passato veniva estratto il sale necessario al fabbisogno dell'area urbana avellinese.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Mobilità extraurbana[modifica | modifica wikitesto]

La mobilità è affidata, per quanto riguarda i trasporti extraurbani, alla società A.IR. che collega il comune con Avellino.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 2002 Francesco Petruzziello centro Sindaco
2002 2003 Rosa Correale Commissario Straordinario
2003 2004 Costantino Melillo lista civica Sindaco
2004 2005 Maria Colucci lista civica Vicesindaco f.f.
2005 2015 Rocco Tedesco lista civica Sindaco
2015 2020 Maria Teresa Fontanella lista civica Insieme per Sorbo Serpico Sindaco
2020 in carica Maria Teresa Fontanella lista civica Uniti insieme vicini Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte della comunità montana Terminio Cervialto e del parco regionale Monti Picentini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ http://www.alberovagabondo.it/?p=2576
  5. ^ Sorbo Serpico (Avellino) D.P.R. 11.05.2004 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 13 agosto 2022.
  6. ^ a b Luciano Pignataro, L'Atlante dei Picentini, Edizioni dell'Ippogrifo.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN245907897
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