Speaker della Camera dei comuni (Regno Unito)

Speaker della Camera dei comuni
Sir Lindsay Hoyle, attuale speaker
Nome originaleSpeaker of the House of Commons
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
OrganizzazioneCamera dei comuni
TipoPresidente di assemblea
In caricaSir Lindsay Hoyle
da4 novembre 2019
Istituito1376
PredecessoreParlour o prolocutor
Vice speakerDame Eleanor Laing
Eletto daAlmeno 12 parlamentari
di cui almeno 3 di partiti diversi
Nominato daCamera dei comuni
con l'approvazione della Corona
Durata mandatoAt His Majesty's Pleasure
eletto all'inizio del Parlamento
Bilancio£150,236 annui (dal 2015)
inclusi i £78,258 da parlamentare
SedeSpeaker's House, palazzo di Westminster
IndirizzoWestminster, Londra
Sito webOffice of the Speaker

Lo Speaker della Camera dei comuni (in inglese: Speaker of the House of Commons) è il presidente della Camera dei comuni, la camera bassa del Parlamento del Regno Unito. Viene eletto dai parlamentari, ma deve ricevere l'approvazione del sovrano, che viene comunicata al neoeletto presso la Camera dei Lord.

Il 158º e attuale speaker è Sir Lindsay Hoyle, parlamentare per Chorley precedentemente laburista, dal 4 novembre 2019.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il più antico riferimento al ruolo dello speaker si ha nel 1258, quando Peter de Montfort presiedette al Primo Parlamento inglese con il titolo di parlour (dal francese parler, a sua volta dal latino parabolāre, con il significato di "colui che parla") o prolocutor (dal latino prō, "per", "al posto di", e locūtus, "aver parlato", nel senso di "parlare per")[2]. Convenzionalmente, la storia dell'ufficio si fa iniziare con il Parlamento buono, nel 1376, quando Peter de la Mare, il primo speaker propriamente detto, fu eletto dai Comuni come loro portavoce.

Nei secoli successivi, lo speaker fece da informatore del re presso la Camera dei comuni. Ciononostante, il suo ruolo era visto come rischioso, perché se riportava brutte notizie, lo speaker rischiava la decapitazione: tale fu la sorte di ben sette speaker tra il 1394 e il 1535 (da questi episodi originò la tradizione di cui sotto). Negli anni precedenti la guerra civile inglese, il distacco dello speaker dalla Corona aumentò molto. Questa tensione è perfettamente riassumibile in un episodio avvenuto il 4 gennaio 1642, quando il re Carlo I entrò nella Camera per arrestare cinque parlamentari per alto tradimento. Quando chiese allo speaker William Lenthall dove fossero i rei, questi rispose:

(EN)

«May it please Your Majesty, I have neither eyes to see, nor tongue to speak in this place, but as the House is pleased to direct me, whose servant I am here, and I humbly beg Your Majesty's pardon that I cannot give any other answer than this to what Your Majesty is pleased to demand of me.»

(IT)

«Possa [la risposta] essere di gradimento a Vostra Maestà, non ho né occhi per vedere né lingua per parlare in questo luogo se non come vuole comandarmi la Camera, di cui qua sono il servo, e chiedo umilmente il perdono di Vostra Maestà perché non posso dare altra risposta che questa a ciò che Vostra Maestà vuole domandarmi.»

Dopo la Gloriosa rivoluzione, con la creazione del governo di gabinetto, agli speaker non furono preclusi i ministeri, che infatti occuparono varie volte. Arthur Onslow, detentore dell'incarico per 33 anni durante il Settecento, decretò una netta divisione tra il ruolo e il governo a favore di una maggiore imparzialità e stabilì molte delle convenzioni del ruolo tuttora in uso.

A partire dalla metà dell'Ottocento, era la norma che lo speaker fosse super partes.

Nel 1992 fu eletto il primo e, finora, unico speaker donna, Betty Boothroyd.

Elezione[modifica | modifica wikitesto]

Lo speaker viene eletto all'inizio di ogni parlamento e in caso di morte o dimissione del precedente. La procedura di elezione è regolamentata dallo S.O. No. 1 e avviene come segue.[3]

Rielezione[modifica | modifica wikitesto]

Durante la vacanza, la Camera dei comuni è presieduta dal padre della Camera (il parlamentare nella Camera da più tempo). Il giorno dopo l'inaugurazione del Parlamento, i Comuni vengono convocati dal Black Rod nella Camera dei lord, dove ricevono la richiesta dei lord commissari da parte del sovrano di eleggere un nuovo speaker.

I Comuni ritornano nella loro sede. Se, dopo la dissoluzione del parlamento, il precedente speaker è ancora un deputato, il padre della Camera gli domanda se è intenzionato a ricandidarsi. In caso affermativo, il padre della Camera chiama un membro, da cui viene avanzata la mozione che "[il precedente speaker] assuma la presidenza di questa camera come speaker". Se la mozione viene:

  • accettata, il precedente speaker viene nuovamente nominato in quanto speaker eletto;
  • respinta, il padre della Camera aggiorna l'assemblea alle 14:30 del giorno seguente.

Votazione a scrutinio segreto[modifica | modifica wikitesto]

Le candidature devono essere consegnate al chierico della Camera tra le 9:30 e le 10:30 del giorno dell'elezione. Esse devono contenere la dichiarazione della candidatura del deputato ed essere firmate da almeno 12 membri, fino a un massimo di 15, di cui almeno tre appartenenti a partiti politici diversi da quello del candidato o indipendenti. Finita questa operazione, la lista dei candidati pubblicata nella lobby dei membri. Se i candidati sono in numero:

  • uguale a uno, il candidato viene eletto speaker;
  • maggiore di uno, ciascun candidato è invitato a pronunciare un discorso.

Terminate le arringhe, ogni membro del Parlamento (ad eccezione del padre della Camera) ha a disposizione mezz'ora per votare un candidato. Se:

  • un candidato ha ricevuto più del 50% dei voti totali, questi viene eletto speaker;
  • nessun candidato ha ricevuto più del 50% dei voti totali, si procede con un'altra votazione, a cui non partecipano:
    • il candidato che ha ricevuto meno voti;
    • i candidati che hanno ricevuto meno del 5% dei voti totali;
    • i candidati che entro dieci minuti dall'annuncio dei risultati della precedente votazione decidono di ritirarsi.

Il processo viene ripetuto finché un candidato riceve più del 50% dei voti totali: il padre della Camera avanza la mozione che "[il candidato] assuma la presidenza di questa camera come speaker". A questo punto la mozione viene solitamente accettata e il candidato viene finalmente eletto speaker. Se la mozione dovesse essere respinta, l'intera votazione sarebbe ripetuta l'indomani.

Approvazione reale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'elezione dello speaker o della conferma del precedente, la procedura termina con la convocazione nella Camera dei lord. Il Black Rod viene inviato dai lord commissari per chiamare i Comuni da loro. Il neoeletto giunge all'ingresso della Camera dei lord insieme ai funzionari e ai parlamentari e china tre volte la testa. Ad ogni inchino, i lord commissari rispondono levandosi il cappello (gli uomini) o chinando la testa (le donne). Il chierico dei Parlamenti legge l'approvazione, il lord cancelliere lo nomina nel nome della Corona e lo speaker risponde ringraziando, dopodiché i parlamentari tornano nella Camera dei comuni e l'elezione è ufficialmente terminata.

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Presidente di assemblea[modifica | modifica wikitesto]

Sir Lindsay Hoyle di fronte alla sua poltrona durante una prova per l'applicazione del collegamento da remoto, a causa della pandemia di COVID-19.

Lo speaker è l'autorità suprema della Camera dei comuni, e ha più poteri effettivi del presidente della Camera dei lord, il lord speaker. Il suo seggio, d'altronde, rispetta pienamente la sua posizione di potere: lo speaker siede infatti sul lato nord dell'aula su una poltrona (the Chair) in cuoio verde, sotto un baldacchino, un regalo del Parlamento australiano.[4] Il governo di Sua Maestà siede alla sua destra, mentre l'opposizione si trova alla sua sinistra;[5] i chierici della Camera, ovvero i funzionari incaricati del corretto svolgimento delle procedure parlamentari, siedono davanti a lui al tavolo (the Table of the House), donato dal Parlamento canadese.[6]

Imparzialità[modifica | modifica wikitesto]

Prima di tutto, è essenziale che lo speaker sia un arbitro imparziale: diversamente dai presidenti dei parlamenti di molte altre nazioni (soprattutto quelle che non usano il sistema Westminster), lo speaker rimane strettamente super partes. Ciò implica che rinunci all'affiliazione con il partito politico di cui è membro prima di entrare in carica,[7] perciò se otterrà la parìa ed entrerà nella Camera dei pari, siederà come cross-bencher.[8] Alcuni speaker furono accusati di essere faziosi, di cui l'esempio più recente è John Bercow: dapprima un conservatore, Bercow fu accusato dal suo partito originario di essere anti-conservatore e anti-Brexit e di aver ostacolato le negoziazioni con l'Unione europea.[9][10][11][12][13]

Il coordinamento degli interventi[modifica | modifica wikitesto]

Il suo compito principale è quello di presiedere i dibattiti nella Camera e di coordinare gli interventi dei deputati, detti points of order, determinando quali membri possono prendere la parola: non è consentito parlare senza il suo permesso. Generalmente, alla fine di un intervento, coloro che vogliono rispondere o intervenire si alzano in piedi per "catturare l'occhio dello speaker",[7] ma in particolari occasioni i deputati desiderosi di intervenire possono mostrare subito allo speaker la loro intenzione di contribuire al dibattito. È buona norma chiamare una volta un membro a destra, l'altra uno a sinistra e via dicendo. È infatti un dovere etico della carica proteggere il diritto delle minoranze politiche di intervenire e mostrare ai colleghi il proprio pensiero.

All'inizio di certi dibattiti in cui il tempo disponibile è scarso, lo speaker ha il potere di invocare lo S.O. No. 47, limitando il tempo disponibile per compiere il proprio intervento a un periodo da lui stabilito.[14]

Il mantenimento dell'ordine[modifica | modifica wikitesto]

Lo speaker mantiene l'ordine durante il dibattito, perciò se durante un intervento da parte sua o di un deputato si udisse il vocìo dei colleghi o venissero compiute azioni tali da creare disordine nell'aula, lo si sentirebbe urlare "Order! Order!" ("Ordine! Ordine!"), parole a cui la sua figura è collegata nell'immaginario comune.[15]

Il Visconte Hampden, che il 3 febbraio 1881 usò il "naming" contro 36 sostenitori della home rule irlandese, dopo che avevano protestato per l'arresto di un collega.[16]

Può chiedere ai membri di terminare discorsi irrilevanti o tediosamente ridondanti o di ritirare affermazioni da lui ritenute ingiuriose.[17] Se la richiesta non viene accolta, lo speaker ha il potere di sospenderli tramite la pratica del "naming", ovvero dicendo "I name Mr/Mrs [cognome del "nominato"]", deliberatamente violando la convenzione di chiamare i deputati con la formula "The (Right) Honourable gentleman/lady" o "The (Right) Honourable member for [nome del collegio del deputato]"; la prima sospensione dura cinque giorni, la seconda venti e le successive su decisione della Camera, a meno che non si decida di richiamare il sospeso.[18][19] In caso di "grave disordine generale", lo speaker può invocare lo S.O. No. 46 e sospendere la seduta o aggiornarla al giorno successivo.[20]

La modalità delle votazioni[modifica | modifica wikitesto]

Per l'approvazione dei progetti di legge, lo speaker tiene una votazione orale. Prima della seconda lettura, pronuncia la formula "The question is, that the Bill be now read a second time" ("La domanda è che il disegno di legge venga letto una seconda volta"), dopodiché invita i sostenitori del progetto a dire "Aye" e gli oppositori a dire "No" dicendo "As many as are of that opinion say 'aye'" ("Quanti sono di questa opinione dicano 'sì'"), e si sente l'urlo da parte dei sostenitori; poi prosegue "of the contrary 'no'" ("della [opinione] contraria [dicano] 'no'"), e si leva l'urlo degli oppositori. Lo speaker valuta quindi chi ha emesso il grido più forte e, di conseguenza, se sono in numero maggiore i favorevoli o i contrari: se la votazione indica chiaramente chi ha la maggioranza dei voti, lo speaker dice "I think the Ayes/Noes have it. The Ayes/Noes have it!" ("Penso che abbiano vinto i sì/no. I sì/no hanno vinto!"). Altrimenti, invita i deputati a partecipare alla votazione "classica", cioè scritta, con la frase "Division, clear the lobby!" ("Divisione, evacuate la lobby!", riferito ai non-membri), ma, in casi particolari, la votazione può avvenire dentro l'aula tramite scheda. La stessa procedura avviene per la terza lettura e per gli emendamenti.

La regola dello speaker Denison[modifica | modifica wikitesto]
Evelyn Denison, creatore dell'omonima regola sopravvissuta fino ad oggi.

Nel raro caso in cui la votazione dovesse finire in pareggio, lo speaker (o chi ne fa le veci) è chiamato a votare. In questo caso, lo speaker segue solitamente le convenzioni fissate da nel 1867 Evelyn Denison,[21] dal cui nome vennero dette nel loro insieme la "regola dello speaker Denison". Secondo questa regola il voto decisivo dovrebbe essere contro:

  • la lettura finale di un progetto di legge, per dare ai deputati più tempo per riflettere;
  • gli emendamenti ai progetti di legge;
  • le mozioni di sfiducia,

mentre dovrebbe essere a favore di:

  • ulteriori letture di un progetto di legge, per dare ai deputati un'altra occasione di rivederlo;
  • disaccordi con gli emendamenti fatti dai Lord, per dare un'altra opportunità di cambiare il progetto.

Il pensiero dietro queste convenzioni è di mantenere lo status quo e lasciare decidere i deputati, per mantenere il ruolo il più neutrale possibile.[22][23]

Funzioni cerimoniali[modifica | modifica wikitesto]

Portavoce della Camera[modifica | modifica wikitesto]

In quanto autorità suprema della Camera dei comuni, lo speaker rappresenta la totalità dei deputati dinnanzi agli altri due organi parlamentari, la Corona e la Camera dei lord, e ai governi stranieri. Oggigiorno, ciò avviene in occasioni cerimoniali e formali, ad esempio al giubileo d'argento[24], d'oro e di diamante[25] di Elisabetta II. Oramai le uniche circostanze in cui si tengono tali discorsi sono gaie e festose; tuttavia nel passato capitò che qualche speaker dovesse riportare al sovrano notizie sgradite e che egli stesso ne pagasse le conseguenze (vedi sopra).

Lo speaker John Bercow (a destra) illustra a Barack Obama (al centro) le statue dei premier britannici nella Central Lobby, in occasione della visita del presidente degli Stati Uniti d'America nel 2011.

Processione dello speaker[modifica | modifica wikitesto]

Forse per motivi di sicurezza,[26] prima di ogni seduta, storicamente lo speaker entra nell'aula della Camera dei comuni con una processione formale detta "processione dello speaker", cui prendono parte il presidente stesso, preceduto dall'usciere della Bar e dal sergente d'armi della Camera, che porta la mazza cerimoniale, e seguito da un paggio, il cappellano dello speaker e il chierico della Camera. Il tragitto parte dalla Speaker's House e passa attraverso il Library Corridor, la Lower Waiting Hall, la Central Lobby e la Commons' Lobby prima di arrivare nell'aula.[26] All'arrivo dello speaker, i deputati si alzano in piedi, e, quando si è seduto, il sergente d'armi ripone la mazza cerimoniale sugli appositi supporti sul tavolo della Camera (senza la mazza al suo posto, la seduta non può avere luogo) e s'inchina. Dopodiché il cappellano dice la preghiera quotidiana e la seduta può iniziare.

Membro del Parlamento[modifica | modifica wikitesto]

Il fatto che lo speaker sia obbligato a lasciare il suo partito al momento dell'elezione non vuol dire rinunci anche al suo seggio nella Camera: il neoeletto diventa solamente un indipendente e continua a rappresentare il suo collegio elettorale. Difatti lo speaker prende uno stipendio da parlamentare, a cui va sommato lo stipendio da speaker.

Ad ogni elezione generale, lo speaker si deve ricandidare per la rappresentanza del suo collegio elettorale: non fa campagna elettorale, infatti la candidatura viene presentata come "the Speaker seeking re-election" ("lo speaker che cerca la rielezione").[27]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

La tradizione vuole che il nuovo Speaker, una volta eletto, venga "trascinato" da tre colleghi verso il suo scranno: si vuole così ricordare simbolicamente il conflitto dei secoli passati tra il parlamento e il sovrano britannico, che aveva portato alla condanna a morte di alcuni Speaker, rendendo tale carica poco ambita e dunque comportando che in determinati casi gli eletti dovessero essere costretti ad accettare.[28]

Attualità[modifica | modifica wikitesto]

La carica, dal 4 novembre 2019, è ricoperta da Lindsay Hoyle, che fino ad allora è stato nel Partito Laburista.

In precedenza era stata ricoperta da John Bercow, che fu eletto inizialmente il 22 giugno 2009 a seguito delle dimissioni di Michael Martin. Bercow fu rieletto alla Camera alle elezioni generali del 2010 nel collegio di Buckingham e venne rieletto Speaker quando la Camera si riunì all'inizio del nuovo mandato, il 18 maggio 2010. Fu nuovamente rieletto alle elezioni generali del 2015 e fu riconfermato Speaker all'inizio del nuovo Parlamento, il 18 maggio 2015[29] e nuovamente il 13 giugno 2017.[30] Bercow si è dimesso il 4 novembre 2019.

Vicari dello speaker[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidente di Ways and Means.

Abito ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

Edward FitzRoy in abiti ordinari.
Henry Addington in abiti ufficiali.

L'abito ufficiale dello speaker, è simile a quello del lord cancelliere: consiste in una toga di raso damascato nero ornato di pizzo dorato, un giustacuore nero, lo jabot, la parrucca e, in passato, il tricorno nero. Questo completo è da sempre utilizzato per le occasioni ufficiali, come l'inaugurazione del Parlamento.

Durante le sedute ordinarie, l'abito dello speaker comprende solitamente una toga in seta nera, il giustacuore con camicia bianca con colletto diplomatico e facoltativamente facciole di lino bianco, calzoncini neri fino al ginocchio, calze di seta dello stesso colore e scarpe nere con fibbia e la parrucca. Nel passato, lo speaker portava il tricorno anche nella Camera.

Negli ultimi trent'anni, tuttavia, la formalità dell'abito è gradualmente diminuita. Già nel 1992 Betty Boothroyd, primo speaker donna, decise di non indossare la parrucca. Il suo successore, Michael Martin scelse di non indossare i calzoncini e le tradizionali scarpe, prediligendo pantaloni di flanella e scarpe Oxford. John Bercow sostituì l'abito ordinario con un completo ricoperto dalla toga, non sentendosi a proprio agio negli abiti ufficiali; durante le inaugurazioni del parlamento, indossava un tight sotto l'abito statale. L'attuale speaker, Sir Lindsay Hoyle, si veste come Bercow ma con un badge attaccato ad un cordoncino che porta al collo, come faceva quando ancora era vicario dello speaker. Tuttavia durante l'inaugurazione del Parlamento nel 2019 ha indossato l'abito di Stato completo, con anche il badge, ma senza la parrucca e tantomeno il tricorno.

Elenco degli speaker[modifica | modifica wikitesto]

Immagine Speaker Collegio Mandato Parlamento Partito[31]
John Mitford East Looe 11 febbraio 1801 10 febbraio 1802 Tory
Charles Abbot Helston
Heytesbury
Woodstock
Oxford University
10 febbraio 1802 2 giugno 1817 , , , Tory
Charles Manners-Sutton Scarborough
Cambridge University
2 giugno 1817 19 febbraio 1835 5°, , , , , 10°, 11° Tory
James Abercromby Edinburgh 19 febbraio 1835 27 maggio 1839 12°, 13° Whigs
Charles Shaw-Lefevre North Hampshire 27 maggio 1839 30 aprile 1857 13°, 14°, 15°, 16° Whigs
Evelyn Denison North Nottinghamshire 30 aprile 1857 9 febbraio 1872 17°, 18°, 19°, 20° Liberale
Henry Brand Cambridgeshire 9 febbraio 1872 26 febbraio 1884 20°, 21°, 22° Liberale
Arthur Peel Warwick
Warwick and Leamington
26 febbraio 1884 10 aprile 1895 22°, 23°, 24°, 25° Liberale
William Court Gully Carlisle 10 aprile 1895 8 giugno 1905 26°, 27° Liberale
James Lowther Penrith
Penrith and Cockermouth
8 giugno 1905 28 aprile 1921 27°, 28°, 29°, 30°, 31° Conservatore
John Henry Whitley Halifax 28 aprile 1921 20 giugno 1928 31°, 32°, 33°, 34° Liberale
Edward FitzRoy Daventry 20 giugno 1928 3 marzo 1943 34°, 35°, 36°, 37° Conservatore
Douglas Clifton Brown Hexham 9 marzo 1943 31 ottobre 1951 37°, 38°, 39° Conservatore
William Morrison Cirencester and Tewkesbury 31 ottobre 1951 19 settembre 1959 40°, 41° Conservatore
Harry Hylton-Foster Cities of London and Westminster 20 ottobre 1959 2 settembre 1965 42°, 43° Conservatore
Horace King Southampton Itchen 26 ottobre 1965 12 gennaio 1971 43°, 44°, 45° Laburista
Selwyn Lloyd Wirral 12 gennaio 1971 3 febbraio 1976 45°, 46°, 47° Conservatore
George Thomas Cardiff West 3 febbraio 1976 10 giugno 1983 47°, 48° Laburista
Bernard Weatherill Croydon North East 15 giugno 1983 9 aprile 1992 49°, 50° Conservatore
Betty Boothroyd West Bromwich West 27 aprile 1992 23 ottobre 2000 51°, 52° Laburista
Michael Martin Glasgow Springburn
Glasgow North East
23 ottobre 2000 22 giugno 2009 52°, 53°, 54° Laburista
John Bercow Buckingham 22 giugno 2009 4 novembre 2019 54°, 55°, 56°, 57° Conservatore
Lindsay Hoyle Chorley 4 novembre 2019 in carica 57°, 58° Laburista

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sir Lindsay Hoyle elected as Speaker of the House of Commons, su old.parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2020).
  2. ^ (EN) History of the Speakership, su parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2020).
  3. ^ Le due sottosezioni seguenti, "Rielezione" e "Votazione a scrutinio segreto", hanno come fonte il seguente documento ufficiale:
    (EN) STANDING ORDERS - 5 NOVEMBER 2019 (PDF), su publications.parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2020).
  4. ^ (EN) The Speaker's Chair, su parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020.
  5. ^ (EN) Rules and traditions of Parliament, su parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2020).
  6. ^ (EN) The Commons Chamber, su parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020.
  7. ^ a b (EN) Office and Role of Speaker, su parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2020).
  8. ^ (EN) The Speaker (PDF), su parliament.uk. URL consultato il 12 novembre 2020.
    «Even after retirement, a former Speaker will take no part in political issues, and will sit as a Cross-Bencher if appointed to the House of Lords»
  9. ^ (EN) Andrew Grice, John Bercow has shown he will play a pivotal role in the Brexit endgame – here's how, in The Independent, 11 gennaio 2019. URL consultato l'8 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
    «John Bercow, the speaker of the House of Commons, has been accused by ministers and Conservative MPs of showing anti-Tory and anti-Brexit bias after he allowed a controversial vote to go ahead»
  10. ^ (EN) Third Brexit vote must be different – Speaker, in BBC News, 18 marzo 2019. URL consultato l'8 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2019).
  11. ^ (EN) Bianca Britton e Tara John, Bercow hits back at accusations of bias, in CNN, 21 ottobre 2019. URL consultato l'8 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2019).
  12. ^ (EN) Brexiteer backlash against ‘biased’ John Bercow after he blocks vote on Boris Johnson’s deal, in i, 21 ottobre 2019. URL consultato l'8 novembre 2020.
  13. ^ (EN) John Rentoul, John Bercow, the controversial speaker accused of bullying, will forever be a symbol of Brexit division , in The Independent, 23 gennaio 2020. URL consultato l'8 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2019).
    «Unfortunately for Bercow, he was not particularly good at maintaining the appearance of impartiality. He was put in his place largely by the votes of Labour MPs and was increasingly seen by the Conservative side as working for the opposition. David Cameron couldn’t stand him; Theresa May regarded him with glowering resentment; Boris Johnson made no pretence about being glad to see the back of him»
  14. ^ (EN) STANDING ORDERS - 5 NOVEMBER 2019 (PDF), su publications.parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2020).
    «47. Time limits on speeches
    (1) The Speaker may announce that he intends to call Members to speak in a debate, or at certain times during that debate, for no longer than any period he may specify, and he may at any time make subsequent announcements varying the terms of an announcement under this paragraph
    »
  15. ^ Nicol Degli Innocenti, «Order, order!»: chi è John Bercow, lo speaker di Westminster che mette ordine nel caos-Brexit, in Il Sole 24 Ore, 19 gennaio 2019. URL consultato l'8 novembre 2020.
    «Bercow, con la sua voce tuonante, ha elevato di diversi decibel il grido tradizionale di “Order, Order” dello Speaker. È diventato celebre per il volume della sua voce [...]»
  16. ^ (EN) RULES OF DEBATE—DIVISIONS-SUSPENSION OF MEMBERS. (Hansard, 3 February 1881), su hansard.millbanksystems.com. URL consultato il 10 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2018).
  17. ^ Secondo gli S.O. No. 42, 42A e 43:
    (EN) STANDING ORDERS - 5 NOVEMBER 2019 (PDF), su publications.parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2020).
    «42. Irrelevance or repetition
    The Speaker, or the chair, after having called the attention of the House, or of the committee, to the conduct of a Member who persists in irrelevance, or tedious repetition either of his own arguments or of the arguments used by other Members in debate, may direct him to discontinue his speech.
    42A. Sub judice
    The Speaker, or the chair, may direct any Member who breaches the terms of the sub judice resolution of the House to resume his seat.
    43. Disorderly conduct
    The Speaker, or the chair, shall order any Member or Members whose conduct is grossly disorderly to withdraw immediately from the House during the remainder of that day’s sitting [...]
    »
  18. ^ (EN) STANDING ORDERS - 5 NOVEMBER 2019 (PDF), su publications.parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2020).
    «44. Order in debate
    (1) Whenever a Member shall have been named by the Speaker, or by the chair, immediately after the commission of the offence of disregarding the authority of the chair, or of persistently and wilfully obstructing the business of the House by abusing the rules of the House or otherwise, then if the offence has been committed by such Member in the House, the Speaker shall forthwith put the question, on a motion being made, ‘That such Member be suspended from the service of the House’; and if the offence has been committed in a committee of the whole House, the chair shall forthwith suspend the proceedings of the committee and report the circumstances to the House; and the Speaker shall on a motion being made forthwith put the same question as if the offence had been committed in the House itself. Proceedings in pursuance of this paragraph, though opposed, may be decided after the expiration of the time for opposed business.
    (2) If any Member be suspended under paragraph (1) of this order, his suspension on the first occasion shall continue for five sitting days, and on the second occasion for twenty sitting days, including in either case the day on which he was suspended, but, on any subsequent occasion, until the House shall resolve that the suspension of such Member do terminate
    »
  19. ^ (EN) Some Traditions and Customs of the House (PDF), su parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020.
    «Naming of a Member
    If a Member has disregarded the authority of the Chair, or has persistently and wilfully obstructed the House by abusing its rules, he or she (after generally being given every opportunity to set matters to rights) may be named. That is, the Speaker says "I name Mr George White" (or whoever). In such instances, the Leader of the House, the Government Chief Whip, or the senior Minister present, moves "that Mr George White be suspended from the service of the House". A division may follow: if the motion is agreed to, the Member is directed to withdraw, and suspension (for five sitting days for a first offence), follows. A second offence in the same session will lead to suspension for 20 sitting days, and a third, to suspension for a period that the House has to decide
    »
  20. ^ (EN) STANDING ORDERS - 5 NOVEMBER 2019 (PDF), su publications.parliament.uk. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2020).
    «46. Power of the Speaker to adjourn House or suspend sitting
    In case of grave disorder arising in the House the Speaker may, if he thinks it necessary to do so, adjourn the House without putting any question, or suspend the sitting for a time to be named by him
    »
  21. ^ (EN) David Boothroyd, House of Commons: Tied Divisions, in United Kingdom Election Results. URL consultato il 10 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2020).
    «Another rule was established by Speaker Denison in 1867 on the occasion of the tie on Trinity College Fellowships. Denison, giving his casting vote against the motion, declared that any decision must be approved by the majority. The final rule is that the Speaker, in any division upon a bill, should vote to leave a bill in its existing form»
  22. ^ (EN) Michael MacDonagh, The Speaker of the House, Londra, Methuen, 1914, p. 74. URL consultato il 10 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
  23. ^ (EN) Factsheet P9: Divisions (PDF), su parliament.uk. URL consultato il 10 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
    «Procedure if votes are equal
    If both sides record the same number of votes, which only happens very rarely, the occupant of the chair has a casting vote. The principles on which this decision will be based are :-

    that the Speaker should always vote for further discussion, where that is possible;
    that, where no further discussion is possible, decisions should not be taken except by a majority; and
    that a casting vote on an amendment to a bill should leave the bill in its existing form»
  24. ^ (EN) A speech by The Queen to Parliament on her Silver Jubilee, su royal.uk, 4 maggio 1977. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2020).
  25. ^ (EN) ADDRESS TO HER MAJESTY (DIAMOND JUBILEE), su publications.parliament.uk, 20 marzo 2012. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2020).
  26. ^ a b (EN) The Speaker (PDF), su parliament.uk. URL consultato il 12 novembre 2020.
  27. ^ (EN) The Speaker (PDF), su parliament.uk. URL consultato il 12 novembre 2020.
    «During a General Election the Speaker will still need to be re-elected, but is unlikely to be opposed by any of the major political parties. Speakers do not stand on political issues, but as “the Speaker seeking re-election” and do not campaign»
  28. ^ (EN) Re-elected Bercow dragged to Speaker's chair, su BBC News. URL consultato il 24 novembre 2019.
  29. ^ John Bercow to continue as Commons Speaker with MPs' backing, su bbc.co.uk, BBC News, 18 maggio 2015. URL consultato il 15 ottobre 2017.
  30. ^ Bercow dragged to Speaker's chair by Grant, Bottomley and McGovern, su bbc.co.uk, BBC News, 13 giugno 2017. URL consultato il 15 ottobre 2017.
  31. ^ Al momento dell'elezione, il neo-Speaker recide ogni legame con il partito di appartenenza e diviene super-partes. In questa colonna è indicato il partito di appartenenza al momento delle elezioni

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