Spintria

Spintriae da Pompeii
Scena di sesso Numero romano
Numero romano Scena di sesso

Spintria è un nome di persona maschile che indicava un pervertito, un effeminato, ma che, dal XVI secolo in poi, è andato a indicare una classe di tessere erotiche e una particolare categoria di gettoni romani, usati in genere per pagamenti di prestazioni sessuali rese all'interno di un lupanare (in tale uso come sostantivo, il plurale era plurale, spintriae). Su di essi, usualmente, sono raffigurate scene erotiche eterosessuali da un lato e un valore in assi dall'altro ,talvolta indicato da un A (= assis)

Erano usati per pagare le prestazioni sessuali delle prostitute, che a volte parlavano una lingua diversa.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Erano di norma coniati in ottone o bronzo e avevano circa le dimensioni di una moneta da 50 centesimi di euro.

Sul diritto vi era la rappresentazione di scene delle 15 diverse forme di coito o fellatio, mentre al rovescio i numeri da I a XVI. Davanti ai numeri II, IIII e VIII si trova a volte la lettera "A". Si suppone che i numeri indichino il costo delle prestazioni in assi, che spiegherebbe la lettera "A". Il numero XVI corrisponde alla divisione del denario in 16 assi.

Questo erano i limiti di prezzo dell'offerta della prostituzione eterosessuale. Sono stati ritrovati esemplari con i numeri XVII e XXV, di cui si hanno solo un esempio, che sono considerati errori di coniazione.

Esistono anche altri oggetti monetiformi simili che sono interpretati diversamente: gettoni per fare conti, marche d'ingresso a bordelli, teatri ed altro. Ne sono stati coniati anche per diffamare l'imperatore Tiberio. Tuttavia le rappresentazioni di scene sessuali li legano strettamente ai bordelli. Erano utilizzate probabilmente per non portare all'interno dei lupanari delle monete con l'effige dell'imperatore.

Il numismatico Theodore V. Buttrey Jr. ipotizza anche che siano stati usati come pezzi per i giochi[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thomas A. McGinn, The Economy of Prostitution in the Roman World (University of Michigan Press, 2004), p. 115.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Buttrey, T. V. (1973) 'The Spintriae as a Historical Source', The Numismatic Chronicle 13, pp. 52 – 63.
  • Alberto Campana (2009), 'Le spintriae: tessere romane con raffigurazione erotiche', La Donna Romana: Immagini e Vita Quotidiana, Atti del Convegno. Astina, 7 Marzo 2009. pp. 43 – 96
  • Cannaviello C., Tomasetti S.(1992), Castello e stemma civico di Atripalda. Frammenti di vita sul “Sabato”. Monete erotiche di Abellinum, La Gazzetta dell’Irpinia, pp. 55 - 58 .
  • Duggan, E. (2016) "Stranger Games: The Life and Times of the spintriae".
  • Luciana Jacobelli (1995) Le pitture erotiche delle Terme Suburban di Pompeii. L'Erma di Bretschneider. Rome.
  • Luciana Jacobelli (2000) Spintriae e ritratti Giulio-Claudii. Bd. 1. Spintriae e scene diverse. L'impianto iconografico. Centro Culturale Numismatico Milanese, Milano.
  • Bartholomew Lee, "Brass Checks" Return: An Excursus in Erotic Numismatics, or The Spintriae Roll Again, in The Journal of Popular Culture, vol. 17, n. 2, Fall 1983, pp. 142–145, DOI:10.1111/j.0022-3840.1983.1702_142.x.
  • Luisi A. (2020) Spintriae non sono monete erotiche,Progresso Numismatico, II, n. 2, dicembre, Bari, pp. 5 - 24
  • Martínez Chico D. (2019), “Rev. Num.”,176, pp.107 – 138, ripostigli in Spagna a p.113
  • Martínez Chico D. (2018), Sexo y erotismo….”Athenaeum” 106(2), pp. 533 – 557
  • Richard RaliteJ.-C. (2009) , Une tessère érotique (spintria) découverte dans les ateliers de potiers de Sallèles (Aude) près de Narbonne (France, Aude), The Numismatic Chronicle, pp.193 -198
  • D. Martínez Chico, Sexo y erotismo en las llamadas spintriae, las supuestas y problemáticas tesserae de lupanar de la Antigua Roma, in Athenaeum. Studi di Letteratura e Storia dell'Antichità, vol. 106, n. 2, 2018, pp. 504-528.
  • Simonetta, B & Riva R. (1981) Le tessere erotiche romane (spintriae). Quando ed a che scopo sono state coniate. Chiesa, Lugano.
  • Talvacchia, Bette, 1999, Taking positions: on the erotic in Renaissance culture, Princeton NJ: Princeton University Press.
  • Talvacchia, Bette, 1997, 'Classical Paradigms and Renaissance Antequarianism in Giulio Romano's "I Modi"', I Tatti Studies in the Italian Renaissance 7 (1999) pp. 81–188.

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Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

  • a couple (erotic) photos (JPG), su harrybassfoundation.org.
  • Images (JPG), su antiquanova.com. URL consultato il 25 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011).
  • More images (JPG), su antiquanova.com. URL consultato il 25 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011).
  • More images (JPG), su antiquanova.com. URL consultato il 25 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2007).
  • More images (JPG), su antiquanova.com. URL consultato il 25 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2006).