Stadio Azteca

Estadio Azteca
Informazioni generali
StatoBandiera del Messico Messico
UbicazioneCalzada de Tlalpan 3665
Città del Messico
Inizio lavori1963
Inaugurazione1966
ProprietarioCittà del Messico
Televisa
ProgettoPedro Ramirez Vasquez e Rafael Mijares
Informazioni tecniche
Posti a sedere87.523
Mat. del terrenoPlayMaster hybrid grass
Dim. del terreno105 m x 68 m
Uso e beneficiari
CalcioAmérica
Cruz Azul
Bandiera del Messico Messico
Mappa di localizzazione
Map

Lo Stadio Azteca (in spagnolo Estadio Azteca) è un impianto calcistico di Città del Messico. Ospita le partite interne del Club América e, solitamente, della Nazionale di calcio messicana.

Lo stadio è noto anche come Santa Úrsula (in quanto sorge nell'omonimo quartiere), da cui Coloso de Santa Úrsula, e come stadio Guillermo Cañedo, ma il suo nome ufficiale è Azteca come tributo alla storica civiltà degli Aztechi.

L'impianto ha ospitato partite per due edizioni del campionato mondiale di calcio, nel 1970 e nel 1986, ed è inoltre stato selezionato fra quelli che ospiteranno il 2026: diverrà quindi l'unico stadio ad ospitare tre edizioni diverse del torneo. Detiene inoltre altri record fra gli stadi ad ospitare partite valevoli per la fase finale di un mondiale ed è stato sede di match storici. L'impianto è l'unico ad aver ospitato due finali del torneo (nel 1970 e nel 1986)[1]. Risulta essere lo stadio ad aver ospitato complessivamente più partite della fase finale di un mondiale, 19, ripartite nelle edizioni del 1970 (10) e 1986 (9), numero destinato ad aumentare a 24 nel 2026 (5), e anche in una singola edizione (10 nel 1970, record condiviso con altri 3 impianti, rispettivamente lo Stadio del Centenario di Montevideo nel 1930, l'Estadio Nacional de Chile nel 1962 e lo Stadio Iconico di Lusail nel 2022). È inoltre l'unico stadio ad avere ospitato due partite inaugurali di un mondiale, nel 1970 e nel 1986, cui si aggiungerà una terza nel 2026[2]. Infine, fra tutti gli stadi ad avere ospitato almeno una partita dei mondiali, risulta quello situato ad un'altitudine maggiore, essendo situato a 2220 m s.l.m[3]. Fra le partite storiche disputatesi in esso, la più nota è la semifinale del campionato mondiale del 1970 tra le Nazionali di calcio di Italia e Germania Ovest, conclusasi 4-3 a favore dei primi e passata alla storia come Partita del secolo; sedici anni più tardi fu anche teatro al contempo sia del goal segnato con una mano da Diego Maradona alla formazione dell'Inghilterra e, pochi minuti più tardi, di quello, realizzato dallo stesso giocatore, giudicato in seguito come gol del secolo.

L'impianto ha ospitato il campionato CONCACAF nel 1977 e la CONCACAF Gold Cup nel 1993 e nel 2003, edizioni in cui è stato anche sede della finale. Infine, ha ospitato 10 partite del torneo olimpico di calcio del 1968, fra cui la finale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I lavori di edificazione dello stadio Azteca ebbero inizio nel 1963, in vista della XIX Olimpiade che Città del Messico avrebbe ospitato nel 1968. L'impianto sarebbe stato adibito durante i Giochi a sede delle gare di calcio, per poi essere utilizzato quale stadio casalingo della locale squadra del Club América e quale sede abituale delle gare interne della Nazionale messicana.

La targa commemorativa della semifinale mondiale Italia-Germania Ovest del 17 giugno 1970

Quale materiale da costruzione furono utilizzate rocce laviche residuate di un'antica eruzione del vicino vulcano Xitle, per un totale di 180 000 tonnellate di pietra. A ciò si aggiunsero oltre 100.000 tonnellate di cemento, rafforzato da ottomila tonnellate di infissi di ferro. I lavori, sotto la supervisione degli architetti Pedro Ramirez Vasquez e Rafael Mijares, furono affidati ad un corpo lavorativo composto da 10 architetti, 34 ingegneri, 15 tecnici e circa 800 operai. Dopo circa 27.000 ore di lavoro, l'impianto venne ultimato ed inaugurato nel 1966. La partita inaugurale fu America-Torino, finita 2-2, di fronte ad un'affluenza record di oltre centomila spettatori.

Due anni dopo i Giochi Olimpici, l'Azteca fu il principale impianto, nonché sede della finale del Campionato mondiale di calcio 1970, la gara che consacrò il Brasile di Pelé campione del mondo per la terza volta a spese dell'Italia. Ma fu soprattutto una partita di quel torneo a rendere famoso l'Azteca nel mondo. Qui si disputò infatti la celebre semifinale tra Italia e Germania Ovest, vinta dagli azzurri con un rocambolesco 4-3 ai supplementari dopo una gara altamente spettacolare, tanto che i messicani fecero erigere a ricordo di quella partita una targa che recita: "El Estadio Azteca rinde homenaje a las selecciones de Italia (4) y Alemania (3) protagonistas, en el Mundial de 1970, del PARTIDO DEL SIGLO. 17 de junio de 1970", votata poi effettivamente come la partita del secolo.

Panoramica esterna dell'Azteca in occasione dei Mondiali 1986

Nel 1986 l'impianto fu nuovamente adibito a sede dei mondiali. Oltre alla finale tra Argentina e Germania Ovest, l'Azteca ospitò in quell'occasione un'altra gara passata alla storia del calcio, il quarto di finale tra i sudamericani e l'Inghilterra. Il match vide come protagonista assoluto Diego Armando Maradona, che segnò due gol in due episodi che hanno riscritto la storia di questo sport: il primo di mano (che lo stesso Pibe de oro descrisse come la mano de Dios), il secondo dopo una stupenda azione solitaria, che vide il fuoriclasse argentino partire dalla propria metà campo e superare una serie di 5 avversari, prima di depositare il pallone nella porta avversaria (il cosiddetto Gol del secolo).

Principale impianto casalingo della Nazionale di calcio messicana, nel 1999 ospitò la Confederations Cup che vide il trionfo dei padroni di casa in finale contro il Brasile (4-3). Nel corso della sua storia l'Azteca è stato adibito anche a ospitare eventi non di carattere sportivo: oltre a concerti (tra gli altri artisti di fama mondiale che qui si sono esibiti si ricordano Michael Jackson che detiene il record di presenze con oltre 600.000 spettatori durante le 6 tappe svolte durante il Dangerous World Tour del 1993, Madonna, gli U2, i Queen, Elton John, Black Eyed Peas e Robbie Williams), fu sede dell'ultima visita di Papa Giovanni Paolo II in Messico nel 1999.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'Azteca ha forma ellittica. Può contenere 98.500 spettatori a sedere. Il terreno di gioco, in erba, è lungo 105 metri e largo 68. Gli spalti sono completamente coperti e strutturati in 3 anelli. Vi si accede attraverso i 127 tunnel, ai quali sono disposti agenti di polizia per il controllo degli spettatori. La disposizione dei posti a sedere è tale che anche nelle parti più alte si gode di un'ottima visibilità del terreno di gioco.

L'impianto è dotato di un ottimo sistema di illuminazione e di 2 megaschermi (installati nel 1998) proiettanti il risultato del match, ma anche i replay dei goal.

Lo stadio possiede un'apposita area per i diversamente abili, facilmente raggiungibile in carrozzella e anch'essa dotata di ottima visibilità.

È inoltre circondato da un amplissimo parcheggio (capace di ospitare 4850 veicoli) e collegato con i punti principali di Città del Messico attraverso un servizio di autobus e dal "Tren Lígero" (Metropolitana Leggera), la cui stazione ("Estadio Azteca") è ubicata giusto fronte al complesso sportivo.

Principali manifestazioni ospitate[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Mondiale 1970[modifica | modifica wikitesto]

Finale[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 1970.
Città del Messico
21 giugno 1970, ore 12:00 (UTC -6)
Brasile Bandiera del Brasile4 – 1
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaEstadio Azteca (107,412 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Est Rudi Glöckner

Mondiale 1986[modifica | modifica wikitesto]

Finale[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 1986.
Città del Messico
29 giugno 1986, ore 12:00 UTC-6
Argentina Bandiera dell'Argentina3 – 2
referto
Bandiera della Germania Ovest Germania OvestEstadio Azteca (114.600 spett.)
Arbitro: Bandiera del Brasile Arppi Filho

NFL[modifica | modifica wikitesto]

American Bowl[modifica | modifica wikitesto]

Città del Messico
15 agosto 1994
Dallas Cowboys0 – 6Houston OilersEstadio Azteca

Città del Messico
4 agosto 1997
Denver Broncos19 – 38Miami DolphinsEstadio Guillermo Cañedo

Città del Messico
17 agosto 1998
Dallas Cowboys3 – 21New England PatriotsEstadio Azteca

Città del Messico
19 agosto 2000
Pittsburgh Steelers23 – 24Indianapolis ColtsEstadio Azteca

Città del Messico
27 agosto 2001
Oakland Raiders6 – 21Dallas CowboysEstadio Azteca

Fútbol Americano[modifica | modifica wikitesto]

Città del Messico
2 ottobre 2005
Arizona Cardinals31 – 14San Francisco 49ersEstadio Azteca

International Series[modifica | modifica wikitesto]

Città del Messico
21 novembre 2016
Oakland Raiders27 – 20Houston TexansEstadio Azteca

Città del Messico 2017Oakland Raiders8 – 33New England PatriotsEstadio Azteca

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Maracanã (Estádio Jornalista Mário Filho) ha ospitato la finale de facto del 1950 e quella de iure del 2014. Il torneo del 1950 prevedeva prevedeva un girone finale e non una partita secca. L'ultima partita, Brasile-Uruguay, fu giocata al Maracanã e fu decisiva per l'assegnazione del titolo, ma per questi motivi non può essere considerata ufficialmente una finale.
  2. ^ Lo stadio Giuseppe Meazza ha ospitato la partita inaugurale del 1990. Nel 1934 non vi fu un match inaugurale, ma le prime partite si giocarono in 8 stadi diversi, fra cui il Meazza, allora Stadio Comunale di San Siro.
  3. ^ (EN) Mexico City game could be ‘devastating’ for NFL players, says ex-USMNT star, su si.com. URL consultato l'8 aprile 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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