Stadio Tommaso Fattori

Stadio Tommaso Fattori
Informazioni generali
StatoBandiera dell'Italia Italia
UbicazioneViale Gran Sasso
67100 L'Aquila (AQ)
Inizio lavori1929
Inaugurazione1933
Ristrutturazione1959, Anni '80
ProprietarioComune dell'Aquila
ProgettoPaolo Vietti-Violi
Intitolato aTommaso Fattori
Informazioni tecniche
Posti a sedere9 200
Strutturapianta ovale
CoperturaTribuna
Dim. del terreno105 × 68 m
Uso e beneficiari
Rugby a 15L'Aquila
Italia (17 incontri)
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio Tommaso Fattori è un impianto sportivo polivalente che si trova all'Aquila.

Costruito a partire dal 1929 e inaugurato nel 1933, deve il suo nome attuale alla memoria dell'ex rugbista e allenatore Tommaso Fattori, già tecnico dell'Aquila Rugby negli anni cinquanta. Ha una capienza di 9 200 posti a sedere.[1]

Lo stadio ospita le partite casalinghe della locale squadra di rugby oltre ad essere stato l'impianto interno della locale squadra di calcio fino al 2016. Vi si sono svolti numerosi incontri della Nazionale italiana di rugby, tra cui una gara del Sei Nazioni femminile, nonché alcune partite di calcio del turno preliminare della XVII Olimpiade tenutasi a Roma nel 1960.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio fu progettato nel 1929 dall'architetto milanese Paolo Vietti-Violi, mentre i lavori di costruzione furono diretti dall'architetto Mario Gioia e dall'ingegner Gaetano Lisio. Entrò in funzione nel 1933, in sostituzione del campo di Piazza d'Armi,[3] che fino ad allora aveva ospitato le partite dell'Associazione Sportiva L'Aquila, e all'epoca era considerata una delle migliori strutture sportive nazionali.[4] Il costo per la costruzione dell'intero impianto ammontava a circa 6 milioni di lire dell'epoca.

Due immagini d'epoca dello stadio Tommaso Fattori con visuale dal Forte spagnolo e dall'interno della tribuna centrale coperta.

L'impianto era noto inizialmente come stadio del Littorio[5] e, dal 1934, come stadio XXVIII Ottobre,[4] in memoria della marcia su Roma; inoltre, le colonne che caratterizzano ancora oggi l'ingresso agli spalti da viale Gran Sasso rappresentavano dei fasci stilizzati e nella parte dell'impianto non circondata da spalti campeggiava un inno a Mussolini.[6] Nel dopoguerra prese dapprima la denominazione di stadio comunale quindi, negli anni sessanta definitivamente intitolato a Tommaso Fattori.

Nel 1959 lo stadio fu scelto come sede di alcune partite del torneo preliminare di calcio della XVII Olimpiade che si sarebbe tenuta a Roma l'anno seguente. Per l'occasione la copertura della tribuna centrale fu estesa a tutto il settore e la capienza venne attestata a 20 000 persone.[2] Successivamente venne eliminata la pista d'atletica tra il velodromo e il campo da gioco mentre più tardi, sul finire degli anni ottanta, nello spicchio di stadio non occupato da spalti, venne installato il tabellone luminoso, sponsorizzato dalla Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila e in funzione ancora oggi.

Nel 1999 l'unica curva dello stadio è stata suddivisa in due parti, di cui una riservata ai tifosi locali e l'altra ai tifosi ospiti. L'adiacenza dei due settori e le difficoltà logistiche dei flussi d'ingresso, troppo vicini tra loro, hanno portato l'amministrazione comunale alla creazione di un ulteriore settore all'interno della tribuna scoperta, detta Distinti, e con ingresso da viale della Croce Rossa da riservare ai tifosi ospiti.[7] Per migliorare la visuale delle prime file, si è inoltre provveduto all'eliminazione del vecchio divisorio in ferro tra gli spalti e il campo da gioco sostituendolo con pannelli di vetro plexiglas infrangibile.

A partire dal 2003 è iniziata l'opera di costruzione di una semicurva a prolungamento del settore Distinti, da riservare esclusivamente alla tifoseria ospite.[7] Dopo l'avvio dei lavori, e la loro sospensione per problemi finanziari della ditta costruttrice, questi non sono mai stati portati a termine.[8]

Pur non avendo subito danni dal terremoto dell'Aquila del 2009, a partire dall'anno successivo e in occasione degli incontri calcistici, alcuni settori dell'impianto sono stati dichiarati inaccessibili e la capienza complessiva ridotta temporaneamente a 5 000 posti. A partire dal 2016, con l'apertura dello stadio Gran Sasso d'Italia-Italo Acconcia, il Fattori è rimasto dedicato al rugby ed ha potuto riacquistare la capienza originaria.

Il 13 maggio 2019 lo stadio venne dichiarato inagibile per criticità riguardanti le certificazioni delle torri dell'impianto di illuminazione.[9]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Una visuale aerea dello stadio Fattori; sulla destra la curva ospiti in costruzione.

Lo stadio è situato nella parte settentrionale della città, a ridosso del centro storico, all'interno di una vasto complesso sportivo fatto costruire negli anni trenta dall'allora podestà Adelchi Serena e che oggi comprende il palazzo dello sport con pista di pattinaggio, la piscina comunale, un campo di pallavolo e il circolo tennis intitolato a Peppe Verna.[7] Il carattere verde della zona è ulteriormente accentuato dal parco del Forte spagnolo che si staglia nelle vicinanze.

La struttura è ricavata in una cavea naturale sita tra il quartiere Torrione e la Fontana luminosa, ingresso al centro storico dell'Aquila, ed è caratterizzata dalla presenza di un velodromo in cemento armato esterno al campo di gioco.

Gli spalti, che circondano per tre quarti il campo di gioco, sono suddivisi principalmente in una tribuna coperta, una tribuna scoperta (detta Distinti) e una curva. La tribuna coperta è interamente provvista di seggiolini ed è ulteriormente suddivisa in un settore centrale e due laterali, e comprende alcune postazioni per la stampa; i Distinti sono attualmente suddivisi in due parti, di cui una dedicata ai tifosi ospiti; infine la curva è anch'essa divisa in due parti uguali con ingressi separati (Curva A e Curva B).

Gli ingressi principali allo stadio sono situati su viale Gran Sasso, dove è anche la biglietteria, mentre l'ingresso agli spogliatoi avviene su viale Ovidio, a lato della tribuna. L'ingresso dei tifosi ospiti ed una biglietteria secondaria sono situati su viale della Croce Rossa.

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Sin dalla sua realizzazione, lo stadio è diventato l'impianto casalingo dalla società cittadina di calcio, in seguito condiviso anche con la locale formazione di rugby. Negli anni duemila ha ospitato saltuariamente anche gli incontri di altre società del comprensorio come l'Amiternina Calcio[10] e la Gran Sasso Rugby.[11] Dal 2016, L'Aquila Calcio si è trasferita nel ristrutturato e ampliato Stadio Gran Sasso d'Italia-Italo Acconcia per cui l'impianto è diventato d'uso esclusivo dell'Aquila Rugby, Paganica Rugby e Rugby Experience School.

A seguito del terremoto del 2009 lo stadio è stato utilizzato, solo nelle prime fasi dell'emergenza, come area di accoglienza (gestita dalla Protezione Civile del Comune di Firenze e della Provincia di Firenze) per verificatori e agenti e ufficiali delle polizie locali provenienti da tutta Italia in supporto alle amministrazioni locali[12]. Riaperto al pubblico qualche mese dopo la tragedia, ha ospitato, nel novembre dello stesso anno, una sessione di allenamenti della Nazionale italiana di calcio[13] ed è stato per lungo tempo l'unico campo sportivo funzionante della città.

Il 6 giugno 2010 vi si giocò il XXX Superbowl Italiano, vinto dai Red Jackets Luni sui Bengals Brescia per 18 a 13.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La curva dello stadio Fattori gremita nello spareggio contro il Gualdo nel 1991-1992.

La prima partita ufficiale disputata nello stadio è stata L'Aquila-Alma Juventus Fano, del 1º ottobre 1933, valida per il campionato di Prima Divisione 1933-1934 e terminata con il punteggio record di 7-1 per i padroni di casa.[14]. L'anno seguente i rossoblù ospitarono nell'impianto la formazione ungherese del Nemzeti[15] mentre, nel dopoguerra, L'Aquila vi disputò, senza subire sconfitte, delle amichevoli con una rappresentativa degli Alleati ed una del Derby County.[16]

Nonostante la formazione locale non sia mai approdata in Serie A, lo stadio ha ospitato, a seguito della squalifica dello Stadio Arturo Collana di Napoli, l'incontro di massima serie fra Napoli e Milan del 18 gennaio 1948, terminato con la vittoria dei rossoneri per 2 a 0 (autorete di Mario Rosi e rete di Renato Raccis).[17] Tre anni più tardi, a seguito della squalifica dello Stadio Nazionale di Roma, ha ospitato anche la gara di campionato tra Roma e Genoa conclusasi con la vittoria della compagine ligure per 1 a 0 (gol di Stellan Nilsson). La Roma disputò al Fattori anche un'amichevole con il Catanzaro negli anni ottanta: in quell'occasione si registrò il record di pubblico con 18 084 spettatori assiepati sugli spalti e sul velodromo che circonda l'impianto di gioco.

Il saluto al Fattori organizzato dalla tifoseria aquilana nel 2016.

Nell'ambito del torneo di calcio della XVII Olimpiade, l'impianto ha ospitato 3 incontri della fase a gironi.

La partita ufficiale con più spettatori fu invece lo spareggio del Campionato Interregionale 1991-1992 tra L'Aquila e Gualdo terminata 1-1 dinanzi a 12 838 spettatori. In quell'occasione, l'allora amministrazione comunale fece dipingere tutta gli ingressi e la cinta muraria che circondava l'impianto di rosso e di blu, creando una sorta di coreografia permanente.

L'ultima partita ufficiale della squadra di calcio (L'Aquila-Rimini, andata dei play-out del campionato di Lega Pro 2015-2016) si è giocata il 21 maggio 2016 ed è terminata con il punteggio di 1-1. Il 4 settembre 2016, all'apertura dello stadio Gran Sasso d'Italia-Italo Acconcia, la tifoseria rossoblù ha organizzato un post-partita nella curva dello storico impianto.

Incontri internazionali[modifica | modifica wikitesto]

L'Aquila
26 agosto 1960
Ungheria Bandiera dell'Ungheria2 – 1
referto
Bandiera dell'India IndiaStadio Comunale (4 118 spett.)
Arbitro: Bandiera della Tunisia Ben Said

L'Aquila
29 agosto 1960
Bulgaria Bandiera della Bulgaria2 – 0
referto
Bandiera della Rep. Araba Unita Rep. Araba UnitaStadio Comunale (1 634 spett.)
Arbitro: Bandiera della Danimarca Helge

L'Aquila
1º settembre 1960
Danimarca Bandiera della Danimarca3 – 1
referto
Bandiera della Tunisia TunisiaStadio Comunale (1 204 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Campanati

Rugby[modifica | modifica wikitesto]

L'Aquila Rugby al Fattori nel 1981-1982.

L'impianto è famoso soprattutto nel rugby, per il quale ha più volte ospitato tornei e competizioni di prestigio, e sul suo terreno L'Aquila Rugby ha conquistato per 5 volte il titolo di Campione d'Italia e per 2 volte la Coppa Italia. Il legame con il rugby è rafforzato dal fatto che, dagli anni sessanta, lo stadio è intitolato a Tommaso Fattori, pioniere del rugby aquilano.[7] Inoltre la prima partita disputatasi in città dopo il terremoto del 2009 è stata l'incontro tra L'Aquila e Viadana terminato 22-20 per i neroverdi.[18]

Lo stadio è stato sede di numerosi incontri della Nazionale italiana di rugby, tra cui la prima partita in assoluto giocata dagli Azzurri contro l'Australia[19] e molte altre sfide valide per il campionato europeo di rugby. Il bilancio della maggiore compagine maschile al Fattori è di 12 vittorie e 4 sconfitte; le altre nazionali più presenti sono la Spagna (5 apparizioni) e la Romania (4).

L'impianto ha anche ospitato una partita del torneo di Sei Nazioni femminile, valevole per l'edizione 2017, tra l'Italia e l'Irlanda. Oltre alla nazionale maggiore e alla femminile, hanno spesso giocato al Fattori la Nazionale A e le nazionali giovanili.

Il 14 aprile 2018 ha ospitato la partita del Campionato Celtico Pro14 2017-2018 della franchigia Zebre contro i gallesi Dragons[20].

Incontri internazionali[modifica | modifica wikitesto]

L'Aquila
6 novembre 1966
Italia Bandiera dell'Italia3 – 0Bandiera della Romania RomaniaStadio Tommaso Fattori
Arbitro: Bandiera della Francia Cuny

L'Aquila
4 maggio 1969
Italia Bandiera dell'Italia12 – 5Bandiera della Spagna SpagnaStadio Tommaso Fattori
Arbitro: Bandiera della Francia Cuny

L'Aquila
21 novembre 1973
Italia Bandiera dell'Italia21 – 59Bandiera dell'Australia AustraliaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
4 febbraio 1978
Italia Bandiera dell'Italia9 – 31Bandiera della Francia FranciaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
14 aprile 1979
Italia Bandiera dell'Italia18 – 3Bandiera della Polonia PoloniaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
13 aprile 1980
Italia Bandiera dell'Italia24 – 17Bandiera della Romania RomaniaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
22 aprile 1984
Italia Bandiera dell'Italia12 – 6Bandiera della Romania RomaniaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
18 novembre 1984
Italia Bandiera dell'Italia13 – 12Bandiera dell'Unione Sovietica Unione SovieticaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
7 dicembre 1985
Italia Bandiera dell'Italia19 – 3Bandiera della Romania RomaniaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
2 giugno 1989
Italia Bandiera dell'Italia33 – 19Bandiera della Spagna SpagnaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
22 agosto 1999
Italia Bandiera dell'Italia49 – 17Bandiera dell'Uruguay UruguayStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
24 agosto 1999
Figi Bandiera delle Figi39 – 20Bandiera della Spagna SpagnaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
26 agosto 1999
Figi Bandiera delle Figi39 – 24Bandiera dell'Uruguay UruguayStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
26 agosto 1999
Italia Bandiera dell'Italia42 – 11Bandiera della Spagna SpagnaStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
28 agosto 1999
Italia Bandiera dell'Italia32 – 50Bandiera delle Figi FigiStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
28 agosto 1999
Spagna Bandiera della Spagna3 – 20Bandiera dell'Uruguay UruguayStadio Tommaso Fattori

L'Aquila
24 novembre 2001
Italia Bandiera dell'Italia9 – 17Bandiera di Samoa SamoaStadio Tommaso Fattori (8000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Davies

L'Aquila
6 novembre 2004
Italia Bandiera dell'Italia51 – 6
referto
Bandiera del Canada CanadaStadio Tommaso Fattori (7250 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Bray

L'Aquila
7 ottobre 2006
Italia Bandiera dell'Italia83 – 0
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloStadio Tommaso Fattori (7250 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Courtney

L'Aquila
12 febbraio 2016
Italia Bandiera dell'Italia3 – 27
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaStadio Tommaso Fattori (4500 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Mason

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'Aquila Rugby, Lo Stadio, su laquilarugbyclub.it. URL consultato il 6/7/2016 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2019).
  2. ^ a b Comitato Organizzare dei Giochi della XVII Olimpiade, Gli stadi per il torneo di calcio, in Giochi della XVII Olimpiade, Roma, settembre 1962, p. 85. URL consultato il 3 giugno 2012.
  3. ^ Matteo Massacesi, Da Collemaggio all’Acquasanta, viaggio tra i campi dei rossoblù, in news-town.it, 5 settembre 2016. URL consultato il 5 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2016).
  4. ^ a b Visita alla palestra dell'A.S. Aquila fucina di campioni del domani, in Il Littoriale, 3 maggio 1935.
  5. ^ La riunione allo Stadio del Littorio di Aquila, in Il Littoriale, 2 novembre 1933.
  6. ^ Solinas, pag. 194
  7. ^ a b c d Solinas, pag. 195
  8. ^ L'Aquila Nuova, Quando le incompiute diventano monumenti, su laquilanuova.org. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  9. ^ L'Aquila, lo stadio Fattori inagibile: disagi per numerosi eventi sportivi, su Il Capoluogo, 13 maggio 2019. URL consultato il 21 maggio 2019.
  10. ^ Stefano Castellani, L'Amiternina sconfitta al Fattori dal Fidene, in AbruzzoWeb, 16 dicembre 2012.
  11. ^ Rugby: sfida per la A Gran Sasso-Tarvisium. Al Fattori gli aquilani si giocano la stagione, in AbruzzoWeb, 30 maggio 2013.
  12. ^ L'Aquila, torna il rugby. Riapre lo stadio 'Fattori', in Sky Sport, 5 settembre 2009. URL consultato il 30 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  13. ^ L'Aquila è in festa per gli azzurri di Lippi, in la Repubblica, 12 novembre 2009.
  14. ^ Dante Capaldi, La storia dell'Aquila Calcio, 1ª ed., L'Aquila, Editpress Edizioni, 2012, pp. 31-33.
  15. ^ Matteo Massacesi, Quella vittoria sui maestri ungheresi: L'Aquila-Nemzeti 1-0, in news-town.it, 25 settembre 2015. URL consultato il 5 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2017).
  16. ^ Enrico Cavalli, Le Origini Sociali dello sport e del calcio aquilano, L'Aquila, Biemme, 2011, p. 150.
  17. ^ Serie A 1947-1948 Rsssf.com
  18. ^ Super 10 L'Aquila vince allo scadere: MPS Viadana battuto 22-20 allo scadere, in Federazione Italiana Rugby, 11 settembre 2009.
  19. ^ Federazione Italiana Rugby, Italia vs. Australia all time, su federugby.it. URL consultato il 5 giugno 2012.
  20. ^ Zebre: ora è ufficiale, a L’Aquila contro i Dragons, in onrugby.it, 7 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Solinas, L'Aquila, in Stadi d'Italia, 2ª ed., Pisa, Edizioni il Campano, 2012, pp. 194-196.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]