Stazio Gellio

Stazio Gellio
NascitaIV secolo a.C.
Mortedopo il 305 a.C.
EtniaItalico
Dati militari
Paese servitoFederazione sannitica
Forza armataEsercito sannitico
GradoComandante in capo
GuerreSeconda guerra sannitica
BattaglieBattaglia di Boviano
Comandante diEsercito sannitico
Nemici storiciRepubblica romana
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Stazio Gellio (in latino Statius Gellius; IV secolo a.C. – dopo il 305 a.C.) è stato un condottiero sannita, ricordato da Tito Livio nel libro IX dei suoi Ab Urbe condita libri, comandante in capo dei Sanniti (meddix) nella battaglia di Boviano durante la seconda guerra sannitica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tito Livio ricorda Stazio Gellio come comandante delle difese sannite contro l'esercito romano che convergeva in due colonne, comandate rispettivamente dai consoli Tiberio Minucio Augurino e Lucio Postumio Megello, verso la roccaforte di Bovianum. Gellio fu sconfitto e cadde prigioniero dei Romani insieme a numerose insegne militari del suo esercito.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie