Stephen L. Harris

Stephen L. Harris (Aberdeen, 5 febbraio 1937Sacramento (California), 14 aprile 2019) è stato un docente e biblista statunitense.

In merito al Vangelo secondo Marco, nel volume intitolato Understanding the Bible sostenne che il testo è anonimo, presenta Gesù come uomo d'azione e i discepoli come uomini in difficoltà nel comprendere le parabole e le conseguenze dei suoi miracoli.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conseguito il Master of Arts e il dottorato presso l'Università Cornell[2], Stephen L.Harris divenne professore di studi umanistici e religiosi presso l'Università statale della California di Sacramento[3], dove per dieci anni ricoprì la carica di preside del relativo dipartimento. In seguito, fu nominato fellow della Woodrow Wilson Foundation. Fu membro del Jesus Seminar, dell'American Academy of Religion e del Westar Institute.

Cresciuto nello stato occidentale di Washington, la vista del Monte Rainier e il nonno ispirarono in lui uno spiccato interesse per la geologia, che si tradusse per tutta la vita in una ricerca relativa potenziale eruttivo dei vulcani della Catena delle Cascate, di cui fu un'autorità ampiamente nota.[4]

Harris tenne un corso educativo per adulti presso a chiesa metodista di San Marco, Sacramento, per il quale adottò il proprio volume intitolato The Old Testament: An Introduction to the Hebrew Bible (L'Antico Testamento: un'introduzione alla Bibbia ebraica). Il corso aveva come tema Evolving Concepts of God (l'evoluzione del concetto di Dio).[2]

Morì di cancro a Sacramento all'età di 82 anni.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Harris, Stephen L., Understanding the Bible, Palo Alto, Mayfield, 1985.
  2. ^ a b Stephenharrisauthor.com Archiviato il 6 febbraio 2010 in Internet Archive., 28 luglio 2009
  3. ^ Ann Weldy, Retirees Association In Memory Archives for the year 2019, su csus.edu.
  4. ^ a b Stephen Harris Obituary (1937 - 2019) - Sacramento, CA - The Sacramento Bee, su legacy.com, 23 giugno 2019.
Controllo di autoritàVIAF (EN66695321 · ISNI (EN0000 0001 1474 1430 · LCCN (ENn80046241 · BNF (FRcb14497338g (data) · J9U (ENHE987007262483805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80046241