Strada statale 615 di Monte Luco

Strada statale 615
di Monte Luco
Denominazioni successiveStrada regionale 615 di Monteluco
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Abruzzo
Province  L'Aquila
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioL'Aquila
FineL'Aquila
Lunghezza11,050[1] km
Data apertura1970
Provvedimento di istituzioneD.M. 09/07/1970 - G.U. 260 del 14/10/1970[2]
GestoreANAS (1970-2001)
Percorso

La ex strada statale 615 di Monte Luco (SS 615), ora strada regionale 615 di Monteluco (SR 615)[3], era una strada statale italiana, il cui percorso è per intero sviluppato nel comune dell'Aquila. Attualmente è classificata come strada regionale.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La strada inizia nei pressi della stazione ferroviaria e costeggia le mura della città all'altezza della fontana delle 99 cannelle. Dopo poco si distacca verso sud, attraversando sia la linea ferroviaria Terni-Sulmona tramite passaggio a livello, sia il fiume Aterno, iniziando così la salita per raggiungere la località di Roio ed in particolare la frazione di Poggio di Roio.

Da qui la strada ridiscende verso sud-est fino a raggiungere la frazione di Pianola, superata la quale l'arteria vira verso nord incrociando dapprima la strada statale 684 Tangenziale Sud di L'Aquila ed infine innestandosi sulla strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico nei pressi del centro storico della città, vicino a Porta Napoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Venne istituita col decreto del Ministro dei lavori pubblici del 9 luglio 1970, con i seguenti capisaldi d'itinerario: "Innesto alla strada statale n. 17-bis al piazzale delle ferrovie dello Stato di L'Aquila - Poggio Roio - Pianola - Innesto strada statale n. 17 alla progressiva km.ca 36+480"[2].

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Abruzzo che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia dell'Aquila[4].

Strada statale 615 dir di Monte Luco[modifica | modifica wikitesto]

Strada statale 615 dir
di Monte Luco
Denominazioni successiveStrada regionale 615 dir di Monteluco
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Abruzzo
Province  L'Aquila
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioPoggio di Roio
FineMonte Luco
Lunghezza2,250[1] km
Data apertura1970
Provvedimento di istituzioneD.M. 09/07/1970 - G.U. 260 del 14/10/1970[2]
GestoreANAS (1970-2001)
Percorso

La ex strada statale 615 dir di Monte Luco (SS 615 dir), ora strada regionale 615 dir di Monteluco (SR 615 dir)[3], era una strada statale italiana, il cui percorso è per intero sviluppato nel comune dell'Aquila. Attualmente è classificata come strada regionale.

La strada inizia nel borgo di Poggio di Roio staccandosi dalla ex SS 615 e sale verso la sommità del colle di Monte Luco, dov'è posta la facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi dell'Aquila.

Venne istituita col decreto del Ministro dei lavori pubblici del 9 luglio 1970, con i seguenti capisaldi d'itinerario: "Poggio Roio - Monte Luco"[2].

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Abruzzo che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia dell'Aquila[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2001 - Modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell'art. 20 della legge 24 novembre 2000, n. 340 - Allegato, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2001.
  2. ^ a b c d Decreto ministeriale 9 luglio 1970 - Classificazione tra le statali di una strada e sua diramazione in provincia di L'Aquila, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 260 del 14 ottobre 1970.
  3. ^ a b Classificazione della rete stradale provinciale (PDF), su provincialaquila.info, Provincia dell'Aquila. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  4. ^ a b Relazione sulla seduta del Consiglio Regionale dell'Abruzzo del 7/11/2006, su consiglio.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 6 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2014).

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