Surname-i Vehbi

Surname-i Vehbi
Ahmed III e i suoi consiglieri.
AutoreSeyyid Vehbi
Data1720
Tecnicaminiatura
Dimensioni22.1×17.5 cm
UbicazioneMuseo del Palazzo di Topkapi, Inv. 3594/f.57b–58, Istanbul

Il Surname-i Vehbi (in Ottomano سورنامه وهبی İA Sūr-nāme-i Vehbī; in turco: Vehbi Surnamesi; "libro delle feste di Vehbi") è un manoscritto miniato della biblioteca del Palazzo Topkapı di Istanbul. Esso venne creato da Abdülcelil Çelebi, chiamato Levnî, ("ricco di colori") e dal poeta di corte (şehnameci) Seyyid Vehbi. L'opera, magnificamente illuminata con 137 miniature su doppie pagine, descrive le celebrazioni in occasione della circoncisione dei quattro figli di Ahmed III. È l'ultimo manoscritto illustrato commissionato per il Tesoro imperiale ottomano.

Il Surname[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Sūr-nāme descrive un genere letterario fondato da Mehmet I consistente in canti celebrativi composti in occasione delle celebrazioni ufficiali al palazzo del sultano. Essi furono prodotti fino al XIX secolo. Altri sūr-nāme conosciuti sono il Surname-i Hümayun di Nakkaş Osman e il Veḳā'i'-i ḫitān-ışeh-zādegān-ı ḥażret-i sulṭān Meḥemmed Ġāzī di Nâbi, un sūr-nāme scritto in occasione della circoncisione dei principi Mustafa e Ahmed. Altri autori significativi furono Abdî, Hazîn e Haşmet. Complessivamente sono conservati 19 Sūr-nāme.[1]

Creazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1720, il Sultan Ahmed III ordinò una festa di 50 giorni in onore della circoncisione dei suoi quattro figli. Tali feste erano consuetudinarie alla corte ottomana e sottolineavano tramite banchetti pubblici, la donazione di nuovi vestiti e altri onori, elemosine e cancellazioni di debiti il ruolo del sultano come padrone di casa e sovrano stabilito da Dio dell'ordine degli stati ottomani.[2] Era anche tradizione registrare il ricordo di questi festival in canzoni di glorificazione artisticamente composti. Il manoscritto, decorato con miniature di Levnî, è conservato nella biblioteca del Museo del Palazzo di Topkapı di Istanbul (TSMK, III Ahmed, Inv. No. 3593).

Miniature[modifica | modifica wikitesto]

Le 137 miniature sono disposte ciascuna su una doppia pagina. In ordine cronologico, vengono visualizzati vari banchetti, spettacoli come il combattimento degli orsi (Fol 57b), sfilate militari e sfilate di corporazioni di artigiani, lo scambio di doni e fuochi d'artificio. Da un lato, la rappresentazione è realistica, dall'altro, in particolare le persone sono rappresentate secondo lo stile in miniatura ottomano in posizioni stereotipate che rappresentano il loro ruolo sociale. Contrariamente al Surname-i Hümayun, che è di 200 anni più antico, il sultano è raffigurato in mezzo ad altre persone avente la stessa altezza, il suo rango è enfatizzato solo dall'avere un posto solo per lui e dai suoi vestiti. Nel Surname-i Hümayun, il sultano e la sua famiglia si trovano in una loggia al di sopra del popolo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hatice Aynur, Ottoman literature, in Suraiya N. Faroqhi (a cura di), The Cambridge History of Turkey, vol. 3, Cambridge u. a., Cambridge University Press, 2006, p. 481–520, ISBN 978-0-521-62095-6.
  2. ^ (EN) Tim Stanley, Ottoman gift exchange: Royal give and take. In: Linda Komaroff. Gifts of the Sultan: The Arts of Giving at the Islamic Courts (Los Angeles Museum of Contemporary Art), New Haven, CT, Yale Univ Press, 2011, pp. 149-170, ISBN 978-0-300-17110-5.

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