Taurisano

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Taurisano
comune
Taurisano – Stemma
Taurisano – Bandiera
Taurisano – Veduta
Taurisano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
Amministrazione
SindacoLuigi Guidano (lista civica Ripartire Insieme) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate39°57′24.49″N 18°13′12.04″E / 39.956802°N 18.22001°E39.956802; 18.22001 (Taurisano)
Altitudine110 m s.l.m.
Superficie23,68 km²
Abitanti11 472[1] (31-8-2020)
Densità484,46 ab./km²
Comuni confinantiMiggiano, Presicce-Acquarica, Ruffano, Ugento
Altre informazioni
Cod. postale73056
Prefisso0833
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT075084
Cod. catastaleL064
TargaLE
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 340 GG[3]
Nome abitantitaurisanesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre - 3 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Taurisano
Taurisano
Taurisano – Mappa
Taurisano – Mappa
Posizione del comune di Taurisano all'interno della provincia di Lecce
Sito istituzionale

Taurisano (Taurisanu in dialetto salentino) è un comune italiano di 11 472 abitanti[1] della provincia di Lecce in Puglia.

Situato nel basso Salento, ha ricevuto il titolo di città nel 2004 dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi[4].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Taurisano è inserito nel cuore delle serre salentine, delimitato a ovest dalla serra di Ugento e a est dalla serra di Ruffano. Il territorio comunale, che occupa una superficie di 23,32 km², è compreso tra gli 80 e i 169 metri sul livello del mare. L'abitato è posto ad una quota compresa tra i 130 metri s.l.m. della periferia orientale e i 110 metri s.l.m. di Piazza Castello[5]. Il substrato geologico del territorio è costituito da calcari, calcari dolomitici e dolomie del Cretaceo; su queste strutture si poggiano i livelli pleistocenici di calcareniti organogene, argille e terre rosse. La natura carsica del territorio si manifesta con la presenza di inghiottitoi, voragini (Giardino della corte), doline e grotte (Santa Lucia, Pietra l'Aia).

Il comune di Taurisano confina a nord e a est con il comune di Ruffano, a nord con il comune di Casarano, a sud con il comune di Presicce-Acquarica, a ovest con il comune di Ugento.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista meteorologico Taurisano rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +14,6 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +36,7 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 225 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.

Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle serre salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da sud-est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola[7].

Taurisano Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 17,118,922,026,130,535,938,839,036,130,524,118,718,226,237,930,228,1
T. min. media (°C) 12,114,817,019,825,027,931,233,830,024,017,614,013,620,631,023,922,3
Precipitazioni (mm) 413320101000922454411831076225
Umidità relativa media (%) 79,078,978,677,875,771,168,470,275,479,380,880,479,477,469,978,576,3

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni storici, tra i quali Gerhard Rohlfs, ritengono che il toponimo derivi da Taurisius o Taurisianus, in riferimento ad un centurione romano di nome Taurus che qui avrebbe fondato una villa rustica dopo la conquista romana del Salento. Secondo Giacomo Arditi, Taurisano in età messapica e romana era un luogo di allevamento e commercio di tori sani taurus sanus.[9] Secondo altri il nome deriverebbe da quello di Adelasia de Tauro (de Taurisano), nobildonna che avrebbe fondato un castello intorno al quale sarebbe sorto l'abitato nella seconda metà del XIII secolo. Più recentemente è stata avanzata l'ipotesi di un'origine dalla radice preindoeuropea "Taur", col significato di altura, considerate le fattezze del territorio, su cui insistono i cordoni collinari delle serre salentine.[10]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Salento e Storia della Puglia.

La presenza di monumenti megalitici e il rinvenimento di manufatti dell'industria neo-eneolitica, frammenti di ossa umane e di Bos primigenius, selci levigate, fanno supporre che l'antropizzazione del territorio taurisanese si possa considerare avvenuta già tra il XV e il XIV millennio a.C.[11]
Dopo l’invasione saracena della città, i primi documenti che attestano la presenza dei casali di Taurisano risalgono alla fine del XII secolo, durante la dominazione normanna. Nel 1191 Tancredi d'Altavilla infeudò Taurisano alla famiglia Monteroni, nella persona di Filiberto. I Monteroni detennero il feudo sino al 1265 e successivamente dal 1444 al 1536. Con l'arrivo degli Svevi, Federico II cedette il Principato di Taranto e la baronia di Taurisano al figlio Manfredi. Nel 1266, con la sconfitta di Manfredi nella Battaglia di Benevento, i D'Angiò, appoggiati da Papa Clemente IV, subentrarono al governo del Regno di Napoli. Gli Angioini nominarono Barone del casale di Taurisano Hugo de Tauro o de Taurisano. Successivamente fu infeudato ai De Brienne, ai Del Balzo e ai D'Aragona. In seguito, con Carlo V, il casale e la Contea di Castro furono concessi ad Antonio Mercurino, marchese di Gattinara, il cui dominio e quello dei suoi successori durò fino alla metà del XVII secolo. Nel 1663 Taurisano fu acquistato dallo spagnolo Bartolomeo Lopez y Royo. Dalla fine del Seicento, e per tutto il Settecento, il feudo cadde in miseria, a causa di un'agricoltura arretrata, dei possedimenti terrieri concentrati nella proprietà di pochi (Nobili e Chiesa), di epidemie e di carestie. Nel 1692, da Baronia, Taurisano fu trasformato in ducato, e di conseguenza i Lopez y Royo si fregiarono del titolo di duchi. Questi rimasero in pieno possesso del feudo sino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte emanò le leggi eversive della feudalità. Il governo cittadino venne affidato al Decurionato locale e quindi al consiglio comunale.
Dagli inizi dell'Ottocento, svariati nuclei familiari, provenienti da diverse zone della penisola salentina, si stabilirono nel paese per occuparsi delle attività estrattive nelle cave di pietra, della produzione della calce nelle fornaci e della produzione di olio, vino e cotone.[12]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'argento, al toro di nero, fermo sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.[13]»

Gonfalone

«Drappo partito di bianco e di verde riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento: Comune di Taurisano. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»

Bandiera

«Drappo di bianco con la bordatura di verde, caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. L'asta sarà ornata dalla cravatta dai colori nazionali.»

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del presidente della Repubblica»
— 9 gennaio 2004[16]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Trasfigurazione
Chiesa di Santa Maria della Strada
  • Chiesa di Santa Maria della Strada, fu edificata tra la metà del XIII e gli inizi del XIV secolo. In stile romanico pugliese, è il risultato di un'evoluzione volumetrico-spaziale protrattasi fino al XX secolo. La struttura originaria era costituita da un'unica navata con tetto a capriata, a cui in epoche successive furono aggiunte le volte in muratura (1755) e la navata a settentrione con volta a vela (XVII secolo). Nel corso del Novecento fu costruito un ambiente adibito a sacrestia. La facciata è impreziosita da un rosone e da un portale inquadrato tra due colonne su alti plinti e sormontate da capitelli, che sorreggono due animali accovacciati, un leone e un toro, dai quali si innestano i bracci della cuspide realizzando una specie di protiro. Sull'architrave monolitica del portale è raffigurata in bassorilievo la scena dell'Annunciazione. A coronamento di tutta la chiesa corre lungo il perimetro la decorazione di archetti pensili. Lateralmente, sotto il campanile a vela settecentesco, è presente una meridiana bizantina con le ore indicate in greco ed in latino. Addossata al lato settentrionale della chiesa è la cappella dell'Annunciazione, corredata da affreschi (XVI secolo). Tracce di affreschi databili tra i secoli XIV e XVI sono presenti sui muri interni della chiesa.[21]
Chiesa di Santo Stefano
  • Chiesa di Santo Stefano protomartire, affonda le sue origini nel periodo bizantino, risale al XV secolo. Fu riedificata nel 1654 e successivamente rifatta nel 1796. Presenta una semplice facciata monocuspidata secondo lo stile architettonico neoclassico, inquadrata fra due robuste paraste. Fra portale d'ingresso e finestrone rettangolare posti in asse, è inserita una nicchia ovoidale nella quale è affrescata l'immagine di Santo Stefano. In posizione arretrata si innalza il campanile a pianta quadrata del 1892, sulla cui sommità è collocata una statuetta del santo. L'interno, a navata unica con volta a spigolo, è scandito in tre campate da sei pilastri, tre su ogni lato. Nella zona absidale è presente l'altare maggiore, realizzato in stucco e pietra leccese, decorato con volute, motivi vegetali e teste angeliche. La chiesa, sede della prima parrocchia del paese dalla seconda metà del XV secolo alla fine del XVI secolo, custodisce le statue di Santo Stefano (1844), dell'Immacolata (XVII secolo), dell'Addolorata e del Cristo morto, deposto in una bara di vetro.[22][23]
Chiesa di San Nicola o della Consolata
  • Chiesa di San Nicola o della Consolata, fu edificata nel 1733 da Bartolomeo Lopez y Royo ed è accorpata al Palazzo Ducale, del quale in passato ne costituì la cappella gentilizia.[24] La facciata, inserita nel prospetto del palazzo, è scandita da due ordini di lesene con capitelli corinzi. Al centro si apre il portale d'ingresso, sul cui architrave è inserito una lapide con l'incisione Dominus Tecum Consolatrix Afflictorum MDCCXXXIII. Completano la facciata due altorilievi raffiguranti gli arcangeli Michele e Raffaele. L'interno, ad aula unica con volta a crociera, è dotato di un barocco altare maggiore caratterizzato da due colonne tortili corinzie, decorate con scanalature irregolari fregiate di foglie d'acanto. Sono presenti due statue settecentesche in cartapesta della Madonna Desolata e della Vergine della Consolazione. Sulla controfacciata è presente un'epigrafe in latino che ricorda la consacrazione della chiesa avvenuta nel 1878 ad opera del pontefice Leone XIII.[25]

Altre chiese[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Ducale
Casa natale di Giulio Cesare Vanini
  • Palazzo Ducale, è stato costruito in due riprese nel 1733 e nel 1770. Sorge sulle fondamenta di un castello a recinto fortificato di epoca angioina ed eretto nel XIII secolo dalla famiglia feudataria De Taurisano. L'elemento architettonico più importante dell'edificio è la torre cinquecentesca dei Gattinara Lignani con merlatura guelfa, che è la preesistenza più antica del complesso del vecchio castello dove si conserva una originale finestra-edicola in pietra leccese, decorata con elementi naturalistici, e la presenza di volti umani di epoca tardo medioevale. La facciata, che prospetta sulla principale Piazza con un pregevole balcone a mensole centrale, è impreziosita da alcuni portali con bassorilievi tardobarocchi raffiguranti soggetti floreali, la croce dell'Ordine dei Cavalieri di Malta e gli stemmi di alcune casate feudali di Taurisano. Gli ambienti interni sono completamente decorati con tempere. Il palazzo è sede del Municipio di Taurisano.[28]
  • Casa natale di Giulio Cesare Vanini, la casa natale del filosofo Giulio Cesare Vanini risale alla metà del XVI secolo. Della struttura originaria rimane solo il corpo centrale. La casa si compone di un androne con volta a crociera, al quale si accede da un portale in carparo lavorato a bugnato e decorato con motivi geometrici e floreali. Dall'atrio si accede ai vani interni, posti sui due lati dell'ingresso, voltati a botte o a spigolo alla leccese. Annessa alla casa vi era la cappella di famiglia intitolata a Sant'Antonio da Padova, rimossa nel XIX secolo.[29]
  • Fontana monumentale della Circolare Giotto. Fu costruita nel 1984, dove fino al 1958 c'era l'immenso Bosco della Corte che, secondo alcuni studiosi, esisteva da circa mille anni. Delle piante plurisecolari di quel bosco rimangono solo alcuni esemplari di leccio.[30]

Altri palazzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Coronisio (XVII secolo)
  • Palazzo Ponzi (XIX secolo)
  • Palazzo Romasi-De Giorgi (XVI secolo)
  • Palazzo Calvano (1578)
  • Palazzo Casto (1768)
  • Palazzo Colona (XVIII secolo)
  • Palazzo Titina Lopez y Royo (XIX – XX secolo)
 
  • Palazzo Filippo Lopez y Royo (XIX secolo)
  • Palazzo Casto (1768)
  • Palazzo Stasi (XIX secolo)
  • Palazzo Potenza (XIX secolo)
  • Villa Lopez y Royo – Pepe (XIX secolo)
  • Villa Ponzi (XX secolo)
  • Villa - Fattoria La Quercia (XIX secolo)

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Specchia Silva
  • Specchia Silva, è un manufatto megalitico realizzato con la sovrapposizione a secco di lastre calcaree provenienti dallo spietramento a mano del territorio circostante. Rappresenta l'unica superstite delle specchie del territorio di Taurisano (le altre sei esistenti sono andate completamente distrutte nel tempo).[31] Per la loro posizione, dominante rispetto al territorio circostante, e per le caratteristiche costruttive, si è avanzata l'ipotesi di una funzione di avvistamento, suffragata dallo sviluppo in altezza. Altre ipotesi tendono a riconoscere una funzione sepolcrale di queste opere. Specchia Silva si solleva dal suolo come un cono dal vertice smussato per un'altezza di oltre 10 metri. Tuttavia, il monumento è ridotto a un terzo della consistenza originaria. Gran parte delle pietre calcaree che costituivano la specchia furono utilizzate tra la fine dell'Ottocento e per buona parte della metà del Novecento come materia prima per la produzione della calce.[32]
  • Menhir Sajetti, venne scoperto in contrada Saglietti nel 1985 e ricollocato nel cortile di uno dei due istituti di istruzione secondaria di primo grado del paese. Si tratta del troncone superiore del menhir originario. È costituito da un blocco monolitico (70 × 60 cm) di forma cilindrica con altezza di circa 1 m. Presenta una croce graffita e una buca in sommità.[33]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[34]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 a Taurisano risultano residenti 128 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono:[35]

Diffusione del dialetto salentino

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il dialetto parlato a Taurisano è il dialetto salentino nella sua variante meridionale. Il dialetto salentino, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli.

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

  • Madonna di Leuca - Seconda domenica di aprile
  • San Giuseppe - 1º maggio
  • Ss. Crocifisso - 3 maggio
  • Madonna Ausiliatrice - Quarta domenica di maggio
  • Santi Apostoli Pietro e Paolo - 29 giugno
  • Ss. Martiri Giovanni Battista e Maria Goretti - Prima domenica di luglio
  • Festa di Santo Stefano - dal 1º al 4 agosto

La festa del patrono Santo Stefano protomartire si svolge il 3 agosto, secondo il calendario della chiesa ortodossa. Il culto per Santo Stefano è stato introdotto in Taurisano con ogni probabilità dai monaci italo-greci nella prima metà dell'XI secolo. Al santo protomartire è intitolata la prima chiesa parrocchiale del paese. La tradizione lo vuole protettore contro il lancio di pietre, e quindi dei fornaciari o addetti alla "carcara" (arte molto antica della produzione di calce e fino a qualche anno fa attività economica locale molto importante) e a protezione delle colture dalle grandinate.[senza fonte]

  • Madonna della Strada - 8 settembre

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca Comunale "Antonio Corsano"[36][37]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Nel comune di Taurisano hanno sede due circoli didattici, raggruppanti Scuole dell'infanzia e Scuole primarie, due scuole secondarie di primo grado. È presente inoltre una scuola secondaria di secondo grado, sede succursale dell'Istituto d'Istruzione Superiore di Casarano (Indirizzi: Abbigliamento e moda, Servizi sociali).[38][39]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Puglia.

Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, in conseguenza di una forte emigrazione, si sono verificati vistosi cambiamenti che hanno inciso principalmente sull'economia locale, in quanto con le rimesse dell'emigrazione c'è stata una forte espansione del lavoro nel campo dell'edilizia e dei settori indotti. Il territorio si distingue anche per la qualità della produzione artigianale legata alla lavorazione del ferro battuto, del legno, della pietra leccese, della cartapesta. Un considerevole apporto all'occupazione è dato dall'industria alimentare, tessile e calzaturiera.[40]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti stradali che interessano il comune sono:

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina è servita dalla stazione ferroviaria Ugento-Taurisano posta sulla linea Novoli-Gagliano del Capo gestita dalle Ferrovie del Sud Est.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 agosto 1988 2 settembre 1991 Vincenzo Caroli Democrazia Cristiana Sindaco [41]
2 settembre 1991 12 ottobre 1991 Vito Trono Democrazia Cristiana Sindaco [41]
12 ottobre 1991 13 agosto 1992 Nicola Prete Comm. straordinario [41]
13 agosto 1992 16 gennaio 1994 Antonio Stifani Partito Democratico della Sinistra Sindaco [41]
26 marzo 1994 26 maggio 1994 Stefano Stifani Sindaco [41]
16 giugno 1994 21 novembre 1994 Umberto Guidato Comm. pref. [41]
21 novembre 1994 30 novembre 1998 Giuseppe Claudio Leuzzi Partito Popolare Italiano Sindaco [41]
30 novembre 1998 10 luglio 2000 Mario Manco centro-destra Sindaco [41]
10 luglio 2000 14 maggio 2001 Daniela Lupo Comm. straordinario [41]
15 maggio 2001 30 maggio 2006 Luigi Guidano centro-sinistra Sindaco [41]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Luigi Guidano lista civica Sindaco [41]
16 maggio 2011 6 giugno 2016 Lucio Di Seclì Sindaco [41]
6 giugno 2016 4 ottobre 2021 Raffaele Stasi lista civica Stasi

Forza Italia Insieme per Taurisano NovaGenerazione

Sindaco [41]
5 ottobre 2021 in carica Luigi Guidano lista civica Ripartire INSIEME

PD + M5S

Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Ha sede nel comune la società di calcio Virtus Taurisano che ha disputato campionati dilettantistici regionali.

A Taurisano è nato Salvatore Liscapade, ex pugile, campione italiano e sfidante al titolo europeo dei pesi superpiuma.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ DPR del 9 gennaio 2004 Dal sito del Comune Archiviato il 31 marzo 2007 in Internet Archive.
  5. ^ Orlando R.; 1996, Taurisano – Guida alla storia, all'arte, al folklore, Congedo editore, Galatina (LE)
  6. ^ Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
  7. ^ Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare (PDF), su clima.meteoam.it.
  8. ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani, su confedilizia.it. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  9. ^ Giacomo Arditi, Corografia fisica e storica della Provincia di terra d'Otranto, Bologna, Arnaldo Forni, 1979.
  10. ^ Il Nome, le Origini, lo Stemma sul sito del Comune di Taurisano Archiviato il 9 ottobre 2011 in Internet Archive.
  11. ^ R. Orlando, Taurisano – Guida alla storia, all'arte, al folklore, Congedo editore, Galatina (LE), 1996
  12. ^ Cenni storici sul sito del Comune di Taurisano Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  13. ^ Stemma e gonfalone, su Comune di Taurisano.
  14. ^ a b D.P.R. di concessione 26 marzo 1985 (PDF).
  15. ^ Taurisano (Lecce) D.P.R. 04.11.2003 concessione della bandiera, su presidenza.governo.it.
  16. ^ D.P.R. di concessione 9 gennaio 2004 (PDF).
  17. ^ Notizie storiche dal Sito della Parrocchia Archiviato il 18 marzo 2011 in Internet Archive.
  18. ^ Cenni storici dal Sito dell'Azione Cattolica Giovani di Taurisano, su acgtaurisano.org. URL consultato il 6 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2012).
  19. ^ Architettura della chiesa - Dal Sito della Parrocchia Archiviato il 21 luglio 2012 in Internet Archive.
  20. ^ Roberto Orlando "La Chiesa Madre di Taurisano"
  21. ^ Aa.Vv., "S. Maria della Strada in Taurisano: un esempio dell'architettura romanico-pugliese in Terra d'Otranto dei secc. XIII-XIV".
  22. ^ Da:"Chiesa Culto e Confraternita di Maria SS. Immacolata e S. Stefano in Taurisano", di Roberto Orlando
  23. ^ Chiesa di Santo Stefano protomartire dal sito della Parrocchia della Trasfigurazione Archiviato il 16 marzo 2011 in Internet Archive.
  24. ^ Chiesa dello Cansolata o di San Nicola dal sito turistico della Provincia di Lecce[collegamento interrotto]
  25. ^ Da: "Taurisano. Guida alla storia, all'arte, al folklore" di Roberto Orlando
  26. ^ Grotta di Santa Lucia Archiviato il 3 giugno 2006 in Internet Archive.
  27. ^ Cappella del SS. Crocifisso Archiviato il 13 maggio 2006 in Internet Archive.
  28. ^ Da:"Taurisano. Guida alla storia, all'arte, al folklore" di Roberto Orlando
  29. ^ Casa natale di Giulio Cesare Vanini Archiviato il 9 maggio 2006 in Internet Archive.
  30. ^ Copia archiviata, su comune.taurisano.le.it. URL consultato il 16 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
  31. ^ Specchia Silva dal Sito turistico della provincia di Lecce Archiviato il 9 novembre 2005 in Internet Archive.
  32. ^ "Il fenomeno delle cinte di Specchie nella penisola salentina" di G. Neglia
  33. ^ (AA.VV.): Salento. Architetture antiche e siti archeologici, p. 195
  34. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  35. ^ Dati Istat
  36. ^ Approfondimento sulla Biblioteca Archiviato il 31 marzo 2007 in Internet Archive.
  37. ^ Blog Biblioteca Comunale Antonio Corsano
  38. ^ Copia archiviata, su bottazzi.le.it. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2011).
  39. ^ Elenco delle scuole di Taurisano
  40. ^ Piano di Zona di Casarano Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  41. ^ a b c d e f g h i j k l m http://amministratori.interno.it/
  42. ^ Gemellaggio Taurisano - Fregenal de la Sierra (Espana)[collegamento interrotto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Santa Maria della Strada. Sulle Tracce della Memoria: Rito, Credenza e Tradizioni, Atti del Convegno di Studi a cura di Antonio Ciurlia, Taurisano, settembre 1999, Associazione Culturale Odigitria 2000.
  • AA. VV., S. Maria della Strada in Taurisano: un esempio dell'architettura romanico-pugliese in Terra d'Otranto dei secc. XIII-XIV, A.C.O. 2001.
  • Mario Cazzato - Aldo de Bernart (a cura di), Architettura Medievale in Puglia. S. Maria della Strada a Taurisano, Galatina 1992.
  • Antonio Costantini, Guida ai monumenti dell'architettura contadina del Salento. Costruzioni a secco (pagghiari, furnieddi, liame, paretoni, spase e littere), aie, pollai, pozzi, pozzelle, costerne, neviere, trappeti, Galatina 1995.
  • Roberto Orlando, Chiesa Culto e Confraternita di Maria SS. Immacolata e S. Stefano in Taurisano, A.C.O. 2000.
  • Roberto Orlando, Economia, società e costume a Taurisano nella prima metà del '700, A.C.O. 2001.
  • Roberto Orlando, Antonio Ciurlia, Il Complesso Monumentale di Piazza Fontana in Taurisano, A.C.O. 2002.
  • Roberto Orlando, Taurisano. Guida alla storia, all'arte, al folklore, Galatina 1996.
  • Roberto Orlando, La Chiesa Madre di Taurisano, A.C.O. 2004.
  • Salvatore Antonio Rocca, Il contesto sociale-politico a Taurisano negli ultimi anni del fascismo e nei primi anni della Repubblica, Taurisano 2005.
  • Stefano Tanisi, Saverio Lillo e il dipinto della Madonna della Strada di Taurisano, Associazione Domus Dei, Ugento 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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