Tenda (arredamento)

Esempio di tenda a bottone
Esempio di tenda a pannello

La tenda è un drappo di tessuto che pende dall'alto di una finestra o di una porta, sia fissato allo stesso telaio dei vetri, sia montato su un binario sul quale esso scorre. La sua funzione principale è quella di riparare gli ambienti domestici dal sole e dalle intemperie, e di impedirne la vista dall'esterno[1].

Alcuni modelli vengono usati al posto delle porte per dividere due stanze, ed altri sono fatti in tessuti sintetici molto resistenti per essere messi su terrazzi per coprire la forte luce del Sole.

La tenda può essere fatte di vari tessuti tipo la seta, il velluto, il merletto, il cotone, poliestere, il lino ecc[2].

Modelli di tende[modifica | modifica wikitesto]

Le tende si dividono in[3][4][5][6]:

  • Tenda a doppio vetro
  • Tenda a bottone
  • Tenda arricciata
  • Tenda a pannello
  • Tenda a bastone
  • Tenda su binari
  • Tenda a pacchetto
  • tenda a fasce
  • Tenda veneziana

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Europa medievale le finestre erano piccole e strette ed erano schermate con carta oleata o incerata, con finalità ornamentale. E così continuò fino al XVI secolo, quando si diffuse l'arte di addobbarle.

Il Rococò, movimento artistico che si affermò in Francia durante il regno di Luigi XVI), creò la varietà, l'eleganza e la gaiezza nell'arredamento. Le fabbriche di Lione produssero disegni sempre più leggiadri e sete luminose e da Venezia si esportarono damaschi, velluti e broccati ricamati. Vennero introdotte le mantovane per nascondere le aste e gli anelli.

Lo stile Impero (durante l'impero napoleonico) alla fine del XVIII secolo creò tende scorrevoli, lunghe fino al pavimento, che potevano essere raccolte da bracciali e disposte in eleganti drappeggi.

Nell'Ottocento la casa divenne per la classe borghese lo strumento per esibire la nuova condizione sociale recentemente acquistata. Per mutamenti sociali lo stile semplice dei primi decenni seguì un arredamento più elaborato, per perdere completamente il senso della misura con tende pompose, voluminose e tronfie.

L'inizio del Novecento vide nascere il desiderio della gente di tornare ad un gusto semplice ed essenziale[7][8][9][10][11].

Controllo di luce, calore e isolamento[modifica | modifica wikitesto]

Le tende sono realizzate in vari tessuti spessi, ognuno con diversi livelli di assorbimento della luce e capacità di isolamento termico.[12] Per un controllo ottimale della temperatura, lo spazio tra la tenda e la finestra dovrebbe essere ridotto al minimo, evitando correnti di convezione sotto o sopra la tenda. Strutture architettoniche circostanti possono ridurre tali correnti d'aria, ma spesso vengono utilizzate solo per decorare e rendere gli ambienti più accoglienti[13].

Una tenda leggera o a rete è realizzata con tessuto traslucido, come voile di poliestere, seta o nylon chiamato marquisette o ninon, e pizzo di cotone, ecc.[14][15][16] Le tende leggere lasciano passare la maggior parte della luce attraverso il tessuto, offrendo una protezione UV di base mantenendo la massima visibilità verso l'esterno attraverso la tenda. Talvolta vengono chiamate "tende per la privacy", poiché durante il giorno consentono di vedere l'esterno dalla casa senza permettere a chi è fuori di guardare all'interno. Tuttavia, a causa della trama leggera, queste tende offrono pochissimo isolamento termico[17][18][19].

Tende che si affacciano sul mare.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ tènda in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato l'8 marzo 2022.
  2. ^ La guida definitiva ai tessuti per tende, su Architettura e design a Roma, 13 novembre 2019. URL consultato l'8 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Linda Neubauer, The Complete Photo Guide to Curtains and Draperies: Do-It-Yourself Window Treatments, Creative Publishing international, 4 gennaio 2011, ISBN 978-1-61673-299-8. URL consultato l'8 marzo 2022.
  4. ^ (EN) 30 Types of Curtains for the Home (Curtain Buying Guide), su Home Stratosphere, 23 giugno 2021. URL consultato l'8 marzo 2022.
  5. ^ (EN) Hadley Mendelsohn, Consult This Guide to the Best Types of Curtains Before You Buy Anything, su House Beautiful, 7 febbraio 2020. URL consultato l'8 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Jackson Morales, 30 Different Types of Curtains You Should Know, su nordarchitecture.com, 12 settembre 2020. URL consultato l'8 marzo 2022.
  7. ^ (EN) curtain | interior decoration | Britannica, su britannica.com. URL consultato l'8 marzo 2022.
  8. ^ (EN) Fabrics, Curtains, Blinds and Shutters in Dorset & Somerset, su Steve Bane Fabrics. URL consultato l'8 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Karla J. Nielson, Window Treatments, John Wiley & Sons, 16 gennaio 1991, ISBN 978-0-471-28946-3. URL consultato l'8 marzo 2022.
  10. ^ (EN) The Evolution of Curtains | Publications - History, su thevictorianemporium.com. URL consultato l'8 marzo 2022.
  11. ^ (EN) Where Were Curtains Invented and Who Invented Them?, su Quickfit Blinds and Curtains. URL consultato l'8 marzo 2022.
  12. ^ (EN) Beth Mahoney ultimo aggiornamento Contributi di Christina Chrysostomou, Come raffreddare una stanza: 10 modi facili per abbassare la temperatura, su Real Homes, 12 luglio 2022. URL consultato il 6 agosto 2023.
  13. ^ (EN) Liz Baker e PhD, Too Hot? Try Sleeping Like an Egyptian (and other cooling ideas), su Comfort Sleep Sanctuary. URL consultato il 6 agosto 2023.
  14. ^ Barbara Baer, Come Fare Tende e Drappeggi, Universal Digital Library, Medill Mcbride Company, 1950, pp. 47.
  15. ^ (EN) Kadolph, Tessuti, Pearson Education, 2009, pp. 230, ISBN 978-81-317-2570-2.
  16. ^ (EN) Jan Yeager, Tessuti per Interni Residenziali e Commerciali, Harper & Row, 1988, pp. 199, 214, ISBN 978-0-06-047318-1.
  17. ^ (EN) Peggy Bendel e Helen Moore, Cucire Vogue per la Casa, Harper & Row, 1986, pp. 18, ISBN 978-0-06-181129-6.
  18. ^ (VI) rèm cửa sổ, su nganhangrem.com. URL consultato il 1º settembre 2023.
  19. ^ Phyllis G. Tortora e Billie J. Collier, Comprensione dei tessuti, Internet Archive, Upper Saddle River, NJ : Merrill, 1997, pp. 337, ISBN 978-0-13-439225-7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • De Agostini, Dizionario fondamentale della lingua italiana, 1982
  • Fare donna. Enciclopedia dei lavori al femminile, Giunti Demetra, 2001. ISBN 88-440-1942-6
  • Creare donna, Giunti Demetra, 1997. ISBN 88-440-1106-9

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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