Teoclimeno (figlio di Polifide)

Teoclimeno (in greco antico: Θεοκλύμενος), figlio di Polifide, è un personaggio dell'Odissea. Indovino che vive alla corte di Penelope, annuncia ai Proci la loro prossima morte.

Il mito[modifica | modifica wikitesto]

Odisseo e i Proci, a cui Teoclimeno profetizzò, secondo il poema, la morte.

Dalla mitologia viene ritenuto discendente di Melampo: viene spesso confuso con il più famoso Teoclimeno, figlio di Proteo, protagonista dell'Elena di Euripide.

Compagno di Telemaco nell'Odissea, si accoda a lui perché inseguito dai parenti di un uomo che egli avrebbe in precedenza ucciso. Importante la sua comparsa nel XX canto dell'Odissea dove, in seguito al riso inestinguibile dei Proci suscitato da Atena, profetizza la loro morte all'interno della reggia. Preso in giro e quasi malmenato da uno di essi, Eurimaco, esce quindi dal palazzo.

Secondo alcuni studi del filone della questione omerica che tenta di restituire luoghi e circostanze reali ai due poemi di Omero, una frase detta in questa circostanza da Teoclimeno (Il Sole è stato tolto dal cielo e un'oscurità sinistra invade la terra) sarebbe la testimonianza di una eclissi di sole, verificatasi nel 1178 a.C.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gli studiosi sono Costantino Baikouzis e Marcello Magnasco, come riportato in http://www.duepassinelmistero.com/profeziaditeoclimeno.htm