Teresa Gamba Guiccioli

Teresa Gamba
Teresa Gamba, contessa Guiccioli, in una stampa d'epoca
Contessa Guiccioli
In carica7 aprile 1818 -
21 aprile 1840
Marchesa di Boissy
In carica15 dicembre 1847 -
26 settembre 1866
NascitaRavenna, 1799/1800
MorteSettimello, 27 marzo 1873
DinastiaGamba Ghiselli per nascita
Guiccioli e Rouillé de Boissy per matrimonio
PadreRuggiero Gamba Ghiselli
MadreAmalia dei conti Macchirelli
ConiugiAlessandro Guiccioli
Hilaire Étienne Octave Rouillé de Boissy
ReligioneCattolicesimo

Teresa Gamba, contessa Guiccioli, successivamente marchesa di Boissy (Ravenna, 1799/1800Settimello, 27 marzo 1873), è stata una nobile e scrittrice italiana, celebre per essere stata l'amante di Lord Byron.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovinezza e matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Teresa Gamba Ghiselli era figlia del conte ravennate Ruggiero Gamba Ghiselli e di Amalia dei conti Macchirelli di Pesaro. Uscita a 18 anni dal convento dove era stata educata, il 7 aprile 1818 sposò il conte Alessandro Guiccioli[1], che era rimasto due volte vedovo e che allora aveva 57 anni.

Relazione con Lord Byron[modifica | modifica wikitesto]

Pierre-Jean David d'Angers, Medaglia con l'effige di George Gordon Byron (1788-1824)

A Venezia, nel salotto della contessa Marina Querini, Teresa Guiccioli conobbe Lord Byron che viveva in un appartamento in affitto nel Palazzo Mocenigo, nel sestiere di San Marco. Tornata a Ravenna, Byron la raggiunse, frequentò casa Guiccioli e allacciò con Teresa un legame sentimentale. Quando Teresa e il marito partirono per Bologna, Byron li seguì; ma il Conte lasciò presto Bologna, affidando a Byron l'incarico di ricondurre Teresa a Ravenna. Al contrario i due amanti fuggirono insieme a Venezia, dove il Conte Guiccioli si presentò, per chiedere spiegazioni. Byron in quel periodo era preoccupato per la malattia della figlia naturale Allegra che si trovava in un collegio di monache a Bagnacavallo, così Teresa Guiccioli acconsentì a tornare a casa col marito.

Teresa e Alessandro Guiccioli ottennero dal papa la separazione a luglio 1820, a condizione che lei vivesse in casa di suo padre. Accaddero due episodi tragici: la morte della piccola Allegra, il 20 aprile 1822, e la drammatica fine di Percy Shelley, fraterno amico di Byron. Teresa Guiccioli incontrò il suo amante ancora una volta, a Pisa da cui si trasferirono a Livorno sulla collina di Montenero dove i due risiedettero presso la Villa delle Rose, insieme al fratello di Teresa, il conte Pietro Gamba, prima che Byron partisse per la Grecia.

Il 28 giugno 1822 verso le 5 pomeridiane, nacque una furiosa contesa fra i domestici di Byron e il cameriere della Contessa, accusato di non passare loro i denari assegnatili. Ne nacque una colluttazione a cui parteciparono Teresa e Pietro che sarebbe degenerata se Byron non fosse intervenuto con dei colpi di pistola affacciandosi dal terrazzo[2]. In seguito a questo episodio i Gamba furono fatti allontanare dalla Toscana dalle autorità e Byron stesso, per solidarietà, s'imbarcò da Livorno il 15 luglio 1823.

L'ultima sua lettera alla Guiccioli è datata 17 marzo 1824. Morì il successivo 19 aprile. Rimasero nelle mani di Teresa Guiccioli manoscritti del poeta, oggi conservati alla Pierpont Morgan Library.[3]

Nel 1825 Teresa Guiccioli divenne l'amante del drammaturgo Henri Edward Fox, figlio di Lord Holland. A Roma, a un ballo in casa Torlonia, organizzato per festeggiare il capodanno 1826, conobbe Alphonse de Lamartine, con il quale ebbe una breve relazione.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Guiccioli morì il 21 aprile 1840 e nel 1838 Teresa Guiccioli era l'amante del musicista Ippolito Collet. Il 15 dicembre 1847 sposò a Parigi Hilaire Étienne Octave Rouillé de Boissy che divenne senatore e fu un influente uomo politico, al tempo di Napoleone III. Nel 1857 Teresa Guiccioli acquistò per la figlia di suo marito, Ottavia Rouillé de Boissy, il marchesato di Castelnau, a Plou.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Rimasta vedova di Hilaire Rouillé de Boissy nel 1866, tornò in Italia. Teresa Francesca Olimpia Caspera Gamba de Boissy morì all'età di 73 anni.

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Teresa Guiccioli, Lord Byron jugé par les témoins de sa vie, Paris, Amyot, 1868, SBN IT\ICCU\LO1\1500169. Raccolta di testimonianze su Byron, da parte di persone che l'avevano conosciuto. Tradotto in inglese nel 1869, col titolo My recollections of lord Byron; and those of eye-witnesses of his life .

Nella Biblioteca Classense di Ravenna si conserva il manoscritto della sua Vie de Lord Byron en Italie,[4] insieme a cimeli che Teresa Guiccioli aveva raccolto su Byron. Ha scritto poesie, pubblicate su strenne ottocentesche.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Alexandre Dumas padre ha trasformato Teresa Guiccioli in un personaggio del Conte di Montecristo, la Contessa G.

Nel 1938 Andrea Di Robilant scrisse e pubblicò la sceneggiatura di un film su Byron e Guiccioli che non venne mai realizzato.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lo stemma dei Guiccioli di Ravenna è di rosso al leone rampante scaccato d'argento e d'azzurro.
  2. ^ Byron a Pisa, in Nuova Antologia di Scienze, Lettere e Arti, vol. 26, 1874.
  3. ^ (EN) George Gordon Byron, 1: Poems, 1807-1818: autographs once in the possession of Teresa Guiccioli: a facsimile of the manuscripts in the Pierpont Morgan Library, New York - London, Garland, 1986, SBN IT\ICCU\UFI\0087590. Edito da Alice Levine e da Jerome J. McGann; introduzione e note di Alice Levine.
  4. ^ (FR) Teresa Guiccioli, La vie de Lord Byron en Italie, 9 vol., Salzburg, Institut für anglistik und amerikanistik, 1983, SBN IT\ICCU\RAV\0667195.
  5. ^ Andrea De Robilant, Lord Byron: scenario per un film ispirato alla vita di Lord Byron in Italia ed il suo amore per Teresa Guiccioli, Roma, Stella S. A. Cinematografica, 1938, SBN IT\ICCU\CUB\0555695.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Rava, Lord Byron e P. B. Shelley a Ravenna e Teresa Guiccioli Gamba: note, Roma, Soc. naz. Dante Alighieri, 1929, SBN IT\ICCU\CUB\0536167.
  • Maria Borgese, L'appassionata di Byron; con le lettere inedite fra Lord Byron e la contessa Guiccioli, Milano, Garzanti, 1949, SBN IT\ICCU\RAV\0081415.
  • Raffaele Ciampini, Il primo amante di Teresa Guiccioli; con il carteggio inedito fra Teresa Guiccioli e Cristoforo Ferri, Firenze, G. Barbera, 1963, SBN IT\ICCU\SBL\0265103.
  • Alessandro Cervellati, Donne e poeti all'Arena del sole: Byron/Teresa Guiccioli, Carducci/Annie Vivanti, Panzini/Mimi Scazzieri: saggi di costume bolognese, Bologna, Tamari, 1966, SBN IT\ICCU\RAV\0195767. Con disegni dell'autore.
  • (EN) Iris Origo, The last attachment: the story of Byron and Teresa Guiccioli as told in their unpublished letters and other family papers, London, Cape & Murray, 1972, SBN IT\ICCU\TO0\0879937. Pubblicato la prima volta nel 1949.
  • Arturo Mazzeo, Teresa Guiccioli e Giorgio Byron, Bologna, Ponte nuovo, 1988, SBN IT\ICCU\CFI\0140318. Presentazione di Gualtiero Concini.
  • (DE) Erwin A. Stürzl, A loves eye view: Teresa Guicciolis La vie de lord Byron en Italie, Salzburg, Institut für anglistik und amerikanistik, Universität Salzburg, 1988, SBN IT\ICCU\RAV\0670025.
  • Remo Ragazzini, Lord Byron e la contessa Teresa Guiccioli: amori e cospirazioni nel soggiorno ravennate del poeta inglese, Lugo, W. Berti, 1989, SBN IT\ICCU\RAV\0039706.
  • Natale Graziani, Byron e Teresa, l'amore italiano, Milano, Mursia, 1995, SBN IT\ICCU\RAV\0249352.
  • Claudia Giuliani, Omaggio a Teresa Gamba Guiccioli, Ravenna, Edizioni del girasole, 2014, SBN IT\ICCU\RAV\2007235. Presentazione di Rosetta Berardi e Francesca Serra; testi di Claudia Giuliani e di Beatrice Buscaroli.

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