Terremoto dell'Irpinia del 1910

Terremoto dell'Irpinia
Data7 giugno 1910
Ora02:04:00 (CEST)
Magnitudo momento5.7[1]
Distretto sismicoIrpinia-Basilicata
EpicentroCalitri
40°53′56.4″N 15°25′19.2″E / 40.899°N 15.422°E40.899; 15.422
Stati colpiti Italia
Intensità MercalliIX
Vittime50
Mappa di localizzazione: Italia
Terremoto dell'Irpinia del 1910
Posizione dell'epicentro

Il terremoto dell'Irpinia del 1910, conosciuto anche come terremoto dell'Irpinia e Basilicata, è stato un evento sismico verificatosi nel 1910 in Irpinia, al confine tra Campania e Basilicata.

Eventi sismici[modifica | modifica wikitesto]

Il sisma avvenne alle 02:04 del 7 giugno 1910 facendo registrare una magnitudo momento di 5.7 ed un'intensità pari al IX livello della scala Mercalli.[1] L'epicentro viene collocato circa 1 km a ovest di Calitri, in Irpinia, a cavallo tra le province di Avellino e Potenza.[1]

Durante la stessa giornata vennero segnalate numerose repliche.[2]

Danni e vittime[modifica | modifica wikitesto]

Il terremoto colpì principalmente la Campania orientale, in special modo Calitri dove causò il crollo di un terzo degli edifici e gravi lesioni su tutti gli altri;[1] tra le architetture fortemente danneggiate vi furono i quattro torrioni e le mura dell’ala sinistra del vecchio castello dei principi di Teora, il palazzo Vittamori e la chiesa dell'Immacolata. Danni gravissimi si verificarono anche a Nusco, a San Nicola Baronia, a San Sossio e a Zungoli, mentre altri crolli furono registrati a Carife, Ruvo del Monte e San Fele. Crolli parziali e lesioni gravi furono riscontrati negli edifici di Ascoli Satriano, Castel Baronia, Flumeri, Guardia dei Lombardi, San Nicola Baronia, Sant'Andrea di Conza, Sant'Angelo dei Lombardi e Vallata.[1]

Complessivamente risultarono danneggiamenti in 53 comuni di cui 41 in provincia di Avellino e 12 in provincia di Potenza. Il sisma fu avvertito anche a Napoli, nell'Abruzzo e nel Lazio meridionale e nella Puglia settentrionale. In totale si registrarono una cinquantina di vittime, di cui 40 nella sola Calitri.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G., Sgattoni G. e Valensise G., CFTI5Med, Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (461 a.C.-1997) e nell’area Mediterranea (760 a.C.-1500): terremoto del 7 giugno 1910, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, 2018.
  2. ^ Martinelli G., Notizie sui terremoti osservati in Italia durante l’anno 1910 (PDF), in Bollettino della Società Sismologica Italiana, vol. 17, Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, 1913.

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