The Lion King: The Gift

The Lion King: The Gift
colonna sonora
ArtistaBeyoncé
Pubblicazione19 luglio 2019
Durata54:00
Dischi1
Tracce27
Genere[1]Hip hop
Contemporary R&B
Musica africana
EtichettaParkwood, Columbia
ProduttoreBeyoncé, Bubele Boii, Danja, Dave Hamelin, Derek Dixie, DJ Khaled, DJ Lag, Diplo, Hykeem Carter, Ilya, Labrinth, Magwenzi, Moses Boyd, Nicky Davey, Northboi Oracle, P2J, Picard Brothers, Sounwave, Syd, Teo Halm, Tim Suby
Formatidownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[3]
(vendite: 10 000+)
Beyoncé - cronologia
Album successivo
(2022)
Singoli
  1. Spirit
    Pubblicato: 10 luglio 2019
  2. Brown Skin Girl
    Pubblicato: 23 luglio 2019
  3. Black Parade
    Pubblicato: 19 giugno 2020

The Lion King: The Gift è una colonna sonora della cantautrice statunitense Beyoncé, pubblicata il 19 luglio 2019 dalla Parkwood Entertainment e dalla Columbia Records, per il film del 2019 Il Re Leone.

Nel progetto discografico sono presenti il brano colonna sonora del film, Spirit, candidato ai Golden Globe,[4] Critics' Choice Awards,[5] e Grammy Award,[6] la collaborazione Brown Skin Girl, riconosciuta con il Grammy al miglior videoclip, e il singolo Black Parade, vincitore del Grammy Award alla miglior interpretazione R&B.[7]

Dal progetto è stato tratto il visual-album Black Is King.[8]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Beyoncé ha definito l'album "cinema sonico" e ha affermato che l'album "è influenzato da tutto, R&B, pop, hip hop e afrobeat".[9] Beyoncé ha anche dichiarato che "ha voluto inserire tutti nell'album per collegare la trama", che le canzoni sono state ispirate dalla trama del remake e che "dà all'ascoltatore la possibilità di immaginare le scene, ascoltando una nuova interpretazione contemporanea".[9] Le canzoni sono state prodotte da produttori africani, Beyoncé ha giustificato ciò dicendo che "l'autenticità e il cuore sono importanti", poiché il film è ambientato in Africa.[9]

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 luglio 2019 è stato rivelato che Beyoncé ha prodotto e curato un album intitolato The Lion King: The Gift, che presenta nuove canzoni ispirate al film, nonché Spirit dalla colonna sonora ufficiale del film.[9]

La tracklist è stata rivelata via i social media della cantante il 16 luglio 2019.[10] Il 16 settembre 2019, Beyoncé ha pubblicato uno speciale televisivo per la ABC, intitolato Beyoncé Presents: Making the Gift, che documenta la creazione dell'album e il suo viaggio in Egitto, Nigeria, Sudafrica e negli Stati Uniti d'America.[11]

Beyoncé all'anteprima del film Il re leone nel 2019.

Visual-album Black Is King[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Black Is King.

Il 31 luglio 2020 su Disney+ esce Black Is King, un visual-album ispirato alle canzoni dell'album.[8] Realizzato dalla Walt Disney Pictures e dalla Parkwood Entertainment,[12] il film presenta al suo interno i video dei brani presenti nel progetto discografico, in cui vi sono cameo di personaggi famosi, tra cui Mr Eazi, Kelly Rowland, Wizkid, Lupita Nyong, Naomi Campbell, Pharrell Williams, Burna Boy, Tiwa Savage, Jessie Reye.[13] Nel film sono inoltre presenti il marino Jay-Z, la figlia Blue Ivy e la madre Tina Knowles.[14]

Il film ha ricevuto il plauso della critica, con elogi per la regia di Beyoncé, la fotografia, la colonna sonora, i costumi e i temi culturali affrontati, venendo riconosciuto con un Primetime Emmy Awards,[15] un Art Directors Guild Awards,[16] un Set Decorators Society of America Awards,[17] e venendo candidato a un Grammy Awards.[18]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Descrivendolo come un album che "mostra abilmente i gusti musicali eccellenti della cantante, piuttosto che un album di Beyoncé per sé", Alexis Petridis del The Guardian ha scritto che The Lion King: The Gift "è una colonna sonora alternativa" alla colonna sonora ufficiale, e che i brani di apertura Bigger e Find Your Way Back sembrano riff di Circe of Life del film d’animazione originale.[19] "L'album è l'evento che il film vorrebbe essere", ha affermato Carl Wilson della rivista Slate, sostenendo che The Gift "funziona meglio se ci si dimentica che esiste anche il remake" e ha incoraggiato gli ascoltatori a "guardarlo come una nuova prospettiva di Beyoncé".[20] "Un ambizioso album che dice più del film sulla famiglia, la tradizione, la responsabilità e l'Africa", ha dichiarato Mikael Wood del Los Angeles Times. "Nessuno si impadronisce di uno spazio culturale come Beyoncé. L'abbiamo testimoniato nel 2016 quando ha facilmente rubato la scena ai Coldplay durante la loro esibizione del Super Bowl. L’abbiamo visto l'anno scorso quando ha rinominato il festival musicale più prestigioso del mondo in Beychella. Ora lo rivedremo con The Gift”.[21]

Scrivendo per Variety, AD Amorosi ha affermato che "la produzione e la musicalità potrebbero non avere la stessa influenza avanguardista o strana dei suoi predecessori ma ciò che manca a The Lion King: The Gift nella confusione, si compensa con il sapore, il cuore e l'imponenza".[22] Per The Telegraph, Neil McCormick ha scritto che "The Gift è una chiassosa raccolta di brani".[23] Bernadette Giacomazzo di HipHopDX ha elogiato l'album, scrivendo che molte canzoni sono state in grado di rimanere indipendenti dal film. Confrontandolo alla colonna sonora di Black Panther, Giacomazzo ha dichiarato che l'album è "uno dei primi di Beyoncé in cui la creatività della signora Carter serve come vettore per un'altra visione creativa, piuttosto che come una visione creativa stessa. Nel complesso, funziona bene ed è un altro gioiello della sua corona".[24]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene Beyoncé abbia lavorato con produttori africani, è stata accusata di aver escluso produttori e musicisti nati in Kenya.[25]

Impatto[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti e produttori africani che hanno lavorato a The Lion King: The Gift, insieme ad altri, hanno parlato dell'impatto che l'album avrebbe avuto sulla musica africana negli Stati Uniti. Il produttore ghaniano GuiltyBeatz ha dichiarato che l’album avrebbe aperto le porte ad una maggiore diffusione di musica africana nel mercato americano e la cantante nigeriana Yemi Alade ha aggiunto che l'album sarebbe stato "un altro risveglio".[26] Il produttore nigeriano P2J ha descritto come l'album "cambierà il volto della musica", aggiungendo che Brown Skin Girl è "una delle prime canzoni della mia carriera che pensavo sarebbe stata molto speciale... È un grande momento per l'Africa".[27] L'artista sudafricano DJ Lag ha affermato che l'album ha "aperto le porte" e che il suo suono sarebbe stato "la prossima grande novità"[28]. Anthony Osae-Brown del Bloomberg ha dichiarato che con The Lion King: The Gift, Beyoncé sta domandando la "scena musicale nigeriana globale".[29] Tuma Basa ha definito l'uscita di The Lion King: The Gift "un momento cruciale", mentre il produttore nigeriano E-Kelly ha dichiarato che "creerà una nuova consapevolezza" e "aprirà una grande porta" favorendo l’entrata nella musica mainstream americana degli Afrobeat.[30]

Il brano Brown Skin Girl ha ispirato una challange virale chiamata "#brownskingirlchallenge", in cui donne e ragazze nere pubblicano foto e video di se stessi celebrando la propria pelle.[31][32] Celebrità come Ava DuVernay, Barbara Lee, Gabrielle Union e Lupita Nyong'o hanno partecipato alla challange.[33]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Grammy Awards[6]

NAACP Image Award[34]

  • 2020 – Miglior colonna sonora o compilation

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. James Earl Jonesbalance (mufasa interlude)
  2. BeyoncéBIGGER
  3. James Earl Jonesthe stars (mufasa interlude)
  4. BeyoncéFIND YOUR WAY BACK
  5. Chiwetel Ejioforuncle scar (scar interlude)
  6. Tekno, Lord Afrixana, Mr Eazi, Yemi AladeDON'T JEALOUS ME
  7. JD McCrary, Shahadi Wright Josephdanger (young simba & young nala interlude)
  8. Burna BoyJA ARA E
  9. JD McCrary, Chiwetel Ejioforrun away (scar & young simba interlude)
  10. Beyoncé, Kendrick LamarNILE
  11. Billy Eichner, Seth Rogen, JD McCrarynew lesson (timon, pumbaa & young simba interlude)
  12. Beyoncé, Jay-Z, Childish Gambino, Oumou GambaréMOOD 4 EVA
  13. Beyoncé Knowles Carter, Donald Gloverreunited (nala & simba interlude)
  14. Salatiel, Pharrell Williams, BeyoncéWATER
  15. Blue Ivy, Saint Jhn, Beyoncé, WizkidBROWN SKIN GIRL
  16. Beyoncé Knowles Carter – come home (nala interlude)
  17. Tiwa Savage, Mr EaziKEYS TO THE KINGDOM
  18. Donald Glover, John Kanifollow me (rafiki interlude)
  19. Beyoncé, Shatta Wale, Major LazerALREADY
  20. James Earl Jonesremember (mufasa interlude)
  21. BeyoncéOTHERSIDE
  22. Beyoncé Knowles Carter – war (nala interlude)
  23. Nija, Beyoncé, Busiswa, Yemi Alade, Tierra Whack, Moonchild Sanelly, DJ LagMY POWER
  24. Donald Glover, Chiwetel Ejioforsurrender (simba & scar interlude)
  25. 070 Shake, Jessie ReyezSCAR
  26. James Earl Jones, Alfre Woodard, Donald Gloveri'm home (mufasa, sarabi & simba interlude)
  27. BeyoncéSPIRIT - From Disney's "The Lion King"

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

The Lion King: The Gift ha debuttato alla seconda posizione della Billboard 200 con 54.000 unità, di cui 11.000 vendite pure. È diventato il nono album in top 10 di Beyoncé come solista; il suo secondo nuovo nei primi dieci posti del 2019: è così diventata la seconda artista a fare ciò durante l’anno solo dopo Future e l’unica femminile. Inoltre, grazie al rientro del suo album del 2016 Lemonade in top 10 di qualche mese prima, è diventata la prima artista ad aver avuto tre album nelle prime dieci posizioni nel 2019.[35]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2019) Posizione
Paesi Bassi[42] 100

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Neil Z. Yeung, The Lion King: The Gift, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 19 settembre 2019.
  2. ^ (EN) The Lion King: The Gift, su British Phonographic Industry. URL consultato il 28 luglio 2023.
  3. ^ (DA) The Lion King: The Gift, su IFPI Danmark. URL consultato il 3 aprile 2024.
  4. ^ (EN) Brooks Barnes e Nicole Sperling, ‘Marriage Story’ and ‘The Irishman’ Propel Netflix to Most Golden Globe Nominations, in The New York Times, 9 dicembre 2019. URL consultato il 31 agosto 2021.
  5. ^ (EN) Critics’ Choice Awards: ‘The Irishman’ Leads With 14 Nominations, su The Hollywood Reporter, 28 dicembre 2019. URL consultato il 31 agosto 2021.
  6. ^ a b (EN) 2020 Grammy Awards: The Full List Of Winners, su NPR.org. URL consultato il 31 agosto 2021.
  7. ^ (EN) Ellisse Shafer, Grammys 2021 Winners List, su Variety, 14 marzo 2021. URL consultato il 14 marzo 2021.
  8. ^ a b Barbara Visentin, Beyoncé e «Black Is King», progetto sull’orgoglio nero: «Credo che si possa spostare l’asse del mondo», su Corriere della Sera, 8 ottobre 2020. URL consultato il 31 agosto 2021.
  9. ^ a b c d (EN) Listen to Beyoncé’s Song “Spirit” From New Lion King Album, su Pitchfork. URL consultato il 29 luglio 2019.
  10. ^ 16 July 2019, Beyoncé ha svelato la tracklist del nuovo album "The Lion King: The Gift", su News Mtv Italia, 16 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  11. ^ (EN) Daniel Kreps, Daniel Kreps, Beyonce Announces 'Making the Gift' TV Special, su Rolling Stone, 15 settembre 2019. URL consultato il 31 agosto 2021.
  12. ^ Parkwood Entertainment - Wikiwand, su wikiwand.com. URL consultato il 3 agosto 2020.
  13. ^ (EN) Callie Ahlgrim, Beyoncé's 'Black Is King' is packed with gorgeous visuals, cameos, and pan-African details. Here's everything you may have missed., su Insider. URL consultato il 13 maggio 2022.
  14. ^ (EN) Claire Shaffer, Beyoncé Is Borrowing Some of Her Mother's Art Pieces for a Mysterious New Project, su Rolling Stone, 11 febbraio 2020. URL consultato l'8 maggio 2022.
  15. ^ (EN) Kirsten Chuba, ‘Black Is King,’ ‘Love, Death + Robots’ Among Juried Emmy Award Winners, su The Hollywood Reporter, 25 agosto 2021. URL consultato il 13 maggio 2022.
  16. ^ (EN) Carolyn Giardina, ‘Mank,’ ‘Tenet,’ ‘Da 5 Bloods’ Win Art Directors Guild Awards, su The Hollywood Reporter, 11 aprile 2021. URL consultato il 13 maggio 2022.
  17. ^ (EN) Ryan Gajewski, ‘Dune,’ ‘West Side Story’ Among Set Decorators Society of America Awards Nominees for Film, su The Hollywood Reporter, 18 gennaio 2022. URL consultato il 13 maggio 2022.
  18. ^ (EN) Charlotte Walsh, Beyoncé Leads the 2021 Grammys Awards With 4 Wins, su Vulture, 15 marzo 2021. URL consultato il 13 maggio 2022.
  19. ^ (EN) Alexis Petridis, Beyoncé: The Lion King: The Gift review – superstar shows impeccable taste, in The Guardian, 19 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  20. ^ (EN) Carl Wilson, Beyoncé’s Lion King Album Is the Event the Movie Wishes It Could Be, su Slate Magazine, 19 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  21. ^ (EN) Review: Beyonce's musical genius propels ambitious 'The Lion King: The Gift' soundtrack, su Los Angeles Times, 21 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  22. ^ (EN) A. D. Amorosi, A. D. Amorosi, Album Review: Beyoncé’s ‘The Lion King: The Gift’, su Variety, 19 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  23. ^ (EN) Neil McCormick, Beyoncé, The Lion King: The Gift, review – All hail the lion queen, in The Telegraph, 19 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  24. ^ HipHopDX- https://hiphopdx.com, Review: Beyoncé's "The Lion King: The Gift" Album Pads Her Legacy, su HipHopDX, 25 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  25. ^ (EN) Beyonce Allegedly Snubs Kenyan Artists on 'Lion King' Album, su The Urban Twist, 24 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  26. ^ (EN) Elias Leight, Elias Leight, Inside Beyoncé’s Bold Bet to Get Americans to Listen to African Music, su Rolling Stone, 19 luglio 2019. URL consultato il 15 settembre 2019.
  27. ^ (EN) Kemet High, How Afrobeats Is Influencing American Pop Music, According to Producer P2J, su Complex, 7 agosto 2019. URL consultato il 17 luglio 2023.
  28. ^ DJ Lag Talks Being Recruited by Beyonce for 'Lion King: The Gift' Album & Taking South African Music Worldwide, su Billboard. URL consultato il 15 settembre 2019.
  29. ^ Bloomberg - Are you a robot?, su bloomberg.com. URL consultato il 15 settembre 2019.
  30. ^ (EN) Elias Leight, Beyoncé’s ‘Lion King: The Gift’ Suggests a New Direction — and a New Challenge, su Rolling Stone, 16 luglio 2019. URL consultato il 17 luglio 2023.
  31. ^ Beyoncé & Blue Ivy Spark #BrownSkinGirlChallenge With 'Lion King'-Inspired Song, su Billboard. URL consultato il 15 settembre 2019.
  32. ^ (EN) Terry Carter Jr., The Viral #BrownSkinGirl Challenge Has Black Women Celebrating Their Beauty, su BuzzFeed, 22 luglio 2019. URL consultato il 17 luglio 2023.
  33. ^ (EN) Christobel Hastings, #BrownSkinGirlChallenge: All the best celebrity responses, su Stylist, 23 luglio 2019. URL consultato il 15 settembre 2019.
  34. ^ 51° NAACP Image Awards, su naacpimageawards.net. URL consultato il 31 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2020).
  35. ^ Ed Sheeran's 'No. 6' Spends Second Week at No. 1 on Billboard 200 Albums Chart, Beyonce & Nas Bow in Top 10, su Billboard. URL consultato il 29 luglio 2019.
  36. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Beyoncé - The Lion King: The Gift, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  37. ^ (EN) Beyoncé - Chart history (Billboard Canadian Albums), su Billboard. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  38. ^ (LV) Mūzikas Patēriņa Tops/ 30. nedēļa, su parmuziku.lv, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato il 10 ottobre 2019).
  39. ^ (LT) 2019 30-os SAVAITĖS (liepos 19-25 d.) ALBUMŲ TOP100., su agata.lt, AGATA. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  40. ^ (EN) Beyonce - The Lion King: The Gift, su elportaldemusica.es, El Portal de Música. URL consultato l'11 agosto 2020.
  41. ^ (EN) Beyoncé - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  42. ^ (NL) Jaaroverzichten – Album 2019, su dutchcharts.nl, Dutch Charts. URL consultato il 4 gennaio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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