Trasporti in Italia

Voce principale: Italia.

«[...] il trasporto costituisce una componente necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo del reddito.»

La rete dei trasporti in Italia comprende le seguenti infrastrutture: 156 porti, una rete ferroviaria di 24.299 km, una rete stradale (strade statali, regionali, provinciali, comunali) di 837.493 km, una rete autostradale di 6.966 km (2019) e 98 aeroporti[1].

Diagramma di confronto della crescita delle reti stradali e ferroviarie in Italia dal 1940 al 1985.[2]

Sistema stradale e autostradale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Autostrade in Italia e Strade statali in Italia.
Indicazioni generali limiti velocità in Italia.
  • totali: 654.676 km (1998)

Tutte le autostrade italiane sono asfaltate.

Le strade sono classificate sia dal punto di vista amministrativo (strada statale, strada regionale, strada provinciale e strada comunale) sia dal punto di vista tecnico-costruttivo (cat. B, cat. C, cat. D e E).

Le autostrade sono di categoria A e gestite o dall'ANAS o da società firmatarie di convenzioni con l'ANAS stesso.

La nomenclatura delle strade prevede che esse siano identificate dalle sigle: A, SS, SR, SP, SC seguite da un numero.

Il 2023 è l'anno che ha visto il record di transiti di TIR sulle autostrade italiane, a conferma del predominio del trasporto su gomma rispetto alle altre tipologie di trasporto in Italia[3].

Sistema ferroviario[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovie italiane e Trasporto ferroviario in Italia.
  • totale: 19.394 km, sono incluse la Sardegna e la Sicilia.
  • a scartamento standard: 18.071 km con uno scartamento di 1,435 m; le Ferrovie dello Stato operano su 16.014 km di binari standard (elettrificati 11.322 km)
  • a scartamento ridotto: 112 km con uno scartamento di 1,000 m, tutti elettrificati; 1.211 km con uno scartamento di 0,950 m dei quali 153 km sono elettrificati. (1998)

Trenitalia S.p.A. è l'azienda delle Ferrovie dello Stato Italiane (FS) che si occupa del trasporto di passeggeri in Italia. Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. è l'azienda delle FS che si occupa della gestione e del potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria nazionale.

Esistono altre società ferroviarie, che gestivano ferrovie concesse. Oggi, tuttavia la definizione ferrovia concessa è caduta in disuso e l'utilizzo risulta improprio poiché le dette ferrovie sono diventate tutte di proprietà regionale, le quali, a loro volta, le hanno riassegnate ad aziende in-house come EAV per la Campania, FT e FAL per Puglia e Basilicata, TPER per l'Emilia-Romagna.

La prima ferrovia italiana fu la ferrovia Napoli-Portici[4]: commissionata da re Ferdinando II delle Due Sicilie, fu inaugurata il 3 ottobre 1839.

Ferrovie AV-AC[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Alta velocità ferroviaria § Italia.

Al 30 giugno 2018 sono attivi 1467 km[5] di alta velocità ferroviaria in tutta Italia (di cui 895 km con velocità pari o superiore a 250 km/h).

Linee alta velocità attive:

Linee alta velocità in progetto o costruzione:

Collegamenti ferroviari con paesi confinanti[modifica | modifica wikitesto]

Sono attivi collegamenti ferroviari con tutti i paesi confinanti, escluso San Marino.

Stazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rete Ferroviaria Italiana, Grandi Stazioni e Centostazioni.

Le stazioni della rete ferroviaria italiana sono gestite da diverse società.

Per le stazioni più grandi di RFI è stata istituita la Grandi Stazioni che si occupa del loro rinnovamento (400 milioni di euro) e manutenzione.

Un'altra azienda, chiamata Centostazioni, si è occupata della riqualificazione e gestione di 103 stazioni più piccole di RFI. Le altre stazioni appartenenti al gruppo FSI sono gestite direttamente da RFI.

Le stazioni non di RFI sono gestite dalle ferrovie in concessione.

Trasporto pubblico locale[modifica | modifica wikitesto]

Sistemi di metropolitana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana in Italia.

Sistemi di ferrovie urbane, metropolitane e suburbane[modifica | modifica wikitesto]

Sistemi ettometrici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Funicolari italiane.

Funicolari[modifica | modifica wikitesto]

People mover[modifica | modifica wikitesto]

Esistono diversi altri impianti ettometrici in Italia come ad esempio ascensori pubblici e tappeti mobili.

Sistemi tranviari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Linee tranviarie italiane.

Elenco di città con un sistema tranviario:

Moltissimi sistemi tranviari sono stati soppressi nei decenni scorsi.

Sistemi filoviari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Linee filoviarie italiane.

Elenco di città con un sistema filoviario:

In costruzione:

Moltissimi sistemi filoviari sono stati soppressi nei decenni scorsi.

Sistemi su gomma[modifica | modifica wikitesto]

Praticamente tutte le città di medie e grandi dimensioni possiedono una rete urbana di autobus gestita dalle diverse società e una rete di taxi, anche gli NCC sono molto diffusi.

Venezia, per ovvie ragioni, invece possiede una rete di linee di navigazione.

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Porti d'Italia.

I principali porti italiani sono quelli di Napoli, Genova e Messina. Il porto numero uno per flusso di merci è Trieste.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporti in Italia.

Il principale hub della penisola è Roma Fiumicino. Altri aeroporti importanti a livello nazionale sono Milano Malpensa e Napoli Capodichino.

Al 2004 ne risultano attivi 98 dei quali 19 con più di un milione di passeggeri nel 2004. Altri due aeroporti non sono operativi (Lecce, Mantova) mentre un altro è dismesso (Pontedera).[1]

Hub[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporti con piste asfaltate[modifica | modifica wikitesto]

  • totale: 97

Lunghezza piste:

Aeroporti con piste non asfaltate[modifica | modifica wikitesto]

  • totale: 39

Lunghezza piste:

  • tra 1.524 e 2.437 m: 2
  • tra 914 e 1.523 m: 19
  • sotto 914 m: 18 (1999)

Compagnie aeree nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Compagnie aeree italiane.

Le principali sono:

Autolinee[modifica | modifica wikitesto]

Il settore del trasporto autobus di lunga distanza in Italia e stato liberalizzato nel 2013, passando da un regime di concessioni esclusive ad uno di autorizzazioni, non esclusive. Dal punto di vista autorizzativo c'è maggiore chiarezza e minore certezza normativa e soprattutto maggiore omogeneità contrattuale tra concorrenti. Il trasporto su autobus si è sempre limitato all'offerta in aree a bassa densità. Al contrario il trasporto ferroviario, ha una grande importanza sui corridoi densi tra grandi aree urbane. A rete attuale, il trasporto su autobus serve (direttamente o attraverso comuni vicini) due terzi della popolazione italiana. La rete di trasporto su autobus in Italia si è sviluppata in modo diverso a livello regionale, con un aumento dei collegamenti extraurbani e a lunga percorrenza.

La nascita delle compagnie aeree low cost negli anni novanta aveva già portato una rivoluzione nel sistema tariffario della lunga percorrenza, il cosiddetto yield management, in seguito adottato anche dal trasporto ferroviario. Anche le compagnie di autobus low cost presentano la stessa struttura organizzativa, simile al modello low cost aereo.

Nel mercato ci sono più di duecento compagnie di autolinee private che effettuano trasporto passeggeri. Le prime ad entrare nel mercato in Italia sono Marinobus e il gruppo Baltour-Sena-Eurolines, che offrono un servizio estensivo, collegando le principali città all'interno di una o più regioni e raggiungono anche destinazioni internazionali. A queste poi si aggiungono Megabus e Flixbus, compagnie europee note a livello internazionale che si sono espanse anche in Italia offrendo numerosi collegamenti in autobus.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b CNIT 2004[collegamento interrotto]
  2. ^ Atlante tematico d'Italia, Touring Club Italiano, 1990.
  3. ^ Non ci sono mai stati così tanti tir sulle autostrade italiane, su ilpost.it. URL consultato il 27 febbraio 2024.
  4. ^ https://www.panorama.it/news/cronaca/napoli-portici-180-anni-ferrovia-italiana-1839/
  5. ^ Istantanea sulla rete - Istantanea sulla rete - RFI, su rfi.it. URL consultato il 3 agosto 2018.
  6. ^ Paolo Beria, Andrea Debernardi, Il trasporto passeggeri su autobus per le lunghe distanze, in Traspol-Laboratorio di Politica dei Trasporti, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Leuzzi: "I trasporti in Italia", Italy. Parlamento. Camera dei deputati. Segretariato generale, ed. Ambiente e informatica: problemi nuovi della società contemporanea. Vol. 16. Servizio studi, legislazione e inchieste parlamentari, 1974.

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