Un'alma innamorata

Un'alma innamorata
CompositoreGeorg Friedrich Händel
Tonalitàre minore
Tipo di composizioneCantata
Numero d'operaHWV 173
Epoca di composizione1707
Durata media16 minuti
Organicosoprano, violino, basso continuo

Un'alma innamorata (HWV 173) è una cantata profana drammatica per soprano e strumenti scritta da Georg Friedrich Händel nel 1707. Altri cataloghi di musica di Händel hanno fatto riferimento al lavoro come HG liiB,92; e HHA v/5,97.[1]

Storia della composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro era stato scritto per Francesco Maria Marescotti Ruspoli perché fosse eseguito nella sua tenuta di campagna a Vignanello, vicino a Roma. La fattura del copista è del 30 giugno 1707.[1] È possibile che la parte del soprano sia stata composta per la cantante Vittoria Tarquini (con la quale Handel si dice che avesse avuto una relazione), ed è noto che Vittoria era tra gli ospiti della tenuta a Vignanello al tempo della composizione. Anche se non è certo, il testo della cantata potrebbe essere stato scritto dall'abate Francesco Mazziotti, che era il tutore del figlio maggiore di Ruspoli.

Struttura della composizione[modifica | modifica wikitesto]

Anche se il lavoro viene eseguito da una voce femminile, il testo non rivela se la "voce" del testo sia maschio o femmina. Il testo dice che un cuore che è fedele in amore si arrabbia quando viene ferito dall'amore, ma il cantante è felice perché ama più di un solo cuore e respinge le dure leggi e i rigori dell'amore (come definito da Cupido). Il lavoro è scritto per violino e tastiera (con occasionali marcature di basso figurato nel secondo movimento). La cantata contiene tre abbinamenti recitativo-aria.

Un'esecuzione della cantata richiede circa sedici minuti.

Movimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro consiste di sei movimenti:

Movimento Tipo Tonalità Metro Tempo Battute Testo Note
1 Recitativo 4/4 8 Un'alma innamorata, prigioniera d'amore, vive troppo infelice. Divien sempre maggiore il mal, che non intende, allor che nell'amar schiava si rende.
2 Aria re minore 3/8 140 Quel povero core, ferito d'amore sospira, se adira, se vive fedel.

Sia il solo dolore geloso timore, le pene e catene martire crudel.

Include le istruzioni "Da Capo" e "Fine".
3 Recitativo 4/4 7 E pur benché egli veda morta del suo servir, la speme istessa, vuole col suo languir, viver con essa.
4 Aria fa maggiore 4/4 Allegro 77 Io godo, rido e spero ed amo più d’un core e so ridir perché. Se segue il mio pensiero un vagabondo amore cercate voi dov’è. Include le istruzioni "Da Capo" e "Fine".
5 Recitativo 4/4 5 In quanto a me, ritrovo del riso ogni diletto, se sprezzo dell'amore le sue severe leggi, ed il rigore.
6 Aria si bemolle maggiore 3/8 37 Ben impari come se ama in amor chi vuol goder. Non ha pari alla mia brama il rigor del nume arcier. Tre sezioni (di 8, 8 e 21 battute) riportano l'indicazione di ripetizione. Termina in fa maggiore. Il ritmo sincopato denota l'indipendenza del cantante da Cupido. Il ritmo è quello di una sarabanda, con il violino e il cantante all'unisono.

Il numero di battute è il numero nel maniscritto, non inclusi i segni di ripetizione. Quanto sopra è tratto dal volume 52B, dell'edizione Händel-Gesellschaft.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Anthony Hicks (2001). "Handel, George Frideric". In Sadie, Stanley; Tyrrell, John. The New Grove Dictionary of Music and Musicians. x (2 ed.). London: Macmillan. p. 790

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ellen T. Harris, Handel's Italian Cantatas, in Handel Complete Cantatas, Stephanie True, Marco Vitale, Contrasto Armonico, II, Brilliant Classics, 2009, p. 6 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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