Uomo di Kennewick

Copia in gesso del cranio dell'uomo di Kennwick esposta al Museo Statale di Storia Naturale di Karlsruhe

L'uomo di Kennewick è lo scheletro umano fossile di un nativo americano vissuto 8500 anni fa, ritrovato negli Stati Uniti d'America, nel letto del fiume Columbia, presso Kennewick, nello Stato di Washington, il 28 luglio 1996[1][2].

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

I reperti vennero alla luce durante una gara di idroplano, grazie alla scoperta accidentale fatta da Will Thomas e David Deacy, due spettatori che assistevano all'evento. Il ritrovamento provocò una discussione sulla relazione tra i diritti religiosi dei nativi americani e il diritto alla ricerca archeologica: un gruppo di nativi americani, basandosi sulla protezione accordata alle loro sepolture dalla legge statunitense (il Native American Graves Protection and Repatriation Act), reclamò il diritto di proprietà su quei resti. Nel febbraio del 2004 la corte si pronunciò sul caso affermando che, in assenza di una relazione culturale tra i nativi viventi e i resti ritrovati, non ci sarebbe stato alcun vincolo per lo studio scientifico. Il 17 febbraio 2017 i resti dell'Uomo di Kennewick, noto anche come 'Vecchio Uomo'[3], sono stati restituiti alle tribù del popolo Shwoyelpi[4], anche detto popolo Colville, che ne rivendicano l'appartenenza[5].

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 2005 diversi scienziati studiarono il ritrovamento e individuarono il cranio come appartenente a un caucasoide ma nel 2015 venne comprovata l'ipotesi dell'origine americana. La datazione, effettuata col metodo del carbonio-14, ipotizzava che fosse vissuto tra 8430 e 9200 anni fa[6] a.e.v.. I risultati, in un primo momento, esclusero che potesse trattarsi di un nativo americano, ipotizzarono un'origine europea per quei resti, appartenuti a qualcuno giunto nel continente a seguito di una migrazione che aveva attraversato lo Stretto di Bering nell'ultimo periodo della Glaciazione Würm. Le pubblicazioni più recenti[7] hanno dapprima ipotizzato un'origine circumpacifica, tra cui le popolazioni Ainu e polinesiane, e poi hanno evidenziato la più probabile origine americana. Gli studi effettuati hanno permesso di individuarne la dieta nei 20 anni che avevano preceduto la morte: oltre a nutrirsi in prevalenza di mammiferi marini, l'uomo aveva bevuto acqua derivante dal discioglimento di ghiacciai. Poiché, all'epoca, il più vicino ambiente costiero dell'estensione glaciale cadeva in Alaska, questi elementi permettevano di dedurre uno stile di vita ad alta mobilità in vicinanza di ambienti marini delle coste settentrionali[8][9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Melissa Lee Phillips, Scientists finally study Kennewick Man, in BBC, 6 luglio 2005. URL consultato il 29 luglio 2017.
  2. ^ (EN) Doug MacGowan, The Story of Kennewick Man: From Discovery to Reburial, su historicmysteries.com, 13 gennaio 2015. URL consultato il 29 luglio 2017.
  3. ^ Ancient Man, traducibile come 'Vecchio Uomo' è il nome che i Nativi Americani hanno dato ai resti ritrovati nei pressi di Kennewick.
  4. ^ Definizione di Colville https://en.wikisource.org/wiki/The New International Encyclopædia/Colville
  5. ^ Cfr. l'articolo su The Indigenous American Archiviato il 1º aprile 2018 in Internet Archive. e il Comunicato stampa del Museum
  6. ^ (EN) Morten Rasmussen, Martin Sikora, Anders Albrechtsen, Thorfinn Sand Korneliussen, J. Víctor Moreno-Mayar, G. David Poznik, Christoph P. E. Zollikofer, Marcia S. Ponce de León, Morten E. Allentoft, Ida Moltke, Hákon Jónsson, Cristina Valdiosera, Ripan S. Malhi, Ludovic Orlando, Carlos D. Bustamante, Thomas W. Stafford Jr, David J. Meltzer, Rasmus Nielsen e Eske Willerslev, The ancestry and affiliations of Kennewick Man, in Nature. International Journal of Science, giugno 2015. URL consultato il 1º aprile 2018.
  7. ^ Per una storia delle pubblicazioni si veda la pagina del Burke Museum
  8. ^ (EN) Douglas Preston, The Kennewick Man Finally Freed to Share His Secrets, in Smithsonian, settembre 2014. URL consultato l'8 novembre 2014.
  9. ^ (EN) curatore Douglas W. Owsley e Richard L. Jantz Dixon, E. James, Heaton, Timothy H., Lee, Craig M., Fifield, Terence E., Brenner, Joan, Coltrain, Kemp, Brian M., Owsley, Douglas W., Parrish, Eric, Turner, Christy , Edgar, J. H. Heather, Worl, Rosita K., Smith David G., Farmer, G. Lang,, chapter 29, in Evidence of maritime adaptation and coastal migration from southeast Alaska, Kennewick Man, The Scientific Investigation of an Ancient American Skeleton, Texas A&M University Press, 2014, p. 680, ISBN 978-1-62349-200-7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Richard Dawkins, Unweaving the Rainbow: Science, Delusion and the Appetite for Wonder, Boston 2000.
  • (EN) David Hurst Thomas, Skull Wars: Kennewick Man, Archaeology, and the Battle for Native American Identity, New York 2000.
  • (EN) James C. Chatters, Ancient Encounters: Kennewick Man & the First Americans, New York 2002.
  • Sandra Busatta, "La guerra delle ossa: la controversia sull'Uomo di Kennewick Archiviato il 21 novembre 2008 in Internet Archive.", in Antrocom. Online Journal of Anthropology 2,1 (2006), pp. 37–43.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]