Uto Ughi

Uto Ughi nel 1970

Uto Ughi, all'anagrafe Bruto Diodato Emilio Ughi[1] (Busto Arsizio, 21 gennaio 1944), è un violinista e musicista italiano, considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana contemporanea.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Uto Ughi è nato a Busto Arsizio da Bruno Ughi, avvocato originario di Pirano in Istria, e da Maria Miana, nativa di Voltago Agordino. Ha iniziato da piccolo («a 6-7 anni» dice lui stesso) lo studio della musica e del violino presso la Scuola di musica "Giovanni Battista Pergolesi" a Varese, sotto la guida di Ariodante Coggi, debuttando a soli sette anni al Teatro Lirico di Milano e imponendosi subito all'attenzione della critica e del pubblico come uno straordinario talento.[2] Ha studiato con George Enescu a Parigi, con Corrado Romano a Ginevra, con Yvonne Astruc e Riccardo Brengola all'Accademia Chigiana di Siena, incontrando nel ricco ambiente culturale senese Andrés Segovia e Pablo Casals.[3]

Nel corso della sua carriera si è esibito con le maggiori orchestre del mondo (tra cui la Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Bayerischer Rundfunk, i Filarmonici di Roma e l'Orchestra Rai di Torino) e sotto la direzione dei più prestigiosi direttori, tra cui Celibidache, Giulini, Prêtre, Sawallisch, Sinopoli, Kondrašin, Haitink, Rostropovich, Maazel e Davis. Particolari consensi ha riscosso al Festival di Salisburgo e in India, con l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta.[4][5][6]

Uto Ughi, oltre ad una prolifica attività concertistica sia in Italia che all'estero, ha dato vita a diversi festival e rassegne musicali, quali "Omaggio a Venezia" (1976), finalizzato alla raccolta di fondi per il restauro dei monumenti della città e "Omaggio a Roma" (1999-2002), per la diffusione del patrimonio musicale. Dal 2003 gli scopi di tali eventi sono stati ripresi nel festival "Uto Ughi per Roma", del quale Ughi è fondatore e direttore artistico. Da ricordare anche l'istituzione, con Bruno Tosi, del premio "Una vita per la Musica".[7]

Il 4 settembre 1997 gli viene conferita dal Presidente della Repubblica l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti in campo artistico, mentre nell'aprile del 2002 riceve la Laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazioni. Fra le altre onorificenze ricevute da Uto Ughi, vi sono il titolo di Accademico di Santa Cecilia (1978), di Commendatore della Repubblica (18 febbraio 1981, conferitogli dal presidente Pertini), di Grande Ufficiale (2 giugno 1985). Tra i riconoscimenti più significativi vi sono il premio "Una vita per la musica - Leonard Bernstein" (1997), il Premio "Galileo 2000" (2003), il Premio internazionale "Ostia Mare" di Roma (8 agosto 2003), il Premio America della Fondazione Italia USA (2015) e il Premio Internazionale Cicognini (2019).[8]

Uto Ughi nel 1970

Nel 2013 esce per Einaudi la sua autobiografia Quel diavolo di un trillo. Note della mia vita. Nel 2020 durante il lockdown per la pandemia di COVID-19 è scelto dal Ministero degli Esteri per diffondere nel mondo un messaggio di promozione della cultura italiana assieme ad altre personalità del mondo musicale come Andrea Bocelli, Paolo Fresu, Renato Zero, Tiziano Ferro e Massimo Ranieri.[9]

Strumenti[modifica | modifica wikitesto]

Tra i violini suonati da Ughi, due strumenti sono oltremodo preziosi: lo Stradivari Van Houten-Kreutzer[10] del 1701, appartenuto al violinista omonimo al quale Beethoven aveva dedicato la Sonata in la maggiore op. 47, ed il Guarneri del Gesù Cariplo-Hennel-Rosé[11] del 1744, appartenuto ad Arthur Grumiaux. In passato ha posseduto anche lo Stradivari Sinsheimer-General Kyd-Perlman[12] (1714) e i Guarneri Kortschak; ex-Wurlitzer[13] (1739) e Ole Bull[14] (1744).

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Uto Ughi in concerto all'Università di Enna nel 2006

Dal 7 giugno 2008 Uto Ughi ha condotto su Rai 1 il programma Uto Ughi racconta la musica. Si trattava di una serie di dieci brevi episodi della durata fra i 15 ed i 20 minuti, trasmessi a mezzanotte. Il programma, registrato in varie location, si compone di tre parti: una breve spiegazione iniziale seguita dell'esecuzione di uno o più brani e conclusa da un'informale discussione fra il maestro ed un gruppo di giovani.

Il 13 giugno 2017, dal Teatro La Fenice, ha partecipato alla puntata Stanotte a Venezia della serie Stanotte a... condotta da Alberto Angela, in cui ha raccontato la vita di Vivaldi e interpretato alcuni brani da Le quattro stagioni[15]. Il 22 settembre 2018 Ughi è di nuovo ospite del programma di Angela svoltosi questa volta a Pompei; qui, nello scenario del Teatro Piccolo, il violinista racconta come il giovane Mozart, in viaggio a Napoli, fu ispirato dal Tempio di Iside per la composizione de Il flauto magico.[16]

Puntate di "Uto Ughi racconta la musica"[modifica | modifica wikitesto]

  1. 07/06/2008, Basilica di Santa Sabina all'Aventino a Roma - Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni
  2. 09/06/2008, Auditorium Conciliazione a Roma - Pablo de Sarasate, Fantasia su Carmen
  3. 10/06/2008, Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice a Venezia - Franz Schubert, La morte e la fanciulla
  4. 11/06/2008, Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice a Venezia - Franz Schubert, La morte e la fanciulla
  5. 13/06/2008, Basilica di Santa Sabina all'Aventino a Roma - Felix Mendelssohn, Concerto per violino e orchestra op. 64; Jules Massenet, Meditazione da Thaïs
  6. 14/06/2008, Auditorium Conciliazione a Roma - Niccolò Paganini, Concerto per violino in si minore n. 2 op. 7 "La campanella"; Camille Saint-Saëns, Introduzione e rondò capriccioso
  7. 16/06/2008, Tempio Kichijyouin a Manazuru - Johann Sebastian Bach, Ciaccona dalla Partita in re minore per violino solo BWV 1004
  8. 17/06/2008, Tokyo Metropolitan Art Space a Tokyo - Johannes Brahms, Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77
  9. 19/06/2008, Tokyo Metropolitan Art Space a Tokyo - Johannes Brahms, Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77
  10. 20/06/2008, Tempio Kichijyouin a Manazuru / Tokyo Metropolitan Art Space a Tokyo - Johann Sebastian Bach, Gavotta dalla Partita per violino n. 3 BWV 1006 e Concerto per due violini in re minore BWV 1043; Niccolò Paganini, Paganiniana.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Programmi radiofonici Rai[modifica | modifica wikitesto]

  • Stagione sinfonica Primavera, con Uto Ughi, orchestra sinfonica di Roma diretta da Ferruccio Scaglia, trasmessa il 6 febbraio 1958

Onorificenze e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si veda l'intestazione delle onorificenze: Cavaliere di Gran Croce
  2. ^ UGHI, Bruto, detto Uto in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 7 agosto 2018.
  3. ^ Uto Ughi, su Teatro Massimo Bellini Catania, 7 giugno 2018. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  4. ^ UGHI, Bruto, detto Uto in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  5. ^ Studio Vatore - http://www.studiovatore.com, Uto Ughi - Biografia, su utoughi.com. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  6. ^ Biografia Uto Ughi - Uto Ughi e i Filarmonici di Roma in concerto a Follina, in Uto Ughi e i Filarmonici di Roma in concerto a Follina. URL consultato il 2 dicembre 2018.
  7. ^ Radio Swiss Classic, su radioswissclassic.ch. URL consultato il 19 dicembre 2020.
  8. ^ Il Premio Internazionale Cicognini consegnato al Maestro Uto Ughi, su giornaledellamusica.it. URL consultato il 24 settembre 2019.
  9. ^ (EN) We Are Italy campaign launched - Lifestyle, su ANSA.it, 19 marzo 2020. URL consultato il 15 maggio 2020.
  10. ^ Stradivari "Van Houten-Kreutzer" su Cozio.com, su cozio.com. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2005).
  11. ^ Guarneri "Cariplo-Hennel-Rosé" su Cozio.com, su cozio.com. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2005).
  12. ^ Stradivari "Sinsheimer-General Kyd-Perlman" su Cozio.com, su cozio.com. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2010).
  13. ^ Guarneri "Kortschak; ex-Wurlitzer" su Cozio.com, su cozio.com. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2005).
  14. ^ Guarneri "Ole Bull" su Cozio.com, su cozio.com. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2007).
  15. ^ "Stanotte a ...Venezia" , lo speciale di Alberto Angela in onda su Rai Uno martedì sera, in VeneziaToday. URL consultato il 26 novembre 2018.
  16. ^ Ufficio Stampa - RAI1: ASPETTANDO STANOTTE A POMPEI, su ufficiostampa.rai.it. URL consultato il 26 novembre 2018.
  17. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  18. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  19. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., voce Ughi Uto, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. VIII, 1988, p. 122
  • Marcello Smarrelli (a cura di), Risonanze #1: Enrico Castellani & Uto Ughi, Milano, Skira (Accademia Nazionale di Santa Ceciia-Fondazione), 2006; [87 pp.]
  • Salvatore Costantino, George Enescu. Vita e musica; con un'intervista al Maestro Uto Ughi, Bologna, Clueb, 2008.
  • Attilio Piovano,Sapeva di erica, di torba e di salmastro, Palermo, rueBallu edizioni, 2009 (Prefazione di Uto Ughi).
  • Jean-Michel Molkhou, Uto Ughi, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp. 293–295.
  • Uto Ughi, Quel diavolo di un trillo, Note della mia vita, Torino, Giulio Einaudi editore, 2013.

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Controllo di autoritàVIAF (EN71579606 · ISNI (EN0000 0000 5950 9793 · SBN RAVV019824 · Europeana agent/base/14377 · LCCN (ENn81112096 · GND (DE134543904 · BNE (ESXX870892 (data) · BNF (FRcb13900632d (data) · J9U (ENHE987007315103705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81112096