Variazioni territoriali e amministrative di Abruzzi e Molise

Abruzzi e Molise dal 1811 al 1963

Le due regioni Abruzzo e Molise, in seguito all'unità italiana e sino al 1963 riunite in un unico compartimento statistico chiamato Abruzzi e Molise, subirono nel corso degli anni numerose e sostanziali variazioni territoriali, che a partire dal XIX secolo e fino al secondo dopoguerra andranno a ridisegnare più volte la geografia delle due regioni.

Abruzzo[modifica | modifica wikitesto]

Dal Giustizierato al 1799[modifica | modifica wikitesto]

Abruzzo Ulteriore e Citeriore

La nascita ufficiale di un nome unitario dei territori abruzzesi, nell'antichità divisi nelle due regioni del Sannio e del Piceno, fu sancita nel 1233 con la costituzione del giustizierato d'Abruzzo voluto da Federico II di Svevia, con capoluogo Sulmona. Il toponimo dell'Abruzzo provenne dalla contea d'Aprutium, che includeva il circondario di Teramo (Interamnia Praetuttiorum, dal nome del popolo italico dei Pretuzi). Il nuovo giustizierato era diviso in numerosi possedimenti feudali:

  • Contea di Popoli: confinante con la valle Peligna presso le gole della Maiella, era amministrata nel XIII secolo da Giacomo Cantelmo, il suo fondatore, e aveva i territori di Pacentro, Tocco di Casauria, Vittorito.
Abruzzo e Terra di Lavoro (1589)

Il giustizierato venne successivamente diviso in due province a nord e a sud del fiume Pescara: a nord l'Abruzzo Ulteriore, con capoluogo L'Aquila e a sud l'Abruzzo Citeriore, con capoluogo Chieti. La divisione includeva grossomodo le province di Teramo, l'Aquila e in parte quella di Pescara nell'Abruzzo Ulteriore, e la parte meridionale della provincia di Pescara e la provincia di Chieti in quello Citeriore.

Riordinamento amministrativo francese[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1809 i francesi riordinarono l'amministrazione del territorio del Regno di Napoli, comprendendo anche l'Abruzzo, che venne ripartito in Abruzzo Ultra I (Teramo e Penne), Ultra II (L'Aquila e Avezzano) e Citra (Chieti, Lanciano, Vasto). Vennero creati dei distretti e dei circondari, che durarono sino al 1860, quando questi vennero riordinati in circondari. I distretti francesi principali erano:

Abruzzo Ulteriore I[modifica | modifica wikitesto]

Abruzzo Ulteriore II[modifica | modifica wikitesto]

Abruzzo Citeriore[modifica | modifica wikitesto]

Riordinamento amministrativo del 1860[modifica | modifica wikitesto]

Il nuovo Stato unitario in un primo momento mantenne intatta la precedente divisione amministrativa, ridenominando le province con i nomi dei capoluoghi e sostituendo i distretti e i circondari preunitari con i nuovi circondari e mandamenti. Numerosi comuni subirono variazioni della denominazione per evitare sovrapposizioni con altri comuni omonimi del nuovo Stato, come nei casi dei comuni di Francavilla, divenuto Francavilla al Mare e Castellammare, divenuto Castellammare Adriatico.

Provincia di Aquila degli Abruzzi[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Chieti[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Teramo[modifica | modifica wikitesto]

La nuova provincia di Pescara con in rosso i comuni provenienti dal teramano, in giallo dal chietino e in azzurro dall'aquilano.

Nel 1927 fu istituita la provincia di Pescara, che andava contestualmente a unire i comuni di Pescara e Castellammare Adriatico. Nel nuovo ente confluirono dalla provincia teramana i comuni dell'ex circondario di Penne salvo quelli del mandamento di Bisenti, dal circondario di Chieti i mandamenti di Manoppello (salvo il comune di Roccamontepiano), San Valentino in Abruzzo Citeriore e Caramanico Terme, oltre allo stesso comune di Pescara, e dalla provincia aquilana i comuni di Bussi sul Tirino e Popoli.
Nello stesso anno i comuni del circondario di Cittaducale furono trasferiti dalla provincia aquilana all'istituenda provincia di Rieti, e con il provvedimento noto come Grande Aquila gli otto comuni di Arischia, Bagno, Camarda, Lucoli, Paganica, Preturo, Roio Piano e Sassa vennero uniti al comune aquilano. Nel 1928 anche il comune di Spoltore verrà unito a quello pescarese.

Contado di Molise e Principato Ultra

Nel secondo dopoguerra alcune scelte amministrative del precedente regime fascista vennero riviste, e nel 1947 Lucoli tornò a essere un comune autonomo da quello dell'Aquila, così come il comune Spoltore, anch'esso ricostituito lo stesso anno separandolo da Pescara.

Nel 1948 la Costituzione previde la realizzazione della regione Abruzzi e Molise, tuttavia nel 1963 fu decisa la separazione delle due regioni.

Molise[modifica | modifica wikitesto]

Il Molise, anticamente compreso in gran parte nella Regio IV, iniziò a essere considerato come entità autonoma in seguito alla conquista normanna nel XI secolo.

In seguito alle riforme amministrative volute da Giuseppe Bonaparte, il territorio venne suddiviso in distretti e circondari:

Unità d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'unità italiana e all'istituzione nel 1860 della provincia di Benevento, quindici comuni vennero trasferiti dalla provincia di Campobasso alla nuova provincia campana, e contestualmente tredici comuni della provincia di Terra di Lavoro appartenenti agli ex circondari di Venafro e Castellone furono trasferiti nella provincia di Campobasso.

Il Contado di Molise nella mappa di Mario Cartaro (XVII secolo)

Nel 1948 con la Costituzione veniva decretata l'istituzione della regione Abruzzi e Molise, ma nel 1963, in seguito alla decisione di istituire la regione molisana, si ricorse a una deroga alla norma che fissava un milione di abitanti come nucleo minimo per costituire una regione nonché una consultazione referendaria.

Nel 1970 venne istituita la provincia di Isernia con cinquantadue comuni provenienti dalla provincia di Campobasso.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

1852[modifica | modifica wikitesto]

In forza di un trattato di ridefinizione dei confini del 26 settembre 1840, pubblicato il 5 aprile 1852, il Regno delle Due Sicilie prese possesso del comune di Ancarano,[1] trasferito dalla delegazione di Ascoli alla provincia napoletana d'Abruzzo Ulteriore I (in seguito provincia di Teramo); inoltre acquistò il villaggio di Trimezzo che passò dalla comunità di Cascia a quella di Cittareale. Nei pressi dei Monti Gemelli, il confine di Stato venne definito lungo il torrente Castellano, mentre perse i villaggi di Tufo e Capodacqua, ora frazioni di Arquata del Tronto; anche la frazione di Casette passò dalla comunità di Cittaducale (Regno delle Due Sicilie) a quella di Rieti (Stato Pontificio). Variazioni minori interessarono alcune contrade passate dall'uno all'altro dei due Stati italiani preunitari.

1861[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo l'Unità d'Italia venne istituita la provincia di Benevento, formata da territori di quattro ex province napoletane: Contado di Molise (Abruzzi e Molise), Capitanata (Puglia), Principato Ulteriore e Terra di Lavoro (Campania). Il decreto luogotenenziale istitutivo del 17 febbraio 1861, firmato da Eugenio di Savoia Carignano, confermava quello garibaldino del 25 ottobre 1860.[2][3] Abruzzi e Molise cedettero così l'Alto Tammaro e l'Alto Fortore. A sua volta la provincia di Terra di Lavoro cedette parte dell'Alto Volturno alla provincia di Campobasso.

Comune Dalla regione Alla regione
Baselice Abruzzi e Molise Campania
Campolattaro
Casalduni[4]
Ponte
Castelpagano
Castelvetere[5]
Cercemaggiore
Circello
Colle[6]
Foiano[7]
Morcone
Pontelandolfo
Reino
San Lupo
Santa Croce di Morcone[8]
Sassinoro
Castellone[9] Campania Abruzzi e Molise
Cerro[10]
Colli[11]
Filignano
Montaquila
Pizzone[12]
Pozzilli[13]
Conca Casale
Presenzano
Rocchetta[14]
San Vincenzo[9]
Scapoli
Sesto[15]
Venafro

1878[modifica | modifica wikitesto]

Con regio decreto del 18 luglio 1878 il comune di Presenzano fu riannesso alla provincia di Terra di Lavoro in Campania.[16]

1927[modifica | modifica wikitesto]

Abruzzo e Molise nel 1928. La carta è una delle tavole eseguite dall'ufficio cartografico del Touring Club Italiano per l'Enciclopedia Italiana dell'Istituto Giovani Treccani.

Le variazioni territoriali adottate dal regime fascista, con regio decreto del 2 gennaio 1927, decurtarono Abruzzi e Molise del Cicolano e della conca d'Amatrice (circondario di Cittaducale). Questo vasto territorio (1.362 km²) confluì nella nuova provincia di Rieti, a sua volta sottratta all'Umbria (1923) per estendere il Lazio. La cessione fu parzialmente compensata dall'annessione di nuovi comuni dell'Alto Volturno smembrati dalla soppressa provincia di Terra di Lavoro. Tornò da Benevento a Campobasso il comune di Cercemaggiore, anticamente parte del distretto di Santa Croce di Morcone.[17] Nello stesso anno veniva istituita la provincia di Pescara trasferendovi 48 comuni (in seguito a successivi accorpamenti scesi a 46) dalle province di Teramo, Chieti e dell'Aquila.[18]

Comune Dalla regione Alla regione
Accumoli Abruzzi e Molise Lazio
Amatrice
Antrodoco
Borbona
Borgocollefegato[19]
Borgo Velino
Cantalice
Castel Sant'Angelo
Cittaducale
Cittareale
Fiamignano
Leonessa
Lugnano di Villa Troiana[20]
Micigliano
Pescorocchiano
Petrella Salto
Posta
Capriati a Volturno Campania Abruzzi e Molise
Cercemaggiore
Ciorlano
Fontegreca
Gallo[21]
Letino
Prata Sannita
Pratella

1945[modifica | modifica wikitesto]

Con decreto luogotenenziale dell'11 giugno 1945 venne istituita la provincia di Caserta che prese il posto dell'antica Terra di Lavoro. Abruzzi e Molise restituirono quindi i comuni annessi nel 1927, con la sola eccezione di Cercemaggiore che proveniva invece dalla provincia di Benevento.[16]

1963[modifica | modifica wikitesto]

L'intera provincia di Campobasso andò a formare la nuova regione Molise.

Variazioni della superficie regionale[modifica | modifica wikitesto]

Anno 1852 1861 1878 1927 1945 1963
Superficie 16.362 km² 16.569 km² 16.538 km² 15.406 km² 15.232 km² 10.795 km²
4.437 km²
Abruzzo
Molise

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Atto sovrano n. 3242 del 7 agosto 1852 di Ferdinando II.
  2. ^ Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia.
  3. ^ Portale della provincia di Benevento Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
  4. ^ Il comune di Ponte, soppresso all'epoca, fu ricostituito successivamente.
  5. ^ Dal 1863 Castelvetere in Val Fortore.
  6. ^ Dal 1863 Colle Sannita.
  7. ^ Dal 1863 Foiano di Val Fortore.
  8. ^ Dal 1883 Santa Croce del Sannio.
  9. ^ a b I comuni di Castellone e San Vincenzo si unirono in seguito nel comune di Castel San Vincenzo.
  10. ^ Dal 1863 Cerro al Volturno.
  11. ^ Dal 1863 Colli a Volturno.
  12. ^ Appartenuto all'Abruzzo Citeriore in epoca angioina.
  13. ^ Il comune di Conca Casale fu istituito successivamente.
  14. ^ Dal 1863 Rocchetta a Volturno
  15. ^ Dal 1863 Sesto Campano.
  16. ^ a b Adriana Caprio, Anna Giordano, Marcello Natale. Terra di Lavoro. Alfredo Guida Editore, Napoli, 2003.
  17. ^ Touring Club Italiano. Guida d'Italia. Abruzzo Molise.
  18. ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1
  19. ^ Dal 1960 Borgorose.
  20. ^ Il comune di Lugnano di Villa Troiana fu successivamente aggregato al comune di Rieti con il nome di Vazia.
  21. ^ Dal 1980 Gallo Matese.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]