Vavilov (vulcano sottomarino)

Vavilov
Carta geologica e geotettonica del Mediterraneo centrale
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altezza−730 m s.l.m.
Prominenza2 700 m
CatenaArco Eoliano (vulcanismo di retroarco)
Ultima eruzionePliocene
Ultimo VEI2 (stromboliana/vulcaniana)
Coordinate39°51′30″N 12°35′24″E / 39.858333°N 12.59°E39.858333; 12.59
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Vavilov
Vavilov

Il Vavilov è un vulcano sottomarino localizzato nel Mar Tirreno, tra la Penisola italiana e la Sardegna, 160 km sud-ovest del golfo di Napoli[1], battezzato in onore dello scienziato russo Nikolaj Ivanovič Vavilov[2].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il Vavilov è un vulcano inattivo[3]. La sua origine viene datata da 6-7 a 2 milioni di anni fa[4]. L'attività vulcanica associata all'Arco Eoliano è attribuita allo scivolamento della zolla africana sotto il Mar Tirreno.

Scoperto nel 1959 da V.P. Goncharov a bordo della nave di ricerca sovietica Akademik Vavilov, e battezzato in onore dello scienziato Nikolaj Ivanovič Vavilov, questo monte sottomarino è stato studiato di recente nell'ambito di un progetto strategico del CNR per mezzo di un multibeam, un sonar multifascio che irradia il fondo marino con onde acustiche perpendicolari alla rotta della nave permettendo così di rilevare una fascia di fondale di larghezza circa 4 volte la profondità dell'acqua[5].

Esteso per 33 km in lunghezza e 17 km in larghezza, si eleva per circa 2700 metri dal fondale marino raggiungendo con la sommità la quota di circa 730 metri sotto la superficie del Tirreno.[6] La base del Vavilov poggia sull'omonimo bacino a una profondità che varia da 3500 m a est, a 3200 m a ovest. Una caratteristica peculiare del vulcano è una forte asimmetria fra i due versanti, con una ripida inclinazione sul versante occidentale e una inclinazione più lieve sul fianco orientale.

Bacino del Vavilov[modifica | modifica wikitesto]

Il Vavilov sorge al centro di un'area batiale costituita dal bacino del Vavilov, caratterizzata da un basamento a crosta oceanica (o pseudo-oceanica) con uno spessore crostale ridotto a soli 10 km. La presenza di una crosta sottile è tipica del vulcanismo di retroarco, dove predominano le rocce tholeiitiche[7]. A oriente del bacino del Vavilov vi è un'altra area di crosta oceanica battezzata Bacino del Marsili in quanto vi è localizzato l'omonimo vulcano. I bacini di Marsili e Vavilov sono divisi da una soglia batimetrica con direzione nord-sud e spessore crostale superiore a 15 km. Si ritiene che il bacino del Vavilov costituisca la più profonda area di crosta oceanica nel Mar Tirreno, con una profondità di circa 3500 m.

Arco Eoliano, con linee di costa e isobate di 500 m. Isole Eolie in grigio e nome in carattere di colore nero; montagne sottomarine in carattere di colore rosso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robin C, Colantoni P, Gennesseaux M, Rehault JP (1987), Vavilov seamount: a mildly alkaline quaternary volcano in the Tyrrhenian Basin. Mar Geol, 78:125-136.
  2. ^ Esiste un'altra montagna sottomarina che porta il nome di "Nikolay Vavilov Seamount", localizzata nel Mare di Ochotsk (coordinate 46° 55' N e 150° 30' E) Marine Gazetteer Placedetails, su vliz.be. URL consultato il 30 luglio 2019.
  3. ^ Trua T., Serri G., Rossi P.L., Coexistence of IAB-type and OIB-type magmas in the southern Tyrrhenian back-arc basin: evidence from recent seafloor sampling and geodynamic implications - Coesistenza di magmi di tipo IAB e di tipo OIB nel bacino di retro-arco del Tirreno meridionale, in Memorie descrittive della Carta Geologica D’Italia, LXIV, 2004, pp. 83-96.
  4. ^ Aleksandr Moiseevich Gorodnit︠s︡kiĭ, Anomalous magnetic field of the World Ocean, CRC Press, 1995, pp. 195–198, ISBN 08-493-8937-2, ISBN 9780849389375
  5. ^ M.P. Marani, F. Gamberi, E. Bonatti (eds), From seafloor to deep mantle: architecture of the Thyrrhenian backarc basin, in: Memorie descrittive della Carta Geologica d'Italia, vol. LXIV, APAT, Servizio Geologico d'Italia, 2004, pp. 109-126 [1] Archiviato il 2 dicembre 2008 in Internet Archive.
  6. ^ Batimetria mediterranea: 7. Tirreno centro-meridionale, su naturamediterraneo.com. URL consultato il 25 luglio 2021.
  7. ^ Panza G.F. et al, Structure of the lithosphere-asthenosphere and volcanism in the Tyrrhenian Sea and surroundings, Mem. Descr. Carta Geol. d'It. XLIV (2004), pp. 29-56

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabiano Gamberi, Michael Marani, Vladimiro Landuzzi, Angelo Magagnoli, Daniela Penitenti, Mauro Rosi, Antonella Bertagnini, Alessio Di Roberto, Sedimentologic and volcanologic investigation of the deep Tyrrhenian Sea: preliminary results of cruise VST02, Annals of Geophysics, 49(2/3): 767-781, 2006 (pdf) (EN)
  • M. Marani ed F. Gamberi, Il giro della Terra in 100 giorni per svelare i segreti profondi del Mar Tirreno

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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