Venerdì

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Venerdì è il giorno della settimana tra il giovedì e il sabato. Il nome deriva dal latino Venĕris dies, giorno di Venere, dea dell'amore, dell'estetica, e dell'armonia.

Bassorilievo di Agostino di Duccio nella Cappella dei Pianeti del Tempio Malatestiano a Rimini, raffigurante Venere, astro governatore del venerdì, giorno tradizionalmente dedicato all'arte, alla bellezza e alle questioni d'amore.[1]

In altre lingue[modifica | modifica wikitesto]

Il nome inglese Friday e quello tedesco Freitag derivano dal nome della dea germanica Freia, divinità con qualche corrispondenza con la latina Venere e alla quale il venerdì era sacro.

In portoghese il nome è sexta-feira, dal latino liturgico feria sexta, in quanto in tale paese la riforma cristiana dei nomi dei giorni della settimana, per la quale la settimana inizia dalla domenica, ha soppiantato i nomi dedicati a divinità. Un'altra eccezione nel panorama romanzo è costituita dal sardo, il cui termine chenàpura deriva dal latino cena pura con riferimento al cibo preparato dagli ebrei nella vigilia del giorno successivo[2].

Festività correlate[modifica | modifica wikitesto]

Legati alle grandi religioni sono i seguenti venerdì:

Nella tradizione cristiana il venerdì, essendo il giorno della morte di Gesù, impone ai fedeli il rispetto di certe regole, alimentari e no, quali l'astinenza dalle carni.

Il venerdì nella tradizione e nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

I romani, in epoca imperiale, stabilivano il venerdì come giorno per pagare le tasse ed eseguire le condanne a morte.

Nella tradizione cattolica il venerdì è giorno di astinenza dalle carni, in ricordo della morte di Gesù Cristo. Secondo una superstizione diffusa nei paesi cristiani il venerdì è giorno infausto. In particolare, sono considerate particolarmente sfortunate le date venerdì 13 o venerdì 17. Al contrario, nei paesi di cultura islamica, il venerdì è il giorno dedicato alla preghiera.

C'è chi invece considerava il venerdì un giorno fortunato a prescindere dalla data del calendario in cui cadeva: il navigatore Cristoforo Colombo, ad esempio, salpò dal porto di Palos un venerdì[3]. Per i siciliani invece il nato nel giorno di venerdì è un "vinnirinu" (traducibile in "venerdino"), e sarà un uomo valoroso e fortunato[4].

Nei paesi slavi alcune località sono chiamate con il nome di questo giorno della settimana, perché in questo giorno vi si svolgeva il mercato: ad esempio Piątek in Polonia.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I giorni della settimana e il loro valore simbolico, su ilcerchiodellaluna.it.
  2. ^ Giovanna Tonzanu, Sa limba sarda, su midesa.it. URL consultato il 19 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2017).
  3. ^ Venerdì 17, una giornata temuta - Tgcom, su tgcom.mediaset.it. URL consultato il 25 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2008).
  4. ^ articolo su le tradizioni.net riguardante (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2008).
  5. ^ (PL) Franciszek Paprocki, Piątek; rzut oka na przeszłość miasta i jego stan obecny, 1937.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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