Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana

Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
Palazzo Chigi, sede del Governo.
StatoBandiera dell'Italia Italia
TipoVicecapo del governo
In caricaAntonio Tajani
Matteo Salvini
da22 ottobre 2022
Istituito23 agosto 1988
Nominato dapresidente della Repubblica Italiana
SedePalazzo Chigi, Roma
IndirizzoPiazza Colonna, 270
Sito webwww.governo.it

Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri è chiamato a coadiuvare e, in caso di necessità, a sostituire temporaneamente il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

Tale carica non è espressamente citata nella Costituzione (che menziona soltanto il Presidente del Consiglio e i ministri) ed è formalmente equiparata a quella di un ministro senza portafoglio.

Innanzitutto il Consiglio dei ministri può attribuire a uno o più ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, le funzioni di vicepresidente o vicepresidenti del Consiglio. La funzione del vicepresidente (o del vicepresidente più anziano se sono più di uno) consiste nello svolgere le funzioni di supplente del presidente, sostituendolo in caso di assenza o di impedimento temporaneo (art. 8 della legge n. 400/1988); se in un governo non è stato nominato il vicepresidente la supplenza, salvo diversa indicazione espressa direttamente dal Presidente del Consiglio, spetta al ministro più anziano d'età.

Generalmente, nei governi di coalizione, la carica di vicepresidente è ricoperta dal capo del secondo partito o, comunque, da un autorevole esponente dello stesso.

Impedimento e supplenza del Presidente del Consiglio[modifica | modifica wikitesto]

L'articolo 8 della legge 23 agosto 1988, n. 400[1], disciplina il caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, stabilendo che la supplenza spetti al vicepresidente del Consiglio dei ministri.

Nel caso in cui siano nominati più vicepresidenti, la supplenza spetta al vicepresidente più anziano secondo l'età.

Qualora non venga nominato un vicepresidente del Consiglio, la supplenza spetta, in assenza di diversa disposizione da parte del Presidente del Consiglio, al ministro più anziano secondo l'età.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo vicepresidente del Consiglio dopo il referendum istituzionale del 1946 fu Pietro Nenni, nel governo De Gasperi I, che restò in carica dal 10 dicembre 1945 fino al 14 luglio 1946.

I governi De Gasperi IV e De Gasperi V furono i governi con il numero più alto di vicepresidenti del Consiglio, tre in entrambi.

Nei governi Berlusconi I, Berlusconi II, Berlusconi III, Prodi II e Conte I erano presenti contemporaneamente due vicepresidenti del Consiglio, così come nell'attuale governo Meloni.

Elenco[modifica | modifica wikitesto]

Nota: in caso di più vicepresidenti in carica in uno stesso governo, essi sono elencati in ordine alfabetico in base al cognome.

Titolare/i Partito Mandato Governo Leg.
Inizio Fine
- Carica vacante - 14 luglio 1946 1º giugno 1947 De Gasperi II[2]
De Gasperi III[3]
AC
1 Luigi Einaudi[4]
(1874-1961)
Partito Liberale Italiano 1º giugno 1947 24 maggio 1948 De Gasperi IV
2 Randolfo Pacciardi
(1899-1991)
Partito Repubblicano Italiano
3 Giuseppe Saragat
(1898-1988)
Partito Socialista dei Lavoratori Italiani
4 Attilio Piccioni
(1892-1976)
Democrazia Cristiana 24 maggio 1948 27 gennaio 1950 De Gasperi V I
5 Giovanni Porzio
(1873-1962)
Partito Liberale Italiano
(3) Giuseppe Saragat[5]
(1898-1988)
Partito Socialista dei Lavoratori Italiani
- Carica vacante - 27 gennaio 1950 26 luglio 1951 De Gasperi VI[3]
(4) Attilio Piccioni
(1892-1976)
Democrazia Cristiana 26 luglio 1951 17 agosto 1953 De Gasperi VII
De Gasperi VIII II
- Carica vacante - 17 agosto 1953 10 febbraio 1954 Pella[6]
Fanfani I[7]
(3) Giuseppe Saragat
(1898-1988)
Partito Socialista Democratico Italiano 10 febbraio 1954 20 maggio 1957 Scelba
Segni I
6 Giuseppe Pella[8]
(1902-1981)
Democrazia Cristiana 20 maggio 1957 2 luglio 1958 Zoli
7 Antonio Segni[9]
(1891-1972)
Democrazia Cristiana 2 luglio 1958 16 febbraio 1959 Fanfani II III
- Carica vacante - 16 febbraio 1959 26 luglio 1960 Segni II[10]
Tambroni[11]
(4) Attilio Piccioni[12]
(1892-1976)
Democrazia Cristiana 26 luglio 1960 5 dicembre 1963 Fanfani III
Fanfani IV
Leone I IV
8 Pietro Nenni
(1891-1980)
Partito Socialista Italiano 5 dicembre 1963 25 giugno 1968 Moro I
Moro II
Moro III
- Carica vacante - 25 giugno 1968 13 dicembre 1968 Leone II[13] V
9 Francesco De Martino
(1907-2002)
Partito Socialista Italiano 13 dicembre 1968 6 agosto 1969 Rumor I
10 Democrazia Cristiana 6 agosto 1969 27 marzo 1970 Rumor II
(9) Francesco De Martino
(1907-2002)
Partito Socialista Italiano 27 marzo 1970 18 febbraio 1972 Rumor III
Colombo
- Carica vacante - 18 febbraio 1972 26 giugno 1972 Andreotti I[14]
11 Mario Tanassi[9]
(1916-2007)
Partito Socialista Democratico Italiano 26 giugno 1972 8 luglio 1973 Andreotti II VI
- Carica vacante - 8 luglio 1973 23 novembre 1974 Rumor IV[15]
Rumor V[15]
12 Ugo La Malfa
(1903-1979)
Partito Repubblicano Italiano 23 novembre 1974 12 febbraio 1976 Moro IV
- Carica vacante - 12 febbraio 1976 21 marzo 1979 Moro V[16]
Andreotti III[16]
Andreotti IV[16]
VII
(12) Ugo La Malfa[17]
(1903-1979)
Partito Repubblicano Italiano 21 marzo 1979 26 marzo 1979[18] Andreotti V
- Carica vacante - 26 marzo 1979 4 agosto 1983 Andreotti V[16]
Cossiga I[19]
Cossiga II[20]
Forlani[20]
Spadolini I[21]
Spadolini II[21]
Fanfani V[21]
VIII
13 Arnaldo Forlani
(1925-2023)
Democrazia Cristiana 4 agosto 1983 18 aprile 1987 Craxi I
Craxi II
IX
- Carica vacante - 18 aprile 1987 29 luglio 1987 Fanfani VI[22]
14 Giuliano Amato[23]
(1938)
Partito Socialista Italiano 29 luglio 1987 13 aprile 1988 Goria X
15 Gianni De Michelis
(1940-2019)
Partito Socialista Italiano 13 aprile 1988 23 luglio 1989 De Mita
16 Claudio Martelli[24]
(1943)
Partito Socialista Italiano 23 luglio 1989 28 giugno 1992 Andreotti VI
Andreotti VII
- Carica vacante - 28 giugno 1992 11 maggio 1994 Amato I[25]
Ciampi[26]
XI
17 Roberto Maroni[27]
(1955-2022)
Lega Nord 11 maggio 1994 17 gennaio 1995 Berlusconi I XII
18 Giuseppe Tatarella[28]
(1935-1999)
Movimento Sociale Italiano
- Carica vacante - 17 gennaio 1995 18 maggio 1996 Dini[29]
19 Walter Veltroni[30]
(1955)
Partito Democratico della Sinistra
Democratici di Sinistra
18 maggio 1996 21 ottobre 1998 Prodi I XIII
20 Sergio Mattarella
(1941)
Partito Popolare Italiano 21 ottobre 1998 22 dicembre 1999 D'Alema I
- Carica vacante - 22 dicembre 1999 11 giugno 2001 D'Alema II[31]
Amato II[31]
21 Gianfranco Fini[32]
(1952)
Alleanza Nazionale 11 giugno 2001 23 aprile 2005 Berlusconi II XIV
22 Marco Follini
(1954)
Unione di Centro 2 dicembre 2004
(21) Gianfranco Fini[8]
(1952)
Alleanza Nazionale 23 aprile 2005 17 maggio 2006 Berlusconi III
23 Giulio Tremonti[33]
(1947)
Forza Italia
24 Massimo D'Alema[8]
(1949)
Democratici di Sinistra
Partito Democratico
17 maggio 2006 8 maggio 2008 Prodi II XV
25 Francesco Rutelli[30]
(1954)
La Margherita
Partito Democratico
- Carica vacante - 8 maggio 2008 28 aprile 2013 Berlusconi IV[34]
Monti[35]
XVI
26 Angelino Alfano[27]
(1970)
Il Popolo della Libertà
Nuovo Centrodestra
28 aprile 2013 22 febbraio 2014 Letta XVII
- Carica vacante - 22 febbraio 2014 1º giugno 2018 Renzi[36]
Gentiloni[37]
27 Luigi Di Maio[38]
(1986)
Movimento 5 Stelle 1º giugno 2018 5 settembre 2019 Conte I XVIII
28 Matteo Salvini[27]
(1973)
Lega
- Carica vacante - 5 settembre 2019 22 ottobre 2022 Conte II[39]
Draghi[40]
(28) Matteo Salvini[41]
(1973)
Lega 22 ottobre 2022 in carica Meloni XIX
29 Antonio Tajani[42]
(1953)
Forza Italia

Linea temporale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge 23 agosto 1988, n. 400, in materia di "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri."
  2. ^ Iginio Coffari (de facto in quanto ministro più anziano)
  3. ^ a b Carlo Sforza (de facto in quanto ministro più anziano)
  4. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro del bilancio e della programmazione economica e Ministro delle finanze.
  5. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro della marina mercantile.
  6. ^ Costantino Bresciani Turroni (de facto in quanto ministro più anziano)
  7. ^ Michele De Pietro (de facto in quanto ministro più anziano)
  8. ^ a b c Ricopre inoltre la carica di Ministro degli affari esteri.
  9. ^ a b Ricopre inoltre la carica di Ministro della difesa.
  10. ^ Umberto Tupini (de facto in quanto ministro più anziano)
  11. ^ Armando Angelini (de facto in quanto ministro più anziano)
  12. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro degli affari esteri dal 29 maggio 1962.
  13. ^ Attilio Piccioni (de facto in quanto ministro più anziano)
  14. ^ Silvio Gava (de facto in quanto ministro più anziano)
  15. ^ a b Giuseppe Lupis (de facto in quanto ministro più anziano)
  16. ^ a b c d Gaetano Stammati (de facto in quanto ministro più anziano)
  17. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro del bilancio e della programmazione economica.
  18. ^ Muore durante il mandato.
  19. ^ Salvatore Valitutti (de facto in quanto ministro più anziano)
  20. ^ a b Oddo Biasini (de facto in quanto ministro più anziano)
  21. ^ a b c Dante Schietroma (de facto in quanto ministro più anziano)
  22. ^ Oscar Luigi Scalfaro (de facto in quanto ministro più anziano)
  23. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro del tesoro.
  24. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro di grazia e giustizia dal 2 febbraio 1991.
  25. ^ Adriano Bompiani (de facto in quanto ministro più anziano) fino al 1º agosto 1992. Dal 1º agosto 1992 subentra Emilio Colombo, appena nominato ministro (de facto il ministro più anziano)
  26. ^ Paolo Barile (de facto in quanto ministro più anziano)
  27. ^ a b c Ricopre inoltre la carica di Ministro dell'interno.
  28. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro delle poste e delle telecomunicazioni.
  29. ^ Giovanni Rinaldo Coronas (de facto in quanto ministro più anziano)
  30. ^ a b Ricopre inoltre la carica di Ministro dei beni culturali.
  31. ^ a b Antonio Maccanico (de facto in quanto ministro più anziano)
  32. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro degli affari esteri dal 18 novembre 2004.
  33. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro dell'economia e delle finanze dal 22 settembre 2005 all'8 maggio 2006.
  34. ^ Altero Matteoli (de facto in quanto ministro più anziano)
  35. ^ Piero Gnudi (de facto in quanto ministro più anziano)
  36. ^ Pier Carlo Padoan (de facto in quanto ministro più anziano)
  37. ^ Claudio De Vincenti (de facto in quanto ministro più anziano)
  38. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro dello sviluppo economico e Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
  39. ^ Luciana Lamorgese (de facto in quanto ministro più anziano)
  40. ^ Renato Brunetta (de facto in quanto ministro più anziano)
  41. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
  42. ^ Ricopre inoltre la carica di Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Riferimenti normativi[modifica | modifica wikitesto]

  • Legge 23 agosto 1988, n. 400, in materia di "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri."

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]