Villa Torlonia (Avezzano)

Villa Torlonia
Villa Torlonia
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAvezzano
Indirizzovia XXIV Maggio
Caratteristiche
TipoVilla, parco storico
Superficie3,5637 ettari[1].
InaugurazioneXIX secolo
GestoreComune di Avezzano
Ingressipiazza Torlonia, via Roma
Mappa di localizzazione
Map

Villa Torlonia è un parco presente al centro del contesto urbano della città di Avezzano, in Abruzzo che, insieme all'adiacente parco di piazza Torlonia, costituisce una vasta area verde di oltre sei ettari[1][2]. Nella sua area sono presenti il giardino romantico, il museo della civiltà contadina e pastorale di Avezzano, il padiglione Torlonia, il palazzo Torlonia e la sezione di Archivio di Stato di Avezzano[3].

Il parco[modifica | modifica wikitesto]

Frammenti della statua originaria della Madonna dell'Incile
Super Landini a testa calda esposto nel parco

Nel parco della villa, esteso per oltre tre ettari, è possibile ammirare il giardino romantico con alberi e piante secolari di varie specie: abete, acacia, acero, agrifoglio, alloro, betulla, bosso, cedro del Libano, forsizia, frassino, ginkgo, mahonia, paulownia, platano, quercia, sambuco, tasso e tiglio. Alcuni frammenti di capitelli in pietra e della statua originale della Madonna dell'Incile innalzata nel 1876 su progetto di Carlo Nicola Carnevali e crollata con il terremoto del 1915 sono esposti lungo i viali del parco[4].

Ingresso della neviera

Voluta da Alessandro Torlonia insieme al palazzo omonimo, la villa è stata impostata al recupero di alcuni valori paesaggistici che hanno attinto al modello del giardino all'italiana ma soprattutto all'aspetto pittoresco e suggestivo del giardino romantico. Aspetti questi che hanno trovato maggiore risalto all'inizio del XX secolo quando Benedetto Croce nel 1912 favorì l'estensione della legge 364, primo dispositivo a tutela dei beni culturali[5], ai parchi e ai giardini italiani[6].

Il padiglione Torlonia

Insieme a piazza Torlonia, giardino pubblico adiacente esteso per circa altri due ettari, rappresenta uno dei polmoni verdi della città. I grandi edifici all'interno del parco, originariamente utilizzati come magazzini e granai vengono impiegati per mostre, fiere e varie attività culturali. La moderna palazzina di vetro, edificata dopo il sisma del 1915, ospita la sala convegni intitolata ad Antonio Picchi, commissario e poi presidente dell'azienda regionale ARSSA[7] che permise un consistente restauro della villa alla fine degli anni novanta del XX secolo. Nel giardino è esposta la raccolta dei mezzi agricoli utilizzati dai primi contadini del Fucino per dissodare ed arare il terreno e per trebbiare il grano e il granturco. Un laghetto artificiale si trova dinanzi all'Immacolata Concezione, scultura in ghisa realizzata da un laboratorio napoletano. La ghiacciaia, detta anche neviera, è stata fatta costruire da Torlonia alla fine dell'Ottocento per la conservazione di alcuni alimenti.

Con delibera del 27 gennaio 2015 l'ente Regione Abruzzo ha di fatto conferito la gestione di villa Torlonia e di tutte le pertinenze al comune di Avezzano[8][9]. Fu il bisnipote del prosciugatore del lago, il principe Alessandro Torlonia, a concedere il parco e il palazzo di famiglia al comune di Avezzano nel 1950 e, per motivi personali nel 1978, prima all'ente Fucino e infine alla Regione Abruzzo.

Il padiglione Torlonia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Padiglione Torlonia.

Il padiglione Torlonia, impropriamente detto "casino di caccia" o "chalet", è una struttura in legno a pianta ottagonale realizzata in stile liberty dai falegnami romani Frosini e Boccaccini nel 1891[10]. Fu acquistato da Alessandro Torlonia per abbellire la sua villa. All'interno furono collocati i numerosi reperti archeologici emersi durante il prosciugamento del lago Fucino. Dopo alcuni anni dal terremoto della Marsica del 1915 fu allestito al suo interno il museo della civiltà contadina e pastorale[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Antonino Petrucci, La riforma agraria nel Fucino. Il nuovo palazzo degli uffici dell'Ente Fucino, su site.it, 6 giugno 2020. URL consultato il 19 giugno 2020.
  2. ^ Restyling di piazza Torlonia…, su marsicalive.it, Marsica Live, 6 ottobre 2017. URL consultato il 10 giugno 2020.
  3. ^ Masterplan: c'è anche villa Torlonia, su abruzzoweb.it. URL consultato il 16 giugno 2016.
  4. ^ Altobelli, p. 28.
  5. ^ Legge 20 giugno 1909, n. 364, su archeologia.beniculturali.it. URL consultato il 16 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
  6. ^ Tutela del paesaggio dai singoli Stati italiani alla legge Croce sul patrimonio artistico e paesaggistico, su instoria.it. URL consultato il 16 giugno 2016.
  7. ^ Bollettino Ufficiale Regione Abruzzo, su bura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 7 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2020).
  8. ^ Sindaco Avezzano, dopo 100 anni parco Torlonia alla città, su ansa.it, Ansa, 16 aprile 2016. URL consultato il 18 aprile 2016.
  9. ^ Giardini del parco Torlonia finalmente fruibili per i cittadini. C'è l'ok del consiglio di Avezzano per la gestione dalla regione al comune, su comune.avezzano.aq.it, Comune di Avezzano, 6 febbraio 2024. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  10. ^ Palmieri, p. 95.
  11. ^ Museo della civiltà contadina e pastorale, su conoscere.abruzzoturismo.it, Conoscere.AbruzzoTurismo (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gabriele Altobelli, Il Parco Torlonia, una storia nel verde, Avezzano, ARSSA, 2003, SBN IT\ICCU\AQ1\0072564.
  • Simonetta Ciranna, Patrizia Montuori, Tempo, spazio e architetture. Avezzano, cento anni o poco più, Roma, Artemide, 2015, SBN IT\ICCU\IEI\0408772.
  • Eliseo Palmieri, Avezzano, un secolo di immagini, Pescara, Paolo de Siena editore, 2006, SBN IT\ICCU\TER\0011256.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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