Yves Mirande

Caricatura di Yves Mirande, del 1941

Yves Mirande, pseudonimo di Anatole Charles Le Querrec (Bagneux, 8 maggio 1876Parigi, 17 marzo 1957), è stato un commediografo, sceneggiatore e regista francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Yves Mirande nacque a Bagneux (Maine e Loira) l'8 maggio 1876.[1]

Iniziò a lavorare nel giornalismo, distinguendosi per l'acutezza, dopo di che entrò nella segreteria di un ministro come sotto-prefetto, ma preferì avvicinarsi al mondo dello spettacolo[2], dapprima dedicandosi al teatro con la scrittura di commedie piacevoli, brillanti e di successo, come Il cacciatore della casa di Maxim (1920), Il buco nel muro (1929)[3].

Scrisse complessivamente centodiciotto copioni di commedie per il teatro, oltre a libretti per operette, pezzi di boulevard e, dopo l'avvento del sonoro, soggetti e sceneggiature per il cinema[3].

Successivamente esordì alla regia con Quel diavolo di ragazza (1935), dopo di che diresse una ventina di film[3]. Fece parte della colonia francese di Hollywood per alcuni mesi, poi al suo rientro in patria collaborò con la Paramount Pictures con la carica di direttore artistico[2].

Mirande si dimostrò un artista versatile e nel 1935 realizzò sceneggiature, dialoghi, adattamenti, oltre alle regie[2].

Il suo maggiore successo cinematografico risultò Dietro la facciata (1939), un pregevole giallo alla Georges Simenon[3][4].

Come autore e regista affrescò con un umorismo acuto la morale contemporanea, aggiungendovi elementi canzonatori e sfumature di erotismo, dimostrandosi abile nel miscelare i generi per far risaltare la commedia sociale[2].

Nel 1940 si impegnò con la satira politica realizzando L'anno 40, ma il film fu censurato dal governo di Vichy, e dopo questa esperienza abbandonò la regia per dedicarsi ai dialoghi e alle sceneggiature, soprattutto per Jules Auguste César Muraire e Fernandel[2].

Il suo ultimo contributo cinematografico risultarono i dialoghi di una nuova versione de Le due orfanelle (1954) di Giacomo Gentilomo[2].

Sposato con Simone Berriau[5], Yves Mirande morì a Parigi il 17 marzo 1957[1].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Yves Mirande, su mymovies.it. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  2. ^ a b c d e f (FR) Yves Mirande, su cinema.encyclopedie.personnalites.bifi.fr. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  3. ^ a b c d le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 506.
  4. ^ Yves Mirande, su comingsoon.it. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  5. ^ (EN) Yves Mirande, su imdb.com. URL consultato il 15 febbraio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Pierre Billard, L'âge classique du cinéma français : du cinéma parlant à la Nouvelle Vague, Flamarrion, 1995.
  • (FR) Marie-France Briselance e Jean-Claude Morin, Grammaire du cinéma, Parigi, Nouveau Monde, 2010.
  • (FR) Valentin Dufour e Gabriel Michel de La Rochemaillet, Théâtre de la Ville de Paris, Parigi, éditions Bibliobazaar, 2008.
  • (FR) Jean-Michel Frodon, L'Âge moderne du cinéma français : De la Nouvelle Vague à nos jours, Flamarrion, 1995.
  • (FR) Agathe Sanjuan, L'art du costume à la Comédie-Française, Parigi, Bleu autour, 2011.
  • (FR) Hélène Tierchant e Gérard Watelet, La Grande Histoire de la Comédie-Française, Parigi, Télémaque, 2011.
  • (FR) Nicole Wild e David Charlton, Théâtre de l'Opéra-Comique. Paris: répertoire 1762-1972, Sprimont, Editions Mardaga, 2005.

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