138ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Krasnoselo"

138ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Krasnoselo"
Stemma della brigata
Descrizione generale
Abbreviazione138 гв. омсбр
Attiva1934 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1934 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1991 - oggi)
TipoBrigata
RuoloFanteria meccanizzata
Guarnigione/QGKamenka
EquipaggiamentoMT-LB
BTR-80
BRDM-2
Battaglie/guerreGuerra d'inverno
Seconda guerra mondiale
Guerra di Transnistria
Guerra georgiano-abcasa
Guerra in Ossezia del Sud
Prima guerra cecena
Seconda guerra cecena
Guerra del Donbass
Guerra civile siriana
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine di Lenin
Ordine della Bandiera rossa
Onori di battagliaKrasnoe Selo
Parte di
Forze terrestri russe
Comandanti
Comandante attualeColonnello Sergej Maksimov
Degni di notaMichail Kirponos
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La 138ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata delle guardie "Krasnoselo" (in russo 138-я отдельная гвардейская мотострелковая Красносельская бригада?, 138-ja otdel'naja gvardejskaja motostrelkovaja Krasnosel'skaja brigada, unità militare 02511) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri russe, subordinata alla 6ª Armata combinata del Distretto militare occidentale e con base a Kamenka nell'oblast' di Leningrado.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della brigata risalgono alla 70ª Divisione fucilieri dell'Armata Rossa, costituitasi presso Kujbyšev (oggi Samara) il 1 maggio 1934, comprendente il 208º, 209º e 210º Reggimento fucilieri, il 70º Reggimento artiglieria e un battaglione corazzato, genieri, ricognizione e comunicazioni.[1] Nel 1936 venne schierata al confine con la Finlandia. Prese parte alla guerra d'inverno, combattendo nell'istmo careliano. Dopo diverse battaglie, durante le quali cercò di sfondare la Linea Mannerheim senza successo, nel marzo 1940 riuscì ad oltrepassare la baia di Vyborg ghiacciata e oltrepassare così le fortificazioni nemiche. Per questa azione verrà insignita dell'Ordine di Lenin il 21 marzo.[2] Oltre 1500 uomini della divisione furono decorati, di cui sedici Eroi dell'Unione Sovietica, fra i quali spicca il comandante Michail Kirponos.[3]

In seguito allo scoppio dell'Operazione Barbarossa la divisione entrò a far parte del Fronte settentrionale, creato il 24 giugno 1941.[4] A luglio venne assegnata al Fronte nord-occidentale e inviata al fronte, entrando in combattimento con le truppe tedesche per la prima volta nei pressi di Sol'cy. Nel corso di tre giorni di duri scontri contrattaccò la 6. Panzer-Division, ma venne costretta a ritirarsi verso la linea Luga-Dno. Ad agosto combatté nell'area di Šimsk. Dopo soli due mesi era ridotta a una forza di 6235 uomini e 31 pezzi di artiglieria, avendo iniziato al guerra con oltre 14000 soldati e 200 fra obici e mortai.[2] Successivamente prese parte a battaglie difensive presso Puškin e Krasnyj Bor, ritirandosi verso Leningrado. Nel 1942 combatté nel corso dell'assedio di Leningrado, dove a settembre riuscì a vincere la resistenza tedesca e attraversare il fiume Neva, ottenendo una testa di ponte sulla sponda opposta. Per questa azione fu insignita del titolo di unità delle guardie, venendo così promossa a 45ª Divisione fucilieri delle guardie il 16 ottobre 1942.[3]

Nel gennaio 1943 la divisione partecipò all'operazione Iskra come parte della 67ª Armata, senza però ottenere successo nell'assaltare le trincee nemiche oltre la testa di ponte sul Neva. Rinforzata e riorganizzata, a febbraio lanciò un'offensiva nella zona di Kolpino, ma venne fermata dalla strenua resistenza della 250. Infanterie-Division spagnola. Insieme ad altre unità dell'armata condusse altri tentativi di attacco nell'estate del 1943, ma senza risultati apprezzabili.[5] All'inizio del 1944 prese parte alle operazioni volte a liberare di Leningrado dal blocco. Il 21 gennaio la divisione venne ufficialmente dedicata a Krasnoe Selo, villaggio della periferia sud della città. A febbraio riuscì ad attraversare il fiume Narva, difendendo la testa di ponte ottenuta fino a marzo, quando venne ritirata nelle retrovie.[6] Il 23 marzo venne insignita dell'Ordine della Bandiera rossa.

Nel maggio 1944 la divisione venne trasferita attraverso il golfo di Finlandia per essere impiegata in combattimento in direzione di Vyborg. A giugno prese parte alla battaglia di Tali-Ihantala. A settembre venne trasferita nella regione di Tartu, dove condusse un'offensiva in direzione di Rakvere, sfondando le difese della 11. Infanterie-Division e di altre unità della Wehrmacht.[7] Dall'autunno 1944 fino al maggio 1945 la divisione partecipò al blocco delle forze tedesche nella sacca di Curlandia, contribuendo a rastrellare l'area e catturare prigionieri dopo la resa della Germania nazista il 7 maggio.[8] Dopo la fine della seconda guerra mondiale entrò solennemente a Leningrado, dove sfilò in una marcia solenne l'8 luglio.

Il 22 ottobre 1948 la divisione venne ufficialmente intitolata ad A. A. Ždanov. Il 25 giugno 1957 venne riorganizzata come fanteria motorizzata, diventando la 45ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie.[9]

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

Ereditata dalla Russia dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica, nel 1992 elementi della divisione sono stati schierati a Rîbnița in seguito all'intervento russo nella guerra di Transnistria.[10] Ha preso parte anche alla guerra georgiano-abcasa e alla guerra in Ossezia del Sud.

Fra il 1994 e il 1995 un reggimento fucilieri motorizzato e un battaglione corazzato della divisione sono stati impiegati in Cecenia, combattendo duramente durante l'assedio di Groznyj.[9] Nel dicembre 1997 la divisione è stata riorganizzata, diventando l'attuale 138ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie. L'unità ha preso parte anche alla seconda guerra cecena, dove ha condotto un'operazione al fine di eliminare i reparti ceceni sopravvissuti alla battaglia di Groznyj.[10]

Nel 2015 elementi della brigata hanno preso parte alla guerra del Donbass, penetrando in territorio ucraino e combattendo nella battaglia di Debal'ceve, subendo pesanti perdite.[11]

Guerra russo-ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Due gruppi tattici di battaglione della brigata, di circa 800 uomini ciascuno, hanno partecipato all'invasione russa dell'Ucraina del 2022, combattendo nell'area di Charkiv e venendo completamente sconfitti dalla 92ª Brigata meccanizzata, rinforzata da elementi della Difesa Territoriale.[12][13] Nel corso della battaglia per la città l'unità ha avuto centinaia di feriti e numerosi caduti, fra cui un comandante di battaglione, tenente colonnello Vadim Gerasimov.[14][15] Dopo il fallimento dell'offensiva russa, a maggio la brigata è stata ritirata in Russia.[16][17] Fra giugno e luglio ha varcato nuovamente il confine, rinnovando i tentativi di avanzata su Charkiv nell'ambito dell'offensiva russa nel Donbass. A settembre la regione è stata completamente liberata dalla controffensiva ucraina, costringendo la brigata a ritirarsi nuovamente dopo aver subito diverse perdite.[18][19] Nel corso del 2023 è rimasta schierata nel settore a nord di Kup"jans'k insieme alla 25ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie, svolgendo piccoli contrattacchi locali e rioccupando il villaggio di Hrjanykivka il 14 febbraio.[20][21] Fra dicembre 2023 e gennaio 2024 le due brigate sono state mandate ripetutamente all'assalto del villaggio di Syn'kivka, venendo sempre respinte dalla 14ª e 30ª Brigata meccanizzata ucraina e subendo gravi perdite nei reparti meccanizzati, impiegati in modo sconsiderato contro le difese nemiche.[22] Per ripianare le perdite la brigata è stata rinforzata con personale mobilitato proveniente dal 1844º Reggimento fucilieri motorizzato.[23]

A partire da aprile 2024 elementi della 6ª Armata combinata, comprendendi quindi la 138ª e la 25ª Brigata fucilieri motorizzata, dell'11º Corpo d'armata, come la 18ª Divisione fucilieri motorizzata, e del neocostituito 44º Corpo d'armata sono stati schierati lungo i confini degli oblast' di Brjansk, Kursk e Belgorod per andare a formare il Gruppo di forze "Nord".[24]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di brigata[25]
  • 667º Battaglione fucilieri motorizzato delle guardie "Leningrado"
  • 697º Battaglione fucilieri motorizzato delle guardie "Leningrado"
  • 708º Battaglione fucilieri motorizzato delle guardie "Leningrado"
  • 133º Battaglione corazzato delle guardie "Idrica" (T-72B3)
  • Gruppo artiglieria
  • Gruppo difesa aerea
  • 49º Battaglione genio delle guardie
  • Battaglione ricognizione
  • Battaglione comunicazioni
  • Battaglione manutenzione
  • Battaglione logistico
  • Compagnia comando
  • Compagnia guerra elettronica
  • Compagnia UAV
  • Compagnia difesa NBC
  • Compagnia cecchini
  • Compagnia medica

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

  • Kombrig Semën Frolov (1934-1937)
  • Kombrig Maksim Šmyrov (1937-1939)
  • Colonnello Fëdor Prochorov (1939)
  • Komdiv Michail Kirponos (1939-1940)
  • Maggior generale Andrej Fedjunin (1940-1941) [26]
  • Colonnello Grigorij Vechin (1941)
  • Colonnello Evgenij Cukanov (1942)
  • Maggior generale Anatolij Krasnov (1942-1943)
  • Maggior generale Savelij Putilov (1943-1944)
  • Maggior generale Ivan Trusov (1944-1946)
  • Maggior generale Timofej Dudorov (1953-1956)
  • Maggior generale Ivan Trusov (1946-1947)
  • Maggior generale Andrej Miščenko (1947-1950)
  • Maggior generale Vasilij Sokolov (1950-1952)
  • Maggior generale Ivan Mošljak (1952-1958)
  • Maggior generale Fëdor Baturin (1958-1964)
  • Maggior generale Vladislav Grigor'ev (1964-1969)
  • Colonnello Leonid Koževnikov (1969-1970)
  • Maggior generale Nikolaj Popov (1970-1973)
  • Maggior generale Valerij Patrikeev (1973-1975)
  • Colonnello Viktor Kopytin (1975-1977)

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior generale Michail Malofeev (1997-1999)
  • Maggior generale Igor' Turčenjuk (1999-2000)
  • Maggior generale Anatolij Ëlkin (2000-2002)
  • Maggior generale Andrej Serdjukov (2002-2004)
  • Maggior generale Vladimir Cil'ko (2004-2005)
  • Colonnello Aleksandr Pomanenko (2005-2008)
  • Colonnello Alibek Aslanbekov (2008-2009)
  • Colonnello Dmitrij Jašin (2009-2010)
  • Maggior generale Aleksandr Novkin (2011-2014)
  • Maggior generale Arkadij Marzoev (2014-2016)
  • Colonnello Valerij Plochotnjuk (2016-2017)
  • Colonnello Aleksej Kolesnikov (2017-2019)
  • Colonnello Vasilij Kolčin (2019-2021)
  • Colonnello Sergej Maksimov (2021-in carica)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Krasnov e Lysenko, Характеристика 45 гв. сд [Caratteristiche della 45a divisione fucilieri delle guardie], in Pamyat Naroda, vol. 424, n. 10246, Mosca, Archivi Centrali del Ministero della Difesa Russo, 1942, p. 67.
  2. ^ a b (EN) Charles C. Sharp, "Red Legions", Soviet Rifle Divisions Formed Before June 1941, in The Soviet Order of Battle World War II: An Organizational History of the Major Combat Units of the Soviet Army, West Chester, Ohio, 1941, p. 42, OCLC 258366685.
  3. ^ a b (EN) Ivan Sergeyev, Красносельская стрелковая дивизия [Divisione fucilieri Krasnoselo], in Военная энциклопедия в 8 томах [Enciclopedia militare in 8 volumi], Mosca, Voenizdat, 1999, p. 266, ISBN 5-203-01876-6.
  4. ^ (RU) V.V. Gurkin e K.A Malanin, Боевой состав Советской армии: Часть I (июнь-декабрь 1941 года) [Composizione di combattimento dell'Esercito sovietico: Parte I (giugno-dicembre 1941)] (PDF), Dipartimento Storico Militare della Direzione Scientifica Militare dello Stato Maggiore, 1963.
  5. ^ (EN) David M. Glantz, The Battle for Leningrad, 1941-1944, University Press of Kansas, 2002, pp. 298-316, ISBN 0700612084.
  6. ^ (RU) Снова под Ленинградом [Di nuovo vicino a Leningrado], su militera.lib.ru.
  7. ^ (RU) Освобождение Прибалтики (февраль 1944 — май 1945 года) [Liberazione dei Paesi Baltici (febbraio 1944 — maggio 1945)], su k2x2.info.
  8. ^ (RU) Victor Khomenko, В КУРЛЯНДСКОМ КОТЛЕ [NELLA SACCA DI CURLANDIA], in Русский Экспресс, 4 novembre 2005 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2005).
  9. ^ a b (EN) Michael Holm, 45th Guards Krasnoselskaya order of Lenin Red Banner Motorised Rifle Division imeni A.A. Zhdanov, su ww2.dk.
  10. ^ a b (RU) Gennady Miranovich, Svetlana Umarova e Alexander Khvastov, 138-я набирает высоту [La 138a sta guadagnando quota], su archive.redstar.ru, 30 marzo 2015.
  11. ^ Igor Sutyagin, Russian Forces in Ukraine (PDF), in RUSI - Royal United Services Institute, marzo 2015, p. 6 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2021).
  12. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 28–30 March, 2022, su xxtomcooperxx.substack.com, 31 marzo 2022.
  13. ^ (UK) Дві БТГ 138-ї мотострілецької бригади та зведена БТГ 59-го танкового полку ЗС РФ розгромлені під Харковом воїнами 92-ї бригади та добровольчими загонами, - Бутусов [Due BTG della 138ª brigata di fucili a motore e un BTG consolidato del 59º reggimento di carri armati delle forze armate della Federazione Russa furono sconfitti vicino a Kharkiv dai soldati della 92ª brigata e unità di volontari, - Butusov], in Censor.net, 30 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2022).
  14. ^ (FI) Jussi Konttinen, HS vieraili Viipurin lähellä sotilastaajamassa, jonne satelee nyt suruviestejä Ukrainasta: ”He luulivat lähtevänsä harjoituksiin”, in Helsingin Sanomat, 9 marzo 2022.
  15. ^ (EN) Vadim Gerasimov, su topcargo200.com.
  16. ^ (EN) Institute for the Study of War, RUSSIAN OFFENSIVE CAMPAIGN ASSESSMENT, MAY 10, su understandingwar.org, 10 maggio 2022.
  17. ^ Jomini of the West, 3/ Kharkiv OD., su Twitter, 14 maggio 2022.
  18. ^ Jomini of the West, 1/ UTVD Operational Update: ZSU Counter Offensive in Kharkiv, 10-12 Sep 22., su Twitter, 13 settembre 2022.
  19. ^ 138th Separate Motor Rifle Brigade, su ukr.warspotting.net.
  20. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 14 February 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 14 febbraio 2023.
  21. ^ Poulet volant, 2/2 Guerre d'Ukraine | 16/06/23, su Twitter, 17 giugno 2023.
  22. ^ (EN) David Axe, What’s The Definition Of Insanity? The Russians Trying The Same Failed Tank Assault Seven Times Across The Same Minefield., in Forbes, 4 gennaio 2024.
  23. ^ (RU) Поиск людей, ЧАСТЬ 69366 прикомандирован к 02511 части ОШС 1844 ОМСБ 1 РОТА 6 армии 138 бригада [UNITÀ 69366 assegnata a 02511 unità OSHS 1844 OMSB 1 COMPAGNIA 6 armata 138 brigata], su Telegram, 29 febbraio 2024.
  24. ^ (EN) Institute for the Study of War, Russian Offensive Campaign Assessment, April 14, 2024, su understandingwar.org, 14 aprile 2024.
  25. ^ (RU) Западный военный округ | ЗВО [Distretto militare occidentale | ZVO], su milkavkaz.net, 23 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2017).
  26. ^ (RU) Командование корпусного и дивизионного звена Советских Вооруженных Сил периода Великой Отечественной войны 1941-1945 гг. [Comandanti di corpo e divisione delle forze armate sovietiche durante la Grande Guerra Patriottica del 1941-1945], Mosca, Accademia militare "M.V. Frunze", 1964, pp. 133-134.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]