Angelica e Medoro

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Jean-Baptiste Bénard, Angelica incide il nome di Medoro, quadro dipinto prima del 1789
Giovanni Francesco Romanelli, Angelica incontra Medoro ferito, 1646-48

Angelica e Medoro è un soggetto popolare tra i pittori, i compositori e gli scrittori dal XVI secolo fino al XIX secolo, in particolare gli autori romantici.[1] In esso è raccontato l'amore tra due importanti personaggi del poema cavalleresco Orlando furioso, scritto da Ludovico Ariosto in epoca rinascimentale.

I personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Angelica è la principessa del Catai (l’odierna Cina) arrivata in Europa presso la corte di Carlo Magno, la quale si innamora del giovanissimo fante saraceno Medoro e riparte con lui per il Catai. Anche se il protagonista dell’opera è il paladino Orlando, molti adattamenti del poema ariostesco si focalizzarono soprattutto sul tema dell’amore tra Angelica e Medoro. La vicenda che li riguarda è peraltro importante in quanto Orlando, che è innamorato di Angelica, perderà il senno dopo aver scoperto che lei è fuggita con Medoro, diventando furioso (da cui il titolo del poema ariostesco).[2]

Episodi nel poema ariostesco[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista Tiepolo, Angelica e Medoro si congedano dai pastori che li hanno ospitati, 1757

I due personaggi non appartengono alla stessa fazione durante la guerra tra Mori e Cristiani: il loro primo incontro avviene quando Angelica soccorre Medoro, rimasto ferito in una schermaglia con i soldati scozzesi del principe Zerbino, la stessa nella quale il suo amico Cloridano era stato ucciso nel tentativo di recuperare il cadavere del re Dardinello, morto in precedenza. Nel poema Ariosto afferma che Cupido, stancatosi del continuo rifiuto di Angelica dell’amore dei paladini e dei guerrieri saraceni, aspetta che Angelica si avvicini a Medoro per colpirla con la sua freccia.[3] Angelica allora si rifugia con Medoro presso una capanna di pastori e lo cura dalle ferite. Innamoratasi del ragazzo e da lui ricambiata, lo porta poi con sé alla volta del Catai.

Fortuna in campo artistico[modifica | modifica wikitesto]

Gli artisti rappresentarono nei dipinti soprattutto Angelica in soccorso di Medoro e la scena con la principessa che incide il proprio nome e quello dell'amato sulla corteccia di un albero, episodio immortalato in almeno venticinque opere pittoriche tra il 1577 ed il 1825.[4]

Il ciclo di affreschi di Giambattista Tiepolo realizzati alla Villa Valmarana “Ai Nani” comprende tra l'altro quattro episodi ariosteschi incentrati su Angelica, di cui tre con Medoro: immancabile anche qui la scena coi due innamorati che incidono i loro nomi su un albero, collocata in una cornice silvestre.

Lista parziale di artisti che hanno raffigurato Angelica e Medoro[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Zucchi, Angelica e Medoro, 1773
Giovanni Battista Tiepolo, Angelica incide il nome di Medoro sulla corteccia, 1757

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Lista di scrittori che hanno scritto su Angelica e Medoro[modifica | modifica wikitesto]

Lista di compositori che hanno composto su Angelica e Medoro[modifica | modifica wikitesto]

Su libretto di Andrea Salvadori[modifica | modifica wikitesto]

Su libretto di Pietro Metastasio[modifica | modifica wikitesto]

Su libretto di Leopoldo de Villati[modifica | modifica wikitesto]

Su libretto di Carlo Vedova[modifica | modifica wikitesto]

Su libretto di Gaetano Sertor[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Candace Waid, Edith Wharton's letters from the underworld: fictions of women and writing, UNC Press Books, 1991, p. 29, ISBN 978-0-8078-4302-4.
  2. ^ Hall, James, Hall's Dictionary of Subjects and Symbols in Art, p. 18, 1996 (2nd edn.), John Murray, ISBN 0719541476
  3. ^ Finaldi, Gabriele and Kitson, Michael, Discovering the Italian Baroque: the Denis Mahon Collection, 1997, National Gallery Publications, London/Yale UP, ISBN 1857091779
  4. ^ (EN) David Littlejohn, The ultimate art: essays around and about opera, University of California Press, 1992, p. 111, ISBN 978-0-520-07608-2.
  5. ^ Congedo di Angelica e Medoro dai pastori di Orazio Fidani | Opere | Le Gallerie degli Uffizi, su uffizi.it. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  6. ^ FONDAZIONE ZERI | CATALOGO : Rocca Michele, Angelica e Medoro, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Angelica and Medoro | Works of Art | RA Collection | Royal Academy of Arts, su royalacademy.org.uk. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  8. ^ Angelica e Medoro incidono i loro nomi sulla corteccia dell'albero, Monti, Gaetano Matteo – Opere e oggetti d'arte – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Julius A. Molinaro, Angelica and Medoro; The Development of a Motif from the Renaissance to the Baroque, 1954.
  • Rensselaer W. Lee, Names on trees: Ariosto into art, Princeton University Press, 1977.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]