Antonio Santacroce

Antonio Santacroce
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1º agosto 1599 a Roma
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo1º marzo 1627 da papa Urbano VIII
Consacrato arcivescovo21 marzo 1627 dal cardinale Tiberio Muti
Creato cardinale19 novembre 1629 da papa Urbano VIII
Deceduto25 novembre 1641 (42 anni) a Roma
 

Antonio Santacroce (Roma, 1º agosto 1599Roma, 25 novembre 1641) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Roma da Marcello Publicola Santacroce (divenuto nel 1639 marchese di Pietraforte) e da Porzia dei marchesi del Drago; la sua famiglia diede numerosi cardinali alla Chiesa cattolica (furono cardinali anche lo zio di Antonio, Prospero, suo nipote Marcello e il pronipote Andrea).

Fu educato a Roma e ottenne un dottorato in diritto: entrò alla Corte pontificia nel 1621, sotto papa Gregorio XV, come prelato domestico, e il 24 marzo 1621 venne nominato protonotario apostolico; fu poi governatore delle province di Campagna e Marittima (dal 1625) e venne inviato a Parigi come legato a latere con il cardinale Francesco Barberini.

Nonostante non avesse ancora raggiunto l'età necessaria di 30 anni, il 1º marzo 1627 venne eletto arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria da papa Urbano VIII e ricevette l'ordine episcopale il 21 marzo dello stesso anno nella chiesa di Sant'Andrea della Valle dal vescovo di Viterbo, il cardinale Tiberio Muti: il 16 aprile fu nominato nunzio apostolico in Polonia.

Fu creato cardinale presbitero del titolo dei Santi Nereo ed Achilleo nel concistoro del 19 novembre 1629 e dal 1631 al 1634 fu cardinale legato di Bologna.

Il 10 marzo 1631 fu trasferito alla sede metropolitana di Chieti e poi, il 9 giugno 1636, a quella di Urbino: non si occupò quasi mai dell'amministrazione delle sue diocesi e preferì delegare i suoi compiti a vicari. Rassegnò, comunque, le sue dimissioni nel 1639.

Morì di tubercolosi a Roma nel 1641 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria in Publicolis.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria Successore
Guillaume Du Nozet 1º marzo 1627 - 19 novembre 1629 Girolamo Grimaldi-Cavalleroni
Predecessore Nunzio apostolico in Polonia Successore
Giovanni Battista Lancellotti 16 aprile 1627 - 15 giugno 1630 Onorato Visconti
Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo Successore
Pier Paolo Crescenzi 12 agosto 1630 - 25 novembre 1641 Marcantonio Bragadin
Predecessore Arcivescovo metropolita di Chieti Successore
Marsilio Peruzzi 10 marzo 1631 - 9 giugno 1636 Stefano Sauli
Predecessore Legato apostolico di Bologna Successore
Bernardino Spada 24 giugno 1631 - 15 maggio 1635 Benedetto Ubaldi
Predecessore Arcivescovo metropolita di Urbino Successore
Paolo Emilio Santorio 9 giugno 1636 - 1º gennaio 1639 Francesco Vitelli
Controllo di autoritàVIAF (EN50394854 · ISNI (EN0000 0000 1938 8907 · SBN UBOV844660 · BAV 495/357139 · CERL cnp01428135 · GND (DE132680203 · WorldCat Identities (ENviaf-50394854