Ariston Group

Ariston Group
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Borse valoriBorsa Italiana: ARIS
Fondazione
  • 1930 (Industrie Merloni)
  • 1975 (Merloni Termosanitari)
  • 2009 (Ariston Thermo Group)
  • 2021 (Ariston Group)
a Fabriano
Fondata daAristide Merloni
Sede principaleFabriano
Persone chiave
SettoreComfort termico, termoidraulica
ProdottiCaldaie, scaldacqua, sistemi solari termici, pompe di calore, climatizzatori, bruciatori, servizi pre e post vendita, resistenze e termostati
Fatturato2,37 miliardi di (2022)
Dipendenti10.000 (2022)
Slogan«Sustainable comfort for everyone»
Sito webwww.aristongroup.com

Ariston Group è una multinazionale italiana operante nel settore del comfort termico hi-tech e sostenibile, attiva nella produzione di soluzioni di riscaldamento ambienti e acqua, bruciatori e componenti. Dal novembre 2021 è quotata alla Borsa di Milano sul mercato Euronext Milan.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La creazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Industrie Merloni.

Nel 1930 Aristide Merloni fonda le Industrie Merloni nelle Marche e inizia la produzione di bilance. Nel 1960 inizia la produzione di scaldacqua elettrici e nasce il marchio Ariston.[1] Negli anni ottanta l'azienda si inserisce nel settore del riscaldamento degli ambienti e inizia la produzione di caldaie. Negli anni novanta il Gruppo apre le prime filiali in Europa Orientale e in Asia. Negli stessi anni viene perfezionato l'acquisizione di Racold,[2] società di scaldacqua in India, e inaugurato il primo stabilimento interamente di proprietà in Cina.

L'espansione internazionale e le acquisizioni[modifica | modifica wikitesto]

L’espansione internazionale del gruppo inizia negli anni 70. Nel 2001 viene conclusa l'acquisizione di alcune società e marchi nel settore del riscaldamento e dei bruciatori: Chaffoteaux, Elco, Cuenod e Rendamax. Nel 2005 viene perfezionata l'acquisizione di Ecoflam, operatore nei sistemi di riscaldamento e nel 2008, quella in Svizzera di Termogamma SA[3] specializzata nelle pompe di calore. Nel 2011 Ariston acquisisce le società Cipag SA e Domotec AG, operante in Svizzera nella produzione, distribuzione e manutenzione di sistemi per il riscaldamento dell'acqua.[4]

Risalgono invece al 2013 Ariston l'acquisizione di DhE, società italiana che opera nel settore delle resistenze elettriche per applicazioni commerciali e industriali, e la costituzione di una joint venture per la produzione e la commercializzazione in Uzbekistan di sistemi di riscaldamento per uso domestico ad alta efficienza energetica.[5][6][7][8] Nel 2014 il Gruppo entra nel mercato sudafricano attraverso l'acquisizione di Heat Tech Geysers (attivo nel mercato domestico degli scaldacqua) e inaugura uno stabilimento in Vietnam, per la produzione di scaldacqua elettrici.[9][10][11] Nello stesso anno acquisisce l'olandese ATAG Heating, brand nel settore del riscaldamento.[12][13] Nell'aprile 2015 Ariston firma l'acquisizione della danese Gastech-Energi A/S, una società nel campo del riscaldamento domestico e industriale in Danimarca, e acquisisce anche SPM, società francese di bruciatori e componenti.[14]

A settembre 2016 Ariston Group annuncia l'acquisizione della quota maggioritaria di NY Thermal Inc., operante nel mercato delle caldaie idroniche a condensazione per uso domestico e commerciale in Canada e negli Stati Uniti.[15] Nel corso del 2017 il Gruppo perfeziona altre due acquisizioni, una negli Stati Uniti, dove ad agosto acquisisce HTP[16] e l'altra in Israele in ottobre che porta nel Gruppo ATMOR[17]. Nello stesso anno, nasce ad Agrate, in Italia, un polo di ricerca per soluzioni sul mercato globale del comfort termico.[18] Nel gennaio 2019 l'azienda acquisisce per 120 milioni di euro la messicana Calorex, che produce e commercia scaldacqua a gas, elettrici e solari con i marchi Calorex, Cinsa e Optimus.[19]. Nel 2021 Ariston Group firma l'accordo per l’acquisizione di Chromagen, una società israeliana attiva nella fornitura di soluzioni rinnovabili per il riscaldamento dell’acqua.[20] Nel 2022 il Gruppo annuncia l'acquisizione di CENTROTEC Climate Systems, azienda attiva nello sviluppo di pompe di calore innovative, così come nella ventilazione domestica controllata e nella ventilazione.[21]

La quotazione in Borsa[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2021 il gruppo cambia nome e diventa Ariston Group, e a novembre dello stesso anno si quota in Borsa su Euronext Milano.[22][23]

Il Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Ariston Group è presente in 43 paesi, con circa 10.000 persone in tutto il mondo, e distribuisce i propri prodotti in 160 mercati.[24]

Il Gruppo è attivo principalmente con i marchi:

  • Ariston
  • Chaffoteaux
  • Elco,
  • Wolf
  • Calorex
  • NTI
  • HTP
  • Atag
  • Brink
  • Chromagen
  • Racold
  • Ecoflam
  • Thermowatt

Dati economici[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2022 il Gruppo ha registrato ricavi per 2,37 miliardi di euro, con 305,3 milioni di EBITDA. [25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La storia del marchio Ariston, su museodelmarchioitaliano.it (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
  2. ^ MTS group to invest Rs 30 cr in Chakan plant, su expressindia.indianexpress.com (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2014).
  3. ^ MTS Group acquisisce la svizzera Termogamma SA, su soldionline.it.
  4. ^ Industria: Ariston Thermo compra maggioranza Cipag e Domotec. AD Paolo Merloni, consolidiamo leadership in mercato svizzero, su ansa.it.
  5. ^ Ariston «riscalda» l'Uzbekistan Alleanza con l'ente di Stato, su archiviostorico.corriere.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  6. ^ Ariston Thermo più verde il nuovo Ad Senni accrescerà il peso delle fonti rinnovabili, su repubblica.it.
  7. ^ L'eccellenza italiana di ARISTON THERMO conquista l'Uzbekistan, su ciuz.info.
  8. ^ Ariston Thermo acquisisce l'uzbeca Uztransgaz e l'italiana Dhe, su anconatoday.it.
  9. ^ Ariston Thermo cresce in Vietnam, su ansa.it.
  10. ^ Ariston Thermo apre in Vietnam e fa shopping in Sudafrica, su ilsole24ore.com.
  11. ^ Heat Tech Geysers (Pty) Ltd. manufactures water-heating geysers, su investing.businessweek.com.
  12. ^ Ariston Thermo fa il bis in Olanda. Con Atag più forte in Nord Europa, su archiviostorico.corriere.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  13. ^ Ariston Thermo compra Atag Heating, su ansa.it.
  14. ^ SAMUELE LEGRENZI, Ariston archivia un anno in crescita - Infoimpianti, su Infoimpianti -, 14 aprile 2016. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  15. ^ Ariston Thermo entra nel mercato nord americano con l’acquisizione di NTI - RCI – progettare rinnovabili riscaldamento climatizzazione idronica, su rcinews.it. URL consultato l'11 ottobre 2016.
  16. ^ Ariston Thermo cresce negli Stati Uniti d'America acquisendo HTP, su ilsole24ore.com. URL consultato l'11 ottobre 2016.
  17. ^ Ariston Thermo cresce all'estero e investe in Israele, su ilsole24ore.com. URL consultato l'11 ottobre 2016.
  18. ^ Claudio Curti, Ariston Thermo Group chiude un altro anno con il segno più, su CentroPagina - Cronaca e attualità dalle Marche, 10 aprile 2017. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  19. ^ Ariston Thermo si espande in Messico e compra il 100% di Calores, su ilmessaggero.it, 14 gennaio 2019. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  20. ^ Ariston Group, completata l'acquisizione di Chromagen, su www.teleborsa.it. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  21. ^ Ariston Group, completata l'acquisizione di CENTROTEC Climate Systems, su www.teleborsa.it. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  22. ^ Ariston Thermo Group cambia nome in Ariston Group, su Teleborsa. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  23. ^ Camillo de Angelis, Ariston debutta a Piazza Affari. Il titolo vale 3,4 miliardi di euro, su Forbes Italia, 26 novembre 2021. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  24. ^ Chi siamo e cosa facciamo, su www.aristongroup.com. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  25. ^ Ariston Group - Annual Report 2022 (PDF), su investor.aristongroup.com.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]