Arnold Huber

Arnold Huber
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 177 cm
Peso 76 kg
Slittino
Specialità Singolo
Società Carabinieri
Termine carriera 1994
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 1 1 1
Europei 0 0 1
Mondiali juniores 0 0 1
Bob
Specialità Bob a due, bob a quattro
Ruolo Pilota
Società Carabinieri
Termine carriera 2002
Statistiche aggiornate al 22 settembre 2012

Arnold Huber (Brunico, 11 settembre 1967) è un ex slittinista ed ex bobbista italiano.

È fratello di Norbert, Günther e Wilfried, a loro volta ex atleti di sport della slitta di alto livello.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato l'attività agonistica nella disciplina dello slittino nelle varie categorie giovanili nella specialità del singolo, ottenendo quale migliore risultato una medaglia di bronzo ai campionati mondiali juniores.

A livello assoluto ha conquistato il primo podio nella Coppa del Mondo il 17 dicembre 1989 nel singolo ad Igls (2°), successivamente è salito altre sette volte sul podio di Coppa, senza però mai centrare la vittoria.

Nel suo palmarès spicca la vittoria del titolo mondiale nel singolo a Winterberg 1991, ma sempre nei campionati mondiali ha conquistato altre due medaglie, una d'argento ed una di bronzo. Oltre a ciò ha ottenuto una medaglia di bronzo nei campionati europei.

Ha partecipato ad una sola edizione dei Giochi Olimpici Invernali, quella di Lillehammer 1994, occasione in cui hanno preso parte anche i suoi altri tre fratelli ed in cui è stato l'unico della famiglia a non cogliere la medaglia[1], giungendo ai piedi del podio nella specialità del singolo subito dietro ad un giovanissimo Armin Zöggeler.

Proprio l'ascesa del giovane atleta di Merano ed in generale la grande concorrenza interna in quegli anni -infatti la squadra azzurra di quel periodo era composta anche da Gerhard Plankensteiner, Oswald Haselrieder e dai suoi fratelli Norbert e Wilfried- che era stata causa della sua esclusione dalle Olimpiadi di Albertville 1992 nonostante fosse campione del mondo in carica[2][3], è stato uno dei motivi principali che lo hanno spinto a lasciare lo slittino per passare al bob, seguendo le orme del fratello Günther[4], che però non è riuscito ad eguagliare nei risultati, anche se non sono da dimenticare un quarto ed un quinto posto ai campionati europei di bob. Si è ritirato dall'attività agonistica al termine della stagione 2001/02.

Dopo aver fatto parte dello staff tecnico della nazionale italiana di slittino[5], ha ricoperto lo stesso ruolo in quella del bob[6][7].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Slittino[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Europei[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 medaglia:

Mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • 8 podi (tutti nel singolo):
    • 3 secondi posti;
    • 5 terzi posti.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gian Paolo Ormezzano, Huber, Giochi fatti in casa, in La Stampa, 22 febbraio 1994, p. 35. URL consultato il 22 settembre 2012.
  2. ^ Tanti litigi sullo slittino azzurro che incomincia la corsa al podio, in Corriere della Sera, 9 febbraio 1992, p. 27. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  3. ^ Carlo Coscia, Libera, promossi Martin e Sbardellotto, in La Stampa, 8 febbraio 1992, p. 27. URL consultato il 22 settembre 2012.
  4. ^ 'I programmi erano sbagliati' Tomba cambia, in La Repubblica, 25 marzo 1994, p. 30. URL consultato il 22 settembre 2012.
  5. ^ David Mair sesto nella Coppa del Mondo Juniores, in www.fisi.org, 10 dicembre 2003. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  6. ^ Bob su pista artificiale, le squadre 2007/2008, in www.fisi.org, 18 maggio 2007. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  7. ^ Bob su pista artificiale, le squadre della stagione 2009/10 [collegamento interrotto], in www.fisi.org, 6 giugno 2009. URL consultato il 22 settembre 2012.

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