Azzoni

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Azzoni
Stato Regno dei Franchi Orientali
Sacro Romano Impero

Bandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia[senza fonte]

TitoliConte palatino di Lotaringia
Duca di Svevia
Duca di Baviera
Duca di Carinzia
Margravio di Verona
Conte di Zutphen
Arcivescovo di Colonia
FondatoreErenfried I di Lotaringia
Attuale capoAlteniero degli Azzoni Avogadro o Avogaro
Data di fondazioneIX secolo
Data di estinzione1085 (forse prosegui italiano [senza fonte])
Etniatedesca
Rami cadetti
L'incoronazione di Enrico IV (a sinistra), alla presenza dell'antipapa Clemente III (destra). Tra loro c'è il forte scudiero Ermanno II di Lotaringia, conte palatino. Immagine tratta dalla Cronaca di Ottone di Frisinga, Codice Jenensis Bose q.6 (1157).

Gli Azzoni erano una dinastia di Lorena risalente al IX secolo. Al culmine del loro potere nell'XI secolo, grazie alla loro alleanza con gli imperatori del Sacro Romano Impero della dinastia ottoniana, dominavano la regione del Reno per più di un secolo.

Prendono il nome da Azzo, il più potente rappresentante della dinastia. Furono conti palatini di Lotaringia, duchi di Svevia, Carinzia e Baviera ma nonostante le loro imprese militari per conto degli imperatori germanici, gli Azzoni non riuscirono a creare un'entità territoriale separata in Lotaringia.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Gli Azzoni compaiono nei documenti nel 866 con Erenfried I. Sebbene forse ebbe antenati carolingi, gli storici favoriscono una discendenza dagli antichi re dei Turingi. L'ascesa politica della dinastia è storicamente evidente dal numero di contee acquisite nella seconda metà del X secolo.

Gli Azzoni appaiono per la prima volta nelle cronache d'epoca con Erenfrido I (866-904), conte di Bliesgau, Keldachgau e Bonngau (e forse anche di Charmois). Furono conti palatini di Lotaringia tra il X e l'XI sec. e probabilmente la loro era una delle famiglie più importanti e potenti della valle del Reno.[1]

Gli Azzoni governavano la maggior parte delle contee nella regione del Reno e alla fine vennero investiti dell'incarico di conti palatini sulle altre contee della regione.

L'abbazia di Brauweiler, fondata da Azzo, conte palatino di Lotaringia.

Conti palatini di Lotaringia[modifica | modifica wikitesto]

Il figlio più giovane di Ermanno I di Lorena, Adolfo I diede alla luce la dinastia dei conti di Berg, di cui i conti di Limburg Stirum sono discendenti diretti.

Richeza di Lotaringia

Altri illustri membri della dinastia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Gli Azzoni avrebbero avuto una diramazione italiana, detta degli Azzoni Avogadro, protagonisti della vita politica trevigiana in età comunale.[senza fonte]

Come altre famiglie feudali, gli Azzoni Avogadro dovrebbero avere origini tedesche e, secondo la tradizione, sarebbero imparentati con la dinastia ottoniana[1]. Un certo Azzo[senza fonte], parente di Ottone III, ottenne da questi la carica di prefetto imperiale della marca Trevigiana e si stabilì a Treviso[senza fonte], dove ricoprì cariche rilevanti nel governo cittadino.

La famiglia ebbe un ruolo cruciale nel governo del comune di Treviso, in particolare con Alteniero III, ucciso da Guglielmo III da Camposampiero durante una congiura organizzata da Guecello Tempesta (5 gennaio 1327)[2].

Con l'avvento della repubblica di Venezia venne istituito il Consiglio nobile trevigiano (1388) e gli Azzoni vi vennero compresi subito[1][3]. Il 29 marzo del 1389 il vescovo Nicolò Beruti, su raccomandazione del defunto doge Andrea Contarini, nominò Alteniero di Rizzolino e i suoi discendenti avogari, cioè amministratori dei beni diocesani[4]: di qui l'aggiunta dell'appellativo "Avogadro" o "Avogaro" al cognome e la concessione di un feudo esteso tra Noale, Trebaseleghe, Zeminiana, Briana, Mazzacavallo[5] e Stigliano. Questi possedimenti furono riconosciuti, assieme al titolo comitale, anche dal governo veneziano il 4 maggio 1764[1][3]. Nel 1389, su raccomandazione del doge Andrea Contarini, il vescovo Niccolò Beruti nominò Alteniero di Rizzolino e tutti i suoi discendenti maschi avogari, cioè amministratori dei beni vescovili, carica sino ad allora ricoperta dai decaduti Tempesta. Infatti nel XII secolo (1158) il castello di Noale era residenza dei signori Tempesta che avevano ricevuto la carica di "avogari", cioè difensori e amministratori dei beni temporali dei Vescovi di Treviso, e i Tempesta eserciteranno tale ufficio fino alla fine del Trecento quando, dopo l'estinzione del ramo legittimo, subentrarono gli Azzoni.

Tutti i titoli della famiglia furono riconosciuti dal governo austriaco con le SS. RR. 1º agosto e 10 ottobre 1819[1][3] e dal governo italiano con il D. M. 8 ottobre 1897[1].

Alla famiglia Azzoni Avogadro è altresì attribuita la realizzazione del palazzo gotico che si trova nel centro storico di Treviso, denominato Ca' dei Ricchi.[3]

Essi ebbero come esponenti illustri:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Timothy Reuter. 'Germany in the Early Middle Ages 800–1056', New York: Longman, 1991.
  • (DE) Michael Buhlmann, 'Quellen zur mittelalterlichen Geschichte Ratingens und seiner Stadtteile: I. Eine Werdener Urbaraufzeichnung (9. Jahrhundert, 1. Hälfte). II. Eine Königsurkunde Ludwigs des Kindes (3 agosto 904)', Die Quecke 69 (1999) S. 90-94.
  • (DE) G. Droege, 'Pfalzgrafschaft, Grafschaften und allodiale Herrschaften zwischen Maas und Rhein in salisch-staufischer Zeit’, Rheinische Vierteljahrsblätter 26 (1961) S.1-21.
  • (DE) Ruth Gerstner, 'Die Geschichte der lothringischen Pfalzgrafschaft (von den Anfängen bis zur Ausbildung des Kurterritoriums Pfalz)', Rheinisches Archiv 40 (Bonn 1941)
  • (DE) E. Kimpen, ‘Ezzonen und Hezeliniden in der rheinischen Pfalzgrafschaft’, Mitteilungen des Österreichischen Instituts für Geschichtsforschung. XII. Erg.-Band. (Innsbruck 1933) S.1-91.
  • (DE) Ursula Lewald, 'Die Ezzonen. Das Schicksal eines rheinischen Fürstengeschlechts', Rheinische Vierteljahrsblätter 43 (1979) S.120-168
  • (DE) Sönke Lorenz, 'Kaiserwerth im Mittelalter. Genese, Struktur und Organisation königlicher Herrschaft am Niederrhein', Studia humaniora 23 (Düsseldorf 1993)
  • (DE) H. Renn, 'Die Luxemburger in der lothringischen Pfalzgrafschaft’, Rheinische Vierteljahrsblätter 11 (1941) S.102-118
  • (DE) F. Steinbach, ‘Die Ezzonen. Ein Versuch territorialpolitischen Zusammenschlusses der fränkischen Rheinlande’, Collectanea Franz Steinbach. Aufsätze und Abhandlungen zur Verfassungs-, Sozial- und Wirtschaftsgeschichte, geschichtlichen Landeskunde und Kulturraumforschung, ed. F. Petri en G. Droege (Bonn 1967) S.64-81.
  • Tolnerus, C.L., Historia palatina seu prim. et antiquiss. Comitum Palatinarum ad Rhenum res gestae (etc.) (Francoforte sul Meno 1700); und Additiones (Francoforte sul Meno 1709).
  • (NL) F.J. Van Droogenbroeck, ‘Paltsgraaf Herman II (†1085) en de stichting van de abdij van Affligem (28 juni 1062) ’, Jaarboek voor Middeleeuwse Geschiedenis 2 (Hilversum 1999) S.38-95.
  • (NL) F.J. Van Droogenbroeck, ‘De betekenis van paltsgraaf Herman II (1064-1085) voor het graafschap Brabant’, Eigen Schoon en De Brabander 87 (Brüssel 2004) S.1-166.
  • E. Wisplinghoff, 'Zur Reihenfolge der lothringischen Pfalzgrafen am Ende des 11. Jahrhunderts’, Rheinische Vierteljahrsblätter 28 (1963) S.290-293.
  • degli Azzoni Avogadro o Avogaro Malvasia, Gherardo. Ritratti Trovati Nel Vento Del Tempo. De Bastiani, 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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  1. ^ a b c d e f Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Vol. I, Milano, 1928-1936, p. 459.
  2. ^ Elisabetta Barile, CAMPOSAMPIERO, Guglielmo da, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 17 giugno 2011.
  3. ^ a b c d Francesco Schröeder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Vol. I, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, pp. 52-53.
  4. ^ In precedenza, la carica era stata ricoperta dai membri della famiglia Tempesta, estintasi nel 1380.
  5. ^ Località minore tra Briana e Zeminiana.