Bonaventura Atanasio

Bonaventura Atanasio, C.SS.R.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Lipari (1844-1857)
 
Nato13 ottobre 1807 a Lucera
Ordinato presbitero28 maggio 1831
Nominato vescovo22 luglio 1844 da papa Gregorio XVI
Consacrato vescovo28 luglio 1844 dal cardinale Antonio Francesco Orioli, O.F.M.Conv.
Deceduto7 settembre 1877 (69 anni) a Napoli
 

Bonaventura Atanasio, anche noto come Bonaventura Attanasio (Lucera, 13 ottobre 1807Napoli, 7 settembre 1877), è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini campane,[1] nacque a Lucera, sede dell'omonima diocesi, il 13 ottobre 1807.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Fu ordinato presbitero il 28 maggio 1831. Nel 1834 si laureò in teologia all'Università di Napoli.[2]

Esercitò il suo ministero nell'Arcidiocesi di Napoli; fu esaminatore prosinodale sia per Napoli che per la diocesi di Nola.[2]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 maggio 1844 re Ferdinando II lo indicò come vescovo di Lipari e fu nominato da papa Gregorio XVI il 22 luglio successivo. Ricevette l'ordinazione episcopale il 28 luglio nella basilica dei Santi XII Apostoli a Roma da Antonio Francesco Orioli, cardinale presbitero di Santa Maria sopra Minerva, co-consacranti il patriarca Fabio Maria Asquini, segretario della Congregazione dei vescovi e regolari, e l'arcivescovo Giovanni Giuseppe Canali, vicegerente della diocesi di Roma. Prese possesso canonico della diocesi nei primi giorni di marzo dell'anno successivo.[3]

Durante il suo ministero, fondò il seminario e ampliò il palazzo vescovile; dal punto di vista pastorale si impegno affinché ogni chiesa avesse il suo sacerdote.[3]

Il 29 novembre 1854 papa Pio IX lo nominò assistente al Soglio Pontificio.[4]

Nel mese di ottobre 1857 rassegnò le dimissioni dopo 13 anni di governo pastorale della diocesi. Solo dopo la nomina del successore Ludovico Ideo, quasi un anno dopo, lasciò Lipari per Napoli dove re Ferdinando II lo nominò presidente della Pubblica Istruzione del Regno.[3]

Prese parte al Concilio Vaticano I.

Morì il 7 settembre 1877 a Napoli.[3]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'elezione a vescovo di don Ciro Fanelli., su adessoilsud.it. URL consultato il 4 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2018).
  2. ^ a b Angelo Gambasin, Religiosa magnificenza e plebi in Sicilia nel XIX secolo, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1979, p. 88. URL consultato il 4 dicembre 2018.
  3. ^ a b c d La rivoluzione del 1848., su archiviostoricoeoliano.it. URL consultato il 4 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2018).
  4. ^ Notizie per l'anno MDCCCLV, Roma, Tipografia della Rev. Cam. Apostolica, 1855, p. 294. URL consultato il 4 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Lipari Successore
Giovanni Maria Visconte Proto, O.S.B. 22 luglio 1844 – ottobre 1857 Ludovico Ideo, O.P.
Controllo di autoritàVIAF (EN88736791 · ISNI (EN0000 0000 6232 9478 · SBN SBLV319910 · BAV 495/7766