Capo Bon

Capo Bon
Capo Bon che si protende nel mare verso Pantelleria.
StatoBandiera della Tunisia Tunisia
GovernatoratoNabeul
Massa d'acquaMar Mediterraneo
Coordinate37°04′21.56″N 11°03′19.73″E / 37.072656°N 11.055481°E37.072656; 11.055481
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Tunisia
Capo Bon
Capo Bon

Capo Bon (arabo: كاب بون, in francese Cap Bon) è un capo situato in Tunisia, di fronte alla Sicilia.

Capo Bon è una penisola che si affaccia sul Mediterraneo in direzione nord-est. I geologi ipotizzano che migliaia di anni fa fosse collegata alla Sicilia facendo da ponte tra Africa e Europa. oggi è una penisola turisticamente sviluppata grazie alle sue spiagge, grotte, villaggi di pescatori e importanti centri archeologici. Il marmo delle cave attorno a Capo Bon fu utilizzato anche per costruire il Colosseo a Roma.

È un luogo di grande importanza per la migrazione degli uccelli; durante i mesi primaverili migliaia di rapaci, come falchi pecchiaioli, nibbi bruni, albanelle ed aquile delle steppe, prendono quota sulla montagna prima di affrontare l'attraversamento del Canale di Sicilia.

Capo Bon è sito a 73 km in linea d'aria dall'isola di Pantelleria, da lì chiaramente distinguibile nelle giornate terse. Circa 25 km a sud del capo, vicino Kélibia, si trova il punto dell'Africa più vicino in assoluto all'isola circumsiciliana e quindi al territorio dello Stato Italiano.

Eventi della seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

La battaglia di Capo Bon fu un rapido scontro navale della seconda guerra mondiale che si svolse al largo di Capo Bon la notte fra il 12 e 13 dicembre del 1941 tra una formazione di due incrociatori leggeri italiani scortati dalla torpediniera Cigno e una flottiglia di cacciatorpediniere britannici.

L'11 maggio 1943, dopo strenua resistenza, si arrende a Capo Bon il Quinto Gruppo corazzato Nizza Cavalleria, facente parte del Reggimento "Nizza Cavalleria" (1º), sottoposto a duri bombardamenti ed accerchiato in seguito all'improvvisa non comunicata resa dell'alleato germanico. Gli inglesi concessero ai due ufficiali superstiti di passare in rassegna i loro uomini schierati prima di avviarli alla prigionia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sethom Hafedh, Les fellahs de la presqu'île du Cap Bon, éd. Université de Tunis, Tunis, 1977
  • Thameur Saad, Le Cap Bon. Terre d'attache, terre d'envol, éd. Alif, Tunis, 2009

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Controllo di autoritàVIAF (EN43148570767324312892 · BNF (FRcb119927453 (data)
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