Castello di Mù

Castello di Mù
Ruderi dei bastioni della rocca di Mù
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàEdolo
Coordinate46°10′51″N 10°20′32″E / 46.180833°N 10.342222°E46.180833; 10.342222
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di Mù
Informazioni generali
TipoCastello medievale
Inizio costruzioneXIII secolo
Materialepietra, malta
Primo proprietarioVescovo di Brescia
Demolizione1432
Condizione attualerovine
Visitabile
Informazioni militari
Funzione strategicacontrollo della valle
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Spiazzo interno del castello

Il castello di fu un'importante rocca costruita in posizione strategica per il controllo dell'alta Val Camonica. Le rovine sorgono sul colle ad est di Mù, frazione del comune di Edolo, e presentano una forma trapezoidale con tratti di mura alti anche quattro metri.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel XIII secolo la rocca era di proprietà del vescovo di Brescia e gli abitanti di Edolo, e Sonico erano obbligati a sorvegliare il fortilizio durante la notte.

Il 29 aprile 1342 i Federici iniziano ad abitare la rocca di .[2] Una pergamena dello stesso anno ricorda un Girardi de Federicis de Erbanno, habitantis Roche de Mu.[3]

Nel 1432 la Repubblica Veneta fa smantellare il castello di Mù dei Federici.[4]

Al suo interno esisteva una chiesa dedicata a San Michele, demolita nel 1655.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessio Domenighini, "Il castello di Mù" su "Itinera n° 4", su voli.bs.it. URL consultato il 9 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2005).
  2. ^ Bontempi, p. 282.
  3. ^ Valetti Bonini, p. 87.
  4. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 414.
  5. ^ Stefano Togni Marrotta, Annali della comunità di Edolo, a cura di Pietro Angelo Lieta, Edolo, Avolar, 2009 [XVIII sec.].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Togni Marrotta, Annali della comunità di Edolo, a cura di Pietro Angelo Lieta, Edolo, Avolar, 2009 [XVIII sec.].
  • Irma Valetti Bonini, Le Comunità di valle in epoca signorile, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 1976.
  • Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992.
  • Franco Bontempi, Storia del comune di Sonico, Padova, Upsel Domenighini, 2003, ISBN 88-7126-215-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]