Cessalto

Cessalto
comune
Cessalto – Stemma
Cessalto – Bandiera
Cessalto – Veduta
Cessalto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoEmanuele Crosato (FI) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°43′N 12°37′E / 45.716667°N 12.616667°E45.716667; 12.616667 (Cessalto)
Altitudinem s.l.m.
Superficie28,18 km²
Abitanti3 804[1] (31-1-2024)
Densità134,99 ab./km²
FrazioniSanta Maria di Campagna, Sant'Anastasio
Comuni confinantiCeggia (VE), Chiarano, Motta di Livenza, Salgareda, San Donà di Piave (VE), San Stino di Livenza (VE), Torre di Mosto (VE), Noventa di Piave (VE)
Altre informazioni
Cod. postale31040
Prefisso0421
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026015
Cod. catastaleC580
TargaTV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 353 GG[3]
Nome abitanticessaltini
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cessalto
Cessalto
Cessalto – Mappa
Cessalto – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Cessalto (Cesalto [t͡ʃe'salto] in veneto[4]) è un comune italiano di 3 804 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo compare per la prima volta nel 1242Villa Cesalti») e, a seguire, nel 1261Cesalto»)[5].

Per Dante Olivieri è un composto di cessus "remoto, impervio", ma anche "nascosto", e alto, tuttavia il significato non è facilmente spiegabile[5]. Altri propendono per caesus saltus "bosco tagliato" o cessus saltus "bosco lontano", con riferimento alla vasta foresta planiziale di cui ancora sopravvive un lembo nel bosco Olmè[6].

Secondo lo storiografo Eno Bellis l'origine del nome "Cessalto" potrebbe derivare da qualche congregazione, da qualche abbazia di religiosi situati nei pressi dell'attuale paese. Quei religiosi, provenienti da luoghi differenti del Triveneto, usavano il latino per intendersi e questo giustifica il termine Caesus Saltus.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La presenza umana ha lasciato notevoli tracce sin dall'epoca romana: ai reperti archeologici (si cita un pregevole monumento funerario ora collocato all'ingresso del municipio) si aggiungono i resti di una centuriazione ravvisabili nell'attuale disposizione di strade e fossati. Era inizialmente una povera comunità di agricoltori che abitavano nei "casoni", delle capanne realizzate con legname, che non mancava data la presenza dei due boschi planiziali.

Il grosso ramo del Piave che un tempo rendeva fertili queste terre e che sfociava nella vicina laguna, era da tempo scomparso. Ricomparve quando, nel 589 d.C. una spaventosa alluvione aveva sconvolta tutta l'idrografia del Veneto.

Dopo la decadenza seguita alla caduta dell'Impero Romano, l'insediamento risorse nel basso Medioevo. Pare che nel Duecento esistesse un fortilizio definito il "castello dei castelli", realizzato su un terrapieno presso un'ansa del Piavon. Fu proprio il Piavon a contribuire allo sviluppo del paese, grazie agli interventi promossi dai Caminesi che lo resero un importante via d'acqua, funzione che mantenne anche dopo l'arrivo dei Veneziani per collegare alla laguna le numerose ville patrizie.

Caduta la Serenissima, Cessalto seguì le sorti di tutto il Veneto e, dopo la dominazione austriaca, fu annessa al Regno d'Italia nel 1866[6].

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del paese è per la gran parte adibito alle attività agricole.

Sono presenti due boschi: il bosco Olmè e il Bosco San Marco, che in passato formavano un unico grande bosco che scomparve a causa della presenza dell'uomo. Questi due boschi vennero acquistati dal Comune di Cessalto, associato con quello di Chiarano, nel 1891, per un prezzo totale di 77.837 lire.

Il bosco Olmè probabilmente occupava una superficie di 66,4, mentre quello di San Marco ne occupava 113,5. Oggi il bosco Olmè è ridotto a poco più di 220.000 metri quadri, confina a sud-ovest con la Vecchia comunale Ceggia-Cessalto mentre a nord-ovest con lo svincolo autostradale.

Nel Bosco Olmè, similmente in quello di San Marco, era abbondante la presenza di Olmi (assieme a roveri, frassini, rubini e, acacie).

Il bosco di San Marco, che ormai più non esiste, era situato nella frazione di Santa Maria di Campagna, chiamata dai locali "Campagna". Venne disboscato durante gli ultimi secoli, bonificato e ridotto all'agricoltura, salvo un piccolo appezzamento di 3 o 4 ettari. Un tempo era un bosco florido e ricco di grossi esemplari di querce. Erano inoltre presenti due acquitrini che ospitava una ricca fauna alata, contesa tra i cacciatori della zona.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Cessalto è attraversato dal canale Piavon, che si ritiene sia il vecchio letto del Piave. L'altro canale che attraversa il paese è il Brian, che uscendo dal Livenza, si getta nel Piavon presso la chiesa parrocchiale del paese.

Durante lo scavo dei pozzi di Cessalto, alla profondità di 23 metri circa si trova uno strato di pura ghiaia grossa alluvionale, dallo spessore di circa un metro. Ciò conferma che presso il Piavon fosse situato l'antico corso del Piave, ancora fiume-torrente.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 giugno 1982.[7]

«D'oro, ad un cartiglio d'argento, in sbarra, caricato della scritta "CAESUS SALTUS" in caratteri maiuscoli romani, sormontato, nel canton destro del capo, da un boschetto al naturale, nodrito, e nel canton sinistro da una stella d'azzurro, raggiata di cinque. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Santa Croce[modifica | modifica wikitesto]

Parrocchiale della frazione capoluogo, di essa si hanno notizie sin dal 1334 come cappella dipendente dalla pieve di Chiarano. Assunse autonomia ecclesiastica nella prima metà del Cinquecento e nel 1513 venne assegnata alla cura dei Canonici lateranensi. Nel 1773, dopo l'abolizione dell'ordine, fu assegnata in giuspatronato alla famiglia Soranzo-Zeno.

L'attuale edificio è stato costruito in epoca imprecisata, benché abbia subito una serie di interventi tra l'Otto e il Novecento; i più rilevanti sono quelli del 1816-1845, conclusi con la consacrazione del 1846 officiata dal vescovo di Ceneda Manfredo Giovanni Battista Bellati[9].

Villa Zeno[modifica | modifica wikitesto]

Prospetto anteriore di Villa Zeno
Lo stesso argomento in dettaglio: Villa Zeno.

Sita nella località di Donegal, la villa risale al XVI-XVII secolo, periodo durante il quale fu edificata su progetto del celebre architetto Andrea Palladio (1508-1580).

Il corpo centrale è presente ne I quattro libri dell'architettura (1570), mentre probabilmente furono realizzate in epoca diversa le barchesse laterali. La villa risulta suddivisa in tre livelli e presenta al primo e al secondo piano un androne centrale con stanze disposte lungo le ali laterali così come è disegnata nei libri del Palladio.

Il complesso è stato incluso nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1996, assieme alle altre ville palladiane del Veneto.

Dal punto di vista naturalistico, è da far notare la presenza di un querco carpineto di origine naturale, probabilmente eredità di un'antica riserva di caccia.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 602, ovvero il 15,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[11]:

  1. Albania 134
  2. Romania 120
  3. Marocco 118
  4. India 62
  5. Senegal 39
  6. Nigeria 21

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Una delle manifestazioni più rilevanti è Luci sul Brian, che consiste in una sfilata di zattere sul fiume Brian organizzata durante la prima settimana di agosto. La prima edizione risale al 1955.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La società calcistica dell'Europeo Cessalto rappresenta il paese nella Prima Categoria del campionato italiano di calcio.

Originaria di Cessalto è l'ex rugbista Alice Trevisan per anni seconda linea del Riviera Rugby 2010 ASD e della Nazionale italiana di rugby a 15 femminile.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1939 la circoscrizione territoriale ha visto il distacco di territori aggregati al comune di San Stino di Livenza, nella Città metropolitana di Venezia (censimento 1936: pop. res. 14)[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ulderico Bernardi, Abecedario dei villani. Un universo contadino veneto, Di Adamo Editore, 2001, p. 473, ISBN 88-900709-0-0.
  5. ^ a b Carla Marcato, Cessalto, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 198, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ a b Storia del Comune, su comune.cessalto.tv.it. URL consultato l'11 settembre 2023.
  7. ^ Cessalto, decreto 1982-06-03 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  8. ^ Cessalto, su araldicacivica.it.
  9. ^ Cessalto, su diocesivittorioveneto.it, Diocesi di Vittorio Veneto. URL consultato il 9 luglio 2015.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 27 luglio 2018.
  12. ^ Unità amministrative. Variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000. Popolazione legale per comune ai censimenti dal 1861 al 1991 ai confini dell'epoca, Roma, ISTAT, 2001, ISBN 88-458-0574-3.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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