Cognomi sardi

I cognomi sardi (in lingua sarda sambenados o sangunaus[1]) sono l'insieme dei cognomi, buona parte dei quali provenienti dalla lingua sarda, aventi una tradizione storicamente identificabile con l'isola di Sardegna e nei luoghi di emigrazione dei Sardi nel mondo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Epoca romana[modifica | modifica wikitesto]

Stele funeraria di Caius Iulius Candidus, II secolo d.C., museo archeologico nazionale di Cagliari

L'onomastica romana prevedeva l'uso di un nomen (che indicava il gentilizio) e di un cognomen (soprannome aggiuntivo al gentilizio).

Con la frantumazione dell'impero romano d'Occidente, il cognome cadde gradualmente in disuso e si tornò al solo prenome per identificare una persona, secondo la costumanza germanica[2]. La tendenza semplificatrice che prediligeva il nome singolo era tuttavia già iniziata nel periodo tardo-romano[3].

In epigrafi funerarie di età romana in Sardegna talora appaiono onomastici che riprenderanno vita in epoca medievale e/o moderna. Citiamo ad es.: Torbenius Kariti (Fordongianus) che si riverbera nel medievale Torbenio / Torbeni / Torbini / Turbini / Dorbeni; Monioritinus (CIL, X, 7877), riallacciabile al cognome Moni / Monni; Baris / Barix e il medievale Barisone / Parisone; Valeria Amoccada (Villamassargia) all'odierno cognome Mocco; Ietoccor Torceri filius (Busachi) al medievale Ithoccor[4] e all'odierno Stoccoro[5].

Medioevo ed epoca moderna[modifica | modifica wikitesto]

(SC)

«Testes ubi fegerus custus cambius a plakimentu bonu de pari: donnu Trogodori Corsu curadore de factu de Bonarcadu, et Torbini de Piras, maiore de scolca, et Goantine de Baniu clerigu et Petru Marki, clerigu de Solagrussa, et Petru d'Ardaule clerigu, et Petru Contu et Goantine Rue et Tericu Maiu et Taniel Kerssa et Petru Coco et Benzivenni et Petru Manis.»

(IT)

«Testimoni di questa permuta operata di buono e comune accordo: donno Torchitorio Corsu curatore di fatto di Bonarcado, e Torbeno de Piras capo di circoscrizione, e Costantino de Baniu chierico e Pietro Marki chierico di Solarussa, e Pietro d’Ardaule chierico, e Pietro Contu e Costantino Rue e Terico Maiu e Daniele Kerssa e Pietro Coco e Bencivenni e Pietro Manis

L'onomastica sarda, inclusi gli attuali cognomi tradizionali, ebbe origine nel medioevo. Tra le più preziose fonti per lo studio dell'onomastica sarda antica sono da citare i condaghi, registri amministrativi del periodo giudicale redatti in lingua sarda e risalenti all'XI-XIII secolo, nonché la Ultima Pax Sardiniae, trattato di pace del 1388 in latino tra Giovanni I di Aragona ed Eleonora d'Arborea, in cui si ritrova la maggioranza dei cognomi sardi odierni, spesso scritti con una grafia leggermente differente (es. De Thori, oggi Dettori).

Esempio di Quinque Libri

Dalla metà del XVI secolo, grazie all'istituzione dei Quinque Libri, decisa al Concilio di Trento[6], è possibile ricostruire la storia e l'evoluzione dei cognomi generazione dopo generazione. Di frequente i cognomi venivano ereditati dalla parte materna, sin dal medioevo fino all'epoca contemporanea[7].

Varietà[modifica | modifica wikitesto]

Buona parte dei cognomi propriamente sardi deriva dalla lingua sarda, denotando toponimi (es. Bitti, da Bitti o Onnis/Onni/, Fonnesu, da Fonni[8]), in particolare di antichi villaggi (es. Kerki, villaggio della curatoria della Nurra, cogn. odierno Cherchi, o Sogus, nella curatoria di Gippi, da cui Sogus e Desogus[8]) oggi in larga parte scomparsi (è noto, come registra lo storico John Day, l'abbandono di centinaia di centri abitati sardi durante il XIV secolo[9], in concomitanza con la peste nera e la guerra sardo-catalana), nomi di animali (es. Angioni, Angioi "agnello", Porcu "maiale", Piga "gazza", Cadeddu "cucciolo di cane" etc.), nomi di piante (es. Meloni "melone", Floris, Flore "fiore", Figus "fico" etc.), nomi di colori (es. Biancu "bianco", Nieddu "nero" etc.), soprannomi vezzeggiativi (es. Pittau "Sebastiano"[10]) talvolta indicativi di un tratto personale (es. Mannu "grande") o di un rapporto di filiazione (es. Corbeddu, "figlio/-a di Corbu"[10]), e in minor misura antroponimi (es. Catte, Marche "Marco" etc.) o nomi di mestiere (es. Frau "fabbro"[11])[8]; alcuni sono derivabili da forme riconducibili al sostrato protosardo e talora già attestate come forme onomastiche in epigrafi sarde di epoca romana.

Sardegna e Corsica, Francesco Berlinghieri

Tra i cognomi sardi di origine esterna, la percentuale più rilevante (7% del totale) è costituita da quelli còrsi[12] o che indicano una possibile antica origine còrsa (es. Còssu, anticamente scritto Corsu "Corso"[13] o Còssiga da "Corsica"[14]); questi sono diffusi principalmente, ma non esclusivamente, nelle aree corsòfone della Gallura, dell'Anglona e del Sassarese. Un considerevole flusso migratorio proveniente dall'altra sponda delle Bocche di Bonifacio si verificò, infatti, sin dal medioevo e si esaurì solo nei primi decenni del XIX secolo[15].

Relativamente comuni sono anche i cognomi originari della penisola italiana o che indicano una possibile origine italiana (es. Massa da Massa, anticamente Di/De Massa, es. Arsocco di Massa[16], Pisanu/o da Pisa, Pirisinu, anticamente Perusinu, da Perugia o ancora Lucchesu che può indicare sia una provenienza da Luche, villaggio antico del giudicato di Gallura, che da Lucca[8]), alcuni dei quali documentati a partire dal periodo giudicale; in particolare, per quel periodo, cognomi liguri e toscani per via dei rapporti politici e commerciali tra la Sardegna e le due repubbliche marinare di Genova e Pisa; tra i più illustri e influenti per la storia della Sardegna si possono citare i Lacon-Massa (Obertenghi), i Doria, i Visconti etc.

Si rileva inoltre la presenza di cognomi iberici od originari della penisola iberica e provenienti nello specifico dalla Catalogna (es. Aymerich[17], Canelles, Sanjust[18] ecc.), giunti sull'isola perlopiù durante il plurisecolare periodo aragonese e spagnolo, per quanto non manchino diverse attestazioni di cognomi financo illustri già attestati nei condaghi giudicali, ad esempio tal Iohanne Cadalanu[19] ("Giovanni Catalano") o Gosantine de Maiorica ("Costantino da Maiorca")[8], o ancora la stessa famiglia giudicale arborense dei De Serra Bas (in parte discendente dai Cervera, Visconti di Bas, che portarono in Arborea un numeroso seguito[20], tra cui forse il capostipite dei Garau, dal catalano Guerau "Gherardo"[21]).

Frequenza[modifica | modifica wikitesto]

Cognomi più diffusi[modifica | modifica wikitesto]

I venti cognomi più diffusi in Sardegna sono i seguenti:[22][23]

  1. Sanna ("zanna")
  2. Piras (dal villaggio di Piras, Arborea, Sulcis, Logudoro[8])
  3. Pinna ("penna")
  4. Serra (dal villaggio di Serra, Campidano di Cagliari e Corsica[8])
  5. Melis ("miele")
  6. Carta ("carta")
  7. Mura ("mora di gelso")
  8. Meloni ("melone")
  9. Manca ("mancino")
  10. Lai (dal villaggio di Elài, Monteacuto[24])
  1. Murgia ("salamoia")
  2. Porcu ("maiale")
  3. Cossu ("còrso"[25])
  4. Usai (dal villaggio di Biddusà, Mandrolisai[8])
  5. Loi (dal villaggio di Iloi, Arborea[26])
  6. Marras ("zappa")
  7. Orrù ("rovo")
  8. Dessì (dal paese di Sini, che in epoca medioevale veniva chiamato Sii)
  9. Floris ("fiore")
  10. Fadda ("errore" o "fata")

Cognomi più diffusi per provincia[modifica | modifica wikitesto]

I dieci cognomi più diffusi nelle vecchie provincie sarde.

Provincia Cognomi[27]
Cagliari Melis, Piras, Sanna, Serra, Meloni, Lai, Murgia, Pinna, Orrù, Loi.
Medio Campidano Sanna, Piras, Melis, Murgia, Pinna, Serra, Madeddu, Atzeni, Garau, Urru.
Carbonia-Iglesias Pinna, Melis, Piras, Sanna, Serra, Manca, Pintus, Diana, Floris, Lai.
Ogliastra Lai, Piras, Loi, Melis, Deiana, Usai, Murru, Demurtas, Serra, Mereu.
Nuoro Sanna, Piras, Manca, Carta, Porcu, Lai, Mura, Pinna, Floris, Serra.
Oristano Sanna, Piras, Pinna, Manca, Mura, Carta, Serra, Meloni, Melis, Porcu.
Sassari Sanna, Pinna, Piras, Manca, Mura, Sechi, Cossu, Solinas, Canu, Chessa.
Olbia-Tempio Sanna, Deiana, Spano, Carta, Cossu, Addis, Pinna, Careddu, Meloni, Azara.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antoninu Rubattu, Dizionario universale della lingua di Sardegna, vol. 1, EDES, 2001, pp. 499-500, ISBN 978-88-86002-39-4, OCLC 49195883.
  2. ^ Roberto Bizzocchi, 3.Semplicità barbarica.
  3. ^ Roberto Bizzocchi, 2.Tanti nomi o uno solo.
  4. ^ AA.VV., The Making of Medieval Sardinia, 2021, p.60
  5. ^ Mauro Maxia, Un antico antroponimo e i nomi sardi dell’aspraggine. 2003
  6. ^ Mauro Maxia, p.43.
  7. ^ Giannetta Murru Corruga Di madre in figlia, di padre in figlio Un caso di "discendenza parallela" in Sardegna
  8. ^ a b c d e f g h Rivista italiana di onomastica, Mauro Maxia, Cognomi sardi medioevali formati da toponimi (PDF), su maxia-mail.doomby.com. URL consultato l'11 marzo 2017.
  9. ^ John Day, Villaggi abbandonati in Sardegna dal Trecento al Settecento: inventario, Paris, Ed. du CNRS, 1973.
  10. ^ a b Pittau, Massimo, 2014. I cognomi della Sardegna: Significato e origine di 8.000 cognomi indigeni e forestieri, Ipazia Books
  11. ^ La Nuova Sardegna, Frau, sardissimo ma molto diffuso nella Penisola, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 2 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2022).
  12. ^ Le origini dei cognomi sardi, dai colori agli animali, La Nuova Sardegna
  13. ^ Mauro Maxia, p.45.
  14. ^ Mauro Maxia, Studi sardo-corsi, 2010, p.233
  15. ^ Mauro Maxia, p.10.
  16. ^ F.Artizzu, "Rendite pisane nel giudicato di Cagliari nella seconda meta del secolo XIII", Padova 1957.
  17. ^ Comune di Laconi, Famiglia Aymerich (PDF), su comune.laconi.or.it. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2013).
  18. ^ Albero genealogico della famiglia Sanjust, su araldicasardegna.org. URL consultato l'11 marzo 2017.
  19. ^ Maurizio Virdis, Il Condaghe di Santa Maria di Bonarcado (PDF), Cagliari, CUEC, 2002, p. 67. URL consultato il 27 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2020).
  20. ^ Alessandra Cioppi, Una terra di migranti nel Mediterraneo : i flussi migratori iberici in Sardegna tra il XII e il XV secolo, Edicions de la Universitat de Lleida, 2018
  21. ^ La Nuova Sardegna, Il primo Garau fu un “Gherardo” del 1200, nobile di origine catalana
  22. ^ I Sanna battono i Piras: è loro il cognome più diffuso in Sardegna. Ecco la classifica, La Nuova Sardegna, su lanuovasardegna.gelocal.it. URL consultato l'11 marzo 2017.
  23. ^ I venti cognomi più diffusi in Sardegna, su Cognomix. URL consultato il 30 novembre 2023.
  24. ^ La Nuova Sardegna, Lai, ma anche Lay e Bussalai: diffuso in Ogliastra deve la fama al tenente Sheridan, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 2 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2022).
  25. ^ La Nuova Sardegna, Cognomi sardi, Cossu: breve, antico e con un’infinità di complicazioni, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 2 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2022).
  26. ^ La Nuova Sardegna, Loi, epicentro ogliastrino La fama giunse grazie a Duilio pugile campione del mondo, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 2 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2022).
  27. ^ cognomix.it/ Classifica Top 20.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Farina Luigi, Sos sambenaos sardos : i cognomi sardi, Gallizzi, Sassari, 1971
  • Maxia Mauro, Dizionario dei cognomi sardo-corsi : frequenze, fonti, etimologia, Condaghes, 2002, ISBN 88-7356-005-9
  • Maxia Mauro, I Corsi in Sardegna, Edizioni Della Torre, 2006.
  • Pittau Massimo, Dizionario dei cognomi di Sardegna: e origine e significato di 7.500 voci, L'Unione Sarda, 2005-2006
  • Pittau Massimo, I cognomi della Sardegna: Significato e origine di 8.000 cognomi indigeni e forestieri, Ipazia Books, 2014
  • Rowland Robert J., Onomastic Remarks on Roman Sardinia, Names 21:2, 1973, 82-102
  • Tuccone Tommaso, Buddusò. I cognomi dal Settecento ai giorni nostri, Buddusò 2016
  • Wolf Heinz Jürgen, Sardische Herkunftsnamen, in: Beiträge zur Namensforschung, 1988, v. 23 (1-2), S. 1-67

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]