Complex

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Complex
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
Periodicitàbimestrale
Genererivista
Fondatore
  • Marc Ecko
  • Rich Antoniello
Fondazione2002
Chiusura2017
SedeNew York
ISSN1538-6848 (WC · ACNP)
Sito webwww.complex.com/
 
Complex Networks
Logo
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariasocietà controllata
Fondazione2016
Sede principaleNew York
GruppoBuzzFeed Inc.
Controllate
  • Complex
  • Sole Collector
  • Pigeons & Planes
  • First We Feast
Persone chiaveChristian Baesler (CEO)
Sito webcomplexnetworks.com/

Complex è una piattaforma multimediale statunitense che si occupa di cultura giovanile, fondata a New York nel 2002 come periodico bimestrale dal designer di moda Marc Ecko.[1] Rivolti a un pubblico maschile, i contenuti riguardano tendenze di stile, cultura pop, musica, sport, sul modello delle riviste di moda giapponesi, con particolare attenzione a hip hop, streetwear, sneaker e graphic design.

Nel 2007 è stata lanciata Complex Media Network, una rete di siti web partner di Complex, per massimizzare i ricavi del contenuto digitale.[2][3] Nel giro di pochi anni il network è arrivato a includere oltre 100 siti, acquistati o lanciati direttamente dall'azienda.[1] La rivista cartacea ha smesso di essere pubblicata con il numero di dicembre 2016 / gennaio 2017.[4]

Nel 2012 è stata fondata Complex TV, emittente televisiva di contenuti video originali, tra cui il notiziario Complex News.[3][5] Dal 2016 si tiene ComplexCon, un festival annuale comprendente concerti musicali, mostre tematiche e gruppi di discussione, che negli anni ha attirato artisti, designer, stilisti e musicisti di spessore.[6][7][8] Nel 2019 è stato aperto il negozio online Complex Shop[9] e sono stati lanciati podcast originali su sport, sneaker e musica.[10] Durante la pandemia di COVID-19 del 2020 è stato inaugurato ComplexLand, un festival virtuale interattivo durante il quale gli utenti possono visitare negozi virtuali e ordinare prodotti online, oltre che assistere a concerti e interviste tramite il sito web.[11][12]

Nel 2016 Complex Media è stata acquistata da Verizon Hearst Media Partners, joint venture tra Verizon e Hearst, diventando parte di Complex Networks, azienda di media digitali.[13][14] Nel 2021 l'azienda è stata acquistata da BuzzFeed per circa 300 milioni di dollari.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Josh Sternberg, How Complex Straddles The Ad Network Publisher Divide, in Digiday, Digiday. URL consultato il 9 febbraio 2014.
  2. ^ (EN) https://www.facebook.com/*, The Print Guy Who's Going 45% Digital, su Ad Age, 21 luglio 2009. URL consultato l'8 giugno 2023.
  3. ^ a b (EN) https://www.facebook.com/simonowens, How Complex Media became one of the most innovative digital publishers, su What’s New in Publishing | Digital Publishing News, 20 gennaio 2020. URL consultato l'8 giugno 2023.
  4. ^ (EN) Dan Rys, Complex Media Shutters Print Magazine After 14 Years, su Billboard, 7 dicembre 2016. URL consultato l'8 giugno 2023.
  5. ^ Complex TV Adds Two Originals, Including One Hosted by Rapper Riff Raff - VideoInk, su web.archive.org, 18 agosto 2016. URL consultato l'8 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
  6. ^ (EN) Shawn Setaro, Marc Ecko On ComplexCon: 'This Has Never Been Done Since The World's Fair', su Forbes. URL consultato l'8 giugno 2023.
  7. ^ (EN) https://www.latimes.com/people/khanh-t-l-tran, ComplexCon: Fashion, pop culture and activism come together in Long Beach this weekend, su Los Angeles Times, 5 novembre 2016. URL consultato l'8 giugno 2023.
  8. ^ (EN) Max Berlinger, How ComplexCon wrapped allure, streetwear and 'something new' into one festival, su Los Angeles Times, 15 novembre 2019. URL consultato l'8 giugno 2023.
  9. ^ (EN) Digiday, Complex is opening an online store to sell sneakers, hoodies and more, su Digiday, 9 dicembre 2019. URL consultato l'8 giugno 2023.
  10. ^ (EN) Peter White, Verizon Hearst-Backed Youth-Culture Brand Complex Networks To Launch First Full Slate Of Original Podcasts, su Deadline, 29 ottobre 2019. URL consultato l'8 giugno 2023.
  11. ^ (EN) Obi Anyanwu, ComplexLand Made Virtual Shopping a Reality, su WWD, 21 dicembre 2020. URL consultato l'8 giugno 2023.
  12. ^ (EN) Andrew Webster, Complex turned its fashion and music festival into a futuristic video game, su The Verge, 3 dicembre 2020. URL consultato l'8 giugno 2023.
  13. ^ (EN) Todd Spangler, Verizon, Hearst Form ‘Complex Networks’ Digital-Video Business, Headed by Rich Antoniello, su Variety, 14 settembre 2016. URL consultato l'8 giugno 2023.
  14. ^ Verizon and Hearst Announce the Creation of Complex Networks - Verizon and Hearst Announce the Creation of Complex Networks | Hearst, su www.hearst.com. URL consultato l'8 giugno 2023.
  15. ^ (EN) BuzzFeed Announces Acquisition of Complex Networks, Joining BuzzFeed, BuzzFeed News, HuffPost, and Tasty, su www.businesswire.com, 24 giugno 2021. URL consultato l'8 giugno 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]