Costruzioni di Brescia per altezza

Voce principale: Brescia.
Skyline di Brescia

Tra le costruzioni più alte della città di Brescia, l'edificio abitabile più alto è il grattacielo Crystal Palace (27 piani, 110 m d'altezza), collocato nel centro direzionale chiamato Brescia 2, mentre la struttura più alta della città è la torre del termoutilizzatore (120 m d'altezza).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Torre Mirabella
La Torre della Pallata

In epoca romana, la città di Brescia (chiamata Brixia) possedeva soltanto delle piccole torri di avvistamento poste lungo la cinta muraria. Due di queste sono ancora oggi visibili (sebbene siano state fortemente rimaneggiate nei secoli successivi): una è la Torre Paganora, chiamata anticamente Porta Paganorum[1], l’altra è la cosiddetta torre di Porta Bruciata, collocata in corrispondenza dell'antica Porta Mediolanensis[1], uno dei principali punti d'accesso alla città romana, da cui partiva il decumano massimo (oggi Via dei Musei).

Con l'affermarsi del cristianesimo cominciò la costruzione di chiese con annessi campanili, che superarono in altezza le precedenti costruzioni romane. Il più antico campanile esistente a Brescia è probabilmente la Torre Mirabella: alta 22 m[2], di forma cilindrica, è tutto ciò che resta dell'antica Chiesa di Santo Stefano in Arce, costruita nel V secolo sulla cima del Colle Cidneo, nello stesso luogo in cui sorgeva un tempio romano (a sua volta costruito su un precedente tempio celtico). Demolita nel XVI secolo per ampliare le strutture difensive del Castello di Brescia, il campanile fu mantenuto come torre di avvistamento[3]. Durante il medioevo furono rafforzate le difese della città con la costruzione di diverse torri, tra le quali possiamo ricordare la Torre della Pallata (alta 32 m[4]) e soprattutto la Torre del Pegol che, con i suoi 54 m d'altezza[4], è rimasta per circa 700 anni l'edificio più alto di Brescia.

Nel 1825 venne completata la grande cupola del Duomo Nuovo, progettata dall'architetto Luigi Cagnola. Con i suoi 80 m d'altezza è stata la costruzione più alta della città per oltre 150 anni, fino a quando, tra gli anni 70 e 80 del XX secolo, con i lavori di ampliamento della Centrale Lamarmora (la prima centrale per il teleriscaldamento realizzata in Italia[5]), furono costruite le 2 ciminiere gemelle, alte entrambe 100 m. Nel 1992 fu completato il Crystal Palace che, con i suoi 110 m d'altezza, è il grattacielo più alto di Brescia ed è rimasta la costruzione più alta della città fino al 1998, quando è stata realizzata la torre del termoutilizzatore.

Grattacieli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Grattacieli di Brescia.
Il Crystal Palace

Brescia è stata la prima città italiana, e una delle prime in Europa, ad aver costruito un grattacielo[6]. Il primo grattacielo di Brescia (e d'Italia) è il Torrione INA, completato nel 1932 e progettato dall'architetto Marcello Piacentini. Con i suoi 57 m d'altezza è rimasto l'edificio ad uso abitativo più alto della città per oltre 50 anni. Infatti, durante il boom edilizio avvenuto nel secondo dopoguerra, la città di Brescia si è sviluppata più in orizzontale che in verticale e la costruzione di edifici a torre è rimasta limitata. Fu solo a partire dagli anni 1980 che ci fu una ripresa nella costruzione di grattacieli, iniziata con la realizzazione del quartiere San Polo (in cui furono realizzate le torri Cimabue e Tintoretto, alte entrambe 63 m[6]) e, soprattutto, con lo sviluppo verticale del centro direzionale di Brescia dove, a cavallo tra gli anni 1990 e 2000, sono state costruite diverse torri tra cui il Crystal Palace (alto 110 m[6]), la CAP Tower (di 82 m[6]) e la Torre Kennedy (alta 57 m[6]). La costruzione di grattacieli è proseguita anche negli anni successivi e si è concentrata nelle ex aree industriali sottoposte ad opere di rigenerazione urbana. L’ultimo grattacielo in ordine di tempo ad esser stato inaugurato è lo Skyline 18 (alto 80 m[6]) completato nel 2013.

Altre strutture[modifica | modifica wikitesto]

A caratterizzare lo skyline di Brescia vi sono anche strutture di tipo industriale tra le quali possiamo ricordare: il gasometro di Brescia (costruito nel 1934, è alto 45 m, ha un diametro di 22,696 m ed un peso di 280.000 kg)[7], le due ciminiere gemelle della centrale Lamarmora (alte entrambe 100 m) e la torre del termovalorizzatore che, con i suoi 120 m d’altezza, è la costruzione più alta della città.

Lista[modifica | modifica wikitesto]

La cupola del Duomo Nuovo
Il Faro di Brescia nel Cimitero Monumentale
Il Torrione INA, primo grattacielo costruito in Italia
La Torre del Pegol

La seguente lista comprende gli edifici e le strutture di altezza uguale o superiore a 45 m esistenti, o in via di realizzazione, nella città di Brescia.

Pos. Nome Altezza (m) N. di piani Anno Note
1 Termovalorizzatore di Brescia 120[8] - 1998[9]
2 Crystal Palace 110[6][10] 27[10] 1992[10]
3= Camino 1 Centrale Lamarmora 100[11] - 1978[12]
Camino 2 Centrale Lamarmora 100[11] - 1981[12]
5 CAP Tower 82[6][10] 22[10] 1993[6][10]
6= Cupola del Duomo Nuovo 80 - 1825 Progettata dall’architetto Luigi Cagnola
Skyline 18 80[6][10] 20[10] 2013[6][10]
8= Torre I Centro direzionale Tre Torri 75[10] 14[10] 2009[10]
Torre II Centro direzionale Tre Torri 75[10] 14[10] 2009[10]
Torre III Centro direzionale Tre Torri 75[10] 14[10] 2009[10]
11= Torre 11 72[13] 21[13] ?
Torre 15 72[13] 21[13] ?
13 Futura 70[10] 14[10] 2010[10]
14= Torre Cimabue 63[6][14] 17 1985[6][15] Progettata dall’architetto Leonardo Benevolo
Torre Tintoretto 63[6][14] 17 1985

-2022[6][15][16]

Progettata dall’architetto Leonardo Benevolo

Demolita nel 2022

16= Faro di Brescia 60[17] - 1864[17] Progettato dall’architetto Rodolfo Vantini, è posto al centro del Cimitero Monumentale
28 Duca d'Aosta 60[6][10] 14[10] 2011[6][10] Progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas[6]
18= Torrione INA 57 15 1932 Progettato dall’architetto Marcello Piacentini, è il primo grattacielo costruito in Italia e all’epoca della sua costruzione era il grattacielo in cemento armato più alto d’Europa
Torre Kennedy 57[6][18] 12[19] 2002[6][18]
20= Torre del Pegol 54[4] - XII secolo
Sede UBI Banca 54[20] 12[21] 2004[21] Progettato dall’architetto Vittorio Gregotti
22 Condominio Solferino 53[14] 15 -
23 Torre Ambrosiana 52[14] 14[19] 2005[19]
24= Torre Millenium[22] 50[10] 13[10] 2000[10]
Torre giardino 50[19] 14[19] 1993[23]
26 Diamante 49[14] 13[19] 1994[24]
27= Torre Michelangelo 47[14] 15 1985[15] Progettate dall’architetto Leonardo Benevolo
Torre Raffaello 47[14] 15 1985[15]
Torre Tiziano 47[14] 15 1985[15]
30 Torre Oberdam 46[10] 11[10] 2007[10]
Sede AIB 46[14] 10 -
32= Symbol 45[19] 10[19] 1991[19]
Condominio K2 45[14] 14 -
Condominio Via XX Settembre 66 45[14] 13 -
Gasometro 45 - 1934

     Grattacieli progettati e approvati la cui costruzione non è ancora in atto

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giovanni Boccingher, Brescia Andata e Ritorno. Le molte vite di una stazione, Youcanprint, 2017.
  2. ^ La Torre Mirabella, su bresciacity.it. URL consultato il 10 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).
  3. ^ G.P. Brogiolo e L. Castelletti, Archeologia Medievale - Insediamenti fortificati e contesti stratigrafici tardoromani e altomedievali nell'area alpina e padana, vol. 17, Firenze, All’Insegna del Giglio, 1990, p. 544.
  4. ^ a b c Simona Valan, Percorso turistico tra le torri per una Brescia vista dall’alto, in bresciaoggi.it, 3 gennaio 2015. URL consultato il 10 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).
  5. ^ Centrale di Brescia – Lamarmora, su a2a.eu. URL consultato il 10 luglio 2018.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Paolo Vitali, Ritratti di città. Brescia frattale, in ilgiornaledellarchitettura.com, 20 novembre 2018. URL consultato il 30 agosto 2019.
  7. ^ Franco Robecchi, Brescia littoria. Una città modello dell'urbanistica fascista, Roccafranca, La Compagnia della Stampa, 1998, p. 371.
  8. ^ Chimney of Brescia Incineration Plant, su emporis.com. URL consultato il 10 luglio 2018.
  9. ^ Termoutilizzatore di Brescia (PDF), su s3-eu-west-1.amazonaws.com. URL consultato il 10 luglio 2018.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad Cerdelli Vittorio, La «città verticale» svuotata dalla crisi, in Corriere della Sera, 16 febbraio 2016.
  11. ^ a b Chimneys of Brescia Cogeneration Plant, su emporis.com. URL consultato il 10 luglio 2018.
  12. ^ a b Centrale di Cogenerazione Lamarmora - Dichiarazione Ambientale (PDF), su a2acaloreservizi.eu. URL consultato il 10 luglio 2018.
  13. ^ a b c d Massimo Tedeschi, Riparte il Comparto Milano. Nuovo profilo per due torri, in Bresciaoggi, 11 luglio 2010.
  14. ^ a b c d e f g h i j k Geoportale Provincia di Brescia – Dbt Ambito Urbano, su sit.provincia.bs.it. URL consultato il 10 luglio 2018.
  15. ^ a b c d e Quartiere San Polo (PDF), su benevolo.it. URL consultato il 10 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).
  16. ^ Torre Tintoretto, ultime ore a colori prima dell’addio, su giornaledibrescia.it.
  17. ^ a b Terraroli Valerio, Il Vantiniano: la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento, Brescia, Grafo, 1990, p. 16.
  18. ^ a b Torre Kennedy (PDF), su architecturalprojects.eu. URL consultato il 10 luglio 2018.
  19. ^ a b c d e f g h i Mimmo Varone, La Brescia «nuova» cresce in verticale, in Bresciaoggi, marzo 2007.
  20. ^ Banca Lombarda Headquarters, su archello.com. URL consultato il 10 luglio 2018.
  21. ^ a b Sede UBI Banca, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 luglio 2018.
  22. ^ Brescia, la crisi immobiliare svuota i grattacieli: quanto sono pieni?, in Corriere della Sera, Brescia, 16 febbraio 2016. URL consultato il 19 giugno 2021.
  23. ^ Edificio multipiano “Torre Giardino” – Brescia due, su studioingvecchi.it. URL consultato il 10 luglio 2018.
  24. ^ Progetti realizzati - Edifici commerciali - direzionali, su architettivisconti.it. URL consultato il 10 luglio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]