Cripta del Crocifisso

Cripta del Crocefisso
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
LocalitàUgento
IndirizzoStrada Provinciale 206, Ugento
Coordinate39°56′23.76″N 18°09′34.65″E / 39.939934°N 18.159626°E39.939934; 18.159626
Religionecattolica
Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca
Stile architettonicobizantino
Inizio costruzioneXIII secolo

La cripta del Crocefisso è un luogo di culto ipogeo sito nel comune di Ugento, in provincia di Lecce[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cripta fu adibita nei secoli a luogo di culto nel contesto del piccolo villaggio rupestre che lo circonda. L'area su cui si sviluppa è di notevole interesse archeologico e registra la presenza umana almeno dal IV secolo a.C. È ubicata sulla cosiddetta Via Sallentina, un tracciato di epoca messapica e romana che collegava Otranto a Taranto, attraversando Castra Minervae, Veretum, Uzintum, Baletium, Neretum e Manduris, il cui percorso si evince dall'antica Tabula Peutingeriana.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La cripta, interamente scavata nella roccia tufacea, è il risultato di modifiche e aggiunte nella pianta e nell'architettura, come dimostrano le due colonne circolari del XVI secolo con capitello dorico, l'aggiunta di un altare sulla parete orientale, sovrastato da un affresco seicentesco raffigurante la Crocifissione (da cui il nome della cripta), un lucernaio creato successivamente e l'occlusione dell'ingresso originario a ovest. Si accede mediante una porta a nord, cui fa seguito una scalinata voltata a botte che porta verso il vano ipogeo. L'ingresso è arricchito da una lunetta affrescata con la scena della Sacra Famiglia.

Planimetria della cripta

All'interno le pareti e il soffitto sono ricoperti da affreschi datati tra il XIII e il XVII secolo, accompagnati da iscrizioni in greco e in latino. Il ciclo pittorico più antico (XIII secolo) comprende un'Annunciazione, un Cristo Pantocratore, una Vergine della tenerezza, una Madonna in trono e un san Nicola degli inizi del XIV secolo. Sul soffitto sono dipinti scudi crociati dove si alternano scudi con all'interno una croce nera, simbolo dei cavalieri Teutonici, e scudi con all'interno una croce rossa, simbolo dei cavalieri Templari. Difatti nell'antica tradizione popolare ugentina, la cripta veniva chiamata "Dei Crocifissi". Sempre sul soffitto vi sono anche affrescate stelle, motivi vegetali e animali reali e fantastici, come la grande Idra, una figura della mitologia greca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C.D. Fonseca et alii., Gli insediamenti rupestri medievali nel Basso Salento, Galatina 1979, p. 217
  • Luciano Antonazzo, Guida di Ugento. Storia e arte di una città millenaria, Congedo, 2005
  • Luciano Antonazzo, Ugento sacra, ovvero antiche chiese - ex conventi e monasteri - edifici ecclesiastici e monumenti sacri della città di Ugento e della sua frazione Gemini, Foggia : Claudio Grenzi, 2020, 978-88-8431-790-2
  • Antonio Lupo, La cripta del Crocefisso a Ugento, Lecce : Leucasia, 2004, 31 p.
  • La Cripta del Crocefisso ad Ugento : la storia, gli studi, le nuove acquisizioni / Marina Falla Castelfranchi, Lucia Piccinno, Antonio Saturnino ; a cura di Maria Consiglia De Matteis, Ugento : Citta di Ugento, Assessorato alla cultura ; Associazione Pro-Loco Ugento e Marine, 2006, 55 p.

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