Curite

Curite
Classificazione StrunzIV/H.07-50
Formula chimicaPb3+x(H2O)2[(UO2)4+x(OH)3-x]2, x~0.5
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico[1][2][3]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m[2][3]
Gruppo spazialePnam[2] Pnma[3]
Proprietà fisiche
Densità7,192, 7,4[1], 7,19[2], 6,98-7,4[3] g/cm³
Durezza (Mohs)4-5[1][3]
Sfaldaturaperfetta[1][2] secondo (100) e {110}[2], imperfetta buona secondo {100}[3]
Fratturafragile[2]
Colorearancione[3] vivo[1], rosso-aranciato[1][2] da profondo a chiaro[3], talvolta giallo[2][3], giallo-brunastro[2], scarlatto[3]
Lucentezzaadamantina[1][2][3]
Opacitàda trasparente a translucida[2][3]
Striscioarancio[2][3]
Diffusionerara[1]
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La curite è un minerale costituito da ossido di uranio e piombo, il cui nome è stato dedicato a Pierre Curie e Maria Curie[2][3].

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Aciculare, incrostazioni, massivo, fibroso[2]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Nelle zone di ossidazione delle miniere di uranio[1].

A Shinkolobwe (Katanga) si è formata come prodotto d'ossidazione dell'uraninite, associata a torbernite, soddyite, fourmarierite e kasolite, talvolta ricoperta da ossidi di cobalto e nichel.

A Malakialina (Madagascar) è associata a gummite e uranofane.

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta in aggregati aciculari terminati da facce oblique alla piramide[1], o in piccole vene di esilissimi masse aciculari[1] oppure in masse compatte o anche terrose.

Caratteristiche chimico fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Francesco Demartin, Matteo Boscardin, Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 2, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, pp. 384-385.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Curite, su web. URL consultato l'08/04/2021.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Curite, su mindat.org. URL consultato l'08/04/2021.

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